La preparazione del Congresso socialista

La preparazione del Congresso socialista La preparazione del Congresso socialista Una vivace critica alla Direzione del Partito Reggio Emilia, 2, mattino. Le critiche mosse dai socialisti reggiani sul loro orga.no locale, al metodi adottati dalla Direzione del Partito, circa la preparazione e l'organizzazione del prossimo Congresso Nazionale, di'cui la «Stampa» ha dato notizia, hanno provocato salaci ritorsioni in un commaato apparso sull'« Avanti I» Ora, la « Giustizia » ribadisce il suo punto di vista con una nuova sterzata alla Direzione del Partito e alli.Avanti!». «Beco ]'■ Avanti!« lavorar di punta e di taglio sulla povera calme della « Giustizia ».. Ma ci lavora di seconda manol L'ultima occasione offerta allo scampolisla dell'» Avalliti! » è quel trafiletto che raccontava deplorandolo,1 il fatto delle mozioni rivoluzionarie spedite con buste, e probabilmente anche con francobolli della Direzione del Partito. L'» AvantiI » chiama la nostra pubblicazione uno « scandalelto» che i gior-. naii borghesi naturai ni ente sfrullano è un ■ pettegolezzo» che avremo potuto risparmiare se ci fossimo informali ciel perchè, il rappresentante della frazione «riformista» fra i revisori dei conti abbia lasciato il suo visto senza alcuna protesta. Noi non abbiamo voluto sollevare scandali né crediamo che ii fatto denunziato possa riteneisi un pettegolezzo. Eh! no. Che si dia una sanatoria alla gestione amministrativa riveduta all'ultima ora, come sempre avviene nei nostri congressi, si comprende benissimo. 11 « revisore » guarda al campi esso della gestione e non può scendere al minuto esame di ogni singola registrazione. Ma nel caso concreto noi deploriamo un alto politicò nel quale la considcrtziQne lìnonziaria entra come elemento secondario. « Noi diciamo che tutte le frazioni hanno diritto di vivere e di far propaganda per acquistare aderenti; ma. non devono valersi dei mezzi che sono fomiti dagli iscritti alla Direziono per scopi di utilità generale, cioè comuni a. tutto il partito. Per esempio: i dirigenti la .Federazione socialista reggiana sono riformisti nella stragrande ma-ggiornaza. Ma nessuno di loro ha mai pensato di attingere alla' Cassa Federale per sopperire alle spese della frazione. La quale, quando esisteva, aveva un Comitato ed una cassa sua propria formata col contributo dei soli aderenti alla frazione. Ed anche ora che deve prepararsi al Congresso nazionale, la frazione riformista si vale dèi suoi mezzi e non di quelli del partito. La questione di diritto — anzi di dovere — che fu l'« Avanti 1 » con relativa affermazione che la Direzione deve valersi dei rtìozsi offertile dal "Partito tutto «per.far rispettare difendere e diffondere i principi della maggioranza » ci trova dissenzienti. Massimo pretenda che la Direzione di ten Icnz^i rivoluzionaria, rinunci ad avere un'animi politica, e ricusi di valersi del mezzi che ha .dal Panilo, iper far vibrare sempre la sua fedo e la sua volorità di azione rivoluzionaria. Questo è veramente il suo diritto e il suo dovere. I. Ma alla vigilia di un congresso che deve decidere dell'indirizzo del partito, la Direzione non può valersi dei mezzi che sono comuni al partito tutto per fare propaganda della propria frazione. \:Avanti sbaglia poi quando ricorda quel che fecero i riformisti nel tempo de! loro Governo. Essi furono cosi poco « ferocemente settari » che si lasciarono rovesciare tranquillamente, diremmo quasi con rassegnazione, senza faro proprio niente, nò coi mezzi loro ne con quelli del Partito, per resistere. Furono così « ferocemente settari » che nell'.lrapii.' del diretto da Claudio .Treves. Francesco Ciccotti. allora molto intimo della frazione rivoluzionaria e dei suoi capeggiatori, condusse una campagna sterminatrice contro riformisti e riformismo, sótto gli occhi indulgenti dei Trevcs stesso che pareva ci pigliasse gusto a sentirsi dir male parole. Furono cosi « ferocemente, settori » da aprire le porte alla Federazione provinciale socialista forlivese, capitanata da Mussolini e da questi staccata dal partito dopo il congresso di Milano, del 1010, dove il -Mussolini non era -riuscito a spuntarla contro Turali. Bissolati, irreves e- compagni. Ma basti dire — per valutare la sbagliatissima espressione daHytuòn- ii 1 che il segretario politico del partito era Savino Varazzaiii ! Tutto sarò, possibile a questo mondo, ma non inai che Varazzani possa essere bollato per <■ ferocemente setta- j.j -, I „ • « Dunque, senza acri parole 0 senza colpi mancini, noi crediamo che il rilievo della, « Giustizia » alla direzione del partito, sta fon- duSsscudfprozecvtlddcntaGspmrnaCgpddhnrndteobtupoqdpsmmahBilsvrt

Persone citate: Francesco Ciccotti, Mussolini, Savino Varazzaiii, Treves, Varazzani

Luoghi citati: Milano, Reggio Emilia