IL Convegno di Porto Rose ed i suoi intenti

IL Convegno di Porto Rose ed i suoi intenti IL Convegno di Porto Rose ed i suoi intenti Predi convocati Porto generale apuli.!, l il XOll SOI'lli tare grande Anzitutto il discutere ili parte' super PorSo Ross, posto nel febbraio scórso, i 0; lumaio a rinviare, il c. i'i-r si 6 lilialmente ape £9, notteinviato, riinvégnn 'li no tra là non iicjiio geriel aie si mostrano infierii, li che possano suscitimi! vo? più molivi, conveglio si apre per • il te.mpo ha in gran certezza Che m'éiS.uha decisione può essere presa, dagli uomini che sono riuniti nella dólce insenatura di Pirahò, occhieggiente tra ben disposte saline, elio impegni le Potenze Inte'ressaie ad applicarla, ma che lo cldiberuzioni dovranno ridursi a delle espressioni di voti, a dei semplici incitamenti. t!n po' poco, in questi (empi in cui iflldenzà e la Illegali slessi mese deoistoi :■ interesse, il falto che il problemi chi ti. .K poi in i i e e i o l l a i ì o * è y o e è a è e o l l n e i i o o ¬ a a, o , o o e a i o e a oa no end: ti ì o sei Commissioni incaricati a- golarmentè i proldenii alTiri e-1za. r risultati di queste dis timi sentono elio discusso si e che (niello che è. necessario L'idea del Convegno di !' rosi in Governo fece propria organizzano il barono Avezzs loniicllo Smith, rappresenta Uniti a Vienna. Ed è ance Smith la pt-rs.m.". che più ad nella lunga preparazione, >■ fede nei ripetuti rinvìi, e ehi ancora, dopo il gesto pazzesi toro riuscì a raccoglierò le ìli : se, lo-.ghéi-eso e romena o porta Il colonnello Smith, esaspera tà che incontrava nel pas.-r frontiere degli Stati storti ti narchia e degli intoppi dog tifi che inceppavano la suo. lavano il crollo ili quella bn ra ciro impedisce la ripresa non ilei, fece presènte al nostro ci ; Belgrado, di Bucarest, di Burlapi e ili' Parigi, essere necessario v sistemazióne dei hiovirneni regimi doganali! K più a' discusso molto a fare. no Rose, che.il cliiamahdóvi ad na, venne al co- | aie degli Siati ra il colonnello esso si Interesso» te vi' miihlfthiie I ■ pochi viorni fa | ó deU'òx-imperà-1 egazióhi vieti boretralAdereceprittn:'-'lascciblimudfodsor reel-li;- fePorlo Roso., ta'sdirli! re attraverso le dia defunta nionnali e bui-ocraaitivita -e ri»nrrdutura di guerìla del Iraf- -1 ■'l'- ni di I.uitiin venire ad una rroviario e del a la necessità o la questione ;i.aro. in parto arte bloccato ne. La simulilo tale ehe paralizza w. cimeli.' on'idi tenore uilitrre la. l'idi li per ii risolverò' in modo definitivo del materiale ferroviario austri disperso nei diversi Slati ed in j a Vienila in attesa delia ripirrt-i/i zinne eia. a quo! féimji vevanii ogni movimento -potpyasi dire Ovunque uitrale.l, impedimenti, ma quindi venne giedicr. ima conferenza a porlo 1! situazióne e proporre quei provveoip.i nell'imi-resse geheruie si sarebbero del caso per rimediare » laido càos; può disconoscerò infatti die .se la si fosse tenuta tiglio scorso marzo nòli he mancala ad essa ima. particola/i -in portanza, mn.i ripetuti rinvìi posero i (i nella necessita di stabilirej3elle spechi tra io Nazioni confinami per rimediali più urgenti e cosi, l'uno dopo l'altro, ro quegli inconvenienti epe giustamente -cy©>vano allarmato ii colonnello Smith e 1" avevano spinto a. chiedere .