Clamoroso trambusto provocato da fascisti alla Barriera di Nizza

Clamoroso trambusto provocato da fascisti alla Barriera di Nizza Clamoroso trambusto provocato da fascisti alla Barriera di Nizza Colpi di rivoltella - Tre contusi da bastone Arresti - Un'interruzione del servizio tramviario vie eli quel Sabato notte gli inquilini delle case popolari di via Cellini (Barriera di Nizza) venivano - improvvisamente svegliati dà colpi d'arma da fuoco, e grida tumultuanti. Che cosa avveniva in quell'ora nelle figli asa di quell'inaspettato scompiglio. Ma era difficile rendersi ragione di .quanto era avvenuto. A tratto a tratto passavano a corsa dello ombre, che gridavano richiamandosi e scomparivano parte nei prati che sboccano in corso Bramante, parte sul corso Massimo d'Azeglio. Alcuni di questi sconosciuti si fermarono a bussare affannosamente alle porte delle case gridando a coloro che stavano allo finestre: — Apriteci ! Apriteci ! Ci sono i fascisti che ci inseguono ! — Che cosa ò successo ? Sono avvenute disgrazie ?# Le domande trepidanti si incrociavano e non era possibile comprendere chiaramente la ragione del tumulto dalle tronche risposte date da coloro che aspettavano con ansia di veder aprirsi le porte per mettersi al riparo. — Alla Barriera i fascisti hanno sparato. Vi sono dei feriti ! Questa era l'unica frase che si arrivava a comprendere in tutto quel trambusto. Poi giunse distinto il caratteristico rumore dei camions p subito circolò la notizia: « Sono giunte, le guardie regie ! ». Questa notizia sollevò tutti gli animi, e pensando che gli agenti avrebbero ricondotta la tranquillità,, qualche finestra si richiuse, mentre alcuni uomini, vestitisi alla bcll'e meglio, scendevano invece in istrada per assicurarsi personalmente dei fatti avvenuti. Ecco quanto a questo proposito hanno narrato due agenti che furono testimoni fino dal primo incidente allo svolgersi della scenata che ha turbalo la tranquillità di tutto il quartiere. Un gruppo di fascisti si- era recato vergo il tocco alla Barriera di Nizza. Erano una ventina circa di giovani. Essi entrarono nel Caffè Buffa, che a quell'ora stava per chiùdere i battenti, e sembra che avendo scorto numerosi operai, abbiano fatto cenno, volutamepte, agli incidenti avvenuti nel pomerirrgio del giorno "recedente dinanzi alla Fiat o proposito delle bandierine sui trams. Vi fu qualche vivace atto rli risen- tmiento e, poco dopo, qualche isolata- ccl-lunazione fuori del'locale. La disputa stava per prendere una brutta nie.srn. ed un ca- ratterò generale quando entrarono nel lo-cale gli accenti investiffnt'vi delln sezione Rarriern di nì7w»:, Del Sarto e T1of«ù. ohe stavano di servizio in quei pressi. Essi si adoprarono nei' comporre il dissidio e fecero onera di persuasione presso pli operai che erano rientrati nel caffo di non insecuire i fascisti, i oliali erano stati fatti allontanare dal locale. Sembrava che rWM<w*0 fn=-«p piato visolfo e. gli agenti, pur non abbandonando lo loro zona di sorveglianz«„ si allontanarono. Ma. i fa«eisti. anziché ritornare nel centro riolla città, erano invece andati ad anpostarsi in vie Cellini. angolo via Madama Cristina credendo forse ohe qualche rrnippoHo di ouecli operai che si trovavano al C uff è Ttnffn rincasando. na"n<-sp ner onell'! vin. Ma osi non fu. Capitarono iT>vpee d!Vsffrn»intnT«erile ,ì« "pèlle porti r-WorinHi che abitane ai-munto . ...i-'iii.'. r-ssi se ne vanivanr pjintnnrt-, accompagnandosi/surjgrrtirtón ■■>< rri^un.riotti cho abitane nnnunto rtpasi tutti ppiln cnsp onerale. Fs«i se ne stiano ài una chitarra, e rfipnserp all'an- solo di v'a Madami Cri«Hnn, seii7n so. spettaro che nell'ombra fosso raccolto il "■•unno dei fascisti, Ad un t''atto questi sbucarono fuori e senz'altro si misero a percuotere i nuovi arrivati, scambiandoli ner gli operai coi quali dianzi avevano li- tignto. Fu allora che s'udirono le gridadi dolore e di sorpresa. I giovani si mise- io a correre sbandali di aua. a di là ìnm giiiti alcuni da fascisti che, per maggiormente seminare il terrore, spararono in aria parecchi colpi di rivoltella. Prima però ancora che la fuga fosse avvenuta, l'agente Del Sarto età accorso e poco dopo giunse anche il Rossi con alcune guardie regie della vicina sezione, ma difficile era, data l'oscurità e la vastità della zona tutta suddivisa in strade e stradette, inseguirli. Essi raccolsero sul luogo un giovane ferito da im colpo di bastone al capo e tutto sanguinante. Ma