Il primo esperimento di industria agricolo=associata

Il primo esperimento di industria agricolo=associata Il primo esperimento di industria agricolo=associata I contadini partecipi alla gestione, agli utili ed al capitale dell'azienda industriale. Roma, 17, notte- i dOggi è stalo depositalo nelle mani del mi- cnistro di Agricoltura. dall'Oli. Miglioli, e do. gmani sarà comsegnaio al Presidente del Con-1 rsiglio, il testo del lodo arbitrale che ha chiuso! Lla lunga, e grave vertenza dei contadi ni biau-1 rchi del Cremonese. Come la storia di questa ; eagitazione, incomi'ticiala. colla occupazione delle terre e continuata per otto mesi mediante la ingegnosa applicazioni, della « gestione utile» da parte dei eilatadlni occupanti provvisoriamente le aziende altrui, e slata ovjgelto di aspri dibattili nella slampa e negli ambienti politici, cosi questo lodo arbitrale desterà vive discussioni per la sua ini- dilnoudl'aboliziitac del salariato e la sostituzione di una conduzione nuova a struttura associativa, nella quale scomparisse il vecchio regime del padronato ed il contadino diventasse Un partecipe alla gestione ed ai profitti dell'azienda industriale. Era trasportate, insomma, ed ampliato nel campo dell'Industria agricola, il programma riformatore avanzato dalle organizzazioni operaie più progredite nel campo dell'industria manifatturiera. Solo che mentre In questo le agitazioni furono soffocate dalla crisi e lo stesso Governo succeduto all'on. Giolitti ha abbandonato poi l'idea di applicare almeno inizialmente il controlla- operaio sulle «adusine, l'organizzazione bianca del Cremonese invece ha resistito ed ora trova coronato il suo sforzo da un alto e completo lodo arbitrale. Il lodo è opera molto ricca e profonda di elementi tecnici e giuridici, del prof. Antonio Bianchi, direttore della Cattedra ambulante di agricoltura di Brescia, quello stesso cui l'ori. Giolitti dette l'incarico di una inchiesta sulla importantissima agitazione rossa dell'agno scorso nelle campagne del bolognese. Egli, coadiuvato dai : rappresentanti delle pani, dottor Carlo Del Bo " inS- Morelli, ha inteso come dice ^lis^ so, di «elevare ì contadini ad ulna forma ,8Uperloi.e di attività, per la quale essi ven gono a trovarsi accanto all'imprenditore nel conoscere l'industria ito tutti i suoi dettagli ' e nei suoi risultati tecnici ed economici, sicché possano godere in equa ed alta misura dei benefici che l'azienda può dare ed es- portanza giuridica e sedale. Vi ìrasmcito un ! dlargo sunto del documciuo cosi come ò stato pubblicato questa sera. .lI contati A >ii bianchi in quelle terre lutili-1 gstrializzate a vasta unità culturale, dopo di i fiavere raggiunto tutte le possibili conquiste j scome salariati, domandarono la trasforma-: tzione del loro rappono civile e morale cogli i lagricoltori e l'on. Mignoli, è nolo, ha chiesto,asere' ila. modo proprio e seria, nella condizione di correre le alee relative all'esercizio industriale ». Come si vede, il prof. Bianchi ha inteso non solo di rendere il contadino partecipe della gestin.e e degli utili delf azienda, ma di ini 'ziarlo altresì alla formazione di un capitale iTO1''0.