Come è finito lo sciopero postelegrafonico

Come è finito lo sciopero postelegrafonico Come è finito lo sciopero postelegrafonico a J?n.? JjP^jiFi,'a £ Roma, :i Come ieri notte vi abbiamo notte. Isteirmiinrinio '*ìkè cessato.' La Ee pei j diMaorcosoritocoPrì-*emnoritram[Vlusevefuttadichrabomcail petipdCoi.federazione generale del Invero essa l'on. D'Aragona, ha assunto l'incarico di proseguire presso il Ministrò delle Poste ed il Parlamento l'opera1 di difesa dei desiderata dei postelegrafonici. Lo notizie che giungono al Governo da vari centri d'Italia segnalano che la ripresa, del lavoro da parte dei postelegrafonici sarà, domani giovedì, un fatto compiuto in tutta Italia. Il servizio snrn ripreso in modo normale, almeno per quanto ciò è. possibile data la stretta corrispondenza clic esiste fra i servizi postelegrafonici e quelli ferroviari. Ad ogni modo, i postelegrafonici approfitteranno (iella forzata riduzione del movimento della, corrispondenza, causata dallo sciopero dei ferrovieri per sfollare rapidamente luiìoriò che è rimasto necessariamente giacente durante, le scorse giornate di arresto del lavoro. L'ordine del giorna volalo a Roma TJcco maggiori particolari sul comizio di chiusura dello sciopero dei postelegrafonici, tenuto stanotte alla Ca~a del Popolo. Al comizio erano presenti cinquemila persone, il segretario generalo della. Federazione, Ottolénghi, illust.ru i motivi che avevano indetto a tenere il convegno e propose all'assemblea onesto ordine del giorno, che e stato ascoltato nel più profondo silenzio: « Consideralo che In proclamazione risilo miope™ ferroviario pone » dirigenti dei movimento in condizioni ben difficili per lo, mancanza di ogni mezzo ufi comunicazione, invita i postelegrafonici 17. riprenderà il lavóro e li assicura che il. Comitato Centrale delie organizzazioni difenderli con ogni energia il buon diritto della classe; ila mandalo alla. Confederazione generale del Lavoro di espletare le ulteriori pratiche necessarie per ia rcaiizzazionc della completa vittoria ». Dopo Ottolenghi preso la parola l'on. D'Aragona, vivamente acclamato, il oliale, pure lasciando all'assemblea di prendere quella deliberazione che. più credesse opportuna, ha promesso che in ogni raso non sarebbe venuta meuo ai postelegrafonici la solidarietà delia Confederazione del lavoro, la quale, avrebbe, in caso di ripresa del servizio, proseguito a difendere energicamente anche a mezzo dei deputati socialisti in •Parlamento, le giuste ragioni dei postelegrafonici. L'assemblea si c mostrata perplessa dapprima, ma ha respinto in seguito l'intervento di elementi anarchici estranci alla classe, ai ouali è sudo impedito di parlare. Da ultimo, ha ratificato con il suo voto la deliberazione del convegno nazionale per la ripresa del lavoro. Stanotte stessa i vari delegati sono partiti in automobile alla volta dello rispettive sedi, dove subito verranno convocati romizi per deliberare la cessazione, dello sciopero. Per oggi si assicura la riprosa di tutti i servizi. Il Ministro Chimienti e l'on. Masci antonio sono rimasti al Ministero •tino alla fine del comizio per attendere l'esito della discussione. La. notizia della decisione della, cessazione dolio srionero e sto.ta data per telefono al Ministro ed al Sottosegretario e fu da essi accolta con evidente compiacimento. Commenti romani Il Tcmiio definisce la fine dello sciopero po stelegrafonico come l'insuccesso di un errore ed aggiunge: « Limitiamoci a constatare che la realtà costituzionale ha trionfato nel campii postelegrafico. Auguriamoci che trioni! anche al più presto noi rampo lemmario ». Il Messaggero osserva: « Tornando al lavoro senza insisterò, nella lotta, i postelegrafici dimostrano che il buon senso ha ripreso tra loro l'imperio e che. essi non sentono di assumersi la grave, responsabilità di creare maggiori imbarazzi al Governo, nel momento in cui un movimento anarcoide minaccia seriamente la tranquillità del paese, a difesa del quale, molli cittadini hanno orfano ieri od offriranno domani .spontaneamente ed entusiasticamente lu loro opera, per prendere il posto di coloro che a cuore leggero disertano il lavoro e tentane il sabotaggio degli organi vitali della nazione ». vncoara'ipbdgRtuRstDrdddlerpsleppfvpPrègAersdtdpgslrztidpdcsbz1. annuncio, comparso sui maggiori giornali fdei mattino, dell'accordo raggiunto a Roma nfra i rappresentanti della Federazione ed il dGoverno richiamo ieri mattina una folla stra- ordinarla al comizio indetto ner le 0.30 alla'vCamera del lavoro. ' itile scalo ò divouu a WS I Ma U nfflffifiilEi torinesi u , l o o , a e a o o e o o , e a n i i a ao oo e r io e ensi o r i, oi