La seconda assemblea generale della Società delle Nazioni

La seconda assemblea generale della Società delle Nazioni La seconda assemblea generale della Società delle Nazioni Ginevra 5 oti* (anòsronvatospeciae vece subit alla elezi Ginevra. 5, noti* L'assemblea .'della Società delle Nazioni siede nell'ampia, e nuda sala detta della Riforma capace nell'assetto normale di duemila posti a sedere. Costruita nel secolo' scorso per servire a riunioni di carattere religioso, come ricorda il suo nome e l'annessa biblioteca calviniana, essa è adesso adubita ad adunanze di vario carattere culturale. Dietro l'ampia vetrata centrale sono allineati nella platea 48 bandii semplicissimi di tipo scolastico incolonnati in sei settori. Ogni banco è riservato alla delegazione di uno Stato, elio dispone di quattro poltrone per i tre delegati e per un membro aggiunto o segretario. In fondo alla sala siede il rimanente del personale della delegazione. Le delegazioni,sono ordinate secondo l'ordine alfabetico della nomenclatura francese. In ptìma fila abbiamo cosi l'Africa« del Sud, l'Albania, l'Argentina, l'Austro-' Ha. l'Austria, ed il Belgio per 'finire nell'ultima fila call'Uruguay ed il- Venezuela. ■La delegazione italiana occupa il penultimo banco a sinistra della quinta -fila tra i delegati del Giappone, e quelli dell'India ^leL quali spiccano le teste citite dei tur•banti chiari. Per l'Italia siedono i seguenti delegati: il senatóre Vittorio Sciailoja, l'ambasciatore Guglielmo Imperiali jed il senatore Carlo Schanzer, assistili dal ! delegato supplente senatore Maggiorino ; Ferraris. Ita capo alla sala sur un ampio jpal-*o è ^collocata la presidenza sotto un 'baldacchino, circondati! del personale deigli uffici della Società dello Nazioni. Il .iPUbWico degli invitati si affolla nelle due ibalconate pensili, che corrono intorno alla sala. La prima serve" da tribuna alla 'stampa. ' Il discorso inaugurale I Alle 11725 il presidente del Consiglio |dafla Società delle Nazioni, il cinese Wellington Kpo, suona il campanello e, cessato il brusio 'delle conversazioni, apre la ìseduta pronunciando il discorso inaugurale dell'assemblea. Eccone><ùn riassunto: Dopo avere dato il benvenuto ai delegati, 'il presidente saluta i nuovi membri della [Società creile Nazioni che, per la prima volta, partecipano all'Assemblea. Con essl|il numero degli aderenti da 41, che era al iterano della prima assemblea, è salilo a 48. Questo aunaepjo è' un segno del pro! grosso della Società per l'universalità, e 'della sua crescente autorità. Il presidente si complace di vedere che molti Stati hanno delegato in questa assemblea gli [stessi rappresentanti che già sedettero 'alla prima. Questa, iniziando un compito assolutamente nuovo, dovette dedicare {gran parte del suo tempo a darsi un reI gelamento e ad organizzare i lavori. L'odierna assemblea, trovando il terreno già ipreparato, potià invece intraprendere senjz'altro l'esame delle importanti questioni che le sono sottoposte. Dall'inizio della prima • assemblea ad oggi un gran passo è stato compiuto. Non siamo più oggi allo istadio degli esperimenti, ma a quello I della realizzazione. Concepita in uno 'spirito di cooperaziOne, ispirata al grande 'ideale universale della pace, e della giu' stizià, hi Sobrietà ' deha ' Nazioni è divenuta' ! parte necessaria delf%tteccanismo, che serve ad assMirare la condotta degli affari internazionali della grande maggioranza dell'umanità. Tra i lavori concreti già •svolti la Società delle Nazioni può noverare la importante, conferenza sulla questiono dei transiti; quella intorno .alla tratta delle dbnne< e dei fanciulli, la costituzione di una Commissione di controllo sul traffico