Come è stato risolto il dissidio tra Francia e Inghilterra

Come è stato risolto il dissidio tra Francia e Inghilterra Come è stato risolto il dissidio tra Francia e Inghilterra Il Consiglio Supremo convocato pel 4 agosto deità Stampa) {Servizio spedala Londra, 26. notte. La crisi sorta ultimamente nei rapporti anglo-francesi sembra essersi risolta con leggere concessioni fatte dall'una e dall'altra parte. La Francia ottiene la convocazione della conferenza degli esperti ; e l'Inghilterra la convocazione del Consiglio t Supremo. Non si sa ancora se Lloyd George potrà recarsi a Parigi il i agosto. Nel caso che egli fosse nell'impossibilità di assentarsi da Londra, come appare probabile, egli sarebbe sostituito da Lord Curzon. Il ministro degli Esteri partirebbe allora scompagnato ua Ba.lfour e da una schieri) di tecnici del For-eign Office. Oggi intaniti sono partiti alla volta di Parigi i tre rappresentanti dell'Inghilterra alla conferenza degli esperii. Essi sono il signor Horst, primo consulente legale die ministero degli Esteri, ed i signori Tufton e Waterlow, capi-servizio a) dipartimento degli affari europei a quel dicastero. Il signor Waterlow, sia detto di passaggio, è autore di alcuni memoriali sulla questione albanese, discussi recentemente alla Conferenza degli ambasciatori a Parigi. Negli ambienti diplomatici inglesi non si nutrono molte speranze sui risultati dei lavori degli esperti. Le soluzioni proposte da autentici o improvvisati tecnici e spe; cialisti della questione della Slesia, non hanno finora contribuito a fornire ai Governi dell'Intesa dati sostanziali e incontrovertibili su cui fondare una. sentenza. Per quanto lo schema di soluzione redatto dal conte Sforza avesse incontrato qui a suo tempo vive ostilitài, esso sembra, nel momento presente, incontrare qualche maggior favore, per lo meno da parte della diplomazia inglese. Non si esclude anzi, data la poca o punto fiducia attribuita qui all'opera degli esperti, che il Consiglio Supremo, cui spetterà il compito grave di riesaminare l'intero problema, finisca con l'adottare una soluzione non molto dissir rnile da quella proposta dal nostro ex-ministro dogli Esteri. Si riconosce che la linea tracciata dal conte Sforza per )a spartizione del triangolo industriale della Slesi è tutt'altro che ideale ; ma si riconosce che fra le innumerevoli proposte, essa possiede il vantaggio di essere fondata su alcuni solidi principii, anziché su più n meno disinteressate idee preconcette. Ieri sera, in una riunione, del Gabinetto, fu discussa ancora una volta la questione dell'invio dei rinforzi militari nell'Alta Slesia. Lord Curzon, che aveva appena lasciato il conte di Saint Aulaire^ riferì le vedute francesi al riguardo. La questione fu esaminata tanto dal punto di vista politico quanto da quello militare ; e all'itnanimità fu stabilito di attenersi ai principii già esposti da lord Curzon al rappresentante della Francia. L'Inghilterra non si dimostra nò favorevole nò contraria all'invio delle truppe. Essa intende però far valere le sue particolari vedute al riguardo in sede di Consiglio Supremo, e seguirà te decisioni che colà verranno adottate. Nel frattempo il Governo inglese esige dalla Francia che si astenga dal compiere atti equivalenti ad una aperta violazione degli 'impegni di Francoforte. La questione dei rinforzi militari sarà discussa sotto tutti i suoi aspetti dalla conferenza di Parigi. L'aito commissario inglese ad Oppeln, signor Aroldo Stuard, convocato d'urgenza a Londra, è arrivato oggi in questa capitale, e si è subito recato a conferire a Dawning Street con Lloyd George e con Lord Curzon. L'opposizione inglese alla richiesta di rinforzi non sembra dover creare gravi attriti fra Londra e Parigi. Stabilita infatti la convocazione al quattro agosto del Consiglio Supremo, tutto autorizza a ritenere che la Francia consentirà ad effettuare i suoi piani militari solo quando l'opportunità della loro esecuzione sarà riconosciuta. Si fa notare a questo riguardo •a Londra che i preparativi per l'invio di truppe e l'organizzazione dei loro equipaggiamenti e doi servizi connessi esigono un itempo non certo inferiore a quello che separa dalla data stabilita per la riunione 'interalleata. La partenza dei rinforzi francesi! non potrebbe ragionevolmente avvenire prima del cinque o sei agosto. La Francia, quindi potrà, senza danno di sorta, attendere la decisione al riguardo dei capi 'dei Governi alleati. I preparativi militari potrebbero essere iniziati fin d'ora, al solo rischio, in caso di una decisione contraria dal Consiglio Supremo, di dover ritirare l'ordine di partenza, e di rimandare ai loro depositi abituali le truppe concentrate sulla frontiera renana. Ma a queste brusche smobilitazioni la Francia - ormai abituata ! Si conferma stasera da persona bene in¬ formata che nel prossimo convegno interalleato sarà discusso, oltre alla- questione della Slesia, il problema delle sanzioni lungo il Reno, ed i risultati dei processi svoltisi alla Corte Suprema di Lipsia.- Alcune questioni connesse alle riparazioni tedesche saranno esaminate dai capi dei Govciini alleati prima della riunione vera e propria del Consiglio Supremo. Con molta probabilità importanti colloqui extra-conferenziali si svolgeranno a Parigi sul tema del disarmo alla Conferenza di Washington.

Persone citate: Aroldo Stuard, Curzon, Lloyd George, Lord Curzon, Sforza