La riforma della burocrazia alla Camera

La riforma della burocrazia alla Camera La riforma della burocrazia alla Camera Un appello nominale sulle "punizioni,, Lo sfollamento dei ruoli - 13 articoli approvati Roma, 3, notte. La seduta antimeridiana, presieduta dall'on. De Nicola, incomincia alle 10. Seguita li discussione del disegno di legge: « Provvedimenti per la riforma deU'ahuninistrazione Ideilo Staio, la semplificazione dei servizi e la 1riduzione del personale ». l'art. 3 dice: « Entro I * mesi dalla pubblicazione della presente leggo j ciascun ministro rivedrà i ruoli 'del personale dipendente, e, sentito il Consiglio dei ministri, disporrà l'esonero degli impiegati od agenti, che per motivi di salute, per incapacità o per scarso rendimento di lavoro non siano riconosciuti abili al servizio. Il motivo che ha determinato l'esonero dev'essere espresso nel relativo decreto. S'applica di diritto l'esonero dal servizio agli Impiegati ed agenti, puniti negli Ultimi 5 anni con la sospensione dal grado e daUo stipendio non inferiore ai tre mesi, e a coloro elio essendo sottoposti a procedimento disciplinare per mancanze '.he possono importare l'applicazione di tale pena, ne facciano domanda prima della pronunzia dei Consiglio di disciplina ». BUON'OCORE propone un articolo sostitutivo che Bonomi dichiara di non poter accettare. CASALLNI rileva che l'art. 3 è in contraddiIzione con l'art, l.o, in quanto che, secondo l'art. Lo, deve precedere la riforma degCi organici, mentre in questo articolo precede la esonerazione di una parte del personale. BONOMI nota che l'eliminazione degli inidonei può precedere la revisione degli .organici. Le punizioni Presentano emendamenti Calò. Carapelle, Celesia, Tonello, Olivetti, Baldesi, Bovio, B l^iaHnflne baldesi dichiara di !modifl'are cosl U suo emendamento:... Non sarà tenuto conto nel provvedimento di eso nero delle punizioni inflitte per ragioni ed in occasione d'i agitazione di categorie ». BONOMI assicura che queste punizioni non saranno tenute in conto; prega l'on. Baldesi di appagarsi di questa dichiarazione e di ritirare l'emendamento. BALDESI prende atto di queste dichiarazioni. BERARDELjLI propone il seguente emendamento aggiuntivo: « Gli impiegati dichiarati dimissionari di ufficio nell''anno 1921 ai sensi dell'art. 42 del testo unico legge sullo stato giuridico degli impiegati dello Stato, approvato con decreto. 22 novembre 1918, saranno nello stesso termine di due mesi sottoposti ai rispettivi Consigli di amministrazione per avvertire se ricorrono circostanze favorevoli per la riammissione di essi in servizio ovvero per \l'esonero deglt^stessl^ ai _sensi^.dd presente articolo». — CELESIA riconosce l'equità del principio affermato in questo emenaamanto. BONOMI non può accettare questi emendamenti per ragioni di ordine giuridico; non può neppure accettare l'analogo emendamento dell'on. Monici. In sostanza si vuole chiedere una amnistia con un articolo di questa legge; ora, allo stato attuale della nostra legislazione, il diritto di amnistìa spetta al potere esecutivo. L'oratore, senza escludere la eventualità di una amnistia nélTavvenire, non può _ per ora prendere impegni | TURATI nota che la proposta Berardelli I non implica una amnistia generale, ma una semplice revisione del procedimento discipli .... . - 'impone, sia e si svolse a vemiero i procedimenti disciplinari. ItICCIO prega la Camera di non approvare emendamento Berardelli, poiché esorbita daU'obbietto di questo disegno di legge, I BALDESI insiste Perch^la Camera^ott w f*.™*!*™^}? e chlede 8,1 dl esso la v0" . ItM10ne nommale a a i i e e e a , , e e e o - C o e r o - BONOMI nota che si tratta di impiegati di- dell'ufprocedlmento alla Caemendamento Berardelli (violente mterrusixmi del deputato Huntar. che viene richiamato all'ordine una prima e seconda volta.). DB GASPERI, per le ragioni addotte dall'on. Presidente del Consiglio e dall'on. Presidente della Commissione, voterà contro, pur facendo voti perchè il Governo emani al più presto un provvedimento di clemenza. MONICI si associa all'ordine del giorno Berardelli. CONTI si associa anch'egli a questo ordine del giorno. , BONOMI propone di rimandare la votazione dominale su questo emendamento aggiuntivo al pomeriggio. DONATI dichiara che la domane1! di votazione nominale sarebbe ritirata quando il Governo lasciasse libera la Camera del suo voto. 