La "XX Settembre,, ciclistica

La "XX Settembre,, ciclistica La "XX Settembre,, ciclistica n , a e j n e l . a . a e a i i - i a e . - e - , i i i - decide di una corsa senza storia Roma, so, notte. Il mando sportivo romano che, a lunghi intervalli, un avvenimento di rilievo di carattere nazionale agita spasmodicamente, ha voluto circondare dell'ondata fremerne del suo entusiasmo! i professionisli concorrenti alla XX Settembre ciclistica. Questa corsa, che negli anni passali ha visto tre volle vincitori due campioni indimenticabili — Giovanni Cerbi e Dario Beni — s'è svolta nel 1920 tra l'indifferenza generale por l'astenzione di tutti gli « assi » e delle loro squadre. Oggi invece campioni di grido e oscure promesse si sono allineati allo «start,», poiché la corsa, s'annunziava tra lo più interessanti dell'annata Girardengo, che due. incidenti di macchina avevano relegato all'S.o posto nella elassrfiea per il campionato, è. scese in lizza, per riconquistare in una volata fulminea, davanti ad un numero grande di avversari, la maggior parto dei punti perduti nella Milano-Torino e nel Giro del Piemonte, Brunero, il « leader » del Campionato), doveva difendere il suo posto dagli allaccili del novese, e Bclloni cercava sulle strade del Lazio quella vittoria che nel 1920, presente il campione di Novi, gli ora sempre beffardamente sfuggila quando pareva fosse riuscito a porre la sua mola davanti a quella di tutti gli avversari. Il duello Girarucngo-Brunoro (la una parlo; la convulsa attesa di: Belloni; l'esuberanza prodiga di tulli i juniores smaniosi di regolare sul "traguardo i corridori più conosciuti: ecco i fattori che. avrebbero potuto dare all'odièrna corsa romana un carattere altamente emotivo. Il duello mancato La speranza è mancata. Brunero, sprovvisto; di scatto finale, ha tentalo inutilmente di ridurre a due o tre i componenti del gruppo di tesio, perchè sulle infami strade del ^.azio i migliori hanno dato prova d'una eccellenza di forma quale era dimoile prevedere. Cosi, partiti alle 4,30 dalla località « Cessati» Spiriti'», i corridori hanno puntato su Albano, dove sono giunti in gruppo serrato, e hanno proseguilo verso Genzano, dove Poliva è passato in testa. Dario Boni, che ha voluto disputare ancora una volta la «sua» corsa, è già staccato di qualclie minuto, e non gli'riuscirà di riguadagnare il terreno perduto, finché, sfiduciato, si ritirerà in quel di Tagliacozzo. Sempre in gruppo si passa per Velletri, Valmontone, Fiorentino, Fresinone, grossi gruppi di case che si salutano di sfuggita mentre volta a volta SivoccL Petiva Fcrrario, Aymo. Brunero, Belloni rivendicano l'onoro e l'onere di condurre la corsa. Ma la gara pro«leoders» sono sempre a i segue monotona. - ridosso, e se qualche volta una bucatura, ne -: assottiglia il munero la corsa noia cambia, e.!Una liève accelerazione, e s'è di nuovo tra i o|primi, sempre piti lontano da Poma, in Camn ! pania. Tocchiamo Soni alle 10,50: Girardehgo i. in testa, e salutalo da un applauso scro-1scianto, che dura a lirngo. fin quando sono -, passali Buggeri, Santina, Fcrrario, Arduino U (che vince il premio di traguardo stabilito per lii juniores). Belloni, Corlaila, Brunero. E nera l n , e o a i ;bc - „...;.„„ - Tn»il«m,m i™ m,7« , l}?™??