La cerimonia del Sestrières per il centenario della "strada napoleonica,,

La cerimonia del Sestrières per il centenario della "strada napoleonica,, La cerimonia del Sestrières per il centenario della "strada napoleonica,, PJ7;oroìo, 22. .bre, Nell'inizio della primavera del 1914, alcuni £ tnesi prima elio scoppiasse la conflagrazione CJiSn^tn^^l^aì^ìipi^^ sn^V^fflS ò^-;^^niarono una pita a Pragelato. Dopti il pranzo.""^6i incontrarono col sindaco cav. Criot, ilq.ualol proponeva Kostain. - fa allora capo- consolo del lounng Liuti Italiano m '.ormo, — ■ 'di organizzare qualche manifestazione turistica, clie avesse la virtù di far conoscere ed tóppròzzape l'incantevole nostra Valle del elusone. I.a proposta l'u accolta con simpatia, e IBeiia'aìtvo si ponevano a pensare <puae motivo «osse urite ad un tale intento. Lo studio fu lìrevo: In quell'anno ricorreva il primo » nietoano dell'apertura lilla viabilità della magnifica strada t'aita eostrurrc du Napoleone l. die, «isaleiutó 1" Valle pei tutta la sua lunghezza, •««traversa il Colle di Sestrlèrcs.fi dissenti Castina, ove si cònglunge alia strada del Monfeinevr.i e della Vallata della Dunvnce. Il motivo per organizzare unii mani fi stazione ora trovato; la comitiva proseguiva senz'altro pel Collo di Sestriere?, luogo iti mi il convegno ei sarebbe dovuto éftottunvo'. Di nonio alla stnuJa.. sii! pendii del Colle, esisteva una sorbente. L'jtig. llosiain divisava la costruzione di una rozitana-olielisco sullo Merico Colle, llswndone il .punto ove doveva in uni,'.arsi : i lavoi'l ìxsri'j, malgrado le non lievi difficolta., apeòio di indole ftnniisiaria, si sarebbero doluti iniziare al più presio e proseguire con alacre soilieeitudine, per modo chc la inàuguj-ailonò si fosse potuta effettuato nelle"-estate su ■ .^r-ivii. I,a morte troppo presto rapiva l'itiBegiiere Rostài'n, .prima che le sue speranze potassero avverarsi. i lavori venivano iniziati; t'obelisco-fortiana H'eniva.-innalzato, la conduttura per la condotta déll'àc'iiuà — lunga ben settecento metri -..-ira T'osta in opera; il grande convegno tu rislica t,i stava organizzando, quando l'orizzonte politico si rabbuiava e scoppiava la conBa»razi6ne europea. La festa progettata, e che l'in*?. Restai», modesto figlio dell • nostre Valli, assurto all'alta carica di direttóre dèlie <">ffleiné rial, e giustamente decoralo della croce ni inerito del lavoro, voleva grandiosa e solenne, più non polo effettuarsi. La, Colonia Pinerolese e Torino, che In ttialiiìfestaziono aveva posta sotto i soni auspici. La credulo giustamente che fosse alfine giunta 'S'ora opportuna per In celebrazione e si poneva n! lavoro con rinnovata fede ed éntusiasino, perchè avesse a riuscire quale la divisò (Alfredo Uòstain, che l'aveva progettala. Ed pe:,ulezcoamtraso razdesitdeLpi scefonpi.^•oioennepedatapesetebiKlfrnadegapamricstrl'oqumlemrieil Comitato orgahizzalore, di cui ora a capo|ml'avv. Edoardo Agnelli — figlio del grand'uff. inGiovanni — e wfiff'in pars il presidente delia soColonia Pinerolese il consigliere próviiiciale nenvv Cesare Armàndis, può andare siiiierbo. H !»liconvegno svoltosi ieri a Sóstrières riuscì granrtìoso <• solenne, di una grandiosità e solennità superiore forse agli Intendili • 'i degli sic-ssi orfr.raizzatori. La fontana-obelisco è eretta a destra della strada Nazionale, poco lungi dal piazzale del Firaraccnne. A forma di piramide, avente una n'itela di sene metri. iv- ih marmo .