Maga d'oro

Maga d'oroMaga d'oro Romanzo di M. A. FLEMING — X-'ascsatemi in pace — gli disse una sera mentre egli, appoggiato al piano, le giurava d'amarla. — Andate a giuocare agli scacchi con vostra madre, andate a far la corte alla signorina Hanford, andate a fumare, andate dove vorrete, ma •lasciatemi in pace. Lo sapete che non vi credo. — Poiché vi dispiaccio tanto, me ne andrò — rispose Enrico, offeso — posso anche lasciare l'Abbazia, partire se mi .credete proprio insopportabile. — Fareste bene ad andarvene, almeno per questa settimana — replicò l'inesorabile fanciulla. — Mi irritate e mi tormentale. Lasciatemi , vi prego, prendere una risoluzione con un po' di calma e di pace, i r- Dunque volete ch'io parta? ! — Più vi mostrerete generoso e più vi farete amare. Quando sarà passata la us a settimana, ritornate, se volete, a sentire la mia risposta. — E sarà favorevole, Franca, quella risposta? Oh! pel cielo, bisogno che lo sia! — Calmatevi, Enrico, — disse Franca con voce tremante, — se lo sarà non mi udrete mai più lagnarmi delle vostre assiduità. Enrico le prese la mano e gliela br.e — Partirò, — disse dolcemente; — jierdonatemi, Franca, ma il pensiero di perdervi non lo posso sopportare. — Bene — riprese la signorina Forrester. — E dove andrete? — Nella contea di Lincoln, da sir Filippo Carruthers. Ho un invito pel castello di Carruthers da due anni. — Chi parìa della contea di Lincoln? — domandò Tcrry, avvicinandosi ad Enrico. — Io ci vado, volete, venirci, Enrico? — Sì. per una settìamna. Andrò al castello di Carruthers. Ma voi siete del paese, Enrico? — Lo conosco; ò vicino al vicariato Starling. Sarò ben lieto di vedervi, Enrico. Troverete un luogo delizioso dove potrete pescare e cacciare a vostro agio. — E vedere delle bello fanciulle, non è vero, Ter'ry ? Ve ne sono nove nella famiglia Siarling e tutte belle. Ma guardatevi, Terry. non lasciate Enrico cacciare sulle vostre terre Sapete che ne ha un poco la manìa. Lqtscrmsesv Franca era ridivenuta padrona di sè. La prospettiva di una settimana di tran quillitù la rassicurava. Chissà, in una settimana, che cosa poteva accadere ? I due giovani stabilirono di partire assieme. La,fy Uynely aveva finalmente accordato a Terry il permesso tanto sospirato. — Ma ricordatevi, -» ella gli disse nel momento della pàrtcnzà,«guardandolo ansiosamente negli ocelli, — ricordatevi che dovete essere di ritorno fra una settimana e che non dovete ancora parlare del vostro progetto alla famiglia Sta'rling. Insisto su questo punto. Quando avrete saputo ciò che ho a dirvi, ve lo ripelo, sarete libero di fare ciò che vorrete. Terry la guardò con sorpresa. Che cosa poteva essere quel segreto che dava al volto il- lady Dynely, ordinariamente tanto coltri' '[nell'espressione di sgomento e di timore? Ma Terry era deciso di obbedirle in tutto'. — Farò ciò che :o!e — le disse baciandole la mano Ella lo sapeva che povero giovane sarebbe morto piuttosto che trasgredire i suoi ordini, ma tuttavia lo guardò partire inquieta o turbata. — Oh! ringraziamo Iddio che avremo una settimana di tranquillità — disse Franca allorché si ritrovò sola con lady Dmgdsltdsmc - Gli uomini sono causa di toi una casa: comincio ad accoi Dynely. mento in gerrnene. — Franca, — disse la viscontessa prendendo le mani della fanciulla nelle sue e stringendole affettuosamente, — devi dare, lo so, la tua risposta ad Enrico al suo ritorno. Quando tornerà? — Fra una settimana. — E... quale sarà la tua risposta? — Lady Dynely, ella non ha il diritto di domandarmelo. Quando la settimana sarà passata Enrico verrà" a domandarmela ed io gliela darò. Lady Dynely lasciò le mani della fanciulla e si voltò sospirando. — Farò il mio dovere, lo spero... — proseguì Franca con calma. — Se la felicità di Enrico dipendesse proprio dal suo matrimonio con me, se realmente egli mi amasse, dopo il tacito consenso clic ho dato in questi ultimi anni, non esiterei un istante, dovessi anche rassegnarmi ad un granile sacrificio. Ma sono sicura che non mi ama... è incapace di amare seriamente... Ah! sì, lady Dynely, bisogna bene che anche lei ascolti qualche volta la verità sul conto di Enrico. Io posso amarlo sinceramente come un fratello... essere fiera della sua bellezza, delle sue belle maniere, come lo ò lei; ma come marito, se mai lo divenisse, lo odierei. - Franca, che dici mai! — La offendo e la irrito, non è vero? Eppure mi ascolti ancora Non odierei Enrico perchè volessi, odiarlo, poi partito preso, ma perchè egli, stanco di me, per inconstanza naturale, dopo qualche mese di matrimonio, mi trascurerebbe e si farebbe odiare. Creda a me, cara signora, se ci sposeremo commetteremo un errore fatale di cui ci pentiremo rrcsto. — Sei troppo romantica, mia caraFranca. So che per te ci vorrebbe un eroe ben difficile da trovare. Gli eroi., come le l'aie. hanno fatto il loro tempo e sono possati ; di moda. Tu sposerai Enrico e vedrai che j eli grande I farà dei inriamo sarai contenta. E' un altri per ora, ma tu no farai un uomo. Andrà al Parlamento, vi discorsi e sarà il marito il ìiiù rato e il più fedele della più bella e della più felice delle moedi d'Inghilterra. Oh! Franca, sposa il mio Enrico: io ti amo, vi arno entrambi e sarei la più disgraziata donna se quel matrimonio non avesse a compiersi! — E se si farà, — disse Franca'sorridendo mestameitte, — sarò io che morrò di dolore. Non parliamo più di ciò, min cara lady, mia buona amica. Adesso abbiamo una settimana davanti a noi, e in una settimana possono avvenire tante cose. Io ho la convinzione che non sarò mai lady Dynely. , ; fossetta senza espressione j di capelli biondo-pallido I tutti quei VBII _ Chi c? Il sole tramontava, l'aria era dolce e profumata e nel giardino del Vicariato, Terry Uennison, il l'elice Terry, passeggiava tra i fiori colla bella fittila del vietino Sturling. Proprio una bellezza? Sì, se vi bastano due grandi occhi celesti dallo sguardo infantile, una bocchina rosea, une- Crcr-te bassa senza caràttere, un mento lalla ed una aureola a realizzare il piccola Crystal possedeva doni. Di spirito ella non ne aveva neppur l'ombra; conoscenza di mondo non ne aveva affatto. Ma Terry Dennison l'adorava ed era suo schiavo. Aveva diciotto anni" e, nonostante la sua innocenza di colomba, si sapeva bella, e della sua bellezza andava superba. Non era sempre stata accarezzata, carata, vantata pei suoi begli occhi timidi, por le sue traccio dorate, fin da! tempo in cui portava le gonnelle corte? Non era sempre stala la prediletta, e moine c-carezze e dolci non erano sempre stati per lei che per le altre otto sorelle? più (Continua)

Persone citate: Carruthers, Filippo Carruthers, Forrester, Starling, Terry Dennison, Terry Uennison

Luoghi citati: Inghilterra, Lincoln