Tumultuosa seduta alla Camera

Tumultuosa seduta alla Camera Tumultuosa seduta alla Camera Pugilato e lancio di sedie -1 discorsi di Meda, di Nasi e del comunista Tunta Roma, 20, notte, ic.Mie 15,5 il Pres., on. De Nicola dichiarai aperta la seduta, con meno di cinquanta de putati presenti. Il banco del Governo è deserto. L'on. De Capitani legge il verbale della tornata precedente. Alle 15.10 entra nell'aula l'on. Bonomi che appoggiato vicino alla scaletta del primo settore parla con l'on. Vincenzo Riccio. Entrano quindi e prendono posto al banco del Governo i ministri Gasparotto, Haineri. Dopo in solite comunicazioni dell'on. De Nicola si inizia la votazione. I deputati sfilano innanzi ai banco e depongono nell'urna la loro scheda. Intanto l'aula si affolla di oltre 250 deputati. Non si nota di notevole che colloqui e discussioni. Sale al banco della Presidenza e parla lungamente con l'on. De Nicola il leader dei fascisti, Mussolini. Ai settori estremi in mezzo ai socialisti l'on. De Bcllis tiene circolo; attorno al deputato pugliese si notano gli on. Modigliani, Dugoni, Tessitori od il comunista Graziadei. Al banco del Governo, ove sfilano vari deputati paviano animatamente il Presidente del Consiglio i ministri De Nava e Corbino. Intanto alla votazione partecipano anche i socialisti. E si riprende la discussione sulle comunicazioni del Governo.. L'on. Meda MEDA (Segni di attenzione). Farà brevi dichiarazioni di ordine strettamente politico. Constata che nessun Ministero di colore sarà più possibile in una Camera eletta a sistema proporzionalista tranne nella ipotesi, assai improbabile, che un partito riesca a conseguire la maggioranza assoluta nel paese e quindi nell'assemblea. Si compiace di questo fatto perchè come ritiene un.bene il proporzionalismo, così crede un bene la sua inevitabile conseguenza che è il collaborazionismo, e subisce pertanto la necessità parlamentare che ha ancora una volta portato ad un Gabinetto proporzionalista come un male necessario, ma l'accetta come un bene intrinseco, cioè come l'avviamento ad una migliore educazione politica del popolo, come una utilizzazione di energie conferenti al vantaggio pubblico, come un nuovo sforzo d'avanzare sulla via delle mutualità e delle corresponsabilità politiche. Il fatto che l'on. Bonomi proviene, sia pure remotamente, dal socialismo, lo rende più adatto a significare quell espansione del principio collaborazionista quale l'oratore crede debba essere acconsentita da un concetto realistico della vita moderna. Non sono più i tempi in cui si poteva desiderare di salire al governo: oggi, si accetta di salirvi per spirito di civismo. Tanto più quindi merita di essere aiutato dalla fiducia della Camera, l'uomo che assume di reggere il paese in ima ora particolarmente aspra della sua stona, e che ha forse storicamente la missione di aprire la via a collaborazioni sempre più larghe. (Vive approvazioni al centro). Esamirando talune delle critiche mosse alla composizione del Gabinetto, nota come sia effetto del suffragio universale e del sistema proporzionalista il dover attingere i ministri, contro le classiche tradizioni parlamentari, anche fra uomini relativamente nuovi, perchè è andato sempre più diminuendo nell'assemblea elettiva il numero dei consolari. E' un effetto che offre certo qualche inconveniente, ma che ha pure i suoi vantaggi. Quanto all'assegnazione dei portafogli, anemia che l'abbandono di qualsiasi pregiudiziale che abbia carattere e significato di sospetto o di sfiducia verso questo o quel gruppo è indispensabile omaggio alla lealtà che deve porsi a base della collaborazione. Afferma che la scelta di un popolare per il dicastero della Giustizia e dei Culti, a pai-te ogni altra considerazione, lungi dal nuocere alla nazione, può molto giovarle, perche testifica, anche in faccia all'estero, la concordia nazionale sulle questioni relative alla integrità ed ai diritti dello Stato. (Vivi applausi al centro!) ; e insieme la scomparsa di apriorismi dottrinarii, o, peggio, di tendenze settarie che solevano in passato attribuirsi ai governanti italiani di fronte alla grande forza morale e civile impersonata da secoli nella Chiesa universale. (Vivi applausi al centro). Attende che sui banchi delle sinistre e del centro si riunisca quella larghezza di suffragi che permetta all'on. Bonomi di condurre vita sicura ed operosa. Per suo conto, non ricercherà che cosa significherebbe una nuova crisi ministeriale: teme bensì che avrebbe risultati assai dannosi, perchè, oltre allo scuotere sempre più il nostro credito all'estero, prostrerebbe la sua resistenza morale, che invece ha bisogno di essere salda, sia per superare la fase di crisi economica nella quale slamo entrati e che dovremo attraversare in mezzo a molte sofferenze, sia sopratutto perchè possa avere un impulso serio, efficace, decisivo, l'azione dei poteri pubblici nell opera di ricostituzione dell'imperio della