Londra risponda a Parigi

Londra risponda a ParigiLondra risponda a Parigi 66 Qualsiasi azione prematura, isolata e non atxto:ri$B< zata è contraria all' alleanza franco = britannica ec al trattato di Versailles (Servizio Speciale della STAMPA) a ia Nota del Governo inglese Parigi, 29, notte. Lord Harding, ambasciatore d'Inghilterra, si è recato stamattina a fare visita al signor Briaud, cui ha consegnato la risposta del suo Governo all'ultima nota francese che il conte di Saint Aulaire, ambasciatore di Francia a Londra, aveva lasciato mar-tedi tra le mani di loTd Curzon. Entrato alle 11,10 nel gabinetto del signor Briand, l'ambasciat,ore ne è uscito poco dopo. Recando il documento del suo Governa, l'ambasciatore inglese ha fatto personalmente al Presidente ael Consiglio un'esposizione di quello che conteneva il documento stesso. Il presidente. dèi Consiglio, dopo la visita dell'ambasciatore d'Inghilterra, si è recato a presiedere il Consiglio dei ministri; che egli Ha posto al corrente della situazione. Non essendo ancora compiuta la traduzione della nota, un secondo Consiglio dei ministri è stato "uoiivujato nella serata. Nel frattempo gli uffici competenti del ministero si occupavano della traduzione della risposta inglese, il cui testo comprendeva dieci pagine scritte da un solo lato. Ecco il contenuto sommario della Nota britannica Una prima parte di essa è consacrata ad un esame dei fatti, quali sono stati presentati dal Governo francese, e ricapitola sotto una torma chiara gli eventi che hanno avuto luogo dopo la presentazione della Nota francese alla Germania, il 1G luglio, senza consulto preventivo con gli Alleati. Ciò fu la prima indicazione di un allontanamento dalla politica di cooperazione finora seguita. Questa parte della Nota serve non soltanto a rammentare al Governo francese quello che è veramente avvenuto; ma ad illustrare la fermezza con la quale il Governo britannico ha sempre aderito al principio di stietta cooperazione e di scambievole consulto fra i governi alleati. La Nota esprime poi la sorpresa provata dal Governo britannico per il fatto del mutamento di condotta del Governo francese, che nei primi giorni di questa settimana si allontanò dal principio della cooperazione sul quale lord Curzon e l'ambasciatore di Francia avevano insistito o si erano messi d'accordo. La Nota rammenta al Governo francese il fatto che, dopo l'incidente di Francofolte del mese di aprile dell'anno scorso, Il signor Millerand, allora Presidente del Consiglio, diede il 9 aprile un'assicurazione definitiva che il Governo fran. cese non prenderebbe in avvenire misure iso late sulle questioni di interesse comune con gli alleati. La Nota esprime poi la sorpresa, causata non soltanto dall'intenzione apparente del Governo francese di allontanarsi dal principio allora accettato, ma anche per il tono insolito e apparentemente non amichevole della comunicazione del Governo francese di mercoledì scorso. Ripugna al Governo britannico' di credere che un tale tono racchiuda intenzioni non amichevoli da parte dei Governo francese. Tutto ciò che la Gran Bretagna chiede è che un'alleanza, che è stata cementata dagli spaventosi sacrifizi comuni, continui sulla stessa linea di scambievole fiducia. La Nota soggiunge che la Gran Bretagna, per arrivare a tale fine, ha già fatto molte con cessioni ai Governo francese, ed è pronta a continuare a farne, se la Francia continui a temere l'Inghilterra perfettamente al corrente dei suoi desideri. Ma. per quelìo che concerne il principio della responsabilità comune dagli Alleati per l'Alta Slesia, e altre questioni che riguardano ii Trattato di pace, è chiaramente imiwssibile per la Gran Bretagna di sottoscrivere atti di natura tale da scuotere inevitabilmente le fomdanventa dell'alleanza, in ragione della perplessità causata dal tono dell'ultima Nota francese. Il Governo britannico si sente quindi costretto ti chiedere quali spiegazioni delle sue intenzioni il Governo francese voglia fornirgli, poiché, sino a quando tale questione non sia delucidata è difficile vedere su quali basi la coopcrazione degli Aliati può continuare. Neila Nota britannica la questione del Consiglio Supremo non fa oggetto di nuove proposte, in attesa di un miglioramento della atmosfera; ma il .documento esprime in tutta la sua estensione la viva speranza che nulla verrà fatto dalla Francia per indebolire ia solidarietà dell'alleanza, alla quale per numerose ragioni, tanto sentimentali quanto politiche il Governo e il popolo britannico sono profondamente attaccati. C onirorisposta francese Nel Consiglio dei ministri riunitosi nel pomeriggio, il signor Briand ha reso conto della conversazione che aveva avuto nella mattinata coll'ambasciatore d'Inghilterra e delle deliberazioni del Governo britannico. Il signor Briand ha esposto in modo particolareggiato la forma nella quale egli si proponeva di rispondere al Governo inglese; ed il Consiglio ha approvato all'unanimità le sue vedute. Stasera il signor Briand ha ricevuto lord Harding, ambasciatore inglese, a cui ha partecipato la risposta del Governo francese" alla nota britannica. Nel pomeriggio il signor Briand aveva ricevuto in udienza l'ambasciatore d'Italia conte Bonin Lon- Éiiil , m

Persone citate: Bonin Lon- Éiiil, Briand, Curzon, Harding, Lord Harding