Il Patto di Londra

Il Patto di Londra Il Patto di Londra Alla Camera dei Comuni il Governo inglese ha preannunciata la pubblicazione del famoso Patto di Londra, col quale gli onorevoli Salandra c Sonnino impegnarono l'Italia ad entrare in guerra entro un mese dal 26 aprile 1915. Esso è oggi nuovamente in discussione a proposito della questione adriatica, dacché i Governi italiano, francese ed inglese dichiararono alla Jugoslavia che, se essa non accetta il compromesso di Parigi per Fiume, Vllalia è autorizzata ad applicare sull'altra sponda il Palio di Londra, ai quale d'altra, parte il presidente Wilson non si è dichiarato meno ostile che al compromesso suddetto. Il Patto di Londra non fu mai ufficialmente pubblicalo, ma alla Camera italiana, nella seduta del 13 febbraio 1013, il documento fu letto nella forma resa pubblica dal Governo massimalista russo, e in tale torma anche la « Stampa » lo riferì il U di quel mese. Recentemente /'Osservatore Romano rie fece una pubblicazione pressoché identica nella forma; ed oggi il Giornale d'Italia, dichiara di darne il « testo autentico »,. che — come quello dell'organo vaticano — in nulla differisce sostanzialmente, articolo per articolo, dalla copia russa: poche varianti di parole, qua e là, dovute alle diverse traduzioni del documento, non mutano affatto il senso di alcuna clausola. Ciò non pertanto — considerata la nuova attualità che il Patto di Londra assume per il pubblico italiano — Io riproduciamo nel testo dichiarato autentico dal giornale romano. «Per ordine Vlel proprio Governo, il marchese Imperiali, ambasciatore di S. M. il Re d'Italia, li a l'onore di comunicare all'ori, sii' Edward Grey, principale segre• torio di Stato di S. M. Britannica per gli 'affari esteri, ed alle LL. EE. Paolo Cambon. ambasciatore della Repubblica, francese, e conte Di Berensdorff, ambasciatore di S. SI. l'Imperatore di tutte ie Russie, il memorandum seguente: Memorandum ; «Art. 1. — L'na convenzione militare fearà immediatamente conclusa tra gli ■Stati Maggiori generali della Francia, Gran Bretagna, Italia e Russia. Questa 'convenzione fisserà il minimo delle forze militari che la Russia dovrà impiegare contro l'Austria-Ungheria allo scopo di impedire a questa Potenza di concentrare tutti i suoi sforzi contro l'Italia, nel caso 'in cui la Russia stabilisste di potfkre' il fuo principale sforzo contro la Germania. La convenzione militare regolerà la qùe'siiono dell'armistizio, che spetta essenzialmente al comando in capo degli eserciti. « Ari. 2. — Dal canto suo l'Italia s'impegna ad adoperare la totalità delle sue forze per condurre la guerra, in comune 'colla Francia, la Gran Bretagna e la Rus'sia, contro tutti i loro nemici. , : « Art. 3.. — Le flotte della Francia e [della Gran Bretagna daranno il loro concorso attivo permanente all'Italia sino alla 'distruzione della flotta austro-ungarica e 'sino alla conclusione della pace. Dna contenzione navale sarà immediatamente conclusa a questo scopo tra la Francia, la Gran Bretagna e l'Italia. « Art. A. — Nel trattato di pace l'Italia otterrà il Trentino, il Tirolo Cisalpino col suo confine geografico e naturale (confine 'de}.Brennero)., ed anche Trieste, la-contea di Gorizia e Gradisca, tutta l'Istria sino ia! Quarnero, comprese Volosca e le isole istriane di Cherso e Lussin, Plavnic, Unte, jSanidole, Palazzuoli, S. Pietro dei Nembi, Asinelio, Gruica e gli isolotti vicini. •(« .Voto. — li confine necessario per assicurare l'esecuzione dell'art. 4 sarà tracciato come seguo: dal Pizzo Uinbrail sino a nord dello Stelvio seguirà la cresta delle Alpi Iteiirho sino alle sorgenti dell'Adige e dell'Isargo. passando per i passi dì Itosiu e'Sol Brennero e sulle vette dell.'Oetz e dello ZÌI ter. Il confine in seguito si rtirierrà verso sud, traverserà il passo di Tobluo e raggiùngerà la frontiera .'presente sullo Alpi Cantiche. Seguirà questo confine sino al passo di Tarvis. e dopo il ipasiso di .Tarvis lo spartiacque delle Alpi Giulie, per ''I passo di Predi!, il Monte di Màngart, il Tricorno e lo spartiacque