La protesta tedesca

La protesta tedesca La protesta tedesca pcontro le immani distruzioni imposte da Nollet [Servino speciale della Stampa) 'j he esso lui. indirizzato alla Commissiona nteralleata militare di Berlino ed alla Con* erenza degli ambasciatori, per protestare! Ontro la nuova imposizione del generale», riguardante lo officine della Dent¬ che frerke. officino, che, com'è note,.fa* j Berlino, 15. notte. \ : Dopo le proteste della svampa e quelle) eiie maestranze della Deutsche Werke, ggi il Governo tedesco comunica la notai bricavano durante la guerra materiali di offesa e di difesa, anni e munizioni, o chef hanno le loro sedi principali a Spandati,; presso lieriino, e ad Erfurt. jja, nota dice che le condizioni impasta ambasciatori per-* rimanere attive e« adempiuti! dal Go« enormi spese — dice! a. nota — è avvenuta la trasformazione) doli,» officine dal servizio di guerra a quello' di pace: e questa trasformazione è awei mlta «.0(to u quotidiano controllo dei memi . ,\, pnmmi„ir,n. militare. dpll'Tntpsai' bn della Commissione militare deli intesa^ Oliando la Direzione della Deutsche Weriter — continua la nota — credeva finalT>ntef di poter riprendere il lavoro soprr i i 've^ basi economiche, immediatamente, una do* pò l'altra, sono giunte le nuove disposizioni dolio Commissione» dell'Intesa, che sono niei re di contraddizioni con il contegno dai} pesa sinorn tenuto n colle dichiarazione della Conferenza desìi ambasciatori. Don avere dimostrato che è cessato assoluta-i mente ogni pericolo che le fabbriche stesse possane di nuovo essere trasformate ir fabbriche di materiali di guerra, e dopo dii avere enunciato in due allegati l'identità dì vedute con le nuove distruzioni nrdiìriatej Sc"^ -';*-;f SSfX?"^ dell' Intesa. Tra l'altro il Governo tedesco „ornandfl c]le ,,n „v.firionnenfc permessa, nejr)i attuali limiti. la fabbricazione dei lu(.m da cacc}a „ reiative munizioni- ad Erfurt ed a Spandali, e che siano sospese le opere di distinzione già ordinate dalla Commissionp ». Nel secondo allegato le distruzioni ordi¬ nate sinora dal « distruttore £Jnllet » —^ tesa e di cnme !.. eifiamanò i siornali tedeschi —i vengono calcolate a 237 milioni di marchili Tcrt una Commissione di operai del Con sigilo centrale della Deutsche Werke si è| rpc-ata dal generale Nollet, ad esporgli lei ragioni rto!!a propria resistenza alle impòsiziuni dell'Intesa; ed il generale Nollet hai promosso di trasmettere le ragioni stesser alla Conferenza degli ambasciatori. A Dresda abbiamo avuto un vivace inci-»j dento fra la Commissione militare dell'In^ i operai di una fabbrica. I membrii m quella Commissione militare, in ocea-| sione di una perquisizione di una fabbricaipresso Dresda, ritenuta ancora in possesso, di materiali proibiti dal trattato di pace, siisono urtati contro la viva ostilità degli cJ Pe,raJ; e P°.f0 mancò non si trascendesse! uc!1?i-1 fh violenza. Quando la Commissione! ml,it£n'0' accompagnata da alcuni impio-i pon aci mimare, accompagnala da alcuni- inipie gali dèlia polizia tedesca, fece per entrare!nella fabbrica, si è incontrata con il portiere delia fabbrica stessa, il quale si op-l pose alla visita dei locali. Il portiere ag4 giunse che, dietro di lui, era solidale tutta) la maestranza della fabbrica, la quale ài nessun patto avrebbe permesso In perquisii zione nelle officine. La Commissione dovettej quindi rientrate a Dresda a mani vuote, Ora, secondo una nota ufficiale del capo! della polizia di Dresda, sono in corso trattative per eliminare il conflitto. Nei circoli della Commissione militare sifa notare come le disposizioni prese daB Nollet rientrino completamente] nello snirito e nella lettera del trattato du pace. Specialmente Jla fabbricazione della armi da caccia e di sport continuava a te3 nere attivo un macchinario che in temnodi Kllen.a potrebbe essere trasformato conti plètamente in uocbi giorni a scopi bellicosi1, Anche il numero degli onerai resi disoccu- pati dallo nuove disposizioni del generale Nollet sarebbe stato fortemente esagerato! da Wirth nelle sue dichiarazioni al lìeichs- luogo a saccheggio avvenuto. Gli spiriti del-fag e nella stampa. Non si tratterebbe migliaia e mirdiaia di operai, ma di poche centinaia di operai specialisti, e per i qualidei resto sarebbero pronte altre occupa-ziorji. Ma ad ogni modo, infuori da ogni poleJ mica, appare evidente che 1p imposizioni^ anzi le nrpfese del generale Nollet esorbi-4 tano dai limiti precisi del trattato di paca e da ogni possibile interpretazione di esscvDisordini nei sobborghi di Berlinain conseguenza del carovita (Servizio speciale della Stampa) Berlino, 15, notte. Disordini causati dall'improvviso rincaid dei prezzi dei generi di prima necessità sonoavvenuti stamane nei sobborghi di BerlIno,e specialmente a Neukoln. Numerosi gruppi di uomini e donne assalivano e saccheggia-vano alcuni negozi di generi alimentari, vuor tandoli completamente. La polizia arrivò suBla popolazione sono molto eccitati, e si telno110 nuovi incidenti. Per evitare che gli speculatori stranieri ar>'profittino dell'attuale crisi del marco per saceheggiare completamente la Germania, si annunziano ufficialmente nuove disposizioni delministro delle Finanze. Intanto le autorità dlfrontiera hanno ricevuto nuove ed energicheistruzioni dirette ad impedire il piccolo traffico oltre contine. Il passaggio degli oggetti dbuso personale, vestiti, scarpe, biancheria, chesinora potevano essere trasportati senza difft.colta oltre frontiera, viene vietato. Inoltre agiorni saranno pure, applicate le nuove dispo^ sizioui per le esportazioni da parte del Coro.ni issarlo germanico delle importazioni. Equa concessione inglese alle merci italiane che passano dalla GermaniaRoma, 15. notte. In seguito all'azione svolta dal nostro Ministero degli affari esteri e dalla delegazione commerciale italiana a Londra, chaerano stati interessati al riguardo dall'Unione delle Camere di cornmercio e industria italiana, il Governo britannico haemesso un'ordinanza in favore della quahle merci italiane spedite dall'Italia in Gerin conto riparazioni, purcjiè làli merci wabbuino sudilo alcun precesso di lavorazione durante la lero permanenza in Germania e siano rimaste di proprletS degspeditori originari. Per frurre di tale esenzione. i nostri esportatori dovranno Inotrare domanda alla dogana inglese deÉfrÉflHMB*B» (li firn

Persone citate: Dent, Wirth