I capisaldi e le fasi della questione irlandese negli ultimi cent'anni

I capisaldi e le fasi della questione irlandese negli ultimi cent'anni I capisaldi e le fasi della questione irlandese negli ultimi cent'anni a a o ¬ La questione irlandese, vecchia di ben sette secoli o mezzo, ixiictiò nacque, si può diro, coll'ingresso degli inglesi in Irlanda nel 1160, è slaia uno di quei problemi cosi complessi e cbsi vasti ria renderne impossibile 'l'inquaitramento in limiti ben dellnlti. Essa è, nel suo Insieme, il risultato (li parecchi problt'ini distinti: geografico, etnico, linguistico, agrario, politico, religioso, per non citarne che gli aspetti più salienti- Alcuni di quésti problemi non avrebbero potuto, nò potrebbero, isolatamente, influire molto profondamente sulle relazioni fra la Gran Bretagna e l'Irlanda : cosi le condizioni geografiche, la diversità, di razza, la sopravvivenza in Irlanda di un'altra lingua, usata In uno coll'inglese; di altri, per quanto gravi e fra le cauto fondamentali di dissidio, quale il problema agrario, si 6 trovata la giusta soluzione; altri annoia rimangono da risolvere, cosi il problema politico e, in quante- collegato con esso, quello religioso. Il problema agrario Il problema agrario rappresenta uno dei due (l'altro essendo quello colitico) aspetti fondamentali, fra di loro strettamente collegati, della questione irlandese. Ne furono alla, base tre fattori: una suddivisione eccessiva del suolo in appezzamenti minuscoli, male sfruttati, di rendimento non sufficiente per sostentare la tamiglia del contadino che li coltivava;; un troppo forte aumento di popolazione, non accompagnato da un contemporaneo maggior st't uttamonlo della terra: l'Introduzione o l'imposizione, nello stabilire le relazioni fra proprietario o contadino', delle leggi inglesi, basate su di una concezione'legale della proprietà privata e sulla liberta di contrattazione, in un ambiente elle a tuli concetti non era maturo. Nel isti vi erano "in Irlanda. appezzamenti di superficie maggiore Idi 30 acri (circa il', mei.), mentre 3ÌO.O00 arano quelli inferiori ai 5 acri (circa 19 niif.) spezzettamento addirittura eccézionalisslmo, e che, dato il minimo sfruttamento ad suolo, non poteva non avere tristi conseirslenze col rapido crescere della popolazioni», la quale, da 5.-ÌOO.O00, corrispondenti a 166 abitanti per miglio quadrato nel 1801, ora salita nel" 1SU a 8.200.000 con 273 abitanti per miglio quadrato. Fatale risultato di tali condizioni doveva essere la carestia, ohe sopravvenne, infatti, noi ISitì, mietendo 750.000 vite e lasciando dietro a. sé una ben triste eredità: espropriazioni, enftigYRZione, inasprimento degli animi. i l/ecccsslva piccolezza degli appezzamenti di terreno era/ stata senza dubbio una delle cause principiali della carestia, e un certo consolidamento di essi s'imponeva se si volevano evitare- altri guai simili a breve scadenza. Ma qualunque fosse la giustificazione economica, del procedimento, le espropriazioni a grande scala clie seguirono la carestia gettarono- sul lastrico migliaia di contadini, inadatti ad altra occupazione, ed innsprirono gli animi in tutta ,1'isola contro l'Inghilterra.. Fra il 1849 o .il "56 oltre :>O.00O famiglie vennero espropriate, e già. noi "51 il nuipero degli appezzameuU inferiori ai.5 acri ora ridotto 1, 88.000, mentre il mimerò di quelli superiori ai 30 acri .toccava i 150 000. Nel "«63 e "04 il numero rielle famiglie espropriate fu di poco inferiore ni SODO annualmente e si avvicinò ancora ai 1000 per ciascuno degli anni "G5 e "G6. / L'emigrazione del secolo scorso (Altrettanto fatale conseguenza della carestia fu l'emigrazione; anche dopo le 750.00.) vittime del :i8iii il suolo irlandese non basta•va a. sostentare 1 suol abitanti. Durante ciascuno degli anni fra il "46 ed il "al un quarto di milione circa di irlandesi lasciavano l'I.sola; e nel decennio