dell'oppio e il Comitato internazionale d'igiene. Le Commissioni economica e finanziaria hanno* già svolto parte ragguardevole del compito loro affidato. Quanto al compito più cospicuo affidato alla Socieijà delle Nazioni, quello !cioè di majitenefe la pace e dirimere le" ; controversie internazionali, la Società delle [ Nazioni ha manifestato" la propria influen■ za in modo crescente costituendo dei precedenti dai quali trae maggiore autorità ìper l'avvenire. Quattro controversie' di ;grande importanza politica sono state trattate dalla Società delle Nazioni, secondo i metodi prescritti dal patto. Tra i numerosi argomenti posti all'ordine dal giorno uno ve ne ha di impor. tanza fondamentale>«l < quale prova com.laySociefà delle Nazioni sia uno strument; eminentenfente adatto a facilitare ed ajCelerare il governo degli affari intorn: zionali ed è la costituzione della Cortintemazionale di giustizia. L'assemblei dovrà eleggere i giudici che formerannquesta Corte permanente. 1,'nssemblea dovrà, esaminare inoltre le proposte della 'Commissiono degli emendamenti. L'importanza di tale questione risiede non solo nell'oggetto stesso degli emendamenti, ma ;piìi ancora nella prova.--elio l'assemblea è ,cori ciò chiamata a dare della sua capacità di trasformarsi e di svilupparsi I secondo il desiderio generale dei suoi i membri e secondo i mutamenti politici del ; mondo Infine l'assemblea deciderà la que'stion^ papitale del disarmo. Senza dubbio i^ssn non. x>otrA essere risolta rapidamente. i.E' inevitabile che 1 progressi, in questo ì campo, siano lenti, ma intanto le premesse 'essenziali ne sono poste. Noi progrediamo lentamente, — conclude il presidente, — ma sicuramente. Costruiamo le fondamenta, ma le costruiamo solide e vogliamo [sperare che su di esse si-innalzerà un ! giorno un edificio di importanza incalcolabile. In tutte queste questioni riamo chiamati a deliberare con piena libertà. Ogni giorno che passa mostra che la So. cictà stabilita dal patto non è, in nessun senso della parola, un super-strato. Essa è. una unione di nazioni destinate ad evirare le orribili catastrofi della guerra, col :mezao pratico di agevolare il governo degli affari internazionaR e di sviluppare in generale il benessere dell'umanità. Essa non cerca vincolare i suoi membri contro, la loro volontà nè di costringerli ad agirei contro i loro desideri. Essa ha per oggetto di assicurare la realizzazione degli ideali universali di pace e di giustizia, ai quali aspirano i Governi di tutti i paesi e. con desiderio appassionato i popoli. Per questo scopo — termina il presidente — noi siamo qui convenuti ed io sono convinto che non possiamo fallire. Vivi applausi accolgono la (ine del discorso inaugurale, che ò durato poco più di un mi arto d'ora. Immediatamente esso è ripetuto in francese dall'interprete, ufficiale che siede alia destra del presidente, mentre il segretario generale della Società delle Nazioni siede alla sinistra di questo. L'elezione del presidente L'assemblea dovrebbe, ora, secondo l'ordine del gitorno, procedere alla designa'zione dal proprio presidente per l'attuale .jtttfwjontu ma il presidente provvisorio pro», per dm ài delegati il maggior agio " la proposito, che questa eloaiìa «xtotu. pOBwrtdta- p vece subito alla elezione della Commissiono degli otto che deve compiere la verifica dei poteri. Il delegato brasiliano Da Cuulia propone una lista. Compiuta la votazione per scrutinio segreto, risultano eletti, gli otto proposti da Da Cunha, che sono per lo più delegati di piccoli Siali. Quindi la seduta è tolta alle ore 12,30. Gli immancabili fotografi ed operatoli cinematografici ritraggono da tutti gli angoli della sala i