dei passi di 'Podberdo, ili Podlansco e di Iilria. A partire ila questo punto, il contine seguirà la direzione sud-est verso Schneotìèrg lasciando, fuori «te! territorio italiano tutto il bacino della ISavà ed i suoi affluenti. Dello PclmreberB il confine discenderà Verso est. in modo da includere. Castus, .Mutuiti e Yolosca net territorio italiano).. « Art. 5. — L'Italia riceverà ugualmente la provincia di Dalmazia nei suoi limiti amministrativi presenti, comprendendo a nord Lisurizza e Tribania, ed a sud sino ad una linea partente dall'est del Capo Fianca e seguendo verso est la cima delle alture formanti lo spartiacque, in modo da lasciare nel territorio italiano tutte le vuHi ed i corsi d'acqua' discendenti verso Sebenico, come la Cicola, la Cherca, la liurtinisca ed i loro affluenti; Essa riceverà tutte le isole poste al nord ed all'ovest della Dalmazia : da Piemuda, Selve, L'iba, Scarda, Ma oh, Pago-, Puntadura al nord, sino a Melenda al sud, comprendendovi S. Andrea, Busi, Lissa, Sesina, 'forcola, Curzola, Casso, Lagosta; ed etrualmente gli scogli e gli isolotti vicini a Pelagosa, ad eccezione soltanto dello isole Grande e Piccola Ziroria, Bua, Solta e Brussa. «Sarà neutralizzala : .1.0 tutta la costa del Capo Fianca a nord sino alla parte meridionale della penisola di Snbbioncello a. sud, in .modo da,comprendere tulio questi- Dunisola; 2.o la parte del litorale coiai n.-ian te a nord, ad un punto posto a dieci chilometri al sud dalla punta di Ragusa vecchia, e discendente a sud sino al fiume Vojuss'a, in modo da comprendere il golfo ed il porto di Cattalo, Antivari, Dulciguo. S. Giovanni di Medita e Durazzo, scnz.i pregiudizio dei diritti del Montenegro secondo la dichiarazione scambiatasi fra le Potenze, nell'aprile e maggio .del 11)09. (Questi diritti, non applicandosi che al territorio attualo montenegrino, non saranno estasi ai territori ed ai porli che potranno essere attribuiti iti Montenegro: In conseguenza, nessuna parte della costa appartenerne attualmente al Montenegro potrà essere neutralizzata. Resteranno iti vigore le restrizioni concernenti il porto di Antivari al quale il Montenegro stesso ha acconsentito nel 1909); 3.o ed infine tutte le isole che non sono attribuite al l'Italia. (« Nota. — l territori dell'Adriatico enn merati qui sotto saranno attribuiti alle Potenze alleate Croazia, Serbia e Montenegro : nell'Adriatico settentrionale — tutta la costa della baia di. Volosca, sul contine dell'Istria, sino alla frontiera settentrionale della Dalmazia comprendente il l'ito ride ora ungherese e tutta la costa della Croazia, con il porlo di Piume ed i piccoli porti di Nevi e di Carlopago, e così, le isole di Veglia, Perriccio, Gregorio, Coli ed Arlic; nell'Adriatico meridionale {nella regione che interessa la Serbia ed il Montenegro) — tutta la cosia dal Capo Plaiica sino al fiume Drin, con i porli incartanti di Spa lato, Ragusa, Cullaro, Aniivuri, Dulc'iuno c S. Giovanni di Medita, e Ir. isole di Zirona Grande, Zirona Piccola, Bua, Solfa, Brassa, Jahhan e CalamoUa. Il porlo dì Darazzo resterà attribuito allo Stato indipendente mussulmano di Albania). « Art. 6. — L'Italia riceverà l'intera sovranità sopra Valoria, l'isola di Sasseno ed un territorio Sufficientemente esleso per assicurare la difesa di questi punti (dalla Vojussa a! nord ed all'est, approssimati vamonte, sino alla frontiera settentrionale del distretto di Chimarà al sud). « Arti 7. — So l'Italia ottiene il Trentino e l'Istria (conformemente, ai termini dell'art, -i), la Dalmazia e le isole adriatiche (nei limiti indicati dall'art. 5), e la baia di Valona (art. 6), e se la parte centrale dell'Albania ò riservata per la costituzione di un piccolo Stato autonomo neutraliz zato, essa, non si opporrà a, che ia parte settentrionale e meridionale dell'Albania siano, se tale 6 il desiderio della Francia, della Gran Bretagna e della Russia, divise tra la Serbia, la Grecia ed il Montenegro La costa a partire dal confine meridionale del possesso italiano di Valona (vedi articolo 6) sino al Capo Stylos sarà neutralizzata. L'Italia sarà incaricata di rap. presentare l'Albania nei suoi rapporti col l'estero. L'Italia accetta d'altronde di lasciare in tutti i cast allo Stato d'Albania un territorio sufficiente per assicurare l'esistenza di un confine comune tra la Scr bia e la Grecia, all'ovest del lago di Ochrida. « Art. 8..