L'innamorata vedova Buisson

L'innamorata vedova Buisson Il processo I/andru L'innamorata vedova Buisson {Servizio speciale della, stampa i l Parigi, 16, notte. L'interesse del pubblico per il processo Landru segue un crescendo continuo: il numero dei curiosi aumenta di giorno in giorno. E' lari-vincita del 1871. Verseggia assediava allora Parigi: oggi è invece la capitale che assedia l'ex-clttà regale. Nella sala il pubblico si pigia fino a soffocare, mentre al di fuori la folla sempre più densa, insensibile ai rigori della temperatura, aspetta con una pazienza costante che si faccia qualche posto vacante per poter entrare nell'aula. Le signore affollano la tribuna Fra di esse si noia oggi la moglie ilell'cx-generale Nivellc. Anche nei banchi della stampa le signore sono sempre in numero maggi-ore ; e oggi fra di esse vi è Mistinguette, Iti nota attrice di varietà, in. una toilette nera con bavero bianco, toilette semplice, quale si addice nd una Corte di Assise, e nella quale la sola nota mondana è data da una superba collana di perle che risalta sulla scollatura. Alle 12,-45 Landru entra nel « box » degli accusati. « Ore 10 e 45 — Incassi: 1031 franchi » Non appena aperta l'udienza il presidente pnssa subito all'affare Buissai'. La vedova Buisson è quella che forse amò più di tutte le altre Landru. Ella era umile dinanzi a 'ui. In lettere ritrovate e accluse all'incarto pròccssuale si leggono espressioni come le seguenti «La mia situazione è bari modesta al confronto! della tua». Ella infatti; non aveva che quindici mila franchi' di economie ereditato dal marito. Ma. il suo scopo è di ■ curarlo — il suo Landru I — e di avere per lui tutte le attenzio.mi' possibili. ». « Amo mio figlio — gli scriveva ancora — ma amo te ancor di più I ». Ella anzi era un poco; ingombrante con la sua tenerezza. Ella lo presentò a tutti i suoi paranti, che invitò a venire a Gnmbais, ove Landru li accolse nell'agosto del 1917 con la massima cordialità. Ma it primo settembre, all'angolo destre del famoso libTiccino di Landru, ftrjura la funebre nota: «Ore 10.45». E da quel giorno la ve dova non fu più veduta. Nella stessa pagina del libretto si nota un'altra indicazione: «Incassi: 1031 franchi». — csattameinte quello che la Buisson aveva in quel momento addosso. Il 2 settembre e i giorni seguenti Landru vendette oggetti che avevano appartenuto alla Buisson, e trasportò al solito «garage» il mobilio ili lei. Inoltre egli mandò la moglie a riscuotere, sotto il nome della disgrazialaun titolo nominativo di 103 franchi di reddito annuo; e per stornare ogni sospetto, si recò dalla sarta della vedova per ricercare il vestito che ella si era ordinato per il matrimonio. Indi inviò del danaro al figlio della Buisson, facendola sopravvivere per qualche tempo mentre stava liquidando la piccola sostanza di lei. Alla domanda che il presidente rivolge all'imputato, dopo questo breve riassunto della questione, Landru ripete le solite spiegazioni: ie sue relazioni con la vedova Buisson furono soltanto relazioni d'affari: il solito affare dvendita del mobilio per le regioni invase. In un primo tempo le relazioni ciano durato soltanto sei mesi. Landru si era nel frattempo eclissalo. Ma vennero riprese più tardi. Alla Buisson celi aveva detto, per spiegare la sua assenza, dì dover fare un viaggio in Tunisia e alla Corte spiega che egli cessò le sue rela zconi con la signora Buisson quando capche questa sembrava più preoccupata di ri maritarsi rhe non di vendere il mobilio. Ache il presidente fa osservare che forse altrintrighi lo assorbivano in quel momento. « Evidentemeirite — risponde Landra sorridente— poiché voi assassinate ». E al gesto di sorpresa del presidente, Landru continua, semprsorridente: «Voi assassinate per mano miaInfatti voi collocate la morte della signora LaboMle Line al 28 giugno 1915 : della Signora Guill'nv al 2 agosto ; della signora Heon al 31 dicembre. Ed io, secondo voi e second&i afferma, sono l'autore di queste morti. Evdentemente non avevo allora molti momentdi ozio a mia disposizione». I solili due biglietti.- andata e ritorno, e andata senza ritornoLandru riprese contano colla signora Buisson nel Itti'/. l'"eco -allora conoscenza del tiglio e della sorella di lei. Tuttavia Làudi respinge con energia l'appunto di essere stito per la vedova più che un semplice [rateilo— Un fratello? — interroga il Presidente— Ma non è ad un fratello che si scrivonlettere come questa: « Ho paura che non sicontento della presenza di mio tiglio. Non inquietartene; non ti imbarazzerà molto. Eglci lascierà. Ma queillo che io voglio è di curarti bene ed averti sempre con me ». Quando il figlio della Buisson lasciò Parigi, Landru si studiò di creare il vuoto intorno alla vedova, e sopratutto di allontanalla sorella di questa, signora Lacoste. In tamodo egli la decise a lasciare l'appartamentche occupava e a recarsi nell'aprile del 191ad occuparne un altro, 'all'altro capo di Parigi, ove Landru, aiutato da suo