^?rp.eiitiiio, Iproiot.tn del luogo. Essa venne- eseguita su disegno dell'architetto cav. Carlo Chnrbonhet, m>tt" la direzione degli ingegneri -cav. Emilio day, asseiwore anziano di Torino, e Gustavo Cougn P.ayiuondet. entrambi figli di queste .regioni. Sulla fronte dell'obelisco è collocata "una targa su cui è incisa la seguente nobilissima inscrizione, dettata da S. E. il venerando senatore Paolo Boselli : « Mapoleone I — Ape umraerparoniloanndeli Fchpdiu so nel I8P5 — L'agevole Via — Che-agli scambi [nfrerpmnfi — Congiunse Piemonte e. Delunato a.— Cento anni dopo — Auspice — La Colonia diPinornleso di Torino — Fu eretto A ricordo ì doU'avvenimento — Questo obelisco — Inaugurato il 21 agosto 1931 ». AI'suoi piedi scaturisce una fonte frosrhissfina di afirpia, elio disseta il passante, La grande giornata Il tempu, che iter tutta la giornata-di sabato • era staio prodago di pioggia, ha voluto ieri ■ partecipare con. .tulio lo splendore dell'azzurro ,più smsrLante aiin festa della fratellanza liraTicn-itaWana. Sin dalle pri;:;e ore del mattino la.swsda Nazionale' — clic e appunto quel1* di cui si .commemora il centenario — fu •percorss dai due versatiti -della Valle Chi sono e di Susa da una liifiiirth. di automobili, ca- traion», biciclette, motbcteli, carri e da una imoltltudine di pedoni. Tutti volevano gkingere sulla sommità del Colle per dare il benve- ,n.u»o ai soldati di Francia. Quando alle 9.30 ■ precise ne è segnalato l'arrivo, «aliti moltitudine immensa è un prorompere fragoroso di < applausi e di evviva, «mi fa eco lo Marsigliese Bonata dalla fanfara del Battaglione Alpini ;Fe»ostrelle e l'inno Reale Italiano sonato dal- E>la banda del HB.o Reggimento eli Fanteria vfrancese. Pr.ma che si inizi la funzione, i Bofferto dai nostri «faciali un sontuoso ricevi- (imaino in onore dei colleglli di Francia, ■! co mHildnmchnroddcecel'wzanumdlonnello Faracovi del Sìo Alpini dee del bl: dsogno dei soldati dei due paesi di stingersi Ula mimo dopo ia grande lotta, nella quale rv- sciprocap^nfe i due eserciti hanno praueato la cfraternitàe 1 uguaglianza pel trionfo delia li- zberti. - A lui ha risposto bnllantemcnte ti gnernlo. Marjoullct. Fere un elenco completo delle autorità Ijassociazioni non è possibile : notale autorità italiane: S. E. Bevione, soite «ano alla presidenza in rappreseuian; .Governo, col rapo gabinetto cornai. Euìa, O'ilnlstro on. l''acta, i senatori Teofllo Rossi e Bryrmey, i deputati on. Mazzini e Olivetti, il presidente della Deputazione provinciale 'Grand, i.'fi. Anselmi eoi segretario coinm. Baldini e consiglieri .'.taffei. Mot mari e Annanl.èis, gli assessori Giai, Olivero, Casnssa c italvago per la città di 'l'orino, ii comm. Bo<t^a,-presidente della Camera di commercio, il ; Console di Francia a Tonno, il vice prefetto ■eomt.'i. Buggio col capo gabinetto cav. uff. Xattes, i generali Bonza ai, comandante la divisione militare, e Cctsia in rappresentanza del Comandante il Corpo d'Armata, i! raaffgliuTi Carrara per la Legione carabinieri, il colonnello Carletti per la Scuola <n applicaRione di cavalleria il colonnello, Zahorski del- covdnl'esercito polacco, il signor Léveiliey, segre-llrario della Colonia francese a Torino, i sin- ndaei di Pinerolo, Suso, torre Pelìice. Perosa PArgentina, Feneslrelle, Pragelato, Champlas Ctì'Co! e Cesano. Fra le notabilità, francesi: on. Andrò Pais'sant, sottosegretario di Stato atri! Approvvigionamenti, col suo capo gabinetto, in rajipresentanza de] Governo della Repubblica, il prefeito di (lup, i sottoprefetti di Bvlhhcon e,<i r.mbnm, i senatori Boniard e peytràl, pll on. Proal e Tov-itiont. i deputati N hi em al re e Planche, i consiglieri prOA'inciali ili Briancon n Ca Grave, l