La quarta delle fidanzate scomparse del "Barbablù" di Gambais

La quarta delle fidanzate scomparse del "Barbablù" di Gambais La quarta delle fidanzate scomparse del "Barbablù" di Gambais (Servizio speciale delia « Stampa ») Parigi, 12, notte iIn previsione di possibili incidenti, il pub-!«m°es-T?r,&Ù numero alle As^Ve^ "*ff£*L8 la s.aJa.£! PV* P'enlV„„mBn,1,rJl ^V- malgrado i vigori della stagione, una folla numerosa, imbacuccata, sta ancora in attesa di poter entrare. Ma Landru non è in augo presso il pubblico. Il suo atteggiamento, tal- volta sprezzante, ha indisposto anche tutti co- loro che non lo hanno ancora inteso, i quali sono mal prevenuti contro di lui solo per aver letto alcune delle Bue ciniche sconcer- tanti risposte. Prima che l'udienza sia aperta, nel pretorlo si discute con animazione sull'in-culente sollevato.ieri in fine di udienza: nè siarriva ti. capire l'accanimento che Landru ha messo nel provare che egli ha abitato in un appartamento del Viale des Termes, ciò che, d'altra parte, non prova affatto ch'egli vi abitasse in compagnia della signora Guillin. D'altronde, anche se ciò fosse stabilito, questo fatto non dimostrerebbe altro che essa era in vita nel decembre del 1916. Ma da quel momento Landru si rifiuta di dare spiegazioni al riguardo', e dire dove la sua'fidanzata sia andata a finire e dove si trovi attualmente. Questo e un suo segreto — il solito segreto al quale si trova vincolato per convenzione avvenuta colla Guillin, come con le precedenti fidanzate. L'appartamento Ir viale Mac-Mahon a la villa di Gambais Alle 12 e mezzo i giurati fanno la loro entrata: e Landru comparisce poco dopo al suo posto. Egli e più pallido e sembra più affaticato degli altri giorni. I suoi occhi sono infossati; ma lo sguardo 6 sempre vivace. Aperta l'udienza, si procede all'interrogatorio degli ultimi testimoni per Tartare Guillin. Il maniscalco Talan, la cui moglie, ora defunta, affittò a Landru un garage nel quale vennero collocati i mobili della Guillin, e la signora Pagés, portinaia della casa del viale Mac Mahon, ove Landru aveva affittato un appartamentino nel quale mise mai i piedi, limitandosi a ritirare le lettere che gli venivano indirizzate, depongono su circostanze già note. Landru protesta contro l'affermazione della portinaia di non avere mai abitato nell'appartamento; ma, di fronte alle formali smentite della portinaia, dice che egli forse entrava ed usciva in ore in cui ella poteva non averlo veduto. Ma questa spiegazione è accolta dal pubblico con scetticismo. Resta, d'altronde, DW^(^"era^ISl^Uìa domicìlio "l"quale Cgll di Francia relative alla liquidazione dei depositi che la signora Guillin vi aveva. Dopo la deposizione di un agente di polizia, il brigadiere RIboulet, che esegui ricerche rimaste infruttuose sulla scomparsa della signora Guillin, il presidente passa al trasferimento di Landru dalla, villa di Vernoùillet a queH.a di Gambais, avvenuto nei' dicembre del 1916. Landru spiega che egli lasciò la sua vecchia villa perchè il contratto di affitto era scaduto, «fi trasferì a gladi Gambais Re^af- fitto era più vantaggioso, oltre alla possibilità che vi era di poterla acquistare. Quanto al fornello che egli prese ed ai tre quintali di carbone acquistali, Landru dice che la cosa non può recare sorpresa qualora si pensi che egli si recò colà In pieno inverno, e che doveva fare ogni giorno da mangiare. Ciò spiega nel modo più plausibile l'acquisto del famoso fornello, nel auale, secondo l'accusa, egli avrebbe' fatto incenerire le sue presunto ' vittimo. II calzolaio Pietro Valet che fu l'intermediarlo tra Landru ed il signor Trlk, pròprietario deila villa di Gambais depone sulle circostanze in cui questa villa venne affittata ali « Barbableu ». Depone inoltre su circostanze di.scarso interesse e sulla fornitura del famoso fornello e del carbone. . Il teste che gli succede è il signor Trlck. il' proprietario della villa, al ' quale .Landru si presentò sotto il nome di Dtipónt. Questi gli pagò sempre regolarmente l'affitto. Ma ora egli non ha, ahimè I da rallegrarsi di quest'affare, perchè, non solo dacché Landru è stato arrestato non ha più riscosso ,un centesimo: ma non può più affittare la v,illn, cho è stata posta Sotto sequestro dalie autorità giudiziarie, ciò che del resto non ha impedito che I curiosi, .attirati, dalla' triste ìcelebrità che ridonda sulla sua proprietà per le avventure del « Barbableu », si recassero nella /località, e la saccheggiassero, asportando tutto ciò che si poteva portare via! " La Havra,. Esaurito l'affare Guillin, 11 presidente passa a anello de'la quarta fidanzata: Berta Henri, vedova Heon nata a Le Havre, ed indicata perciò net funebre taccuino sotto il nome di questa città. Ella aveva lasciato Lo Havre nel l*X>7. e si era venuta a stabilire ad Ermont con un amico, certo Goudouin. Entro in reazione P-on Landra. il quale aveva assunto il nome ,ii «Petit», in seguito ad un annunzio da lei pubblicato in un giornata parltrino ti 12 giugno 1915; Dopo avere preso informazioni sulla Her- moni, Landru si presentò a lei ed ebbe il successo che aveva ritrovato presso le altre fidanzate, li 30 settembre Landru, accompagnato dalla signora Heon, la quata aveva annunziato il suo prossimo matrimonio, partiva per Gam- bais, da dove con lei ritornò poi a Parigi. Alle |uec0no=L. la Heon coi » g» "C, ™L°S oVoVe^nK io^effittvi munte il suo appartamento a Parigi per segui ,,Q Laildl.