tiglio, sorvegliò il trasloco. Un incidente aiutò Landru ad ottenere In modo definitivo la fiducia della Buisson. Questa aveva perduto uui susorella, e Landru si occupò di tutte le formalità necessarie per organizzare i funerali. I10 agosto la signora Buisson si stabili a Gambais, coi figliuoli della signora Paulet, la sorella della defunta. Quindi ella tornò a Parigi ed il 19 tornò a Gambais da sola, e non ne rivenne più. — In quella data — osserva il President11 vostro libriccino reca la solita menziondi un biglietto di andata e ritorno e di un biglietto semplice... — Ebbene ciò significa — risponde Landru senza scomporsi — che il biglietto di andata e ritorno era per me, che dovevo tornare a Parigi e il biglietto semplice era per la sgnora Buisson, che doveva restare a GambaisPer alcuni giorni la signora Buisson fu vista a Gambais; ma dalia data del l.o settembre non la si vide più. ed è a quella data che l'accusa suppone sia avvenuto l'assassnio della vedova. E sul libriccino di Landru si nota l'indicazione surriferita, delle or10,15, ora della presunta morte. 11 Presidente constata pure che gli incassi di Landru in quel giorno sono1 passati da franchi 88,30 a franchi 1031. Landru a tale proposilo non pufornire che spiegazioni molto vaghe: — Forse è una somma di mille franchi chho riscosso in quel giorno... « Si trattava di un deposito sacro... » Verso il 2-1 settembre -Landru cominciò preoccuparsi della liquidazione della Buisson con una lettera che recava la firma falsificata della scomparsa, per disdire l'appartamento che ella occupava. La firma di questa lettera era apparsa dubbia. Si voleva vedere la signora Buisson. Allora Landru spiegò che questa non poteva venire, perchè òtrovava nel Mezzogiorno della Francia, dovdirigeva una cantina da guerra americana11 congedo venne accettato, e Landru si occupò subito di vendere a coinquilini dellBuisson la maggior parte del-suoi mobili, di trasportare quello che rimaneva nel suaaraat!. Pei presentò la propria moglie, facendola passare come la signora Buissonper vendere titoli nominativi al Credilo Licnclse. Alle contestazioni del Presidente. Landrrisponde che egli voleva rendere un favoralla signora Buisson, che in quel momentera assente. Non credeva, agendo in tal guisa, che la cosa gli sarebbe stata rimproverata corno un grosso errore, perchè ron ava ritenuto che di rendere un servìzio a quella signora. — Del resto — dice Landru — non vi falso se non quando questo atto reca pregiudizio a qualcuno; ciò che non era in quel casspecifico... Al che il Presidente gli osserva che egllui una concezione mollo bizzarra dellleggi... Quanto poi a spiegare In quale modo eglLandru. si era trovato in possesso di tutt1 documenti personali della Buisson, Landru ripete la solila antifona: «Si trattavdi un deposito sacro », e rifiuta di spiegarspiù oltre. E in quanto poi ni fatto che eglnon si sarebbe preoccupato di sapere dove lsignora Buisson fosse andata a finire, Landru risponde semplicemente che egli non doveva immischiarsi degli affari della vedova che non crii per lui « che una sorella »; egli tiene .1 ripeteic questa frase. Circa poi al bauli! elio la Buisson avrebbe lasciato partendo, Landru spiega la cosa con molta facilità. Si era in tempo di guerra e non era tacilo viaggiare con bagagli. Ritornando poi alla questione dell'ora indicata nel taccuino, Landru afferma che quest'ora, voleva forse indicare il passaggio della diligenza, che da Hnudon si recava a Gambais, Ma questo particolare è stato dimostrato Inesistente dallo indagini che sono stati: compiute L'avvocato generale ne approfitta per ripetere che queste indicazioni costituiscono un grave indizio contro l'accusato, poiché coincidono con le date della scomparsa, delle donne clic avevano conosciuto Landru. Landra risponde vivacemente. Ma l'avvocato generale, senza scomporsi, afferma -di essere persuaso che le donne colle quali cigli era stato in relazione sono scomparse alle date e nrlle ore indicate nel taccuino. Landru sostiene questa schermaglia con atteggiamenti fermi n sicuri. Il Presidente sospende pcco dopo l'udienza La sorella della vittima Alla ripresa dell'udienza si ha una lunga sfilata di testimoni, portinai e amici della scomparsa, ì quali vengono 'a riferire sui progetti matrimoniali che questa aveva manifestato a dritta e a manca. lUnica testimonianza, interessante, quella della signorina Lacoste, sorella della scomparsa. La teste è quella che, incontrato nella via di lìivoli Landru. lo sogui. e forni alla polizia le indicazioni per poterlo arrestare. Élla lo conosceva col nome di Fremyet.-, ma lui aveva mostrato sempre verso di lei una certa" dilli denza. La teste racconta che il sedioi-nte Fremyet trattava sua sorella come una moglie. Rammenta In dimora che ella foce a Gambais, in .compagnia della sorella, dal 9 'al 17 agosto 1917 in quel giorno entrambe tornarono a Parigi, e si recarono al cimitero, sulla tomba della loro sorella Pontet. Fu l'ultima velia che si videro. _