Le vicende giudiziarie di una greca e di un capitano

Le vicende giudiziarie di una greca e di un capitano Le vicende giudiziarie di una greca e di un capitano L'epilogo di una romanzesca storia d'amore Asti 23 s h l'di dl 2 lli i pgAsti, 23, sera. Preceduta da diffusi commenti da parte dell'opinione pubblica, che si è appassionata in modo singolare alla pietosa ed agitata serie di avventure che ha portato ad Asii la protagonista della romanzesca storia... d'amore, tornerà, domani in discussione alla Pretura urbana la causa pontile tra la giovane greca Tulla Kagi Janni ed il capitolici dei bersaglieri Campani Giuseppe. La causa, contenuta in più stretti limiti, ebbe già a discutersi, come i lettori ricordano per il diffuso resoconto che ne diede allora la «Stampai, nell'udienza del 2 luglio scorso. Originata dalla querela sporta per diffamazione contro la greca dal capitano Campani, la discussione della causa, dopo un esordio agita'/sshno per i contrastanti pareri sostenuti dalla difesa e dalla parlo civile, venne rinviata, con una ordinanza del pretore, che, in accoglimento dcllistanza presentata dail'on. Vigna per la sua difesa, disponeva la sospensione del dibattimento e l'abbinamento della querela sporta all'udienza dalla greca ont0 ufflcial4 con queUa che fapeva og „etu> de, dibattimento in ruolo. 11 rinvio di tre mesi se ha relegato per il lungo periodo' feriale il fascicola degli atti processuali negli archivi della cancelleria, ha suscitato pero intomo alla causa, ed alle persone del capitano e della greca, un notevole movimento di curiosità e di interesse, ed ha crealo tra il pubblico un'appossionante, quasi morbosa attesa per il dibattimento) di domani. Come si ricorderò., durante la prima discussione della causa nell'udienza, del 2 luglio non si andò oltre all'interrogatorio delle parti perchè in seguito alle dichiarazioni del capitano la greca sporse controquerela ed il pretore emise l'ordinanza di rinvia. Quell'inizio di discussione, per un buon tratto trasformalo in un acro dibattito dai patroni dello due parti che si trovavano a sostenere in modo vivacissimo due lesi opposte senza dimostrarsi disposti a concessioni, a tanto da obbligare il giudice a sospendere l'udienza ed a ritirarsi, non pose in rilievo e non fece conoscere che poche circostanze delle molte piccanti ed interessanti che riguardano la avventurosa storia della greca e del capitano. Nella narrazione che la donna, per le vive premure del pretore, ha dovuto contenere In brevi limiti non si ebbero, che scarsi accenni alle avventure in cui venne travolta in seguito alia sua relazione coll'ufflciale. E così pure le dichiarazioni di quest'ultimo si riferirono stranamente alle circostanze che formavano ogR'tto del capo d'imputazione. "Ora per"effetto della controquerela per parte della greca e per il tono vivace a cui i patroni, come si annuncia, informeranno la loro opera,, la causa viene od essere notevojUnente allargata. I capi d'i reputazione I lesti che all'udienza del 2 luglio erano 1 tre soli citati direttamente dal pretore ora vengono ad essere più di venti, dedotti quasi tutti dalle parti per deporre su fatti e circostanze anteriori all;épisodia che ha dato origine alla causa. Dal nuovo interrogatorio delle parti e dalle deposizioni dei testi si verrà quindi a conoscere interamente la romanzesca storia dei due ex-amanti che avrà domani il suo epilogo giudiziario. II capo di imputazione per la donna resta naturalmente quello ili prima: « diffamazioni prev. e pun. dall'art. 393 C. P. per avere in Asti nei giorni 9 e 13 marzo 1921 comunicando, con più persone attribuito al capitano dei bersaglieri Campani il fatto determinato e tale da offenderne l'onore e la riputazione, di aver cioè avuto rapporti intimi colla signorina Pizzo Pierina, di averla resa incinta e di averla poscia abbandonala tacitandola con regalie » Varie sono invece le imputazioni mosse al capitano: « ingiurie prev. e pun. dall'art. 395 C. P. per avere nella conferma della sua querola contro la Tulla Kagi per il fatta a questa imputato, conferma fatta in data 27 aprile avanti al pretore di Asti, offeso l'onore e la riputazione della Kagi dichiarando che essa frequenta compagnie poc.o serie; diffamazioni prev. e pun. dall'art. 393 C. P. per avere attribuito alla Tulla Kagi la propalazione di voci calunniose sul conto di esso Campani, di avere lo scopo di rovinarlo, e di comprare nei negozi di Asti asserendo che avrebbe pacalo il capitano: di altre ingiurie prev. e pun. dall'art. 39."