Ferisce la moglie con undici coltellate e si colpisce quindici volte

Ferisce la moglie con undici coltellate e si colpisce quindici volte Ferisce la moglie con undici coltellate e si colpisce quindici volte e e l o i i e e i a i e r i o i à e i — e a a a o - Il sinistro episodio, clic ha inesso a rumore l'estremo lembo della popolosa regione di S. Secondo, ò avvenuto ieri mattina verso le oro il. Protagonisti detta tragedia sono il verificatole ferroviario Ernesto Massone, di anni 42, abitante in via Gioberti, -47, e la moglie sua Maria Carbone, poco più giovane, abitante in via Masseria, 4S. 1 due coniugi come ap pare del resto dalla circostanza dello due diverse abitazioni, vivevano da parecchi anni separati per una irriducibile incompatibilità di carattere, ma appunto perchè tale separazione datava da tanto tempo nessuno di quanti conoscevano i due coniugi avrebbe pensato che la situazione avrebbe provocato così sanguinosa tragedia. Colla Maria Carbone abitava un suo figlio, giovanissimo, a nome Enrico. La donna, decise di separarsi àncheda lui e di lasciare l'alloggio di via Massena, vendendone il mobiglie. Dove contava di recarsi la donna? La Carbone non lo disse, ma consigliò il figlio Enrico ad andare a chiedere ospitalità al padre in via Gioberti, 47, tanto più che ella si riprometteva di iniziare una causa per la separazione legale dal marito e vivere quindi completamente libera. Il povero ragazzo rassegnato nonostante il suo intimo e acerbo dolore, ieri manina si recò dunque nell'abitazione del padre per informarlo di ogni cosa e chiedergli se volesse accoglierlo in casa sua. 11 Massone — che è un uomo alio, taichinto, robustissimo, o rileviamo il particolare pbielle ila ia sua importanza — monto su tulle le furie quando il llgiio (ili ebbe comunicata la decisione della madre. Egli rispose che non intendeva prendere il giovane con sé: tornasse dunque con sua madre, la quale, anche mutando d'alloggio, avrebbe continuato a dargli ricovero e vitto. 11 tìglio tornò dalla madre e la informò della decisione paierna, ma la donna dichiarò al figlio: — Se tuo padre non ti vuole, io non posso tenerti. Vuol dire che andrai dal nonno ed abiterai con lui. Io intendo andarmene via è vivere da sola. fevatapea daatcocenodegrtisabavtrnosudipechprnepudaqummpoi'ineml'irabedMddafoiistPer la seconda volta. Il povero giovane ri-|ielece la strada da via Massena, 48 a via Gioberti 47 e si reco ad avvertire il padre della irrevocabile deliberazione materna. A questa comunicazione l'ira del Massone non ebbe più limite. Sembrava pazzo furioso. 11 giovane Enrico, sconsolato, tornò presso la madre per sapere, poveretto, che cosa avrebbe potuto fare: ma non ebbe il tempo cpiasi di parlare, che il verificatore Massone comparve a sua volta nell'alloggio della moglie. Egli investi la donna con atroci parole e poiché essa gli rispondeva astiosamente, tosse di tasca un coltellaccio a lama fissa e si soervabforecococomncleslanciò contro ia disgraziata colpendola furi-j- l'samenie e spieiatamente, La Massone-Carbone una. donnetta esile e piccolina, rentó di sfuggire al marito, che in suo paragone è un gigante, ma non vi riuscì. 11 Massone le inferse così undici coltellate al petto, alla schiena ed in apre parti del corpo e non desistetie se non quando vide la donna stramazzare sul pavimento cernie inanimata, mentre il tìglio Enrico invocava soccorso disperatamente. Persuaso di aver ucciso la moglie il Massone volle a sua volta morire e con freddezza incredibile, con uno stoicismo inaudito, si iuterse con lo stesso eoliello undici coipi al petto in direzione del cuore, li sangue zampillò a flotti, ma il Massone rimase ritto in piedi, quasi- non soffrisse. Allora si inferse altre quattro ferite, due a ciascun braccio, per svenarsi, ma nonostante che la lama-gli fosse I. laeschtedraleqnatilunddppenetrata profondamente nette carni sangui- jrriami egli non stramazzò. Lasciò soltanto cadere sui pavimento il colletto. f! pIn questo frattempo, richiamati dulie alte pgrida delia donna ferita e dal giovane Enr