I funerali di don Albera

I funerali di don Albera I funerali di don Albera Imponente dimostrazione di cordoglio nerale della Pia Società Salesiana, è stala ieri, in forma solennissima, per la straordinaria partecipazione di popolo, portata dalla piccola chièsa delle suore di Maria Ausiliatricò olla chiesa parrocchiale, dopr, « ver attraversato tutto il popolare rione per le esequie. I funerali, che avranno il loro eeguito stamane, con la messa funebre, celebrata alla presenza del cadavere e col trasporto dell'estinto, in forma privata, al Tempio delle Missioni Estere in Valsalice, n'uscirono una dimostrazione ■ cloquentissima e commovente dell'attaccamento che i torinesi hanno per la bonefìca istituzione che slende i suoi rami in tutte le parti del mondo, della considerazione in cui essa è tenuta da tutte le autorità cittadine, e quel che è più significativo ancora, della forza di attra-zione che essa rapprescntu per la gioventù. Si calcola che cinquantamila persone abbiano partecipato al corteo. Tra, queste cinquantamila persone, almeno quarantamila erano giovani, e di età non superiore ai vent'anni. Un meraviglioso spiegamento di gioventù che passò per il corso Valdocco, il corso Regina Margherita, via Ariosto, tra due ali. fittissime di popolo, in modo die si può ritenere abbiano partecipato alla dimostrazione di cordoglio per la mòrte dell'illustre salesiano centomila persone. Si ricordavano ieri, assistendo all'imponentissimo funerale, lo cerimonie che si ebbero per la morte di Don Bosco e di Don P.ua. Nella camera ardente Dalla umile stanze! ove Don Albera rese l'ultimo respiro, la salma venne trasportata nei pomeriggio di sabato, dopo che era stata benedetta e rinchiusa nella triplice cassa, semplice nelle decorazioni esteriori, nella chiesetta delle Figlie di Don Bosco, che sorge sul lato destro della piazza. La chiesetta venne parata a lutto, disposto nel centro un modesto catafalco tra eei grandi ceri accesi e due file di banchi rivestiti in nero. La salma venne vegliata tutta la notte dalle suore di Maria Ausiliatrice, da superiori dell'Istituto e da ex-allievi. A sera vi fecero la loro comparsa, o si trattennero a lungo in preghiera, i membri del Capitolo superiore: Don Rinaldi, prsfetto della Società, Don Ricaldone, Don Conelli, l'ottantenne Don Francesca, il teologo Piscèttà, Dòn Fasca, Don Bnrberis, Don Munerati; procuratore della Società, il direttore dell'Oratorio di via Cottoléngo, Don Bernardo Savaré, il parroco di Maria Ausiliatrice, Don Riccardi. Nella mattinata di ieri, non appena giunto da Roma, si recò a pregare sulla salma, di Don Albera, il venerando cardinale Cagherò, il primo dei vescovi salesiani, il primo dei missionari salesiani, l'apostolo della Patagonia. All'alba cominciò la celebrazione delle messe alla presenza del feretro e le messe continuarono ininterrottamente sino a mezzogiorno, mentre nella chiesetta sfilavano commossi! suore, ex-allievi, sacerdoti, popolane del sobborgo, desiderosi tutti di rendere un ultimo tributò di affetto all'estinto. I soci del Circolo Don Giovanni Bosco facenti capo al loro prendente prof. Grihaurti, colla coadiuvatone del personale dell'Istituto e dei soci di altri circoli sportivi, ebbero l'incarico di regolare l'affluenza dulia folla, raggruppale le rappresentanze, disporre per l'avviamento del corteo. Le autorità di pubblica sicurezza pensarono ad ordinare un largo servizio d'ordine per evitare incidenti, incidenti facili a prodursi, dato il previsto grande affollamento. L'ordino invece non fu turbato e tutto procedette ordinatamente, lodevolmente. Nessuna confusione, sfilnmonio perfetto. Piazza Maria Ausiliatrice cominciò ad affollarsi verso le ore 14 Verso quell'ora giunsero le prime, rappresentanze o le prime schiere di giovani, che vennero Raggnippati nei vasti e numerosi cortili dell'Istituto. La chiesa di Maria Ausiliatrice venne tenuta, sgombra* La chiesetta delle Figlie di Don Roseo aperta alle sole auto-rità. Alle ore 15, ora d'inizio dei funerali, la piazza, corso Valdocco, corso Regina Margherita, via .Cottoléngo, erano nere di gente. 11 giardinetto frontegeiantc la chiesetta delle Figlie di Maria Ausiliatrice gremito di autorità. Nell'entrata alla, chiesa vennero schierati i valletti municipali. Notale tra.lo autorità il .sindacò conni' Cattaneo, il comm. Roggio, rappresentante del prefetto, il presidente della Corte di Cassazione, Gonnella., il senatore Rebaudengo, gli onorevoli Fino e Nóvasio, il vice-questore cav. Tabusso, gli assessori Bona, Zanzi, Casassa. Panetti e Gribaudi, il provveditore agli studi conte Staffetti, i consiglieri comunali De Sunctis, Demo, Macciotta Maschio. Michelotti, Gherra, Burzio, Oliva, Rampino, I.onght e Ravetti. La principessa Leetitià inviò a rappresentarla ai funerali il conte Monticelli, la Duchessa di Genova il conte Prospero Balbo. Erano pure fra i presenti il sindaco di None, paese nativo di Don Albera, Don Pons, rappresentante del Cardinale, e monsignor Giugani116, per i Canònici della Metropolitana" Il solenne corteo II corteo cominciò a sfilare poco dopo le 15. Il rintocco funebre delle campane di La salma di don Paolo Albera, il secondo I successore