La Russia affamata e la proposta del georgiano

La Russia affamata e la proposta del georgianoIntorno alle aissitsie di Ginevra La Russia affamata e la proposta del georgiano uaescusoneeaermanaaaega {Servizio special» della stampa) {Servizio special» GINEVRA, 17, notte. Qualche delegato avrà potuto crederò ititi sera, udendo crepitare per le strado falche colpo di fucileria, che si volesse esteggia.re la -chiusura della discussione sull'opera del segretariato audio ila parte della pòpotazioue, la quale non poteva essere rimasta sorda, almeno in omaggio ai discorsi che furono pronunciati nella sntKrnàna che si-chiuse ed anche nelle altro. Ouesta volta non si. trattava invece di uochi- di artificio rnfl. ili colpi di lucile e di rivoltella autentici, come attestano gli agonti di polizia, che rimasero feriti per avere volute impedire un corteo organizzato dal sindacato operaio. Il bilancio della sorata registrava una bandiera rossa strappata dopo viva a cruenta lotta, numerosi feriti e altrc'.tanti arresti attuainwnte mantenuti, Si assicura che la dimo. M-razione non ó del tutto piaciuta a parecchi pacifici e bene intenzionati membri delle, hecietà delle Nazioni i quali, iti compenso, ojjjgi il Consiglio foderale ha offerto la promessa crociera lacustre con obbiettivo Ouchy. Vedremo se sarà mantenuta «nebe la promessa di non pronunciare discorsi c di non offrire banchetti, i quali dòvrebbeep servire per inneggiare, ancora una vòlta, alla Corte intemazionale di giustizia. Le sale della Riforma erano oggi deserte e. tal punto che non era reperibile nemmeno la poetessa Vacateseli in attesa di mostrare a chi ancora non oe fosse a conoscenza, la. Legione d'Onore. Nessun piccolo Giap impeccabilmente corretto, non un indù solennemenle inguantato, con la lunga tunica, col tradizionale turbante. Tutti a bordo della « Snis.se ». Tutti ad Ouchy, almeno se il programma non subisca mutamenti strada facendo. Perchè ormai si ò constatato; per esperienza, che tutto quanto emana dalla Lega delle Nazioni ha la preloga.'.iva. della instabilità. Oggi si prendo una decisione, domani si nomina una Commissione e posdomani la sottoconrmissione, che ne è derivata, delibera di soprassedere in attesa di maggiori elementi. E' presso a poco la sorte dei soccorsi alla Ttussi.a affamata- Ma l'idea più geniale l'ha avuta, uh delegato georgiano, il quale per fortuna è a Ginevra solo in qualità, di « amateur » ed assiste come tiilo alle sedute dell'assemblea. La Georgia, tanto por rne'ter* le cose a posto, non appartiene ancora alla Lega. Il delegato georgiano ad un giornalista che gli chiedeva la sua opinione sulla proposta di Nansen ha avanzato, a nome del suo_pae6e, un sistema semplicissima: rinviare per il momento la spedizione, di soccorso come so si trattasse di una seconda questione dell'Alta Slesia, oppure della tutela delle minoranze sudafricane oppure di una relazione sui lavori dell'ufficio di statistica. ; «.poiché, egli ha detto, il prò getto di Nansen non può giungere che a prolungare il regime dei sovietti. Quest'an no si domanda una. certa quantità di viveri, l'armo prossimo la rlchiesia sarà moltiplicafa. per tre, più tardi per quattro e frattanto il regime non tramonterà. L'umanità si trova, dinanzi a questo terrihile dilemma.: o lasciar morire di fame migliaia di infelici e permettere cosi al paese di risollevarsi il più rapidamente, poiché il roginip «-adrà ; oppure prolungare indefinitamente il Governo dei sovietti, che ha. fatto della Russia un campo osperimentale di anarchia c di miseria». Infine, gli ha chiesti il giornalista: Voi che siete russo, che cosa proponete ? La risposta fu spontanea: * Niente per il momento. Nansen ò sempre siato un buon uomo...». Commenti in proposilo non è necessario farne. Basta rallegrarsi che l'umanitario delegato georgiano che per fortuna non fa ancora parte della Lega delle Nazioni, in seno alla quale, purtroppo, non sono poclii che condividono il suo modo di pensare. Fuori, sparsi un po' dappertutto, presso lo grandi nazioni europee egli deve avere certamente altri compagni di fede cosidetta altruistica. Quale è la causa della bancarotta au striaca? La risposta ce la dà una rivista tecnico-finanziaria la quale esclama: «Là pletora, dei funzionari, la. burocrazia. Non fio ne conta meno di ' 264.000 nella ex-Monarchia, ed il loro trattamento sorpassa di 66 mfliardi di corono le risorse dello Statò di più, essi minacciano di fare sciopero se non h concede loro un supplemento di novo milioni di corone, ciò che assorbirebbe inferamente il credito intemazionale. 