elio .st'àni altri 100.000 irlandesi emigrarono annualmente. Cosi sorsero 0 si svilupparono le potenti colonie irlandesi in America, portando con sé un odio profondo conrro l'Inghilterra, che trasmisero noi, intensificato, allo generazioni successivo: i discendenti di quei coloni che la faine costrinse ad abbandonare la patria,.sono oggi nell'Inghilterra i nemici più aspri e più irricOinciliab.ili, 0 lo colonie irlandesi d'America costituiscono por la politica estera della Gran Bretagna una minaccia forse altrettanto gravo quanto gli Irlandesi d'Irlanda per lu politici interna. . ' r.e relazioni intercedenti fra il proprietàrio della terra ed il contadino che la coltivava costitiurono però il vero nocciolo del problema agrario irlandese!, e furono la base sulla quale si imperniò la lotta nel campo politico. 11 nodo- cominciò a stringersi quando, fra la metà del swolo decimosesto-' sotto Maria Tudor e la'metà ili quello".'sùcessivo, sotto il Protettore Cromweil, signorotti inglosi vennero investiti di vasti fondi in Irlanda. I terreni venivano da essi utidttat.1. rasilo stato in cui si trovavano, ai contadini indigeni, a condizioni nettamente sfavorevoli. per questi ultimi: il contadino non aveva la possibilità di contrarre un fitto lungo, poiché i contiatl-i potevano essere disdetti con un preavviso di sei mesi e dovevano tid ogni modo rinnovarsi annualmente; non aveva alcuna garanzia che non gli venisse' chiesto un fitto .esorbitante; la fissazione del prezzo-essendo labiata, senza controllo, al giudizio del padrone, il tmulu sjiesso si serviva di intermediari: non aveva infine il diritto, so sfrattato, di vendere 1 miglioramenti da lui apportati jl podere.. D'altra, parte gli abitanti dell'inda non potevano dedicarsi ad altra occupazione, poiché l'industria mancava completamente: il problema della vita non presentava cosi che ilue alternativo, 0 terra o niente. Era naturale quindi che le relazioni fra padrone e contadino si trasformassero fatalmente ben presto in una lotta a coltello, costringendo il potere legislativo ad intervenire. L'aziono del poterò legislativo in questo campo può distinguersi in tre periodi: fino al 1813 esso fu diretto piuttosto r. favorire i proprietari (fra il ldlti e il "43 furono approvate circa trenta leggi più o meno direttamente tendenti olla protezione dei diritti dei proprietari); dopo 11 1843, e fino al "70. il Parlamento inglese, pure se respinse sempre i vari progetti di legge presentati in deciso favore dei contadini, .cercò pe*# ék mantenere un gdfdlfdfCsg e e i i n e O ) o 0 ù a o u o a a a a l n à i i a , : i l a , : i e n l o l e e ari e n giusto equilibrio nel favorire lo due parti; dopo il "70 infine incominciarono le decise riforme a lavoro dei contadini. Le terre al contadini Nel -1870 Cledstonc per la prima volta introdusse il principio, sul quale poi si imperniò la soli'zione di tutto il problema agrario, di facilitare ai contadini l'acquisto delle terrò da loro coltivate, trasformando l'alfittavolo in proprietario. Undici anni dopo, nel 1881. fu emanata ciò che fu chiamata la » Magna Charla, » dei contadino irlandese: i contratti di fitto dovevano durare por legge un ceito numero di anni; il prezzo non -era lasciato all'arbitrio dei .proprietari, ma doveva venir fissato da una Commissione governativa; veniva riconosciuto il diritto di negoziare i miglioramenti apportati allo proprietà. Gtià cella legge del 18S1 il Governo era stato autorizzato ad anticipare ai contadini che volessero acquistare i terreni sui quali vivevano, i 3/4 della somma necessaria, rimborsabili in 49 rate annuali; con due successive leggi del 1885 e "88 vennero stanziati a tale scopo dieci milioni di sterline: 25.000 contadini poterono cosi acquistare i poderi da loro coltivati. Con due altro leggi del "91 e del "Oli furono anticipati tredici milioni e mezzo di sterline, e 45.000 contadini poterono diventare proprietari. E, mentre ci si incamminava cosi sulla buona via, un nuovo elemento sorgeva a. fa-, voro del contadino Irlandese: la «Società per l'on-praii Izza/ione agricola in Irlanda» {Irish AgricaUural Organisatlon Society). Fondatore, nel 1889, ne fu -Sii- Horoce Plunkett. In politica moderato unionista, egli si rivolse ai patrioti di ogni partito per istituire mi organo che avesse lo scopo di aiutare Vagncoltoro irlandese a far progredirò l'agricoltura nell'isola. 