accorrevano già i vicini, i quali fecero avvertire le guardie regie che hanno la Sezione non molto lontano. Gli agenti sopraggiunsero poco dopo. Uno di essi, aiutato dai giovane Enrico, sgslcprese cura della donna elio appariva in gravis- isano staio e provvide a trasportarla all'usuo-1 c.dale Mauriziano. Gli altri agenti si occupare- ano del Massone; ina costui, a malgrado del co-1 (pioso sangue perduto,-volle andare a piedi al ; fvicino Ospedale e chiese soltanto che lo sor-|]reggessero. La resistenza tisica del Massone fu dtale che stupì perfino il dottor Basilio ch'era di ! sguardia al Mauriziano. Lo stupore fu anche | èmaggiore quando il chirurgo potè constatare che il Massone aveva quindici ferite gravi, delle quali — come dicemmo — undici al petto in direzione del cuore. La donna versava in condizioni preoccupanti. Occorse molto tempo per medicarlo le undici ferite prodotte dall'inferocito marito, Il dottor Basilio la fece ricoverare d'urgenza, riservandosi la prognosi. Quanto al marito fu pur esso ricoverato. Enti durante là dolorosa medicazione a cui fu sottoposto, non batic ciglio, dimostrando uno stoicismo incredibile. Anche per lui il medico si e riservalo ogni giudizio. Come dicemmo la tragedia ha prodotto, specialmente nel caseggiato di via Masseria, «8, una vivissima commozione p-J una infinita di commenti. Sembra — h alcuni dei vicini di casa che entrarono nell'alloggio subito dopo la tragedia lo affermano — che il marito abbia adoperalo, per la duplice sua spaventosa òpera un cofcllaccio da cucina, acuminato, che egli irovò sul tavolo e brandì mentre stava altercando con In moglie. Se la circostanza è vera, esulerebbe dal delitto la premeditazióne, alla quale faceva,io pensare alcuni dati di fatto raccolti secondo le primo versioni, principale fra i quali l'essersi il Massone preventivamente armato di un lungo coltello a serramanico. La tragedia viene quindi da alcuni ddvnAgecgsidqltssadcrdttbc——i [ interpretata \in modo aiijiiiuu'i discordante Id-}'dallo priore versioni. SI tnuterdilie. secondo 1 quésti commenti, di un'Improvvisa pazzia dai d (cui venne subitamente travolto il cervello del'Jv ferroviere. La gelosia, che evidentemente covava in lui da tempo, ha esploso in modo tanto repentino quanto irruente-. Fu una tempesta che sorse improvvisa nell'animo di lui, a simiglianza di qu'ellc bufere che scoppiano da un momento all'altro nella stagiono che attraversiamo, provocate dalla tremenda cani^ cola. E l'idea che il caldo abbia influito sul cervello del feritore ha trovato fra i vicini non pochi sostenitori... Quanto al diverbio che fu come il preludio della Irngedia, i vicini affermano di essere in grado di sapere su quale argomento esso vestisse Vi è dunque, chi afferma che il marito abbia esplicitamente accusata la moglie di avere allacciata una relazione amorosa, una tresca, con un operaio che pare il marito conoscesse. La donna negò vibratamente. Ma la sua deliberazione di abbandonare, l'alloggio di via Massena non solo, ma anche il figliuolo per recarsi a vivere in piena libertà, agli occhi dei Massone aveva acquistato valore di prova irrefutabile. Fu cosi che atte di lei denegazioni egli si infuriò sempre più, tino al punto di essere proso da un vero parossismo, da una specie di follia, sotto l'influsso della quale egli si armò del coltello e, forsennatamonte, alla cieca, si pose a vibrare colpi, prima sulla donna e poi su se stesso. Ciò elio narra la donna Abbiamo parlalo con una persona che nel pomeriggio si recò a visitare la ferita al Mau i'iziano. Essa occupa ima stanza a pagamento nello stesso padiglione in cui è ricoverato il marito. La persona che l'ha vista ha riportata l'impressione che il suo stato non sia disperato, Essa parlava con relutiva facilità, sebbene, di quando in quando, sentisse il bisogno di riposarsi e dt interrompere il discorso. La Massone-Carbone ha dato una versione molto diversa sui movente dell'aggressione compiuta dal marito. Essa ha innanzi lutto respinto con forza l'insinuazione del marito che essa avesse ii.trecciata una