* c,onle apporto al capitale industriale dell-agricoltore ed afferente alle condizioni idel fc!nd0„. una. struttura giuridica origina lissima, che non entra nel tipo normale di contratto di società, eppure rappresenta una trasformazione prefonda di ogni sistema co,mune di contratto ili lavoro. Il regime del controllo 11 Biflnchi difende anzitutto la stabilità del contadino per tutta ta durata di una loca zicjiè. Il salariato nomade e dipendente dalla l'itera disponibilità padronale, scompare, E u è fnt(0 imrte(.ipe dell'azienda per tutta la durata, UeU'affitto ed è assunto alla condu- zione non più dall'agricoltore soltanto, per la durata poliennale del contratto. J lodo infatti stabilisce: l.o perchè in una d ran- nata azienda si applichi questo contra.io, il numero dei coniadini che lo chiedono Aon dcve essere inferiore a cinque ogni -500 per tiche ; la maggioranza cicli dei coloni attuat mente impegnali; 2.o cosliluitosi cosi il nu <-''eo dei coloni, esso procederà tosto alla no mina di uno dei propri delegati. La Commis sj uomposta (\aX conduttore del fondo, o da t,uesto delegato avrà facoltà di eliminare dal gruppo dei colcui partecipanti agli utili un piccolo numero di questi, comunque non superiore al quarto dei richiedenti. Qualora fra cuyluttare e delegati dei coloni nascesse r0 f]8l|p conteBtazlom, esse verranno, risolte inappellabilmente dal collegio dei probiviri Ai contadini nvi' ammessi nei gruppi a inle i-essènza, verranno applicate le disposizioni di legpè vigenti sul contratto agricolo, cioè rester.tiuo come salariati. I contadini non ummoJsl nel gruppo a partecipazione, no iranno richiedere l'ammissione all'Inizio del ia successiva annata agricola. Scelli in que I stcì mo.lo i collii partecipanti, essi provve - ««ranno alla nomina del toro secondo del* 8at°i 3.0 ali inizio di ogni anno agneolo " (,ualora ve ,ae sla richiesta dai coloni parte jJ,antij potranno essere ammessi al gruppo partecipazione, altri lavoratori, e ciò sino al - massimo di dieci uomini ogni 400 pertiche ■(ogni pertica è di 808 metri quadrati). Sulle m^^^'S^Ao^^ a di disaccordo decidere inappellabilmente il - collegio dei probiviri, al quale in questo caso i potranno fare ricorso anche i cittadini che -i s'r ritenessero ingiustamente esclusi, , %r^%S^i^l<^& il a |'egge Giolitti, è la seguente: « In ogni azienda eli coloni partecipanti agli utili nomineranno e ! due loro rappresentanti presso il conduttore. -lai quali spetler^io e seguenti faeMta: a< a Ue)?}| inventari e formazione dei bilal.ci; c) 7, riferire alle riunioni periofiche dei contadini , I lutei essati gull'atidam'àaM dell'azienda; d) e rendersi Interpreti verso il conduttore delle ^J^SS^^m^l^^^égS^ o a i a a i e , a a e ò o i o o a a a . . massa dei contadini al collegio, dei probiviri per la risoluzione dei dubbi che nascessero dalla esecuzione ilei coni ratto. A questi coloni il conduttore dovrà affidare, nve sia possibile senza togliere loro l'obbligo al lavoro manuale la funzione oggi assegnata ni capi servizi. La durata della nomina di questi coloni, sarà biennale e alla scadenza del primo anno uno solo verrà rinnovalo in seguito ad estrazione a sorte, limitandosi all'anno successivo! la rinnovazione del secondo. I due delegati saranno rieleggibili. La partecipazione agli utili Dove perù il lavoro de', prof. Bianchi sembra introdurre un congegno nuovo, è nel modo di determinalo l'intervento dei lavoratori nella partecipazione agli utili netti dell'industria', i quantitativi che spettano al Lavoratore e quello che va assegnato all'industriale, e i diritti che attraverso simile gestione possono maturare a vantaggio della classo dei coniadini. I coniadini associati sono retribuiti anzitutto col miglior patto colonico esistente nella provincia. Quindi le conquiste fatte o che si raggiungeranno, in ragione al salario, sono assicurate anche ad essi ; per di più essi parteciperanno con quoto di denaro in apporto al capitale industriale. Le quote che sono di lire 4000 per ciascun contadino e che il contadino può etevare fino a metà de', capitale impegnato nell'azienda, hanno l'interesse dell'otto per cento. Su questa somma, cosi come l'agricoltore, il contadino percepisce uno stipendio che varia a seconda della estensione