— L'Italia riceverà l'intera so vranità sulle isole del Dodeeanneso, che occupa presentemente. « Ari. 9. — In massima, la Francia, la Gran Bretagna e la Russia riconoscono che l'Italia è interessata al mantenimento dell'equilibrio noi Mediterraneo e che essa dovrà, ih caso di spartizione totale ò parziale della Turchia as/atlcà, ottenere una parte equa nella regione mediterranea prossimo, alla provincia di Ad ali a, dove l'Italia ha già acquisito dei diritti e degli interessi, che furono oggetto di una convenzione italo-bri tannica. La zona che sarà eventualmente attribuita-all'Italia sarà delimitata al momento opportuno, tenendo conto degli interessi esistenti della Francia della Gran Bretagna. Gli interessi dell'Italia saranno ugualmente presi in considerazione nel ca.so in cui l'integrità teritoriate dell'impero ottomano fossu mantenuta, o qualora fossero fatte modificazioni alle zotie di interesse delle Potenze. Se la Francia, la Gran Bretagna e la Russia occupano territori della Turchia d'Asia durante la guerra, la regione del Mediterraneo prossima alla provincia di Adalia, nei limiti sopra indicati, sarà riservata all'Italia, che avrà diritto di occuparla. « Art. 10. — L'Italia si sostituirà in Libia ai diritti ed ai privilegi appartenenti attualmente al Sultano in virtù del trattato di Losanna. « Ari. 11. — L'Italia riceverà una parte, corrispondente ai suoi sforzi ed ai suoi sacrifici, delle indennità di guerra eventuali. <t Ari. 12. — L'Italia dichiara di associarsi alla dichiarazione fatta dalla Francia, dalla Gran Bretagna è dalla Russia, allo scopo di lasciare l'Arabia, e i luoghi santi mussulmani in Arabia, sotto l'autorità di un potere mussulmano indipendente. Art. "13. — Nel caso che la Francia e la Gran Bretagna aumentassero i loro domini coloniali d'Africa a speso della Germania, queste due Potenze riconoscono il principio che l'Italia potrà richièderei'dialche equo compenso, specialmente nel regolamento in suo favore delle questioni concernenti i confini delle colonie italiane dell'Eritrea, della Somalia, della Libia, è delie colonie vicine della Francia e della Gran Bretagna. i « Ari. li, •— La Gran Bretagna s'impegna a facilitare la conclusione immediata ad equo condizioni di un prestito di almeno 50.000.000 di lire sterline da emettere sul mercato di Londra il'miliardo e 2ti0 milioni di_ lire italiane). «Ari. 15. — La Francia, l'Inghilterra e la Russia appoggeranno l'opposizione che l'Italia presentasse ad ogni proposta che fendesse ad introdurre un rappresentante della Santa -.Sede in tutti i negoziati di pace e per il regolamento dello questioni sollevate dilla presente guerra. «Ari. 16. — La presente convenzione sarà tenuta segreta. L'adesione dall'Italia alla convenzione tlel 5 settembre 1914 sarà solamente resa pubblica, dopo la dichiarazione di guerra operata dall'Italia o contro 1Tta'ia. j II Patto «Preso alto di questo memorandum, i rappresentanti della Francia, della Gran Bretagna e della Bussia, debitamente autorizzati a questo effetto, hanno concluso col rappresentante dell'Italia, ugualmente autorizzato dal suo Governo, l'accordo seguente : «La Frància, la Gran Bretagna e la Russia danno il loro pieno assenso al memorandum presentato dal Governo italiano. Riferendosi agli articoli 1, ? e 3 del memorandum, che. prevedono la cooperazione militare e navale delle quattro. Potenze, l'Italia diuhiara di entrare in campagna al più presto possibile ed in un termine clts non potrà eccedere un mese dada firma del presente documento. « In fede di che, i sottoscritti hanno firmato il presente accordo e gli hanno apporto il loro suggello. «Fatto a Londra in quadruplice originale, il 26 aprite 1915. — Filmati: Grey, Cambon, BerensdorfJ Imperiali »,