-.'t convc :azi0hci della Conferenza. Dire Che limi i mali siano stati sanati però sarebbe dire troppo. I.a qu 'Stlone più grave; per esempio,,quella 'ciba della spartizione del miltpriale ferroviario austriaco è ancora da risolvere e da risolvere sono i controlli e gli intoppi ferroviari. I! problema doganali.' non si «presenta più con la passala gravitò-, vuoiti divieti sono stati tolti, dalla crisi acuta siamo passali alle soluzioni temporanee, ma dalla situazione definitiva siamo ancora lontani. ll'DprSrBrritcìiuit Non si inferènza ■ernl : ini estai casi spai've- laicncici5scus3*.one. sono chiamati a discuprograruma Uose li • trasponi delimo Stato alile ancora csivlcinl e i traili siili intor- trasporti delle !^ t?mi in Sirvqi!ali argomenti tere i delegali a Porto è il seguente: !.. — Esame ili linfe le possibilità, che si possono offrile Monche siano concluse convenzióni tii compensazione fra gii .--iati delia successione austro-ungarica, concernenti io scambio dei prodotti più essenziali dei diversi Paesi, quali: derrate, carbone et&e, petrolio, minerali, prodotti metallurgici, ecc. '-!. — Accordi per facilitare le comunicazioni postali, telegrafiche e telefoniche ira gli Sfati successoli (lPll'AliSII ia-l'!l'-;ile|'ÌM. , »:!. — Accordi per accelerare ie marci e dei viaggiatóri -in l'altro, sopprimendo i divieti stono i"1!' i trasporti ha. stati sporti di transito a navi rso mediar.!. •i. — Accòrdi per facilitare i merci da uno Stato ini un altro, attraverso il territorio diJ un terzo .". — Accordi concernenti: aì'v.i circolazinno dei vagóni: li! la locazione 'delle locomotive e dei vagmii da consentirsi dagli Sta-i'nifi ricchi, a favore di quelli che sono meno provveduti; c) la i-lptirajlnne del materiale rotabile: ci) la libera eircr'.'nzioni: dei vagoni, va-góni-cisiei'jie, vagoni delle Compagnie di locazione. 0, — possibilità di intese, aito scopo di elimirare tirile le difficoltà esistenti, ?> r la creiizinhc di un sistema di licenza o di pr ibizi ne. per la importazione o la esportazione di alcune catégorie di art inoli e di mercanzie. Secondo quanto è lecito sùpporne. i delegali,' dopo essere riuniti in seduta gì nerale, avere verificati i inondati e risolici la. oiiestiono pregiudiziale se Piume, che chiede di -essere amméssa al Convégno, ha dirifiò di auunissione — ii fallo .interessa esi-lusivamenie l'i'- ila e la Jugoslavia -'- si diviclerunno m cinoite .\ngUpmu::ll'sssmiAorainnzsmspgQp'gelsdesehSmdbiipzcìaI .i': Ipoi sottoposti alia rà in mei ito. E 'iti le prapÒi ioae- «joveini. E la er- u.suo compili ga :" e la disen oIri zi l- S di da Si Conferenza Per le disi ione general ratio almeno un paio- ili : mento in cui si trovatici i' de se. e. se il ciclo si irrita giorni, la bora di-' obbliga grande Hotel, possono abbi pi e renderli- proficue. materiale di dNc'utv-i'K sin- I i-ti alla. cOnfòren-1 scus-s-jonl verranno l generale che deli- ! ndtrrà i yótl. cui-; ìtoyorr" ai singoli avrà così nlthiinto iasioni nelle scssiolc si l'Alche oeenr- -,i llininile. [.'(Sebl- (legati a porlo Rociimo heg|l scorsi a restare tappati vlnre.le discus-, .11 iute- o oeon ia oi u-l nno lo sro j n-j mo uoi no: nli ' i,! e-' he! oed I a-! e-1 ri. ; a-1delicata! Ed è qui che poi, ia genialità e l'abilità dei deley on una seconda questióne;che riveste imbibi si ! interesse è quella che. si riferisce ni transiti se di frontièra ed alle Linee telefòniche. Da ironsoi fiera a'*frcnticra non si procode ancora con ri quella libertà die è necessaria al traili.:!, hi ni Kipòlti pimi, esistono zone nelle (piali il umiia'sito non è permesso Passano i Brandi fichi sj- imcinab.nali, ma gli altri trèni sóstaqo ed ;ime ro aacor^^im^ rerrpviarto i.a questiouc che presenta maggióre resse è indubbiamente quella, cOniè ho già osservalo, del man rial-.