Una "quaterna,, singolare

Una "quaterna,, singolare Una "quaterna,, singolare Le truffo con le bollette del lotto 30 mila lire per 6 mila - 11 merlo più astato In trappola. — Da circa tre anni — spiega il commissario aw. Palila — è stato inventato un nuovo genere di truffa: l'« americana » con le bollette del lotto. Che proprio a tre anni risalga la nuova trovata non oseremmo giurarlo, ma poiché l'avvocato Fatila lo assicura, crediamoci. Risalga a tre anni o no, certo è che in questi ultimi tempi lo scherzetto ha fatto delle centinaia di vittime. Poveri emigranti o immigranti, che piovono nelle grandi città, con l'abile ed ingegnoso raggiro sono stati derubati dei loro risparmi. E diciamo ingegnoso perchè In qualche modo lo è. Non si tratta della consueta « americana » fatta apposta per prendere gli allocchi, ma di un tiro che ha apparenze solide perchè appoggiato Su pezze giustificative autentiche. I truffatori presentano alle vittime dei documenti autentici, delle vere bollette del lotto ; unica differenza che sono fuori data o con la data falsificata Due sono i sistemi. Aggiungere nuovi numeri alle bollette prendendoli dagli ultimi usciti o giocare posticipatamente i numeri usciti nella settimana antecedente. La vittima non guarda la data, o non bada alle aggiunte e cade nella tràppola. Ciò premesso ad illuminazione dei disgraziati che potessero incappare in qualche truffatore del genere, veniamo al racconto della recente truffa che ha portato all'arresto di due specializzati In questi tiri. La vittima, che per un lampo di furbìzia è riuscita a sfuggire ai suoi... carnefici è certo Michele Balzola di Francesco, di anni 28: un savoiardo: scarpe grosse e testa fina. I truffatori arrestati Enrico Costantini, del fu Giuseppe, di anni 43, abitante in via Rivalta, 10 e Bernardo Abrate, del fu Serafino, di anni 65, da Sommariva Bosco, abitante in via Muriagllo, 19. Sorpresi quasi sul fatto dall'ispettore Cummaudo e dagli agenti Pezzi e Monti e trovati in possesso di bollette alterate, essi negano ugualmente di avere avuto in animo di compiere una truffa del genere, ma l'avvocato Fatila, che già ebbe modo di conoscerli per altri Imbrogli, li ha. fatti chiudere lo slesso in carcere. La mattina del giorno 4 il Balzola giungeva nella nostra città, non sappiamo bene se per fermarsi o per portarsi in altro luogo. Alla stazione di Porta Nuova, rrìetttré attendeva il passaggio di un frani, veniva avvicinato da un vecchiotto che con fare modesto e cortese lo- pregava di indicargli dove aveva sede la Direzione generale del Lotto. II motivo? Il pagamento di una quaterna vinta sull'ultima estrazione. Il Balzola ignorava ove si trova la Direzione del Lotto e rispose al vecchio che non era in grado di dargli la informazione richiesta. E il vecchietto: — Sa, io sono nuovo della città e non so dove indirizzarmi. Non vorrei fare della strada inutilmente. Alla mia età ogni passo costa fatica. — Mi dispiace proprio — ripetè il Balzola — ma anoh'iT non conosco molto la città'e non saprei proprio dove indirizzarla. Mentre tra i due si svolgeva questo spunto di conversazione, una terza persona faceva la sua comparsa: un giovane (giovane per modo di dire), meno vecchio del vecchietto, e questi era il Costantini. — 'Lei cerca la Direzione del Lotto ? — disse al vecchio. — Se non è che questo posso indicargliela io. E se lo crede posso anche accompagnarla, perchè devo appunto andare da quelle parti. E rivolto al Balzola: — Lei, se vuole, può accompagnarci. Se le capiterà di averne bisogno saprà dove dirigersi. Il vecchietto ringraziò, ed il Balzola, che npn aveva mente da fare, accettò di fare compagnia ai due. Da Porta Nuova il Costantini invitò i due a seguirlo verso il Po... Perchè proprio verso il Po e proprio nella parte opposta della città a quella dove si trova la mveedczgdamdrivdlnsrtucaqnla_ , , „ DÌfezione? L'aw. FaiTla osserva che" questo, genere di truffe si è tentato sempre da quelle partì. I truffatori con le bollette del lotto amano il Valentino. Giunsero nei pressi di via San 'Massimo, la conversazione aggirandosi sempre sulla quaterna vinta. Disse allora il Costantini : — Ma scusi, lei si è poi accertato che la quaterna sia proprio uscita?