sindaci ili Brian.Qon, tiap. Aiguilles e Abries. i generali Mafjoullett. comandante il 11.0 Corpo d'Armata, 0 Bord -aiw. comandante ii gruppo foriiilcazioni delle Alte Alpi, il capitano Froment Konf-, comandante la Compairnia d'onore di !" arjcia. Il servizio d'onore è reso per l'Italia dalla in.» Compagnia de} Battaglione Finestrelle, al Romando del cap. Corniani, e per la Francia ria una compagnia <ii Chasseurs des Alper, al contando' dei capitano licite, l.a funzione s'inizia con la Messa dn camiio cele- • brata da. padre Giovanni Seiiièria, c'ue pronuncia uh elevata discorso improntato a! più olio patriottismo. Quando le autorità prendono ponto al palco d'onoro, io spettacolo e imponente. Ovunque e uno sventolare di vessilli delle duo nazioni. Migliaia e migliaia di perenno sono accoccolale, aggrappate' sueii spalti erbosi del colle e fermano on quadro pitto- • r**eo. Indimenticabile che viene ritratto da un appuro e chiù cinematografico, l'n numi roso groppo di donni: della Va! Chtsone, nei loro variopinti, cartiiìorisiiei costumi fraternizza còri altro riolla Valle di Cesano nelle sue bianche cuffletle formulile urrci sfondo stupendo, degno rie! pennello di valente artista VldNsmpmGgofrFrcidFssècldgftdgf1il momento 6 solenne-: un evviva formidabileInall'italia ed alla Francia.'è lanciato da mi-i'cR'iisia di petti, un applauso fragoroso, entti- dfiastier) cui rispondo il suono, contemporaneo mdepli Inni delle dite Nazioni sorelle, suonato rial le bande. Culo la irla e--: :ipi);<rc l'obelisco j eche dovrà tramandare alle future generazioni uIl nome del Grande Condottiero, ina pur quel- Iclo dell» benemerita Colonia Pinerolese a To. | nrino, che sotto gli auspici del Tonring Club Joquesta mnnifestaxione ha voluto e in modo c'cosl grandioso ha organizzato. Gli applausi io gli.et".'iva durano a lungo, non pochi sono [commossi. Solitati italiani e francesi fraterbjlzzano. Uno squillr» di tromba e si fa tutto uttorno un irlifeioso silenzio. A nome del Comitato organizzatore pania il (presidente _aw. Edoardo Agnelli, che dice ptMulz brevemente, dello scopo della manifestazione £ fa la consegna del ricordo al Comune di CJiamplns rlu Col nel cui territorio è compre- SWSnWxd«na«l5 ^^v^i^au^rnis,r0 on-Fac,a-che ""^ 'orazione uinciaie. H discorso dell'ori. Facta H osonU dlccndo chc ad u.n'ftccoita di persone, che amano lo Alpi stupende, ed as :,urgouo dalla poesia delle ineffabili loro bellezze ella contemplazione delle fasi storiche e comprendono i palpiti di due popoli fatti per amarsi, parve opiiortum ricordare il secolo trascorso, risuscitarne le. vicende e nello slesso tempo es. itare le affinità inviolabili di una razza che è plasmata Milla stessa gentilezza de! sangue, su la identica sfavillante luminosità dei senio, sulla comune immutata grandezza (itila stòria. La rievocazione fatta sul culmine delle Alpi f.i sì che i sentimenti possono ugualmente scendere dall'uno come dall'altro pendìo, diffondersi nell'uno coinè ;ie|l'ullro paese, sdoppiarsi in egual misura e penetrare feconda ne.