- ferroviario. Non .si pensa perù si riesca a discuterla a, fóndo. Si natia di dividere il materiale ferroviario che trovasi l'ermo a Vienna, sulla base i!;. chilometraggio delle linee ferroviarie avute da ciascun Slato e del Irafiioo che su esse si svolge. Nel dividerlo si-dève nuche tener conio del materiale 'austriaco che ut-tiinlmente già si trova nei diversi Stati, materiato ad essi pervenuto, non come preda di guerra-, ina liei' i movimenti e per gli accaparramenti che si fecero subito dopo rarmislizio, I na prima divisione di materiale austriaco già e stata rana, ma riguardo essenzialmente 1» materiale! che aveva anche -sotto il defunto regno uiia dislocazione stabile. <.)url!o ubo resta da ilid vidersi j quanto laceva pane del depOsHo centrale, del deposito di risèrva. Di questo materiale mólto è andato disperso —■ fu... > quisito. Lice, da chi ebbe le mani più svelte e fu più pronto no, prendere 'la sola Romania si accaparrò tremila macelline) — ma multi ancora ne r.inane. Oliamo rimane è ciucilo Che il Governo pensò fermare, visto che ogtii giorno le dispersioni si facevano più impressionanti. Per dividerlo,.occulto che-tutte le il Inazioni dichiarili" di quanto eli detto materiale iljgià sono Ai.posséssi■. 1-1 oui la questione -; la à tliiiiostraisi la ili a .Porlo Uose. i viaggiatori e le merci devono passareda convoglio a ."uvogilo Per i telefoni poi non esisto per s. momento che una sola linea che mena in. comunicazione Trieste con Vienna, Belgrado. Budapest, Praga. Tale linea è completamente (e non si spiega il perchè o lo si ^,^:^'^.^Ji^im^.-...miiiyiiJÉ borsa i quali ne usano e ne abusano. Si voti rebbe porre delle limitazioni «dio scambio di trifòrniazicni borsistiche e d'altro lato croarr altre comunicazioni die concorressero a taci Alare il movimento comnicrciaU'. Se Triesti, deve essere posta in condizioni da rivaleggili) re tioii Ambutao, è necessario che ottenga io celerità quei compensi ohe Amburgo oltre hot' prezzi. Le comunicazioni telefoniche possonn itti]infitte servire a questo scopo. ! . Per quanto si riferisce alle- questioni dogar nidi, la Conferenza non avrà mollo da din,'' :'-'i elisi iiterà ilella possibilità di stabilire fieli* laril'fc dogana'.! di .compenso, vale a. dir< scambi -olla base di concessioni da farsi re> cipi-ocainerite tra terzi, ma è mollo ' improbi» bile die questa ^discussione possa portare ' i lidie, conclusióni pratiche, perchè. tah potea mio essere bisognerebbe t'ossero condotte da uoniihi dio della produzione e dei bisogni dei diversi Stati avessero min conoscenza pro> fondissima. Auguriamoci die lo stano. Può d-i delegati alla Conferenza, il ConsdTtdegli sii;i Uniti a Trieste, il., signor Hominem soli Bave, una simpatica conoscenza dei tov r unsi, accennandomi a.gt.i scopi della Confo reuza ebbe a dirmi: » L'America non pensa eli ad affrettare il ritorno alla vita normalei -li' nelV-ifiteresse di uriti ». Se anche la Cpn< di Porto P.ose non dovesse rappreseti» fe-ciiiza taro che mi pasi-o su questa, via, è bene, eh* si faccia. la seduta inaugurale I lavori della Conferenza sono stati inizia» li stamane sotto in presidenza provvisoria del-l'amba si latore Romano Avezzona capo