Il programma del gruppo della democrazia liberale

Il programma del gruppo della democrazia liberale 33<siritr*o e fuori <ìi Montecitorio Il programma del gruppo della democrazia liberale a (toma, 6. mattino. Alle adunanze tenute in questi giorni Montecitorio dai deputati presenti ih Ucuna che appatienirono al gruppo dello democrazia liberale è stato deciso di pubblicare il programma eli azione della dem oc rama liberale.. Il programma, Urinato dui deputati Di Marzo, Rignami, Cocchi, Raineri, CiuCfelli, Meclicri. Mursia, Troini. Amoui, Slitti', Paparo, Phlllpsòn, Cancellieri. Ponti. Aliandola, verderame, Mutarti, De Nicola, Peano, Palermi, Bcvtono, Congiu, Luciani, Verdini, Cbianesc. Alice. Canxeroni, Impiota, t'oiitann. Caputa, Paratore, Uè Nayà e Fama, è stato invia io per la fi me) agii altri deputati appartenenti ai gruppo che vi avevano aderito nelle precedenti adunanze, il programma dice: ideile gravi condizióni politiche ed economiche in cui si trovo il Paese è. indeclinàbile ed urgente per lutti , cittadini, che consentono a principi i democratici liberali, il dovere di raccogliersi, organizzarsi, agire risolutamente, tenacemente per l'affermazione e la vittoria delle toro opinioni: per tutti coloro che. mirarlo n! benessere sociale, al continuo ed ordinalo progresso col mezzo delio nostre libore istituzioni, [ondate sol plebiscito, sulla volontà popolare! sulla grande maggioranza eletta dal sviTragio universale, noi riteniamo — continua il programma — che la unione cordiale e fattiva degli appartenenti' alla democrazia liberale :-ia altrettanto necessaria e benefica nel Paese quanto nel Parlamento. Nella Camera i deputati che s'ispirano ai concetti della demoeresia liberale non possono più da soli costituire una maggioranza e. qualora noti sappiano astro con disciplina e concordia, essi verranno menò alla .-aiutare funzione elio hanno esercitato in passato e che loro spetta ancora nella vita nazionale. Mantenendosi invece unUi. ciSi potranno continuare nelle tradizioni politiche, rinvigorendole e rinnovali, «iole, non rfntanendo asserviti ad altri Partiti, ma collaborando efficacemente crii quelli affini nelle risoluzioni che oggi s'impongono dei più erravi- problemi di governo e ili legislozione. Nell'azione della democrazìa liberale è la fede sicura delle nostre istituzioni rappresentativo. In questo fondamentale principio noi crediamo che., attraverso lo stimolo delle agitazioni attuali, la grande maggioranza degli italiani abbia un estremo bisogno di giustizio, di pare e di tranquillità di lavoro. E1 urgente che Governo c Parlamento, con un'azione forma e rettilinea, traccino al Paese la \i:t da sr.«%ire poi' la stia rt-statvrajlonc economica e spolitica,. Per ricondurre l'Italia alia cita normale occorre risolvere senza pifj lungo indugio la questione (Min pace, cioè la questione di riuun1 c dell'Adriatico. «Trascorso oltre un anno dall'armistizio-, 1 avvenire del Paese, la sua stessa esistenza non possono restare indeflnitivamente sospesi, non possono restare in balia di alcuno dee li al lenti ò associati e della volontà o iniziativa dei cittadini e dei paniti. Nella definizione di1 «pesti vitali e urgentissimi problemi dobbiamo ispirarci alle- ragióni della giustizia e della pace europea conclHondole con quelle delti vittorie che non debbono essere svalutate, non dolgono ancora una volta recarsi in forse, ma neppure preponderare sopra ogni altra idealità n interesse. Occorre cesia vi re re la fiducia e la forza dello Stato. Hisoe muido la libertà degli scioperi è necessario tritolare efficacemente queila del lavoro e non confondere In libertà di sciopero che hanno le classi operaie per conseguire legittimi miglioraménti con l'abbandono delrtrffìc in da parte degli impiegati . L'abbandono dei pubblici servizi per il sic, ca ' ratière e le sue conseguenze e gravissima colpo che non pnò essere tollerata. 1 funzionari dello Stato debbono avere il riconoscimento e. In soddisfazione dei loro diritti e bisogni 8all*autor1t« della legge. Debbono cessare le violenze e. sopraffazioni di classe, di ogni classe: proletaria; burocratica, plutocratica; Ivo Stalo è sopratulio per la pace e la solidarietà sociale Occorre ritornare decisamente alla libertà, dei commerci ed abbiano termine le soverchierie e/1 ingerenze governative: lo Stato si occupi con sicurezza del miglioramento depubblici servir'.! : deiraeqiristo e distribuzione del grano e degli altri cereali e lasci il resici ai privati, freni però la avidità specoIntriee imponendo limiti ago eccessivi guadagni Necampo econòmico e pure urgente definire iproblema doganale ultimando la compilazione «relle tariffe e presentandole al Parlamentoil nuovo regime doganale dove ispirarsi piuttosto al liberalismo che al protezionismo salvaguardando specialmente lo industrie nascenti e neC.le «-he hanno nel nostro paese le condizioni ri: vita e di sviluppo. 