^•i ànimi dell'imo e dell'altro popolo col ritoio vivido e creatore di nuove virtù, di nuove en rsie. di nuovo bene. K torse è felice coincidenza che l'occasione sia la strada creata dal grande Napoleone, perchè sono le strade Quelle che raccolgono dagli uomini tanta abbondanza di pensiero, tanto spasimo di desiderio, tanto fervore d'opera. — Passano sulla strnda più intense, più serrate, più ardenti le passioni umano: pli interessi formidabili, le imprese ardite, gli scambi, le commticn.zii.Hii. le virtù più resistenti, Kli umori più appassionati, tolto quello che freme, che esce, elio prorompe dall'anima umana trova urlio svolgimento sempre più ampio della vita sociale ii modo di azione sulle Iniiga striscia bianca ,-he par non finisca nini e pare voglia esprimere il destino eterno deli'umaniiti che sempre cammina, infaticata alla ricerca del suo bene supremo. « Tale concetto ha raggiunto sul colle di Scstrièrés, la sua vibrante manifestazione: dice l'oii. Facta. e oggi mi quadro smagliante nel quale si muovono tulle le tonalità del sem.ime.nto, tutti i colori vividi dei ricordi, le bellezze degli eroismi, le luci di una epopea comune, gli sforzi, i dolori, i. mnrtirii, le vittorie chc scintillano di ogni più grande virtù. ^N|mo cimento, e'sentiamo che qualche cosa di infinltamenh grande e awrintn por cui si sono rinnovate le antlciio fonti chc sparsero ne] tempo e neJlo spazio, sempre p dovunque, !» propulsione inesausta dell'ascensione li, la s< umana. Saluta i Governi, le Autorità, gli uomini che rappresentano i due Paesi, i campioni dei duo eroici Eserciti, le Associazioni, gii istituti che partano degli studi, del commercio, del lavoro, le bandiere sacre, e speciailmenie i giovani che si avanzano nella vita e lanciano lo loro benedette impazienze, : loro ardimenti, anche ì loro sogni ver*) tempi più fervidi, pieni di ogni idealità più pura che il fascino dei monti centuplica e affida ai votiti perche li spandano nette nostre lerre adorate. « O latina razza benedetta, — esclama 1 on. Facta. — che indovini. cTie. studi, che operi, che produci, stirpe magnifica di genialità e di potenza, noi ti salutiamo di quassù e ti mandiamo la più pura fiamma del nostro amoro, iu per far rio andiamo ancora più in alto col' [nostro pensiero: andiamo più in su, perei tè ci aiuta luici-.e. la convenzionale distribuzione I degli anni. ì < ' rappresentanti oei due Governi Prende quindi la parola S E l'on Bevione Egli si dice fiero di portare il saluto del Coa verno d'itslin. Il Presidiale del Consiglio on Bonomi ed il <Mm:stroper gli Affari esteri man- (inno ni l'apprésóntàntil dì Francia il loro cor Dobbiamo ancora parlare di ricorrenze e di ,.......... -i . i.i..nn i_ w mano i secoli, e l'umano tocca il sovrumano Halite la parola. Dante il suono divino. Dame il nome nostro, il nome della nostra lingua, del nostro popolo, del nostro genio, vita della nostra vita, anima della nostra anima, .affermazione e difesa della nostra immortalità. «■Fratelli di Francia, fratelli italiani. — conchiude l'on. Facta, — amiamoci: la gloria dei nostri sonimi sfolgora sovra di noi! ». I/on. Facto, che venne salutato da un caloroso npplsuso che significò a lui tutto l'affetto da cui è circondato, ebbe al termine del suo dire una prolungata ovazione. centenari? Orbene, più in alto, in questa ri- cerva, parliamo rincora di centenari, saliamo l'wio a uuello elio, afferma nella sua vera osse.n- za unica, Sovrana, assorbente tutta la storia nostra, quello pel quale basta pronunciare una sola parola, la parola che riempie, il mondo, perla quale sussultano i popoli, recla- diale benvenuto. La maUii((Stazione di oggi : deve essere .ara ad ogn cuore di italiano e Ui fran ose pel suo sigli ricalo e per ii suo .- scopo, per ciò che esalta del passato e per ciò che promeUeiierl'avvenire. Dice dell'eloquen- - za della strada, chc simboleggia il vincoloo - Da ultimo ha" la parola l'on, Teofllo Bossi. te pronuncia il suo discordi in lingua francefte. lig-li dà innanzitutto il benvenuto al con- ohe pronuncia il suo discorso in lingua fran-vivuiti in nome della Uffa Franco-Italiana, dell'AiiU-eiiobil-.