personaggi ivi adunati. La seduta pomeridiana indetta per le 16 si apro col consueto quarto d'ora accademico. Essa, benché sia durata oltre un'ora, non ha fatto che eleggere il presidente. Appena aperta la seduta, Bali'our propone la candidatura del delegato olandese Van Karnebeck. La delegazione poroghese presenta a nome del Brasile Da Cunha, ma il rappresentante della Columbia ritiene che come l'elezione è segreta cosi anche nessuna candidatura debba essere proposta pubblicamente, e l'assemblea, approvando tale criterio, passa senz'altro alla votazione. Il primo scrutinio di 39 voti espressi ne risultano attribuiti 19 al Van Karnebeck, 12 al Da Cunha, quattro a Motta e quattro a Blando. Nessuno ha la maggioranza.. Si procedo perciò al ballottaggio fra i due primi e riesce eletto Van Karnebeck con voti 21 su 38 contro 15 dati al Da Cunha; imo disperso ed uno astenuto. Il presidente proclama eletto il Van Karnebeck e con le felicitazioni d'uso lo invita a insediarsi. Il delegato olandese, un uomo di mezza età, figura alta, elegante, sale al seggio presidenziale applauditisBimo ed in ottimo francese pronùncia un breve discorso di circostanza. D'ora innanzi l'assemblea avrà dunque un presidente che si esprimo ' in francese. Gli argomenti sul tappeto L'assemblea passa quindi al capitolo: elezione di sei vice-presidenti. Ma su tale argomento e fatta una proposta dal delegato svedese Branting. Questi propone che l'assemblea, come fece l'anno scorso, attenda che le Commissioni vengano rìr-signate dai rispettivi presidenti e completi quindi il numero dei propri vice-presiden j" ti, che devono essere in tutto dodici, eleggendone altri di propria scelta. Così si potrebbe fare meglio la scelta evitando anche elezioni in doppio. Dopo una discussione assai lunga, la proposta Branting è messa ai voti ed approvata a maggioranza. Essendo quasi le 17,30 il presidente domanda-all'assemblea se creda opportuno iniziare la discussione del numero terzo dell'ordine del giorno provvisòrio, cioè la approvazione dell'ordine del giorno dei lavori. Su onesto argomento è prevedibile infatti una discussione laboriosa. Lord Cccil raccomanda che non si vada troppo a rriJento nello svolgimento lavori. Ad ogni modo il presidente propone, e l'assemblea , approva, che la. seduta sia rinviata a domattina. Conversazione del presidente col giornalisti Dopo la seduta, il presidente neo eletto, che fu uno dei vice-presidenti della prima assemblea, ha ricevuto i rappresentanti della stampa intwrttenendosl affabilmente con essi per qualche minuto. Dopo avere ripetuto che sente il bisogno di studiare accuratamente la procedura per poter meglio assolvere l'alto compito affidatogli contro ogni sua attesa, il signor Van Karnebeck si è detto altamente grato dell'onore che senza dubbio si 6 voluto rendere, attraverso la sua persona, al paese da lui rappresentato. L'Olanda, ha assicurato, è uno dei paesi che più intensamente si interessa dell'organizzazione giuridica del mondo. Interrogato intomo alla probabile durata dei lavori, il nuovo presidente si è rifiutato di fare previsioni; ma ha detto che, à suo parere, i favori hanno tutto da guadagnare da uno svolgimento piuttosto rapido in quanto che ciò permette alle più eminenti personalità politiche di assistere ni lavori stessi senza che necessità dei rispettivi paesi li obliprhino ad allontanarsene. La seconda assemblea della Società delle Nazioni ha cosi iniziato i propri lavori;. Occorrerà tuttavia anialche seduta ancora prima che essa si addentri nel vivo delle questioni che le sono state sottoposte. Luigi Emery.

Persone citate: Carlo Schanzer, Cunha, Ferraris, Guglielmo Imperiali, Luigi Emery, Motta, Van Karnebeck