1" necessariaparla menta re ! i o e i o à o i e i l l e : e a la sollecita restaurazione del bilancio mediante anche l'annunciate riforme tributarle dell'imposta sul patrimonio. E' indispensabile deter niinarc rigorosi mezzi di accertamento della ricchezza c dei patrimoni derivanti dalla guerra; bisogna pure stabilire Un da ora. che sé ili ■ uovo prestito volontario in corso non darà risultati hnstevoli a risanare la circolazione e a ridurre i prezzi dei consumi si dovrà addivenire al prestito fot/oso a mite ini eresse. Concretati ed attuati ì provvedimenti urgenti per il ristabilimento della vita normale del paese, la democrazia liberale devo ancora indicare il suo programma permanente non solo per guida della sua azione in Parlamento ma perchè sia sin da ora nota ai cittadini nella coscienza dei quali, essa deve presiedere I; riorganizzazione delle forze costituzionali, ri' lenendo il sistema rappresentativo che è pre senteniente la base della monarchia liberalo, lo strumento più adatto ad ogni più proficui cambiamento e ad un indefinito progresso. Noi non crediamo necessaria la convocazione della Costituènte, la quale è già esistente in permanenza nei nostri ordinamenti e in tale condizione noi non abbiamo da opporre niellila pregiudiziale .allo riforma del Senato; all'abolizione ilei giuramento parlamentare che è ben diversa questione da quella del giuramento ilei funzionari e dei corpi armati, alla diminuzione deli ti età degli eleggibili, alla reVisione delle disposizioni dello Statino nei riguardi delie relazioni internazionali dei trattati e delie dichiarazioni di guerra. Noi siamo convinti propugnatori delle riforme anunini strotive, giuridiche e sociali, quella della scuola, dell'esercitò, del personale diplomatico e consolare, degli enti locali, delle norme .regolatrici della proprietà privato e dei rapporti fra capitale' e iavoro, per accennare alle principali. Noi siamo senza eccezioni, favorevoli ari accrescere i poteri ed i mezzi delle amministrazioni locali dei comuni e Provincie affrontando anche il problema deila creazione di organismi regionali e correlativamente a diminuire le attribuzioni dello Stato ed 11 numero dei suoi impiegati, rialzandone lo spirito di disciplina e ni lavoro. La diplomazia deve essere trasformata: occorre che il personale diplomatico e consolare e de'.! emigrazione abbia una preparazione culturale che le assicuri piena padronanza dei problemi attuali ed una preparazione speciale per le regioni in cui dovrà svolgere la sua attività, (.manto alla legislazione del lavoro è ur ente riconoscere ed organizzare i sindacati ilei lavoratori, degli agricoltori e degli industriali, ammettendo gli operai a partecipare agli utili ed al funzionomento delle aziende di favorire il sistema cooperativo, di regolare equamente i contralti agrari, agevolare il frazionamento delle proprietà lerriere, definire t:> legislazione interna.?!«male del lavoro con speciale riguardo ai bisogni del nostro paese, di rinnovare il Consiglio .Superiore del lavoro accrescendone "l'autorità e le competenze. E' urgente raggiungere l'ideale delle assicurazioni globali aggiungendovi stabilmente quelle contro le malattie e la disoccupazione. Per la riforma dell'esercito 6 stato presentalo un progetto governativo clic noi dobbiamo esaminare ispirandoci ai concetti direttivi di avvicinarci alla nazione annata. 1! problema della scuoia troppo vasto per essere esposto in un programma schematico, va risoluto integralmente nei vari gradi dell'istruzione con una profondo riforma delle scuole governative che debbono anche essere nazionali ed educatrici, 'Oli una più larga gratuità dell'insegnamento ai non abbienti, eoo la refezione scolastica generale negli usili e nelle scuole elementari eoe La libertà d'insegnamento che <rij'i abbiamo, dece esser" rispettata e garantita nell'Interesse «lolla civiltà ma non deve escluderò la vigilanza e gli esami di stato per la concessione di lauree e diplomi-. Il programma da ultimo accenna quali problemi di grande interesse nazionale che ancor-; attendono definitive nroTvidenze. l'incremento della marma mercantile, la razionale utilizzazione delle nostre colonie, i lavori pubblici dei mezzorriorno e delle isole, specie quelli delle strade, bonifì-the, irrigazioni; '.'ampio sviluppo de) crciiitoagrario, lo sollecitò riparazione dei duini di guerra e la troppo atteso restaurazione edi iizia e.-i economica nelle Provincie liherate redente. I! programmo così conclude: «Sono guest le linee essenziali del programma che noeseguiremo fedelmente e sul quale chiome remo a raccòlta affinchè si adoperino n farli prevol«re nel paese come noi in Parlarne':' tutti i cittadini cito lo ritengono atto a fronteggiare le difficoltà della presènte situazioni ad assicurare la ripresa nonnaie della vita l'avvenire della Nazione»

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