E per il servizio postale?

E per il servizio postale? E per il servizio postale? pp\ Dopo la campagna condotta dal nostro giornale per mettere riparo ai disservizi postali tu inviato a Torino, nel marzo scorso l'ispettore f ministeriale comm. Picarelli, Il quale dopo diversi giorni di permanenza biella nostra città credette d'avere studiato bene lo cause del male e d'averne trovato il rimedio, che rese di pubblica ragione c Bui quale diede affidamenti con la relazione latta U 7 nvtrzo nel salone della Lega Esercenti n per mezzo delia Stampa stessa. Ma, Idopo Che cosa si e facto? Un bel niente di pratico. A questo riguardo e per evitare Bespocisabilità proprie una Commissione iel personale delle Poste centro ci ha predati di essere sentita. Da quello che ci ha riferito risulterebbe che ad eccezione di gualche insignificante provvedimento, nessuna misura atta a migliorare i servizi n ■stat* iìncura presa. E infatti allo stato Ijuo ente e tuttora il servizio di recapito telegrammi ed (espressi; sempre al palazzo Idi vip. Alfieri sono alcuni reparti che si dovevano trasferire al nuovo palazzo dei (telefoni per far posto all'ufficio" pacchi che Continua invece "a restare in via Valeggio [con grave disr.yio per il pubblico; nessun orario prolungato di servizi postali è stato attivato in prossimità della stazione, nè migliorati sono alla Posta Centrale i serKrizi di sportello, da tempo riconosciuti insufficienti allo sviluppo delle comunicaziotar^diittadine. E' invece notevolmente peggiorato quello del pagamento vaglia a dotnicilio. 1 portalettere addetti a tale lavoro sono stati ridotti, con disposizione recentissima, da 1? a 6, i quali dovrebbero sembra impossibile — servire una città bopolata di quasi 600 mila persone. Per effetto di questa... geniale rlisnos'zione quasi la totalità dei vanii a inferiori non viene blù_ pagata a domicilio, cosicché i destinatari sono costretti a. r-erdere una mezza giornata di lavoro n far coda davanti lo sportello di via Alfieri col pericolo di sentirsi poi dite " 11 suo documento non è Valido, ritorni con un altro! ». ÌE tutto onesto si Vliirirnerebbe facilitare I pubblico il minle, stando sempre a quano ci viene riferito, e mina/"-'"'- da un'altra agitazione apportata dal vivo malcontento che serpeggia fra il personale degli uffici centrali. La Commissione ci ha detto jtestualmente: » 11 comm. Picarelli Giudicò In massima buono U personale di Torino. Kon è una. novità per noi che assistiamo Riornalmenle alle mille difficoltà attraverso le quali si dibatte per mandare avanti i j Iseijvizi, ma anche la pazienza dei buoni deve avere un limite. i « Da cinque mesi si attende che venca Ottemperata la promessa di migliorie sulla luce e igiene: è lecito di chiedere per quan!to tempo si dovrà ancora aspettare? E fiell'attesa, in omaggio alla luce riconosciua insufficiente, si lasciano mancare le lampadine anche agli << att <■"<+>■ » esistenti, mentre per migliorale l'igiene s'incominIcià col trascurare anche la pulizia, che resta affidata ad un unico e solo povero vociente di circa 70 anni! Ci vuole ben altro ber la pulizia d'un palazzo dove lavorano j circa mille persone. Ma la pulizia e l'igiene sono conservate nel gabinetto del Direttore Provinciale e tanto può bastare! Che dire poi della mancanza quasi completa di ma^ irto, porta penne, pennini, ca.rta assorben te, calamai, inchiostro, ed in una. parola di Ogni altro oggetto di cancelleria? « Le spese d'ufficio non basta.no e bisogna contentarsi! » rispondono i dirigenti. E non 6 àncora tutto. Mancano regolamenti pratici e di possibile attuazione; nessuna indennità )ài rischio, nessuna valutazione sotto qualsiasi forma del valore individuale o dei , servizi più delicati, niente acfoglirnen- i to di eoue richieste; e con tutto ciò c'è ancora chi non si perita di dichiarare che-lo' Cause del disservizio vanno ricercate nelle i cattive volontà e nelle deficienze qualitative Idi parte del pedonale. Ma chi cosi log- ì permente sentenzia sull'ordinamento degli i uffici non si e mai preso li briaa di visi- j tarli! In realtà ci sono insufficienze che | Sono dovute a tutto un complesso di cose j phe il Ministero dovrebbe conoscere e che traggono origine da tutto un sistema non | più consono con lo sviluppo dell'azienda».! La Commissione si è accomiatata dichia- l frando che intende adoperarsi perchè in gualche modo si risolva una situazione Insostenibile.

Persone citate: Alfieri, Picarelli

Luoghi citati: Torino