doliateDelc pronunci! re (brio i Stali con rapprese! Bretagna rare con italiana. Il barone Avezzana hai -i uo distorso nd quale dopo aver benvenuto ai rappresentanti deelt emiii si c couipiaclmo che anche l enti (iella ' Francia e della Giani .inno iiile'veni'iii e possano,eollahoil !oro consiglio. Dopo un partirò. larc accenno ai rapporti dei singoli Stati coni il -.iie 'esentante 'Irgli stari Uniti elio parfecipa alla Conferenza ("'ine osservatore .ii baione Avezzaiia ha fatto présente come nella reci izionè 'lei programma della Conferenza le -l'issale abbiano credulo ulne di argomenti che pur essendo al ortanza economica, avrebbero po■10!co iusormontabiU difficoltà che stessa importanza appaiono per' il alubili. si è cosi'giunti a. flssara non ha so\ erchiaambiprevedere la possibilità didi .\azio,u m non ',i. aigrande imi Ulto urlare pei- la loro momento in-s un programma ::ioiic.. pi'rhiei lee ode discussióni e di pratici risultati] L'atl'usie sistemazione della monarchia austro-unsarica e ,irgli stati nazionali, che l'habrió sostintila, ha rotto necessariamente Je pr'eesislmili organizzazfo.ni economiche. Nulla .varrai meglio a consolidare il nuovo ordine di cosa in modo definitivo, ha affermato il barona Avezzana,. quanto il far i<ì che questo nuovo ordinamento promuova quegli interessi che siriferiscono ella coesistenza'dei nuovi Stati'aai rapporti Ira di loro armonizzando .tali inieressi con le necessità di ciascuno Stato, il nostro compilo, lui concluso il barono Avezza-na. e rivolto a. lini che devono essere essen-zialmbnté nobili. E' da augurarsi che in questa.riunione elei vari Stali successori della mr.imi-clda austro-migarca possa nascere ima spirito! di reciproca fiducia che è- essenzialeper assecondare i risultati politici delia guerru■'-I barone Avezzana ha risposto riimmO-trgl'io l'aiout. capo della Delegazione fraiiceseQuésti Ita dichiarato che il Governo francesepur non avendo particolari interessi;da rag'giungere, clarà tutto 'il mio appoggio morata e tutta la sua più sincera collaborazione a lavori di tutto le riunioni che hanno uni! scopo essenzialmente pacifico, quale 6.-quelli! di questa Conferenza, che ha lo scopo di ou tenere, mediante, la comune tttllaborazioiUe 1 reciproci accordi it' miglioramento di unfstato di cosi nocivo agli interessi generaleiiropel. i"nello che'importa nell'ora attuala ha di ito l'amttilraglio Fàtout, è di aprire, ls Strada a. tutte iu linone volontà, anche, pei mezzo di accordi provvisori, in attesa di quelldebilitivi. L'ainriiiraglio Fatout. ha quindi pregatelbarone Avezzana di ringraziare il. Governa italiano dell'ospitalità concessa ai delegatiil ice proposto inline che fosse nominatepresidente della CouiVrenza il barone AvCzzana, di cui'tutti hanno potuto ammirare la competenza. La proposta e stala approvata ìaU'iiii.-uiimità. Il ba'.nic- Avezzana ha quindassunto In presidenza effettiva della Coniorei,,', t'tl iia proposto ili nominare alla vira preisdenza l'ammiraglio Fatóut, capo doilI Delegazione [i-ancese, e il cairn della Delega.zioiie inglese, gir Francis Deut. Anche \n\ipropo-ia è siala approvata all'unanimità. S'e quindi proceduto alla divisione della Con: ferénza io ConimisMoni e alla deterininazion(lei compiti di cinsi una di esse, nonché aliIcostituzione deli'ltfflcio del sigreiariato, a callo del quale ■ stalo messo un membro dd.'lpeli gnziqne iiaiiana.

Persone citate: Dire, Francis Deut, Lice, Roso