11 movimento si estese rapidamente, superando le più ottimistiche previsioni, venne validamente appoggiato dal Governo, e portò in breve volger d'anni ad un completo rivolgimento dell'agricoltura in Irlanda: lu terra venne sfruttata intensivamente e scientificamente, ed il contadino irlandese venne trio alzato al livello di quello inglese o di quello dei paesi;agricoli continentali più progrediti, come la Danimarca. Una volta iniziato, il movimento per l'acquisto dfJle terre, progredì sempre più celermente. Nel 1903 il periodo per il rimborso dell'anticipo venne esteso a (18 oami. le rate annuali furono ridotto dal 4 al 3 ì/3 por cento e cento milioni di sterline preventivali per anticipi. Nel J913 il Segretario di Stato por l'Irlanda poto affermn.ro in Parlamento ohe due terzi de! terreno irlandese aveva giù cambiato mimo, e preventivò in altri sessanta milioni di sterline la somma ancora occorrente per condurre a. termine la trasformazione dei contadini irlandesi In proprietari. Oggi più dì metà di tutto il suolo irlandese è in mani irlandesi, e, del rimanènte, una meta ò terreno paludoso e montagnolo. Il problema agrario irlandese può ormai dirsi risolto, e risolto felicemente. li problema politico L'untone dell'Irlanda aliti Gran Bretagna, nel suo significato moderno, data dal 1800, ne! quale anno, sciolto il vecchio Parlamento irlandese, già del resto assoggettato a quello inglese [eccetto un breve ventennio di riacquistata libertà) fin dal 1719, divenne legge il famose, « ,le( 0/ Union ». Da allora il problema politico irlandese andò man mano ingrossando, diventando sempre più complesso ■b di più difficile soluzione, e tendendo sempre) maggiórmente le relazióni fra la Gran Bretagna e l'Irlanda. Lo terribili condizioni cho seguirono la carestia del 1846, come portarono tragiche conseguenze nel campo economico, cosi, ispirando e fomentando l'odio contro l'Inghilterra, ebbero altrettanto tragiche ripercussioni in quello politico. Sorse allora il « fenlarìismo r, partito rivoluzionario 0 separatista, che aveva scelto a sua divisa il motto » /! taut fair peur*. 11 fenlànismo elice la sua prima origine in America, per opera di emigrati irlandesi, i quali, imparato durante la guerra civile americana l'uso dello anni, pensarono di mettere questa loro scienza al servizio della causa dell'indipendenza irlandese. Omisi contemiporaneainonte nasceva e fioriva in Irlanda, cogli stessi tini, un'altra società, col nomo di « Irish. ttcvubllcan Itrothertióod * (Confratèrnita reipnbblicana irlandese). Ma. il Governo inglese era prevenuto, e, soprattutto, premunito, e il movimento rivoluzionario portò solo ad alti di violenza isolati, crudamente repressi : l'uccisione di un « poUcenipn » durante la tentata liberazione di alcuni feniani dalle carceri di Manchester costò la vita a. tre dei liberatori, riinasti poi famosi nella s.'orlr. dell'Irlanda come i n Martiri iti Mnvc'-ritcr » Ma se lo conseguenze immediate del movimento rivoluzionario furono trascuràbili; il indain«vvgpsi19fopdPtuec■pePnneliddssptisglpibsspcIDmmQtlidgsdzSdcdav-lFsolncddlaadnel1lmLgmud1cvApdb■icpmmpnddltldfenianismo riuscì però con esso ad ispirare ' snoi Governo inglese quella salutare paura, pcn'e il.nnrtito' appunto si prefiggeva nel suo cmotto. S'iniziò cosi un periodo di politica ; tconciliante e di concessioni di vario genere vall'Irlaii-ia. che procurarono