'i'UNTAR ricorda che in Austria gli impiegati ferroviari e anche quelli di altre categorie non furQao mal puniti per avere scioperato, e afferma che l'on. De Gasperi nel Parlamento austriaco votò contro gli impiegali. {Vivi rumcri). — DE GASPERI nega in modo assoluto di avere in quella occasione votato contro gli impiegati ; del resto in questo momento si tratta di ufi'a questione che interessa il buon funzionamento delle amministrazioni italiane. (Applausi. Nuove .interruzioni dell'on. Tuntar). ' PRESIDENTE pone a partito l'art. 3. (E' approvato). Annuncia che sull'emendamento aggiuntivo Berardelli-Monici-Ccmti è stata chiesta la votazione nominale dagli on. Donati, Giacometti, Bovio, Verrtavoli. Bentini Costa, Salvalal, Pagella, Galeno, Mastracchi,' Zirardini, Tornelli, Tuntar, Marabinl, Turati, Bongiachinct Bussi e Amedeo. Indice ora la votazione nominole sull'emendamento aggiuntivo Berardelli, a cui si sona associati gli on. Monici e Conti, emendamento non accettato nè dal Governo nè dalla Commissione. CALO', segretario, fa la chiama. — PRESIDENTE comunica il risultato della votazione nominale sull'emendamento aggiuntivo Berardelli-Monici-ConU : Presenti 144 Astenuti 2 Votanti 241 Maggioranza 122 Hanno risposto SI' 74 Hanno risposto NO 133 La .Camera non .approva l'emendamento. La 'seduta termina alle ocre 12,20. La commemorazione di Caruso Alle 15 il presidente. De Nicola, apre la seduta pomeridiana. Tutti 1 presenti, compresi i membri del Governo, prorompono in un lungo applauso all'indirizzo dal'on. De Nicola i>er l'avvenuta pacificazione fra fascisti a socialisti. CAPI'ELLERI, segretario, legge il verbale, sul quale t'on. De Gasperi, popolare, smentisce l'affermazione a suo canco ed a carico dei suoi coìieghi popolari, di aver votato la spese di guerra al Parlamento viennese, come ha detto l'on. Tuntar. De Gasperi afferma di aver-difeso sempre l'italianità defila regione (Applausi dei popolari e dei fascisti). TUNTAR chiede di parlare per fatto personale (Rumori). Voci <}jei popolari: — E' ora di- finirla! TUNTAiR promette di leggere alla ripresa dei lavori un resoconto stenografico deile se--, dute al Parlamento viennese, dove è consacrata la politica austriacante di De Gasperi e compagni. , I popolari protestano violentemente ed infine il PRESIDENTE richiama all'ordine glt interruttori. TUNTAR continua, leggendo appunti, cha stanno a dimostrare l'opera spiegata psecedontemente all'awinessione del-Trentino dai rappresentanti del partito popolare. Difende invece ia condotta dei socialisti (Rumori altissimi). FINZI, fascista, spiega una frase detta all'indirizzo dell'on. Tuntar, che ha provocato da parte del deputato socialista la presentai" zione di un certificato medico;,egli ha data del pazzo non volendo dare carattere clinico alla frase, ma per il contenuto delle affermazioni del Tuntar. Parlano CAPASSO e Ton. ROCCO per commemorare Enrico Caruso. ANILE, sottosegretario alla pubblica istruzione, si associa a nome dol Governo. DE NICOLA si associa a nome della Camera e propone l'invio di con* doglianze alla città natale e alla vedova. DE NICOLA comunica che, avendo roto. Merlin optato per Padova, entra alla Camera! per Venezia, l'on. Ferrarese. Cosi anche per Pàrenzo entra l'on. Stanga. Giura l'on. Cucca e si passa allo svolgimento delle Interrogazioni. Dopo di queste e dopo lo svolgimento'di au cune proposte di legge, si riprende la discussione del disegno di legge: Provvedimenti ■per la riforma dell'Amministrazione deUo Stato, la semplificazione dei servizi e te riduzioni del personale. Lo