di_don Bòsco come superiore ge-J , | fiori, Maria Ausiliatrice ne diede l'annuncio. Un corteo immenso, che per snodarsi occupò rjuasi tutto il percorso, formato dalle rappresentanze di tutti gli istituti salesiani del Piemonte, di tutti gli Oratori e Associazioni create nella nostra città e nello città vicine dal Figli di Don Bosco, da numeroso clero, da, un grande numero di autorità e dalla folla che seguiva il feretro. Il corteo era aporto dai soci del Circolo Giovanni Bosco e da un gruppo di Guardie Regie. Seguivano allievi-e allieve, dei collegi e degli oratori femminili delle Figlie di Maria Auf sili'atrice, precedendo la musica degli exallievi. Il secondo gruppo era formato dai rappresentanti di Società ginnastiche maschili e femminili, molti dei quali in tenuta sportiva e con bandiera. Agli sportivi-, Intramezzati dalla musica del primo Oratorio festivo di Don Bosco, diretta dal cavaliere Garbellone, seguivano parecchi plotoni di Esploratori cattolici, e poi: le rappresentanze degli Istituti d'educazione torinesi: Artigianelli, Casa Benefica, ecc., quelle dei collegi salesiani di Torino, di San Benigno, di Lanzo, di Cuorgnè, di Pinerolo, ecc., quelle di circoli e confraternite femminili della città. Un gruppo di chierici precedeva in seguito la colonna interminabile degli allievi dell'Oratorio di via Cottoléngo e delle allieve dell'Istituto delle Suore, sorgente nella medesima località, poi la musica dell'Oratorio, diretta dal cav. Dogliani, e centinaia di chierici e sacerdoti. Due. vescovi, monsignor Perlo, delle Missioni della. Consolata, e monsignor Masera, vescovo di Biella. La salma di Don Albera, trasportata nel corteo da un carro di prima classe messo a disposizione del Municipio, venne portata dalla chiesa al carro, da otto chierici rappresentanti rispettivamente l'Argentina, la Spagna, l'Uruguay, il Brasile, l'Italia, la Germania, l'Austria e la Ceco-Slovacchia. Otto giovani ruppi esentanti le nazioni dove l'opera salesiana maggiormente si è diflusa e dove essa ha gettato più salde radici, otto simboli, otto bandiere. A reggere i cordoni vennero chiamati il comm. Cattaneo, i] corniti. Roggio, l'on. Fino, il sindaco di None, il comm. Gonnella, il senatore Rebaudengo, il cav. Tabusso, l'aw. Masera. don Munerati. Dietro al feretro si raccolsero, con i rappresentanti della famiglia, tutti i membri del Capitolo Superiore dei Salesiani e'don Gusmano, il segretario dell'estinto, ij salesiano che accompagnò don Albera nel suo lungo viaggio attraverso le Americhe, prima che fosse chiamato alla carica di Rettore maggiore. Il feretro, come abbiamo detto, passò tra due ale dense di folla.. Passò in via Cottoléngo, ove comparvero alle finestre, 'spettatori doloranti e commossi, centinaia di' disgraziati raccolti nella Pia Casa., ove ri è ricetto per tutti i mali, vi è un letto per ogni sofferenza, un pezzo di pane per ogni infelice segnato.dalla sorte e dalla, sventura, e quando entrò nella chiesa di Maria. Ausiliatrice, tutta la grande piazza., nonostante che i partecipanti al corteo fos-sero siati raccòlti nell'interno dell'Oratorio, era spettacolosamente' stipata. La benedizione della salma Nell'inlcrno della chiesa non vennero ammessi die i giovani dell'Istituto di via Cottoléngo, i quali presero poslo nei loro, consueti banchi, le rappresentanze, il clero e le autorità; La salma, trasportata a broccia dagli otto chierici, rappresentanti le otto nazioni, venne deposta sopra un calafalco disposto nel centro della chiesa e attorniato da banchi parati a lutto. Ai piedi del feretro, coi membri della famiglia, si raccolsero le autorità, nei banchi laterali i rappresentanti del clero e L membri del Capitolo Superiore dei Salesiani. 11 cardinale Coglierò scese dall'altare maggiore, assistito dai vescovi monsignor Perlo e Masera, e seguito da chierici e sacerdoti. Nessun fiore sul feretro. Da Porgo San Paolo, ove don Albera avrebbe dovuto recarsi por la posa della pi ima. pietra della nuova chiesa, venne inviala una grande corona di ma sulla cassa non vennero deposti clic il rocchetto e la stólti, i segni della dignità sacerdotale. Una stola viola. Incarnata in oro, un modesto rocchetto, ciucili che di consueto indossava l'Estinto. La cassa venne ravvòlta in una ricca coltre mortuaria. Dopo il canto delle esequie, che riempì la chiesa di una solenne e commòssa mestizia, il cardinale Cagherò, movendosi vacillante intorno al feretro) recitò, angosciato, le preghiere dei defunti e benedisse la salma.Momento solennissirno. Ogni "sguardo se-giuva il gesto benedicente del venerandoprelato che l'istituzione salesiana nelle va-rie forme di operosa carità mèglio raópre-senta, che fu-tra i primi allievi di Don Bo-sco, e giò due dei stiòi successori accompagno nel sepolcro di Vnls.ulire ; P oprili pensiero era fìsso sugli otto sacerdoti del Capitolo Superiore, tra i quali si pièiisa verrò scelto il successore de! mite, sorridente, ope. roso e pio Don Albera, sceso nella tómba fra un cosi vivo e universale compianto, che assistevano angosciati alla, funziono La salma di Don Albera verrà, come abbiamo detto, trnsnotirifn nel pomeriggio di oggi all'Istituto delle Missioni Estere di Valsalice.