-Cliih d'Italia 0 dell'Associrtóio-ne Liberalo Democratica di Torino Rievocaj: j, . -lla storia di questo valli: il passarlo di An-- nttiale, gii aocampamonti romani, lì"'transito di a Pompeo e Giulio Cosare, le ' incursioni dei s l e e e a , - ù i i - a o o a e Vandali, degli Unni, dei Goti e dei Saraceni" le glorie dei marchesi di Susa, i passaggidei marcanti del medioevo, esalta l'opera di Napoleone strada. In menti polli.™ particolarmente le battaglie combattute insle-me da italiani c francesi nel 1859, nel 1870 da Garibaldi a Bigione, e l'ultima guerra. Saluta gli alpini italiani e francesi fraternizzami oggi sol colle sacro; Inneggia al trionfo dellafraternità fra i due popoli che hanno comunirazza e ideali. Manda un vivo salmo alla Francia di cui esalta le bellezze e le ricchezze rievocaiìdo tinta l'opera della Francia nei se-cori in pace ed in guèrra ne!!--- arti noli"icionze e nelle lettore E prendendo lo spuntodal prossimo cinquanionario del traforo delFréjtis, augura che presto sia compiuta pur iano 11 Mai-iriti del medioevo, esalta l'onera f]i», che fece, oosinirro la magnifica ti rapida sintesi espone gli avveni- litici dell'ultimo secolo, ricordando strada Oi lx-Brianpon, cito unirà Tori siplia, e conclude auspicando una continua èra di pace per la Francia 0 l'Italia clic sul collo di Sestrieres si strinsero fraternamente la mano. Tulli gli oratori furono applaiiditissimi e diedero motivo a grandiose manifestazioni di giubilo e di patriottismo. Il corteo Un lunghissimo corteo di Associazioni e di follo plaudente, preceduto dalle Bando militari d'Italia e di Francia e dalla Filarmonica di Oulx, che alternano fra. applausi ed evviva gli inni nazionali, ha sfilato dinanzi alla fontana-obelisco. La folla, oramai non più 1 rattenuta, si precipita: tutti vogliono avvicieInarsi ai baldi soldati alpini d'Italia e di Fran-i'ctn elio sono iqtti segno ad indimenticabil- dimostrazióni. I soldati rispopdono con cono mnui evviva e visibile è la loro commozione, o lo cerimonia le rappresentanze deglio j eserciti delle due nazioni si riuniscono sotto i una vastissima tenda a fraterno banchetto. - Icori delicato pensièro ogni soldato francese o. | n-,, (lj mo fianco un soldato-italiano. Molti di b Jossi non conoscono l'idioma del camerata vio clno. eppuTe dopo pochi minuti essi sì com-i o o l e prendono a meraviglia e si dicono tutti i sentimenti di reciproca amicizia e fratellanzaSotto un hangar, gentilmente concesso d.ol Ministero della guerra, ha lungo il banchetto ufficiale. Alle mense imbandite con signorilini ed addobbate coi tricolori delle due nazioni alleate prendono posto circa trecento commensali, mentre 'al di fuori sotto un sole che splende in tutto il suo fulgore la moltitudine si sparpaglia per consumare 11 pranzo che si è portato seco. Allo spumante parlarono anewa dell'alto significato della festa e bene auspicando per un avvenire di pace, di lavoro e di progresso: l'avv Edoardo! , 'l' il _ , - r»^..._« »• » , » , • "Hf-l.U "~£P,npr >• ■P^-^niiiC "If"', ntf la i ^,MVrtSmÌf0ÌaiiSMLSSÌ"In^na^&JL Ronfivi' è P FiMa ì'^n" tìrCT f E Bele li Si n tante di Fmricia'on.- Passanti i^cS^An'- selmi per la deputazione provinciale, la.sses-: «ore rav C,i.ii ner In elttn di Torino l'nnr ! Airoandls per la eofoiSa VneS f ròn i Noblemaire deputato alla Camera francese 'chc fu valoroso comandatile delle truppe di Erancia sul fronte italiano e che da, fra en-!tust'.ist.ici applausi, notizia della prossima1 presentazione al Parlamento del progetto perì ia nuova ferrovia Oulx-Hrlancon. I