all'isola, alcuni ; nanni di relativa tranquillità e di, un certo be- ì cnessero economico., I LIl movimento per I' " home mie., . Nel maggio 18(50, sotto le. guida di Isaac ! Hutt, ebbe origine il movimento per ottenere l'o Homr lìnle ■>, l'istituzione, cioiì, di un Parlamento Irlandese con. piena poteri sugli affari interni dell'Isola. Il movimento crebbe rapidamente, e quuitro unni dopo il mio sorgere, il partito poteva mandare in l'arlamenlo Cd'deputali a combatterò per i suoi principii ed il suo programma. Il movimento feniano non era però morto col sorgere di quello per l'« Home Rutr ». Ambedue avevano per fine il benessere del popolo irlandese, ma diverso era il loto modo di veifere sul sistema di Governò necessario all'isola per poter godere di tale benèssere, e sui sistemi da .scegliere per conseguire lo scopo. 11 partito dfcll'n Home liule « (o nazionalista, come venne in seguito chiamato), pur chiedendo un Parlamento separato, ammetteva una corta dipendenza rialia Gran Bretagna in alcune questioni di caratici e vitale per l'Impero, come la politica estera, l'esercito e la marina, e intendeva valersi, per raggiungere i suoi fini, dall'azione parlamentare, entro i limiti dell». Cc»\ituzione. Il partita sctLtlzdlmsddac—iPDdmpdci, sladsipilseinvece (i cui principii furono poi ereditali dai moderno partito « Sinn-Fcin ») aspirava ad una .Repubblica irlandese completamente indipendente, alla quale già i membri della «Confraternita repubblicana irlandese» avevano giurato fedeltà, e stimava la forza e la violenza conio i soli mezzi utili per raggiungere lo scopo, escludendo completamente i procedimenti parlamentari costituzionali. 11 problema polìtico irlandese ussumevacosi, nel 1874, l'aspetto mantenuto poi lino ul 191-4: il Parlamento imperiale alla ricerca di formule di conciliazione sulla Ixise di sempre maggiori concessioni all'isola; la massa dei deputati irlandesi tenaci nei chiedere un Parlamento separato per la tratta/zione di tutti gli affari interni dell'isola; un partito estremista in Irlanda, piccolo, ma violento, che si asteneva dal prenderò parte ai lavori ■parlamentar]; aspirando ad una- separazione ed indipendenza, completa. Le elezioni generali del 1885 portarono iti Parlamento, a sostenere la causa dell'autonomia irlandese, ben 86 deputati. Il partito nazionalista irlandese ebbe cosi il mezzo di esercitare una forte influenza anche sulla politica interna inglese, poiché il suo voto era decisivo ogni qualvolta nò l'uno ne l'altro dei duo grandi partiti inglesi iwteva contaro su di una maggioranza che dal voto irlandese fosso indipendente. Nel 1885 il voto del partito irlandese, solidale con quello del partito conservatore, poto detronizzare Gladstone. 0 l'anno seguente SOlisbury fu buttato giù dal blocco del voto irlandese col voto liberale. Dopo le elezioni generali del 188G pe.rò sali al potere un Ministero unionista, indipendente dal voto irlandese, e con una breve interruzione dal '92 al '95 la situazione si mantenne tale fino al 1995. Inizi della " Sinn-Fein „ Nel primo decennio del nostro secolo na-1 scova, ereditando lini e sistemi de! vecchio panilo feniano, ii movimento 'Sinn-Fcin, che aveva preso il suo nome dal motto Sinn I'cin amiwin, « -noialtri soli», una specie di DeutseMnncl ilhcr alien. Esso, sulle prime, rimase semi-clandestino e quasi ignorato: cominciò a far parlare di sè solo dopo il 1912. Questo partito Sinn-Fcin seguiva una politica di astensione completa' dall'azione parlamentare e da qualunque atto che potesse implicare riconoscimento del regime, la medesima politica in sostanza seguita dall'Ungheria verso il Governo di Francesco Giuseppe durante i diciotto anni corsi fra- la fine della rivoluzione ungherese nel 1859 e l'istituzione del tìisitìPia- dualistico nel 1867. Per i Sinn-Feiners tutto ciò che sapeva d'inglese doveva essere ignorato o combattuto; i