-A Milano, recentemente, fidandosi dei numeri pubblicati sul giornali, un signore ha creduto di aver vinto parecchi biglietti da mille e li ha ritirati anche, ma dopo ha dovuto rimborsarli. Non vorrei che il suo fosse un caso del genere. I giornali fanno certi errori!..; Sarà bene verificare. Se crede li verifico io. Qui presso c'è un botteghino del lotto. E rivolto al Balzola: — Mi accompagni anche lei. 11 Balzola segui il Costantini. Si portarono al banco del lotto ed il compare, dopo aver letto i numeri affissi fuori del negozio esclamò : — Niente errore. La vincita è proprio sicura. Questa verifica apri gli occhi al Balzola. Senza farne parola nè al Costantini ne al vecchio, il savoiardo notò che si trattava di un accertamento un po' troppo singolare, Il vecchio non aveva fatto parola dei numeri della sua giocata, non aveva mostrato la bolletta; o come mai il Costantini poteva dire che la quaterna era proprio uscita se non conosceva il vecchio e non aveva vista la bolletta? Fiutò l'imbroglio, stette zitto e volle vedere la fine dell'avventura. Il raggiro co-minciò subito. Visti i numeri, il Costantini disse al Balzala: — Sono esatti... Quel vecchietto sta per intascare 'la bella sommetta-- di trentamila lire. Scommetto che non ci pensa affatto e conta vincere molto meno. Poi, dopo una lunga pausa: — scommetto che se già si offre qualche migliaio di lire per la sua bolletta, la vende. >E poi ancora: — E' uno scherzo che gli si potrebbe fare. La comitiva si riunì e 1 tre ripresero a camminare. Dopo aver accertata il vecchietto che la vincita era sioura, il Costantini prese a dirgli .- — Avete vinto; sei o sette mila lire. Peraverle però vi toccherà attendere qualche giorno. Non si pagano subita vincite cosi grosse. Sa credete io posso venirvi in aiuto. Per sei mila lire la bolletta ve racquista io. E penserò io a ritirarle. Sei mna lire. Il vecchio esitò qualche momento, poi fini per accettare la proposta fattagli. Quando però si trattò di sborsare la sommai il Costantini trasse il portafoglio e disse : ■ Peccato. Non ho che tremila lire cotì me. E non ne ho di più a disposizione. Per fare l'affare mi cj vorrebbe un aiuto». E rivolta al Balzola: ■ Se crede aiutarmi lei? Io tre mila lire le metto. Metta lei le altre ». Il sospotto che il Balzola aveva concepito si mutò in certezza. E maturò in luì l'idea di denunziare i truffatori. Finse di accettare, ma fece presente che non aveva le tre mila lire in tasca e che doveva recaiei a prenderle in un paese vicino a Torino e diede l'appuntamento ai due per le otto di ieri mattina in piazza Castello, nei pressi della stazione dei tram di Moncalieri. Lasciati poi i due compari, si recava immediatamente a denunziare il fatto alla QuesturaLa mattina dopo col Balzola si trovavano all'appuntamento il Cummaudo ed i d.-.e agenti. II Costantini era solo, ma nei pressi si trovavano due persone che parvero agli agenti sospette e le tennero d'occhio. Anche i truffatori però scorsero gli agenti e mentre il Costantini, recatosi col ^Balzola a bere un vermouth per attendere il vecchio, poteva essere arrestato, e arrestato pure uno dei due sospetti che risultò essere I'Abrate, il terzo individuo riusciva a dileguarsi. L'avv. Failla attende ora che quanti sono stati truffati con bollette del lotto si presentino per vedere se riconoscono nei due arrestati i loro truffatori. Di questa ultima « americana » con le bollette del lotto è rimasta la quaterna ohe doveva servire alla truffa che ricordiamo per gii amatori del giuoco: 7fi, 60, 88, 53.

Luoghi citati: Milano, Moncalieri, Torino