> C. P. per avere il 2 luglio in Asti nel pubblico dibattimento contro la Tulla Kagi dichiarato che Iti Kagi sia di precedenti oscuri e di facili costumi, e infine di diffamazione prev. e pun. dall'ali. 393 C P. per avere attribuito alla Kagi di essere vissuta sempre alle spalle del capitano insieme col proprio padre, conscio della relazione amorosa, e per avere affermato che una dichiarazione scritta di promessa di matrimoniò rilasciata da esso Campani gli era stata estorta dalla Tulla Kagi e dai suoi parenti ». u<--««*:z.oasi e documenti Come si vede i vari capi d'imputazione involgono urna la serie di vicende travagliate ed avventurose in cui è stata, travolta la greca elcadpnp•tvlPsszKcg e. che l'udienza del 2 luglio non riuscì a rivelare che in minima parte. L'aiupliamento, per cosi dire, della causa 6 dato, come si è detto, anche dalla presenza di un maggior numero di testi. Di notevole interesso saranno le deposinoni che ronderanno domani il colonnello Attilio Emanuele, comandante di un repano d'assalto di bersaglieri, e del tenente •torinese Allodi Renato. Queste testimonianze vennero invocate dall'on. Vigna all'inizio dell'udienza del 2 luglio;; il rappresentante della P. C, aw. Borcllo, si oppose allora alla escussione dei due ufficiali, ma il pretore accolse l'istanza del patrono dello querelala e ordinando il rinvio del dibattimento ordinò anche la citazione dei due testi. Il colonnello Emanuele avrebbe tempo addietro diretto alla Tulla Kagi una leitc-ra in cui. al dire dell'on. Vigna che nel primo dibattimento iniziò, tra le proteste deìla parie civile, la lettura del documento, viene giudicata severamente, la condotta del capitano Campani nei riguardi della greca, e al di fuori dell'episodio che si riferisce alla causa. L'originale del documento, secondo quanto ha dichiarato ancora l'on. Vigna, verrà prodotto nell'udienza di domani per essere unito agli atti. Il tenente Allodi a sua volle tu a. Cos nell'epoca a cui risalgono le relazioni della greca co] capitano Campani, e pose, come teste, la sua firma in calce ad una dichiarazione rilasciala al padre della Tulla Kagi dal capitano colla quale questi riconosceva rome proprio il figlio che sarebbe nato '• s'impegnava a sposare la ragazza appena la sua posizione civile e militare gli avesse permesso di farlo. Al manicomio Specificatamente il ' colonnello Emanuele è chiamato per dedurre sui rapporti della Kagi col capitano, anteriormente all'agosto 1920, in Pola, per dichiarare che fu il capitano a condurre spontaneamente la greca in casa sua, ove convisse con lui par due mesi circa, e per riferire che in quell'occasione il capitano promise solennemente di sposare la giovane impegnando la sua parola d'onoTe e di galantuomo, il tencYite Allodi dovrà riferire sui rapporti tra la Kagi ed il capitano, in Grecia, e sulla promessa di matrimonio fatta dall'ufficiale il 10 luglio 2910 con scrittura a cui l'Allodi appose la sua Urina, come testimonio, e sulle causo, che lo determinarono. Parecchi sono i testi che la Kagi deduce in sua difeso ■e molla di -più sono quelli dedotti dal capitano. Per la greca verranno : il milite della Croce Verde di Modena Decerlo Celso, per deporre che a Modena la Kagi venne da lui trasportata al manicomio in seguito a ordine del dott. Campani Leandro, fratello del capitano, che voleva farlo credere pazza; la signora Vecelll Ida pure di Modena per riferire sulla condotta della Kagi in quella città e sulle persecuzioni a cui fu fatta segno da parte del Cam/pani e del fratello: il collega Cesare Viaggi della « Gazzetta dell'Emilia » per deporre sulle circostanze riferite nell'inchiesta pubblicata, sulle avventure dèlia greco e del capitano, dal quotidiano modenese nel luglio scotso: il ferroviere Brocco Mario di Alessandria, che a Pola era attendente del capitano, per dire della promessa di matrimonio fatta dal capitano alla greca quando questa convisse con lui, e infine la signora Capellino Francesca vedova Passio e la signorina Lusso Livia di Asti per riferire intorno allo condotta tenuta dalla greca in Asti, ai sacrifici fatti dalla Kagi per vivere nella nostra città e per escludere che essa abbia tentato di farsi mantenere dal capitano. Il capitano Campani deduce a sua volta In propria difesa una lunga serie di testi. Il rag. Mazzucco di Asti, il capitano dQi bersaglieri Villavecc.hia di Torino, . il tenente dei berroglieri Allodi di Torino, il cav. Albino di 'l'orino, il maggiore dei bersaglieri Paolotto di Asti sono chiamati a dire sulle relazioni de] Campani colla Kagi, sugli aiuti finanziari notti dal capitano alla famiglia della greca e sulla condotta tenuta da questa nei riguardi del querelante. 11 tenente dei bersaglieri Trevisan di Torino dovrà riferire sulla relazione del Campani colla greca nel periodo in cui entrambi furono a Pola, il commissario di P. S. Impellizzeii di Modena e altri funzionari di P. S. sullo persecuzioni, scenate e scandali scatenati dalla Kagi in Modena contro il capitano Campani: il tenente dei bersaglieri Pontani di Torino, il tenente Romani di Asti ed il capitano Lo Noce di Asti sugli s'essi episodi svoltisi ad Asti: infine il commissario di P. S. dott. Tratti di Àsti, il capitano Lo Muti di Asti ed il commissario dt P- S. Londoliì di Acqui su circostanze varie e sulle richieste avanzate dalla greca per ces-sare le sue persecuzioni e sulle concessioni fatto dal capitano. Agli atti processuali l'on. Vigna fece istariza perchè venissero unite le risultanze del giudizio svoltosi presso il Consiglio di disciplina di Roma sulla condotta del Campani nei riguardi della greco, ma il pretoro ha respinto l'istanza. La discussione della causa, che sarà cosi intelaiata durerà, corno si prevede, lutto domani. Alla difesa della greca siedono l'on. Vigna e l'avv. Alessandro Gay-, assistono il capitano gli avvocati Luigi Borello e Trevisani.