deit'azienda, oltre agli interessi sopradetti sul capitale da lui conferito nella conduzione. Gli utili sono precisamente divisi, detratta la risèrva in proporzione delte due masse enunciate, cioè .retribuzione del conduttore ed interesse del suo capitale ; retribuzione dei contadini ed interessi dello loro quote. E' il sistema recentemente illustrato dalla Iwm&tarra, de! quale trovasi ampio esame nell'ultimo numero del Bollettino dell'Istituto internazionale di agricoltura. Su di esso si svolse una lunga polemica, quando Lloyd George intervenne nella vertenza del minatori determinando la loro partecipazione in uni' cifra che si aggira daH'80 all'!» per cento de gh utili, e quella dei pioprietar. delle minte re in una cirra che va dal 15 al 20 per cento, La stessa percentuale presso a poco appliche reiibe il Bianchi nel campo agricolo, il che evidentemente tronca ogni possibilità di spi: dilazione e di supciguàdagno da parte dello industriale, mentre intensifica la passiono al. lavoro de«li operai e dei contadini, ai quali non sfugge la possibilità di un largo profitto oltre la nonnaie retribuzione del loro lavoro. Ma il prof Bianchi ila creduto dover lare un passo più avanti. I contadini, egT.i dice, devono potar arrivare a metà del capitale in- dustriale ed alla fine della locazione devono risentire un particolare vantaggio da queslo loro sforzo: o prendersi l'intera azienda, o guadagnare sensibilmente sui sopraprofitti clic fi'agricoltore dovrà stabilire, qualora intendes se- rimanere ancora nella conduzione ossocia ta. Dice più precisamente il lodo: « Durante l'esecuzione del contratto la massa dei coloni avrà facoltà di versare nuove quoto nelle ma- ni del conduttore fino aula concorrenza della metà del capitalo investito nell'azienda. Alla fine del contratto, ai coloni che abbiano già versato nelle mani del conduttore .la somma anzidetta, sarà, riconosciuto il diritto di acquistare le attività esistenti in bilancio, quando per esse offrano una somma maggiore di quella che fosse per offrire il conduttore.. La somma dall'una o dall'altra delle due parti cosi offerta, costituirà la vera valutazione della attività, anche agli effetti dell'ultima divisione degli utili. Il che sta a dire che non scilo ci deve es-wre stimolo nel contadino a trarre dal suo lavoro un profitto maggiore annuale, ma egli deve avere la possibilità di realizzare attraverso i suoi sforzi ila sua completa emancipazione Molte altre disposizioni sono contenute nel lodo, veramente caratteristiche. Ad esempio, l'agricoltore al quale la veste di padrone <v letteralmente distrutta, non deve esercitare per suo conto e profitto proprio il commercio di ciò che egli percepisce dall'azienda, appunto per meglio utilizzare la capacità e le energie direttive in armonia con quelle lavorative dei contadini. L'inventario, clic con l'il novembre prossimo devosi fare, di tutte le attività dell'azienda, troverebbe quest'anno dei prezzi non sicuri, data l'altalena del valore mercantile del bestiame, del foraggio eco., sicché potrebbe verificarsi che l'anno venturo, diminuendo il prezzo di queste doti e scorte, l . contadini ne risentissero un danno. Ma il prof. Bianchi stabilisce che per quest'anno l'inventario sia semplicemente « descrittivo ». Soltanto l'anno venturo si attuerà la valutazione delle attività dell'azienda con le « norme ordinarie di stima ». L'organo direttivo Interessante è la costituzione ed il funzionamento dell'ergano centrale che presiede con larghi poteri a questo vasto esperimento di riforma agraria. Dice il lodo: «Per il notevole numero di aziende interessate a questo, contratto, per le caratteristiche di novità del contratto stesso, la Commissione ritiene indispensabile