„ Atl'cJhe duella volta Landru prese uri b]eUett0 di an(ja}a e ritorno per se ed uno se,npijce di andata per la signora. L'indicazio ne e nei taccuino. Da ciuci momento non si nviue più la. vedova Heon. Ma si ritrovarono ,ulìa casa di Landru i suoi abiti, il suo alto di battesimo e certe lettere intime che aveva scritto in passato. Invitato dal Presidente a spiegare dove ia signora Heon si trovi, Landru deplora di es sere costretto a fornire le stesse indicazioni fornite per le sue fidanzate precedenti. Egli conferma di avere fatto conoscenza colla signora Heon in seguito ad un annunzio che essa aveva pubblicato in un giornale, e di essere entrato in relazione con lei per trattare affari commerciali. Ammette di avere assunto in tale circostanza il nome di Petit, e di avere promesso il matrimonio alla vedova, sotterfugio che egli dice ispirato unicamente dal desiderio di poter concludere più facilmente la vendita, dei mobili che ella possedeva e che egli destinava — 7norc solito — alle regioni liberate. Ma alle contestazioni del presidente e del procuratore della Repubblica, i quali insistono per sapore dove la signora Heon si sia recata, Landru ricorre al solito sistema: . — Si tratta di cosa di indole privata, sulla quale non posso spiegarmi. Ed a tutte le altre contestazioni egli ripete lo stesso ritornello, sollevando mormorii ostili da parte del pubblico. Ad un certo punto Landru, impazientito, grida con forza: — Vai volete ad ogni costo che io sia un delinquente. Provatelo ! Ma anche questo scatto è accolto ostilmente dal pubblico, il quale sì mostra sempre maggiormente ostile al tristo individuo. Andata senza ritorno - Lettera di ignoti Alla osservazione del presidente, che 'anche per questa scomparsa, la Heon, nel taccuino dell'accusato risulta che egli prese uri biglietto di andata e ritorno (da Parigi a Gambais) per sè, e un semplice biglietto di andata per la sua vittima, Landru risponde scrollando lo spalle, e dichiarando che si stupisce che l'accusa si soffermi su particolari di cosi scarso interesse !... Il presidente soggiunge che ncs- suno ricevette mai più notizie della signora nel garage di Landru, dopo il suo arresto, venne trovata una pelliccia che aveva appartenuto alla scomparsa; delle opere sulle macchine a vapore di marina e sul loro funzionamento, che dovevano provenire dal genero della signora Heon, ufficiale di marina; l'atto di nascita e di battesimo della scomparsa, un certificato di domicilio e altri documenti personali. Chiesto in quàl modo egli si trovasse in possesso di tali documenti, Landru risponde che essi gli erano stati affidati in deposito dalla signora. Fattagli rilevare la inverosimiglianza della risposta, egli dà spiegazioni analoghe a quelle cho egli ha dato per le altre fidanzate scomparse. Il pubblico mormora, protestando. L'udienza è sospesa e ripresa dopo'una mezz'ora. L'avvocato Moro-Giafferi dichiara di aver ricevuto da due persone lettere nelle quali lo si avvisa che ressc erano a conoscenza del luogo dove si trovavano due delle vittime scomparse; ma che chiedevano di conservare il segreto. Il difensore chiede all'avvocato generale di dichiarare se, dato che queste persone abbiano rivelazioni da fare, possono venire Innanzi alla Corte senza timore Al che, 11 procuratore ■ generale .ed il presidente della Corte annuiscono. . ' . ; Sfilata di tosti Viene poi Introdotta la signora Eugenia' Dalouin, amica della signora Heon,. alla quale questa aveva annunziata il suo prossimo matrimonio, dicendole che doveva accompagnare il fidanzato in Tunisia. II fidanzato era in quel momento presente ; e la feste lo riconosce nell'attuale incolpato. Le signore Brivois, Le-sieur, Millot, la signora Garcau, tutte amiche della signora Heon, si succedono alla sbarradei testimoni per dichiarare che avevano ve- duto Landru ad Ermont quando questi si recava a trovare la scomparsa. Esse erano al corrente di questi progetti eli matrimonio. Un «negoziante di mobili, certo Servières, comperò Quelli tli cui la signora I-leon si sbarazzò per 11 tramite di Landru. Tulle queste deposizioni sono-banali, ed il pubblico se ne disinteressa. E' pereiò in mez7i> ad u'na indifferenza generale che la seduta viene tolta. Landru immobile rifletto. Domani durante il riposo domenicale, ricapitolando laprima settimana dei dibattiti, rifletterò certo di pili ; e non potrà mancare di convenire che le sue eccessive discrezioni per la scom parsa della signora Heon, dopo" quelle non meno misieriose della signora Cuchet, del figlio dt questa e della sig'nora Laborde-Mno, apparirebbero ai giurati eroiche e sovrumane se invece non fossero addirittura puerili.

Persone citate: Berta Henri, Laborde, Landra, Mahon, Petit, Pietro Valet, Riboulet

Luoghi citati: Ermont, Francia, Gambais, Le Havre, Lo Havre, Parigi, Tunisia