già fin dal primo incidente gli agenti avevano telefonato alla Questura Centrale, ed il funzionario di notturna avv. Angelucci parti con un autocarro di carabinieri alla volta della Barriera di Nizza. Anche il vice-commissario Camilleri, che con altro camion di guardie regie stava compiendo uno dei consueti pa-ttuglioni notturni, avendo udito il rumore degli spari era accorso anch'esso coi suoi uomini. I funzionari: e gli agenti perlustrando i vicini prati riuscirono a trarre in arresto cinque, fascisti. Uno di essi, Enrico Ferrerò di- Lodovico, d'anni 18, teneva nella tasca dei calzoni una rivoltella, alla quale mancavano quattro colpi. L'avv. Camilleri senti che l'arma era ancora calda, l'arrestato del resto gli confessò che egli aveva sparato, ma. secondo la sua versione, solamente per difendersi. Gli nitri arrestati sono: Carlo Cavozzi. Aldo Carozzi. Di Casa Michele e Bertini Lodovico. Il giovane che era stato trovato ferito dagli agenti in viti Madami Cristina, angolo via Cellini, è certo Luigi Sottomano, d'anni 17, abitante impunto in via Cellini, ?6. EkIì è stato medicato nella stessa notte all'Ospedale di San Giovanni por una ferita lacero contusa, prodotta da un colpo di bastone ni capo e giudicato crunribiìe in cinque giorni. Altri due giovani onorai feriti, anch'essi di bastone, non hanno però ricorso all'opera di pronto soccorso del San Giovanni, giudicando più opportuno farsi medicare da un medico privato. Questi deplorevoli incidènti ebbero uno strascica anche nella giornata di ieri. Poco dono le 15 Un gruppo di fascisti, che si era alla spicciolata recato a gironzolare alla Barriera di Nizza, si avvicinò ad un fattorino tranviario, scambiato per uno di quelli che la sera prima si trovavano nel Caffè Buffa, e col quale si erano colluttati. I giovani si lanciarono contro al tranviere, che. all'improvviso attacco, cadde a terra e cominciarono a tempestarlo di rnipeni', Le guardie regie che prestavano serviz'0 nelle vicinanze riuscirono subito ad interporsi, evitando pocjriori consesruenze. Il commissario cav. Collaniarini, col maltscinllo dello, regie guardie Trisoin c eli adenti Del Sarto. Damiani ed Amici, subito si recò su', posto, ed i fascisti furono fatti allontanare fra un gruppo di guardie. Ma l'increscioso incidente aveva avuto una grande eco fra il personale tranviario. Mot te vetture della Iìprs Barriera Nizza-Piazza Castello si fermarono allineandosi sul binario di via Nizza, ed i tranvieri abbandonarono le sint'olo vetture, ■""hiesto arresto costrinse anche le tranvie della Società Municipale delle linee N. 2 e N. 7,' a sospendere il servizio, poiché l'incrocio dei binari di via Nizza con via Cellini rimaneva ostruito. Anche la Questura. Centrale, avvertita del rinnovarsi '1! incidenti alla Barriera di Ni'/7a, aveva mandato due caniions di cruardio rocip al comando del vi- ce-comm'-.«ar:n Verderame. TI commina. rio cnv Coìlamarini sollecito i tranvièri a voler riprendere, il servigio, assicurandoli voler riprendere il che essi non avrebbero avuto più a subire noie dilsnrfa. Ma i tranvieri non vollero aderire all'invito, e solamente verso le 17.(!0. per la diretta intereossjone del nre- sideute dello tranvie della Società Belga, comm. Salvadori. il quale dovette ancora unii volta, recarsi ni depos'to della Barriera di Nizza, risalirono sulle vetture, ctie ri presero le corse regolarmente, Sembra che oggi i tranvieri intendano tenere un Comizio di PKQJ£gfe| alla Camera rint lami— v*u»»mw™^r~^--'r&wt&&Miux La cartuccia ed il fucile Luigi Chiatto, iti anni 11, scolaro, abitante In Val d'Aosta, comune ili Gaby, avendo trovata per Istrada una cartuccia, recatosi a casa si pose con «no snKo a tormentarne la capsula. La cartuccia gli esplose tra le mani, eit egli riportò l'asportazione ili ne ilita .Iella mano sinistra, ed unii ferita, ai! ini occhio con lesione ilei bulbo, Condotto all'ospedale San ('novenni a mezzo ni automobile venne medicato da! dottor Trabucco, elle Io giudicò gua l'i bile in un mese. —• 11 contadino iliriassetleiine Ginooniu Varia, abitante a l'inni Cannvese, che si trovava a cuccia nei pressi di ravri'i. rimase vittima ili un Incidente. Mentre .-parava nd un volo ili passeri una rullila del furile scoppiò, e il disgraziato cacciatole rimase forilo alla mano sin'slra. Recatosi a Torino e presentatosi al San Giovanni egli veune medicato dal dottor Andreoli. Guarirà in 30 giorni.

Luoghi citati: Gaby, Nizza, Torino, Val D'aosta