legge, che tutti sono concordi nel ritenere ormai improrogabile a qualunque costo. (Applausi al centro). _ . ,. Bene ha fatto il Presidente del Consiglio ad esplicare i suoi spiriti conciliativi per ottenere che le stragi cessino in virtù di un accordo tra le parti contendenti, ma non si può nascondere che 1 conflitti avvengono oggi con carattere di maggiore gravità, perchè sembrano sfuggire alle direttive delle organizzazioni politiche, e rivestono caratteri a cui noni sono applicabili neppure le giustificazioni iniziali Il Paese, che si sente, prima che minacciato disonorato da tanto infierire di violenze {approvazioni), sorreggerà il Governo nella via che esso vorrà prendere per affrettare il risitabilimento dell'ordine. L'oratore osa anzi credere che i primi a desiderare una condotta di governo decisa e severa sono i colleghi che stanno alla Camera come gli esponenti delle parti dalle quali fuori della Camera si combatte la guerra civile. (Approviozioni commenti, interruzioni all'Estrema sinistra). Conclude affermando di aver esposto 10 ragioni che gli fanno desiderare di vedere 11 Gabinetto Bonomi confortato e rassodato dalla fiducia della Camera con una sincerità di sentimenti la quale oltrepassa le contingenze parlamentari e la deferenza alle persone, e si alimenta alla visione alta e superiore della Patria, perchè, come ogni buon italiano, non ne considera sicura la gran dezza e la prosperità se esse non riposino finalmente stilili libertà e sulla pace interna. (Vivissimi prolungati reiterati applausi al Centro, moltissime congratulazioni, commenti). L'on. Nunzio Nasi nasi : — La. fiducia nelle sole enunciazioni programmatiche è in crisi fin dai tempi di quei programmi di Agostino Depretis che furono detti attaccapanni, e sono in crisi anche le buone norme costituzionali- Da un pezzo i Presidenti del Consiglio preferiscono ritirarsi senza attendere un voto contrario del Parlamento. L'oratore ricorda le parole di un vecchio parlamentare che ebbe a dire a lui, appena giunto in quest'aula, come qui la questione principale fosse pur sempre quella di giungere al banco del Governo. Al ritiro del l'on. Giolitti concorsero, del resto, alcune circostanze: prima quella della sconfitta che il passato Governo, con la politica dei blocchi, riporlo riolle elezioni. A torto gli amici dell'on. Giolitti cercarono di separare nel campo della politica estera la sua responsabilità da quella del Ministro degli Esteri. Nè 35 voti potevano parere sufficienti all'on. Giolitti, tanto più che gli era venuta meno quella benevola diffidenza dell'Estrema Sinistra alla quale aveva contantemente aspirato. Ma la crisi presente si/ipassa la responsabilità di uomini e di Governi, siccome quella che è un riflesso della crisi che attraversa il Paese. Circa la invocata collaborazione socialista, essa non può poii essere desiderata da chiunque, al disopra dei riflessi partigiani, guardi agli interessi veri del Paese, e l'oratore l'affretta con i suol voti. Quanta all'intesa Ira il Partito so- mlmd cialisfca e il Partito popolare, è innegabile che fra l'uno e l'altro esistono punti di contatto, o e o à n i e e o a i o a e o a n i - Trova ingiusta l'affermazione che in Italia manchino uomini che abbiano attitudini intellottuaj di uomini di Governo. Soto potrebbe domandarsi se a questo attitudini intellettuali corrispondano quelle del carattere. La crisi passata non avrebbe senso se non fossero mutate le basi della situazione parlamentare. La caratteristica dei momento presente è il più stretto accordo col Partito popolare. Non crede però clic questo Partito sia divenute l'arbitro della situazione. li Governo p:-esente rimane un Governo di coalizione, ma l'esperienza insegna che i Governi di coalizione sono i meno atti alle grandi e coraggiose riforme. Cosi non crede che dell'Istruzione sia, più te non fu e non e entusiasta, ina una ruuniw della le&ge elettorale non può essere che una opera ponderata e matura; .'e più acerbo critiche contro la proporzionaie vengono dai partiti medii, i quali devono però persuadersi della necessità dil organizzarsi di fronte all'a tendenza generale della società odierna di raggrupparsi iseoorido lei varie tendenze e interessi. Con tale tendenza i? Paese reagisce contro ogni forma di assolutismo, sia essa di un dittatore o di una oligarchia. -Mia stessa aspirazione e a più profonda libertà corrisponde l'aspirazione a un razionale decentramento. Oueato nuovo spirito pervade cosi la politica interna come la politica estera, e in materia di pd'iitica estera l'oratore reclama un più ipreciso e coraggioso indirizzo, sconto da queliservilismo, che oi screditava all'estero senza;neppure esimerci dalia diffidenza e dal sofspetto. Non si tratta di imperialismo, nè di |avventure militari, ma è certo che uomini ;senza coraggio non dovrebbero coprire uffici !delia più alia responsabili là; Attende intanto |di conoscere quale attuazione avranno i