11 problema della riduzione dei funzionari é in tal modo automaticamente passato al.primo fiiano delle preoccupazioni, ma disgrazia furiente nessuno, nemmeno la Commissione della. Lega delle Nazioni, è riuscito oggi a. suggerire un consiglio radicale. Gli e speri! "del " Volkerbiuid» calcolano ad un miliardo ili franchi svizzeri il valore dello divise straniero accaparrato in Europa dai cittadini austriaci, valutazione che sarebbe confermata dai giornali finanziari più seri di Vienna. Ora gli esperti calcolano a 160 della stampa) a a , o a a i e e o o a o e a a à i e o n o i n o i e i 0 miliardi di dollari il credito che Rarehbe necessario per ricostruire le. finanze della giovane repubblica. Solo in seguito ad nn tale credito, l'Austria potrebbe fare n. nipno dello sovvenzioni straniere e risanare le suo ti na.tr/. e con mezzi... propri ! Ciò che minaccia lo Stato, invece, è il fatto che le divise accaparrate non rappresentano in generalo alcun interesse, privando i loro proprietari di introiti importar»*! e la repiUiblica di risórse fiscali non trascurabili'. Promettevamo giorni or sono di tornare, a momento opportuno sulla impressione prodotta in Germania, dal consesso glneViiùno e dalle sue decisioni. «E' triste per un tedesco, scrive il « BerUnór Tageblatt», di vedere i rappresentanti del Siam, dell'Haiti, della Liberia, e di altri paesi esotici, prendere porte alle deliberazioni sugli affari europei in un'assemblea daJlà quale la Germania è esclusa. E' triste di vederti ;on quale negligenza gli.interessi più vitali o sentimenti più elementari della Germania sono trattati! Ma ciò che è ancora più triste è di vedere lord Ceoil di felicitare, il Consiglio della Lega dello Nazioni sut risultati felici dello soluzioni delle questioni di Danzica e della Sarrc ». L'ammissione della Gei-mania, come ognuno sa, non e stata finora posta ufficialmente in que stione, ma essa esercita sulle discusioni della assemblea una influenza tutto altro che trascurabile. La Russia o l'America esso puro non fanno parte ancora della Lega delle Nazioni, ma nel loro atteggiamento vi ó della ostentazione. Resta la Germania, la quale non ha posto la sua candidatura polche, non dimenticando il discorso pronunciato da Vivi ani, teme di esservi respinta con una deliberazione fortemente influenzata dalla Francia. Ad un giornalista, die faceva rilevare od un deputato francese la necessità che i preconcetti antitedeschi cadessero, il delegato ri sponde-va la settimana scorsa: Avete- voi delle regioni devastate? No. Ebbene allora comprendo perchè parliate in tal modo» Qualificare oggi l'entrata o l'esclusione nella Lega delle Nazioni come un premio oppure una punizione por l'atteggiamento tenute in passato da un paese, il cui regime oggi è sensibilmente diverso, è Ingiusto poiché la Società delle Nazioni com prende nei capisaldi del suo programma la ricostruzione dell'Europa e del mondo su nuove basi cercando precisamente di can celiare i ricordi del passato, tanto più in giusto in quanto lo stesso Governo tran cesti nella sua Nota del 16 giugno 1919 al llmpero tedesco, comunicava come l'intenzione della Francia fosse favorevole ad una esclusione temporanea della Gemia nia dalla Lega delle Nazioni. Si erea.va in somma anche due anni fa a Parigi un'a! tra forma di sanzioni, che i delegati sa rebebro stati pronti a difèndere poi a Gi nevra qualora lo stato delle rose lo avesse richiesto. Gli avversari dell'ammissione della Germania, pur dichiarando di non rifiutare la loro pietà alle grandi mosse della nazione tedesca, che più df tutte quelle degli nitri paesi furono provate dalla guerra, si domandano se la Germania abbia un Governo stabile e se esso governi liberamente': sono questioni contenute anche nello statuto della Lega, il cui concetto ci sembra piuttosto discutibile; è chiaro che se un Governo domanda la sua ammissione risponderà alle due questiopi affermativamente colla medesima convinzione di tutti quelli Stati che hanno già i loro rappresentanti a Ginevra. Ma. questi avversari, soggetti ancora a piccoli e dannosi pregiudizi, affermano che la Germania non può rispondere affermativamente a nessuno dei duo quesiti poitehè, pur non negando la ormai evidente buona volontà di Wirth e di Walter Rotenau, essi ritengono che gli junkerstum domineranno sempre, il loro paese e, piuttosto che scegliere fra la ammissione di una Germania governata da Wirth oppure quella dominata da Helfer.ich, si preferisce adottare il parere georgiano di fronte alla Russia affamata: Aspettnro! f E poi c'è chi si meraviglia che l'opera spiegata, dal Consiglio della Lega a favore del disarmo ha raggiunto in un anno risultati irrisori! Il maggioritario Vor. waerts di questa sera, occupandosi di nun. vo della questione della Slesia, db quella di Vilna ed infine di Rurgenland, parla dì scandalo internazionale e scrive che, nonostante tutta la buona volontà e i bèi discórsi pronunciati a Ginevra, ancora una volta il diritto del più forte minaccia la pace-dell'Europa. Frattanto là Commissione tedesca per la Slesia ha mandato al Consiglio della Lega delle Nazioni un invito affinchè essa nomini una Commissione incaricata jii recarsi sul posto onde mettersi in contatto colle popolazioni affinchè la decisione della Lega delle Nazioni sia conforme al desiderio di quelle popolazioni.

Persone citate: Helfer, Nansen, Walter Rotenau, Wirth