ie a del lavoro. Kin dalla fi la circolazione : z-calo c divenuta dUneile. mentre il sa-iaIone rigurgita, di folla Alla presidenza sale lGalletto, il quale mova subito che nessuna snot.zia diretta sulla deliberata cessazione del- v10 sciopero è pervenuta dai rappresentanti del personale radunati a Roma, t-oggo la notizia data dai giornali, In esamina o dire di riscontrarvi delle cotitraddizioni che, insieme alla mancanza di firmo, fanno dubitare della sua autenticità e conclude che sia opportuno per deliberare alcunché attendere più preciso notizie. In attesa di queste per trattenere, la massa al comizio, egli pronuncia un lunghissimo discorso sulla... municipalizzazione delle abitazioni. Un rappresentante rlello Federazione dèi lavoranti in legno porta l'adesione della sua organizzazione. Giudico, che. parla dopo, esordisce dicendo che la situazione — in mancanza di notizie dirette — dove essere considerato corno immutata. Egli osserva che i rappresentanti del personale non mancano di mozzi por far giungere notizie od istruzioni o so finora nulla fi $ saputo da essi conviene attendere con calma e fiducia. Comunica e.he una Commissione, accompagnato dall'eri. Casalini si 6 recata dal Questore por ottenere 1! rilascio logli arrestati postelegrafonici ed espi ime la speranza che nella giornata < i.'i avvenga. Quindi si occupa dell'associazione di seconda categoria e altrettanto fa il rag Riso. 11 comizi! è chiuso verso le 11.30, ed è rinviato alle oro -15 al Teatro Torinese. Il comizio di chiusura I! Politeama di corso Regina Margherita, la cui decorazione è di un... «giapponese"' straordinario, o le cui lampadine elettriche sono stati rivestito orientalmente di globi di carta, allo 15 e già tutto occupato, in ogni ordino di posti. Sul palcoscenico prendono posto i imdmembri del Comitato con al centro Vagnono. a cui è stato riservato l'onore di presiedere l'ultima, manifestazione collettiva dello sciopero che, con la giornata di ieri, è. durato esattamente otto giorni. Il presidente apre il comizio annunziando ohe il Prefetto ha dichiarato in tia mattinala ad una Commissione, che avrebbe richiesto direttamente notzie a ltoma e le avrebbe partecipate agli scioperanti. Quindi si inizia la serio de: discorsi che ih prevalenza, conio già ò avvenuto nel comizio antimeridiano, sono diretti a far apparire la notizia proveniente da Roma, data dai giornali cittadini, dell'avvenuta deliberazione ii cessazione dello sciopero, come una manovra intesa a provocare disorientamento nella massa. Lo successive notizie, e la stessa deliberaziom- finale do! comizio, han nói dimostrato quanto fossero avventate n destituite d'ogni ragionevole fondamento tali supposizioni, ma tanto: si trattava di colpire un bersaglio designato, e qua.'ii tutti gli oratori hai duo comizi si sono prestati al giuoco con una ingenuità veramente ammirevole. Dopo poche paroio di Meinero che invici t c>l!'-,"hi a non prestar todo all'invito di riprendere il lavoro contenuto noi telegramma pubblicato dai giornali. Giudice ribadisce Io stesso argomento ed esaminando l'ordine del giorno votato a Roma per ja cessazione dello sciopero conferma la propria diffidenza sulla sua autenticità. Poiché qualcuno applaude vagnono scatta e dice di snoniro che questi applausi non vorranno significare un anticipato giudizio, r. Fino a quando non avremo più ampie notizie ogni giudizio e prematuro ». Aggiungono poche parole Orione a Ange!etti e quindi l'on. De Giovanni pronuncia un .fiscorso, esarninar.d'j il problema complesso lei rapporti fra Stato e pubblici funzionari, con-i dannando il deplorevole sistoniu adottato dal I Governo italiano che obbliga 1 dipendenti a ' ricorrere alle estreme misuro prima eh uon-j ceder loro quanto ò giusto, e quanto concedo| dopo aver messo gli impiegali ed il Paese in ] .agitazione. Nel caso presente il Ministero inai eeamniare con benevolenc la ftoki^ ste dell'organizzazione credette miglior eon*ìkUo d;ir ascolto ai per/pioti c rio reazionari EgBBS&gSS^A lf?tìttt dimenticando un recente passato st è me?so al Manco dei postelegrafonici, la cui vittoria è ormai sicura. Fon|ànesi porla l'adesione dei dipendenti comunali; Taverna se la prende con la massoneria che ha scatenato la guerra; Cianiilo riferisce sullo pratiche fatte col Prefetto intorno all'invocato rilàscio dogli arrostati e comunico, lo rassicuranti dichiarazioni del Prefetto al riguardo. Croce, presidente delia. ì-*ezione postelegrafonica di Varese, con un molto sereno e sensato discorso ci riporta al nocciolo della questione, che è costituito dalle rivendicazioni economiche della classe, e tratta molto bene il problema della