- Passiamo poi Tagliaco/.zo (740 metri ò e o, a oo, o e. i ai, 1 au- ai- e, o, ao 2glPogiloFi9.0daCNoPrcogia RdeBVrinesocadivacanuelnmrostlacescvdgCregA2.dplasaangGGli8ilcdmvdi pbmlvcscmb.v«L4LdNddìgpgpd1 Napol i-Roma la presenza degli spettatori sulla pista ha tolto ai leaders le loro speranze migliori. Carabinieri e guardie regie .tentano di trattenere la folla che avaivia inesorabilmente, mentre si compie la volata finale, ma il loro sferzo è vano, perché una parte del pubblico-, riuscita a penetrare nella pista si schiera, lungo il rettilineo di entrata, impedendo il regolare e- svolgimento della gaia. A stento i commiso, sari sportivi ed i giudici di arrivo, nonché i eIcronometristi, riescono a mantenere il loro e. ' posto libero. Girardengo, che è sbucato por a-1 primo dal passaggio di accesso allo Stadtum, enetl. ti, ay, ca n- nidi ra, meno i dislivclli dell'Abruzzo mutano faccia alla corsa s'è sempre in troppi all'avanguardia come se fosse corsa la parola d'ordine d'essere in troppi ll'arrivo per chiudere i meno veloci allo sprint: Viviamo di speranza: at^ tendiamo con ansia l'attimo che deciderà la contesa sportiva e che darà ad un uomo la possibilità di involarsi verso Ftoma e di dare un nome ad una gara che non dà segni di vita. Ma nemmeno lo montagne. dell'Abruzzo, che con lo loro strade a svolte strette e brusche, contorte, sembrano incise nella pietra perche si possa approfittare in corsa per elevare tra gli avversari l'inesorabile barriera del •• Pi sul mare) e abbordiamo l'ultima salita, quella dal Monte Rovo, a 77 Km. da Roma, che gli organizzatori hanno voluto includerò nel percorso per dare ai grimpeurs la maggiore probabilità di fuga I diciassette chilometri che da Togli acozzo portano alla cima, del collo (1200 metri sui mare) sono compiuti ila tutti i leaders che non si staccano e che iniziano l'ultimo tratte della corsa. E' forse il trotto peggioro per lo stato pietoso del fondo sira dale. Si va tento Ioniamente, die proferiamo precedere i concorrenti. Grande confasion» all'arrivo Entriamo nello Stadium di Roma nereggiante di folla. E' il tramonto quando le ventimila persone che sono presenti scali ano in piedi por acclamare il gruppo di testa cho entra velocissimo in pista. Si temo, l'invasio-, ne dell'ultimo chilometro, e perciò l'inciden- Tte ohe ha caratterizzato l'arrivò della tappa!sa dell'ultimo Giro d'Italia, quando ì ddi a yno in so orv. a in oMiolpela ni to iairisonli, gensinte d;i iccelera l'andatura, mentre Brunero rallento e Belloni si slancia all'insoguimonto del suo uterino rivale. Azzini lo segue a macchina. Nel rettilineo di arrivo Girardengo riesco n mantenere io posizione, ad onta degli sforzi di 'Belloni di rimontarlo. Gay giunge terzo, a ruoto., seguito a qualche lunghezza da Azzini c Gremo. Appena il campionissimo ha tagliato il tra: guardo, sembra che la folla sia animala, da una follia. Tutti si precipitono dalle gradinate, scavalcando il muro di cinta della piste, ed invadono la vaslu pelouse. 11 tavolo della fuma scompare. Gli slessi corridori, esausti. ltlbBlldcfii88IlBbsSc-7pstanno per essere travolti. Qualche macchinaj»viene sfracellata, e l'intervento degli agentiI,della forza pubblica i:i servizio d'ordine allolAStadium non riesce a contenere la furia spo- Usinodica degli spettatori che impediscono a11ritardatari di finire regolarmente la e irsa., Mentre telefono, infatli. non si conosce an cora li classifica ufficiale. Si è constatata In vittoria di Girardengo, seguito da Belloni. I G.rv (Lo dei juniores) e Azzini, ma non si sa "con precisióne l'ordine di arrivo degli altri 