relazione amorosa. Ed a questo proposilo possiamo subito, aggiungere che crittd3Raocmzspqparl|ie testimonianze della portili dei vicini sono complètamente a sito favore- La donna era di abitudini modeste e laboriosa. Lavorava in casa da .sarta ed aveva una clientela abbastanza estesa. Si dice clic i suol guadagni fossero per tal modo abbastanza rilevanti. Sarebbe staio questo uno del motivi di rancore contro di lei da parte del marito, il quale — come vedremo meglio in seguito — non è dai conoscenti dipinto a luci così ionere come la moglie. Costei nel colloquio con la persona da noi interrogata ha esplicitamente; dichiarato clic la storiella delia tresca fu proventivamene divulgata, dal marito, a giustificazione del- l'atto ch'egli meditava di fare. Con tutto ciò I. la Carbone non ha avuto per il suo feritore espressioni violente. C'ora nelle sue parole, più che altro, una tristezza profonda e pacata. — Mio marito — ha detto — aveva un caratteraccio. Non ini è mai stalo possibile andare d'accordo con lui. Per questo ci siamo separati, sono già dieci anni: E' un individuo violento e autoritario- (Ricordo die solo per la questione del mangiare provocava delle scc nate. Una cosa non la voleva, un'altra non gli andava, ed erano proteste come se si fosse ti aitalo di chissà che. Per dirne mia, durante lutto il tempo della nostra vita in comune, io non sono stala padrona di portare in tavola detta carne lessata, perchè a lui non piaceva La ferita ha. continuato dicendo che aveva divisato dt recarsi a Pinerolo presso i suoi parenti. Il flplio sarebbe rimasto a Torino per jragioI1i al lavom> perché 6 meccanico in una fabbrica detta città. Il Massone ha preso a ! pretesto questa circostanza per opporsi al suo proppsìjo e darle dei dispiaceri. Essa ha la- sciato capire che il marito, geloso del suoi guadagni, intendeva che 11 ragazzo continuasse a^l essere mantenuto da lei. Venendo a parlare del tràgico episodio, essa ha affermato che il marito si presentò da lei con un colte! incelo da cucina in' mano, dicendole a bra1 c.i,melo : «O aggiustiamo quest'affare o io ti ammazzo'' »• Èssa rispose elio non c'era nulla 1 (la aggiustare perché si credeva in diritto di ; fare quello che si era proposto. L'altro, vista |]n spa fermezza, tirò in batto la faccenda della relazione- amorosa e poco dopo balzava ! su lei, vibrando colpi all'impazzata. Il resto | è noto. o , e a i , a o e i La poverella ricorda di essere siala sorretta do. una sorella, accorsa dal piano superiore dove abita, e dai figlio, Poi ebbe come un velo davanti agli occhi... Sul conto del Massone — abbiamo detto — non v' sono informazioni troppo uénigne. Alla locale Sezione di P. S., che può a ragione ritenersi bene informata, risulta che egli fosse dedito al vino. Questo è stato pure confermato dalia moglie, la quale, anzi, soggiunse che l'effetto del bere era in lui abbastanza strano-e caratteristico. Egli diventava iristo e cattivo non già sullo l'effetto immediato dotta ubbriacatura, ma iì giorno dopo, quando i fumi del vino erano scomparsi. Sul conto del feritore si aggiunge che ia lontananza della moglie non era da lui sontita, né rimpianta Egli non tralasciava occasione per proemerei qù'.ilche 3vngo amore-so... Cosi le figure del dramma di ieri! son-s andate man mano illuminandosi e precisandosi, sorgendo dal complesso delle chiacchiero cui il fatto aveva dato luogo. Si tratterebbe di una buona ed umile donna, vittima della brutalità di un marito violento. 11 modo stesso, del resto, col quale il dettilo venne consumato, dimostra la. violenza brattilo dell'uomo. Tredici furono le collellaie che egli inferse fitta moglie, e ben ventisette— secondo i referti dei medici del Mauriziano— i colpì dell'arma coi quali inveì poi conilo se slesso. Un paii.icolare pietoso, li figlioe Idei "due iterili, un giovinetto di circa sedici o arin't staziona in- permanenza all'ospedale; ai dove fa la spola fra In camera dove é ricol'Jverala la madre e quella del padre...

Persone citate: Ernesto Massone, Maria Carbone

Luoghi citati: Pinerolo, Torino