giuochi, il modo di vestire e di vivere inglese, dovevano scomparire: e a fianco dello Stato attualmente dominante doveva sorgere il nuovo Stato Irlandese, destinato a soppiantare -l'altro. Per un certo tempo, il partito SinnFein ebbe persino dei francobolli da apporre sulle corrispondenze a lato di quello inglese obbligatorio. Il Governo liberale, che sali al potere dopo le elezioni del IfKiiì. e vi restò per un decennio, continuò a seguire lo. stessa politica conciliativa dei Governi immediatamente precedenti, e si mise sulla via, con successive modlocazioni al sistema di Governo Interno dell'isola di concederò all'Irlanda l'autonomia a gradi. Questa tendenza non bastò per/ò ad accontentare gli irlandssi. Dopo le elezioni del "910 il Parlamento risultò composto di un numero di liberali e di Unionisti pressoché eguale, di circa IO laburisti e di 30 nazionali-'-ti. Si ripresentavano cosi le condizioni .-ie; 1?-S5. ed. il partito irlandese, avendo il coltello per il manico, lo adoperò. Dopo aver diminuito, nel 1911. I poteri della Camera del Lord* (clic no] 1898 aveva respinto un progetto di Home U'ile già appi-ovato dalla Camera dei Comuni), venne presentato nel '912 uh altro progetto, il quale fu approvato dalle due Camera e divenne finalmente legge nel 191-i: parve alleva per un momento cìie anche il problema politico irlandese fosse sulla via della soluzione. Da Asquith a Lloyd George Secondo l'itomc Hate del 1911, quello di Asquith, l'Irlanda avrebbe dovuto avere un potere esecutivo proprio e un Parlamento a duo Camere:, la Camera bassa con 16-4 membri eletti per suffragio; la Camera alta con ■io membri nominati dal potere esecutivo; in caso di diversità di vedute le due Camere potrebbero sederò 0 votare riunite?. Il Parlamento irlandese avrebbe avuto però poteri limitali: cosi la dichiarazione' di guerra o di pace, il controllo dell'Esercito e della Marina, la firma dei trattati, non sarebbero stati di sua competenza, yuesto progetto, che diventava, logge nel 19M. avrebbe dato all'Irlanda un'autonomia molto più vasta di quanto sembrava a prima vista. Malgrado tante limitazioni, esso soddisfaceva in massima i desiderata dei nazionalisti irlandesi- ma la ' sua applicazione fu rimandata, causa Io scop, pio della guerra. Ne fu poi tentato un prin cipio di messa in vigóre dopo la paco; ma il ; tentativo aborti per l'opposizione delle pro viricle protestanti dell'Ulster, lo quali hàn ; no sempre dichiarato di noti voler essere ì comprèse nel nuovo sistema di Governo, I L'Ulster chiese che l'Home 'tìnte venisse, se SqqdpvaavBfiaMlilacepMalbLblutoztetubqbaccsì zi pi h; soi rsncpgAtdsczsnsTsi^cdivmnnNdtcadpsdIhdctap ! AMtsAnAsi voleva applicato all'Irlanda nazionalista e cattolica, ma non a tutta l'isola, ed era pronto ad appoggiare la sua richiesta colle armi Le estreme Provincie del -Nord dell'isola, protestanti od industriali in contrapposto a quelle meridionali, che sono in grande prevalenza cattoliche ed agricole, temevano, malgrado lutto le garanzie della legge, che la loro liberta religiosa pptesse venir» in qualche! modo diminuita, ed il loro sviluppo indù-1 striale ostacolato, da un Parlamento irlandese nel quale la maggioranza sarebbe slata di cattolici e di rappresentanti della, classe agraria. Occorrevi) escogitare un'altr'.i soluzione. E come Lloyd George abbia finito per trovarla, — da pi ima facendo passare a Wr-stniinster il Wl che, a rassicurare l'Ulster, istituiva un Parlamento distinto, a Belfast a un altro a Dublino, poscia iniziando a Londra trattative dirette coi sinn-femers e recandole a compimento con un trattato che concerie più d'ojml progetto precedente, ma tien sempre l'Irlanda entro la cerchia dell'Impero, — questa è cronistoria notissima degli ultimi mesi, e di ieri stesso. i, E.T. SdAvdDvinbGcCabRsvgMp

Persone citate: Asquith, Fein, Gladstone, Hutt, Lloyd George, Maria Tudor, Plunkett