Maga d'oro

Maga d'oro Maga d'oro omanzo L(fli M. A. FLEMING A mezzanotte arrivò al castello, andò nella sua camera, ma non si coricò. Aperta la finestra, vi-si affacciò, e, fumando una infinità di sigarette, si dette a riflettere. A riflettere, lui che non rifletteva mai... E il risultato di tutto ciò fu questo: che prima di andare a letto, lord Dynely sedette allo scrittoio e tracciò il bicliet tino seguente: . « Castello di Carruthers, 5 agosto. « Mia cara Franca, «Rapo d'avervi lasciata ho riflettuto a N ciò che mi avete detto ed ho finito per .« riconoscere che avevate ragione : è ilici giusto e poco generoso forzarvi à inalili tenere un patto conchiuso senza il voci stro consenso. Io vi amo cordialmente « e vi amerò sempre, ma non vi obbligherà ro mai a sposarmi se non mi amate No «mia cara Franca, checché debba costar« mi (non ho bisogno di dirvi quanto ne « soffrirò) rinuncierò ai miei diritti alla « vostra mano. Se non vi sentite proprio «di contraccambiare il mio amore, ebbe« ne. Franca, sarò, io, infelice, ma vi la« scierò libera. Vedo chiaramente adesso «quanto sono stato egoista volendo far « valere i miei diritti; ma vi amavo, vi « amo e voi mi perdonerete. « Scrivetemi qui... Ve lo ripeto, a meno « che il vostro cuore risponda al mio amo« ve con uguale amore, io non invocherò « più mai la tacita promessa che si crede « vi leghi a me. . « Se mi amate richiamatemi; io volerò « con gioia a ritrovarvi; se sentite che non «lo potete, ebbene, m'inchinerò e mi solfe lometterò alla vostra decisione. « Enrico ». Suggellando quella lettera, lord Dynely si sentiva animato da un'ardente ammirazione per la nobiltà dei suoi sentimenti, per la sua generosità, per la sua abnegazione. Si credeva superiore agli altri uomini sentendosi capace di sacrificarsi per la felicità, per la tranquillità di una donna. No, non ve ne sarebbero molti che avrebbero quel coraggio, e sperava che Franca saprebbe apprezzare il suo sacrifizio... Purché adesso non le prendesse fantasia di mostrarsi più generosa di lui e di insistere perchè il matrimonio si facesse ad ogni costo... I La lettera parti col corriere del mattino. Il treno che portava Terry parti a mezzor giorno. Poche ore dopo, in un elegante costume da campagna, lord Dynely si presentava alla porta del Vicariato. Erano tutte allegre fanciulle le figlie del vicario Starling, eccetto le tre maggiori, che erano vècchie e magre. Ma Crystal ora là come una pietra preziosa in mezzo a piètre comuni. Lord Dynely la trovò anche più bella della sera innanzi. Ella cantò per lui con una dolce voce da mezzo-soprano, errò con lui pel giardino e attaccò con mano tremante un bottone di rosa all'occhiello delle sua giacchetta. Fu gentile, incantevole, e l'indomani Sua Signoria ritornò. 11 corriere della sera gli portò una lettera. Egli fremette guardandola. Era la scrittura ferma, ardita di Franca ed il sigillo dallo stemma dei Forrester. Quella lettera aveva l'aria fiera, bellicosa, formidabile. Tuttavia bisognava leggerla... sei pagine forse-di scrittura, serrata... le fanciulle anche le più "intelligenti non mancano mai di infliggere quella specie di corvée* alle loro vittime. La aprì; la lettera non conteneva che poche parole: « Abbazia di Dynely, 6 agosto. « Caro Enrico, «Chi è? « Vostra aff.ma Franca ».

Persone citate: Carruthers, Forrester, Starling