sfollamento dei ruoli PRESIDENTE pone in discussione l'art. 4, nuovo testo, così concepito: «.Entro lo stesso termine, di cui all'orticolo precedente, ciascun, Ministro procederà alla riduzione del personale in quei ruoli nei quali sarà necessaria collocare a riposo i funzionari ed agenti che abbiano compiuto quarant'annl di servizio e G5 anni di età ». TURATI desidera conoscere se nel computo, edgli anni di servizio si terrà contò del servizio straordinario. BONOMI osserva trattarsi di questione assai complicata; prega quindi Ton. Turati di noniinsistere per un cambiamento dell'artìcolo. TURATI non insiste. Un emendamento dell'on. Baldesi, non accettato nè dal Governo, nè- dalla Commissione» è respinto. Il PRESIDENTE pone a partito: l'art. 4, con la soppressione della frase: « in quel moli riéì quali sarà necessario », che e'approvato. Il PRESIDENTE pone in discussione l'art. 5, così formulato: « Nei limiti dfelle; eventuaP eccedenze, gli impiegati, che ne facciano domanda, entro sei mesi dalla pubblicazione della presente léigge, sono collo* cati a riposo, od esonerati dal servizio, ouan«ì do concorra il consenso dell'Armninistì-azioiifli da cui dipendono e l'adesione del Mdmstro» del Tesoro». BONOMI mantiene l'articolo co-i, me è proposto e prega i presentatori dei vari! : emendamenti di non insistere. Si approvai! l'art. 5 nel testo concordato. Il PKK.SIDENTE pone in discussione l'art. 6, cosl formula-I to: « I funzionari ed 'Agenti esonerati sonai ammessi a liquidare la pensione 0 rindenniJ tà che possa loco spettare, ai termiTÙ deilo, vigenti disposizioni; coloro che abbisi» menai di cinque anni di servizio effettivo avranno, diritto a una indennità pari a tante niensilltil1 dell'ultimo stipendio, quanti sono- gli antri «il servizio computati per anno intero, la fraK zione d'anno, che sia superiore a 6 mesi. A3 coloro che siano collocati a riposo od esonfiJ rati dal servizio, ai termini dell'art. 5, Tfena altresì corrisposto un compenso pari a dottici mensualità dello stipendio goduto all'atto de* collocamento a ripoóo 0 dell'esonero. Per g$ : impiegati con meno di 5 anni di servizio, W compenso sarà pari a tante monsu'alità detì ruttino stipendio, quanti sono gli acmi ai servizio >. Dopo breve discussione, è approJ vato. II PRESIDENTE pone in discussione l'artl-i colo 7: a Dopo attuati gli esoneri é i colloca^ menti a riposo, qualora, nonostante l'appliJ cazione dell'art. 4 e 5, il personale in servK zio risulti ancora in eccedenza al numero fissato con le nuove tabelle organiche per t diversi gradi dei singoli ruoli, ciascun Mini" stro convocherà il Consiglio di Amministra-i zione, perchè disegni in ciascun grado gif impiegati od agenti che, fino alla limitaziouaì della eccedenza, debbono essere collocati ini disponibilità. Il Consiglio di Amministrazione! provvedere a tale designaziono eoa delibera* zione motivata, fenato conto del modb di] ammissione in carriera, del titolo _di proinos zione al grado attualmente occupato* da eia» senno, dei meriti di servizio e delle benemo-]. renze militari, guadagnate eventualmente dt*»i rante la guerra, delle condizioni di famiglia.: e se vi siano anche delle domanda degli io teressati ». i/art. 7 è n.popovato. Il PRESIDENTE pone lo discussione rsr*' ticolo 8: vii periodo trascorso in disponibilità è valutabile eoma servizio agli ì effetti della pensione; tuttavia, dnrantd, H detto periodo, per gli impiegati collocati in disponibilità, Io stipendio e le UodenaltiC caro viveri verranno ridotti di un quarto ai prtrr anno, di un torso al secondo, di nan mete, terzo e al quarto anno; trascorsi 1 qroatWa a/uni si farà luogo al collocamento a mosa Gli impiegati collocati in disponibilità w ramo riammessi in servizio wiì'amminis&a» zione secondo rordine di anzianità man mane' che si facciano posti vacanti nel loro greggi Quelli di essi che rifiuteranno 8 posto testi offerto, saranno considerati ttfenissiqpf 1; ■ora, j

Luoghi citati: Austria, Padova, Roma, Ton, Venezia