alla sua buona riuscita la costituzione di un Collegio locale unico di probiviri, il quale risolva in' modo inappellabile, non solamente tutte le questioni indicate dalla presente esposizione, ma anche tutte quelle che comunque potessero sorgere. Secondo la Commissione, questo esperimento, per quanto considerato entro i limiti modesti e pratici nei quali la Commissione ha creduto doverlo mantenere, meriia grande attenzione e doverosa collaborazione da parie di quegli enti o istituti che si interessano in questo momento cosi grave all'economia agraria del nostro paese". E la forma migliore eli interessamento, secondo la Commissione, si è quella di partecipare ai lavori di questo Collegio probivirale, che dovendo seguire amorevolmente c con altissima auloiiui il nuovo esperimento, potrà portare un contributo decisivo alla sua migliore riuscita. La Commissione dispone che il Collegio dei probiviri sia costituito da un membro nominato dal Comizio agraria di Cremona, uri altro membro scelto dalla Banca del lavoro • e cooperazione, sedente in Milano, e da un presidente nominato dal Ministro di agricoltura. I probiviri giudicheranno quali arbitri amichevoli compositori e potranno servirsi dell'opera di tecnici: per le controversie relative a questo contratto le parti non potranno ricorrere all'opera di nessun'altra Con> missione arbitrale ». Cosi sono eliminate lo rappresentanze direno delle due organizzazioni contadini e agricoltori. 11 Comizio agrario sta per gli agricoltori a significare l'elemento tecnico, la Banca del lavoro sia per i contadini a garanzia quasi per la palle finanziaria. Questo esperimento, veramente coraggioso ed importantissimo, dal quale può venire tutto un orientamento nuovo della legislazione agraria, esperimento che attua una cooperazione intelligente, perchè assorbe, utilizza il capitale, la capacità direttiva dell'industriale, ha bisogno di essere sostenuto con il denaro da anticipare ai contadini eoa l'istruzione che deve portare i lavoratori alle alte funzioni cui sono chiamati, partecipando alla gestione della prima e più sicura industria nazionale : quella agraria. L'intervento di un istituto che ha per scopo di favorire la cooperazionu è stato cei tanicnte bene studiato e non vi è dubbio che il Governo fornirà poi tulli i mezzi di istruzione tecnica che assi-. • curino le iniglioii energie dei contadini in' questa ardila e generosa riforma agraria. .Nel campo agrario, l'impressione che abbiamo subito desunta avvicinando alcuni fra i' più illuminati dirigenti dc'.rorganizzaziono nazionale, è che all'esperimento o prima o poi bisognava venirli e che nessuna zona poteva' essere più pronta della Cremonese, non solo perchè la ginnastica dell'organizzazione migliolina ha reso pronti e maturi quei contadini, ma anche perchè in quella zoua si ha la più compieta e moderna industrializzazióne delle grandi aziende terriere. Fra i socialisti si dibattono ancora idee e programmi*: socializzazione, esperimenti di cooperativismo, che richiedono ingenti capitali, lotta sul salavi a base di scioperi. Qui si prospetta in forma ormai completa e decisa, una trasformazione, che è indubbiamente conforme alle più alto aspirazioni democratiche, ma che tiene conto di luna una realtà economica ed' industriala solo distruttibile in chi si pasce di utopie, ed è perciò una riforma pacificatrice. Ci consta che essa sarà oggetto di particolare studio dai parto del ministro dell'Agricoltura e da parte del ministro del Lavoro, perchè c un contributo cospicuo alla prossima auspicata legislazione agraria. °

Persone citate: Antonio Bianchi, Giolitti, Lloyd George, Miglioli, Morelli, Scelli

Luoghi citati: Brescia, Cremona, Milano, Roma, Ue