'Nell'oscurità si sono intravisti, l'uno a ridosso dell'Hltro, (iremo, Brunero, Poliva. Aymo, poi Di Biase e Arduino, ma non si riesce a fissare l'ordine della classifica. Una gara nazionale dilettanti vin4a eie mkì. milanese Si e svolto ieri su) percorso Torino-SettimoBrandizzo Chivasso-C&vogliù-iBieUa-Passb deiin Serrauvreii-CastàllamonietCliivassi'-Torino (km. 170 circa; unu interessante eorsa nazionale dilettanti. Indetta ria una Fabbrica di gomme. A questa corsa partecipavano concorrenti delle diverse regioni d'Italia, scelti attraverso eliminatorie. In gruppi di sei per rei'rinne Erano rappresentati il Piemonte, la a- Lombardia, la Ligula. l'Emilia, il Veneto, la el-1 Toscana, il La/io, la Compunta, la Sicilia, la un Sardegna, il Tre.nuno e Ineste. Gli iscritti un allo finalissima erano quindi settaniadue. do Molta folla assisteva, alla partenza richiamaGe-|ta da una vasto reclame della Casa organizzada trice della gara. Alle 11.U5 dalla Strada di ia. I Lanzo, :)Hi. hanno proso il « via » 70 enneorllet rwni. "no si sono ritirali all'ultimo momento. Sin dall'inizio l'andatura ó velocls; ima ed i bolognesi leniano ri: frazionare il folio gruppo di festa." Uopo Settimo si hanno i primi incidenti di cui sono vittime Ferrari, Pezzuti e Bigatti. ( mesti spezza un pedale e deve ritirarsi. A Chivasso si passa alle 12.08. L'andatura è sempre fortissima —. olire 32 all'ora — ed in teste sono i corridori di Cagliari e di Firenze. Allo 12.4.» iì re-imo gruppo composto di circa 30 concorrenti passa n Cigliano, pi segolo il percorso è più malagevole ed il casso rallenta alquanto. A niella giunge primo Poy di Torino, ade 14. seguito da Cerro e Fi a. La solita della Sena affrontata cbragqlosnui'Tii" e parecchi rimangoia dissemino ti lungò la via Cerro tocca por primo la vetta seguito da Massari ni con due mimili di vantaggio. Ma dopo Ivrea (..-.si sono raggiunti e si ricompone un gruppo di circa ima decina di corridori. QuPsl'ordine si mantiene tino all'arrivo di Torino in corso casale, a pochi rnntrj UaJ trajnìsràa Ki« è in tosta la vit- letanaelvapor laiz si na nto nitpl iei ciò ole ma et orta' 6 disputata in volata ed arriva al camione di Milano che riesce ad acquistare sul'avversario torinese un vantaggio di mezza acchina. Ecco l'ordine d'arrivo: Lo Menni Guido, del v. C. Gorla di Milano; 2.0 Fea Gildo, dell'U. S. Po di Torino; 3.o Cerro Enrico, libero, di Torino; i.o Migliavai'.ca Agosiiuo, dell'U. S. Chivasso; 5.0 Poy Giovanni, dell'U. S. Torinese; 0.0 Sangiorgio Domenico, dell'U. S. Imolcse di Bologna: 7.0 Malleoli Angelo, del C. Cilisti di Firenze; 8.0 Malatesta Arturo, Mber 1 di Poma; 9.0 Pazè Emilio, del V. c:. di Tronto: W.o Corda Francesco, di Cagliari. I.:i Coppa l'rnda Chiusano primo a. Genova Genova, '20, notte ' 0"gi, sul percorso Torino, Asti, Alessandria, Novi Genova. Km. 150. si è. corsa la G.a Coppa Prada, alla quale hamin partecipalo numerosi concorrenti. La corsa si è risolili allo sprint. Ecco l'ordine di arrivo: l.o Chiosano Giorgio della Torino, alle ore 12 51', impiegando a compiere il percorso r> oro e 22'; 2.6 Giuattu Raimondo, della Fulgor di Savona; 3.0 Toso, dell'U. S. Po: 4.0 Do Barbieri Davide, della Balilla: ">.o Del masi ro Perno, id.; (i.o Mantelli Vincenzo, libero; 7.0 Possi Luigi, dell'U. S. Torinese; 8.0 Valpreda Romolo, dell'U. S. Torinese; 9.0 Sanguìnei li. Questi novo corridori sono arrivati in gruppo. Seguono ali ri distaccali-