pubblica amministrazione nei riguardi del personale. [Von. Rnhczzana, asooltatissimo, pronuncia un lungo discorso polemico per confutare le asserzioni avversarie intorno ai diritti ed ai doveri dei pubblici impiegati, \rrrnn:t anche fuggevolmente alla situazione parlamentare ttaiiana. concludendo col ricordare la parole di Mirabcau all'assemblea francese e dicendo che i deputati socialisti italiani non si lascioranno ne sedurre dalle lusinghe dei noverili borghesi, né intimidire da eventuali minacce, ma sapranno restare, sempre ed in ogni occasione, si- Stessi. A questo punto il Presidente annuncia che il Comitato di agitazione si ritira e si riunisce per esaminare le proposto che, in base a notizie giunto da Roma, dovranno essere sottoposte al Consiglio. Sono le 17.13.ed i membri del Comitato, unitamente ai deputati De GloHahczzana, abbandonano il palc.osce vanni nico, mentre nel teatro si incrociano vivissimi! commenti. L'attesa del ritorno dei Comitato è abbastanza lunga r nel frattempo Galletto racconto al pubblico alcuno sue impressioni 'ii viaggi nel Belgio od in America. Alle LS.tO i inombri del Comitato ricompaiono sul palco e si ristabilisco fra il pub blieo un silenzio pieno d'aspettazione. Genta, del Comitato, avolo la parola, dice che è giunto dai rappresentanti del personale, da Roma il seguente telegramma, di cui dà lettura : ' Sezione Postelegrafonica - Torino. « Martedì 20 gennaio 1920 si è convocata in Roma la rappresentanza nazionale dolio nostre Organizzazioni con l'iniervenSo dcll'on. D'Aragona, segretario gonorale delia Confederazione dei lavoro, dsiìo comunicazioni avute dall'on. D'Aragona risulta che II Governo è disposto a riprendere In esamo le richieste desio classe purché coesi lo sciopero. Le vostre legittimo rappresentanze nel consigliarvi la ripresa del lavoro non intendono, nemmeno per un istante, rinunciare aile quattro richiesto della classe. Vogliono solo porre a prova la buona voìor.ià de] Ministero. Il Governo sì e impegnato a non punire ii personale soioporanto ed a retribuire le giornate di sciopero eiicho agli avventizi, ai fattorini telegrafici, ai ;;lomaliori ed al personale delle »iict> viterie. Sabato l'on, D'Aragona riprondera lo pratiche per la definizione dolio vertenza col Presidente del Consiglio, Assistete i vostri dirigenti con illuminata disciplina: la vittoria è certa. Comunicate prosente circolare a tutti gli uffici dalla Provincia ». il Comitato Centrale deila Federazione : Sperandio, -già, ottolenghi, Coc- vArcibcne. edii, Nobili. Terminata la lotti:. < se.oltata con intonso raccoglimento e quando accennano a scatenarsi i commenti, vagnono prende la parola c dice che il telegramma e sicuramente .autentico porrne reca il nomo di Arcibono Sperandio, e dà subito la parola ad Odone, che propone, all'assemblea il seguente ordine del giorno : «I postelegrafonici torinesi riuniti a solenne comizio il 21 coir., presa visione dell'invito fatto dal Comitato di agitazione di' riprendere il lavoro in seguito all'assicurazione che le richiesto del personalo sono accettine dal Governo; deliberano di accoglier!- tale invito, mentre manifestano tutta la loro solidarietà ai compagni ferròvièr scesi in lotta por le identiche sacrosante ragioni che hanno deciso i postelegrafonici allo sciopera; si dichiarano pronti tutti a sostenerli con qualsiasi mezzo nella battaglia ingaggiata e de:iberano di riprenderò energicamente l'abitazione qualora lo promesse del Governo non fossero integralmente e sollecitamente mante nute e so eventualmente qualche compagno dovesse rimanere vittima dell'agitazione» Il Prosidento apre la discussione che si ri'vola subito inutile. Infatti, avendo un comi 'sciopero : zianìo proposto di non riprendere servizio fino ia quando i ferrovieri si trovano in iscionero l'assemblea lo seppellisce sotto un coro di dia sapprovazioni. L'ordine del giorno messo ir - votazione, è approvato con una grande accia l a e o o a e a i i i e e in inazione. E poco dopo le 18,30 ~if teatro Tentai mente si sfolla. Ai postelegrafonici di provincia II Comitato di agitazione, in relaziono alle deliberazioni proso dagli organi competenti invita tutti i postelegrafonici di provincia a riprenderò il lavoro. — Per il Comitato- Enrico Vagnone. i postelegrafonici dell' Associazione Sindacale Riceviamo, con preghiera di pubblicazione: «La sezione torinese dell'Associazione sindacale di seconda categoria, aderente allo sciopero economico, avuta conforma che la vittoria dei « desiderala » dei postelegrafonici è stata completa, dolihera di riprendere il lavoro domani 22 corrente od esprime un voto di plauso al locale proprio Comitato provvi-