prò-.positi manifestati dal Governo. Quanto a.te|riforme finanziarie e amministrative, esse jdebbono avere per presupposto un criteriodi equa giustizia distributiva, per modo cne non sianvi Provincie p regioni che vertano 1loro interessi sistematicamente sacrificati. Cir- ca la presente crisi indus^triale^ crede che essa.. sia in parte anche effetto d» malsani <«oismi.Conviene pero finirla col sistema di un mi-linteso protezionismo, che tiene art flciosamen- - in piedi Industrie tisiche e malsane, limi-te tfffi&SS?? Pa^Augm^chl!81SS» la guerra e il susseguente periodo di 'agita-zioni polirtene possa sorgere per l'Italia un'era di pace, necessaria per sanare the sue (Travi ferite. Conclude ricordando alte idea IMà cui si ispirò l'opera di Giuseppe Mazzini che affermo sempre il rispetto di tutte ;e Patrie e la difesa di ogni causa di libertà e di giustizia (Vìve approvazioni, vivi applausi, molte congratulazioni). L'on. Ciriani CIRIANI credo superfluo indugiarsi ad analizzare le origini e le vicendio della recenteorisi mentre urge la soluzione di problemi aS vitale interesse Deve uerò osservare che apàe^ote^^ e pie-ferisce un programma serio e concreto, at-ruolo da uomini modesti, ma animati da sin-cerità di propositi. Ricorda che neha passaladiscussione suU'indirzzo di risposta al discor- so del"a Corona, tutti 1 ffniPPi *W*s^co .il loro.programma, .compreso U sociali-sta-nformista. cui apparitene LOTatt»e {Ccm- l'w^'inuSf» n mfl,,^PHPi vPeJ^teucWd.s^dfc^^ essendo possibile coi regime della proporzio- noie Ora un Ministero di coalizione rTon puòproporsi che un programma, il quale importiia realizzazione più urgente dei problemi più importanti, e questo programma ha esposto l'on. Bonomi. In un Minisiero di coalizione i singoli partiti possono e debbono conservare ìa loro flsonomia. Deplora però che durantela crisi siasi avuta tutta una gara di ani-bizioni esibizionistiche per arrivare a qua- lunque coslo ai potere (Commenti). Riconosce le particolari doti di abilità politica del se-greiario politico del partito popolare, e rilevache all'opera di questo si deve principailmen-te la parte preponderante che il partito 'PO- polare ebbe nella soluzione della crisi. Con-nizzozione internazioiiafle, più che degii interessi spirituali si preoccupa di quelli materiali (Commenti e interruzioni al Centro). Pe.reiò non può approvare clic i Ministeri della Giustizia e dell'Istruzione siano affidati a uomini di parta popolare, per quanto egregi, quali sono gli onorevoli Rodino, Corbino e Anile. Chiede intanto se sia vero che, con patenteillegalità, siano state concesse Commissioni di esami ad istituti privati di carattere clericale. Ciò non pertanto non si associa a co-loro che si scandalizzano per la preponderan-za nel Ministero def. partito popolare, polchecostoro sono in gran parte gli sconfitti di Ieri (Commenti). Non può non plaudira al proposito di restaurare l'imperio della legge e G'autorità dello Stato; che se da prima l'opera dei fascisti potè essere lodevole reazione contro un'altra violenza, oggi potrebbe degenerare in un'agitazione faziosa e settaria. Augura che le pratiche per la pacificazione degli animi producano la restaurazione della legalità e della giustizia. Venendo speciali questioni, esprime fiducia che il presente Governo corrisponderà alle antiche e salde aspirazioni delle terre Venete e delie regioni redente, provvedendo a un adeguato finanziamento devia legge .per il risarcimento dei donni di gueiTa. Raccomanda poi in modo particolare lo studio della questione del risarcimento dei danni agli emigrati. Raccomanda anche che il Governo tenga presente la sorte di coloro che furono ingiustamente internati, dando loro il modo di provare la loro innocenza per ottenere l'agognata riabilitazione. Segnala l'importanza, della 'questione dei! ftnaiiziamento dei Comuni in relazione anche ai mutui per la disoccupazione. Sul problema della disoccupazione nei suoi rapporti coll'emigrazione, richiama tutta l'attenzione del Governo mettendolo in guardia contro alcune correnti che si vanno manifestando in favore dell'emigrazione clandestina. Nei paesi poi dove si rivolgono i riostri amigranti il Governo deve spiegare un'opera alacre e fattiva di protezione e di assistenza esigendo dai nostri rappresentanti diplomatici e consolari la necessaria energia. Termina raccomandando questo concetto al capo del Governo e ammonendo che una nuova crisi, in questo momento, non gioverebbe che alle smodate ambizioni e sarebbe di pregiudizio al paese. (Applausi ed approvazioni a sinistra, molte congratulazioni). L'on. 0'Ayala D'AYALA svolge il seguente ordine del giorno: «La Camera invita il Governo a seguire una politica estera che persegua fini esclusivamente italiani ». Lamenta che U Parlamento non abbia mai ampiamente discusso la politica estera, e che finora tutti i ministri degli esteri Italiani si siano lasciati suggestionare da una forza misteriosa che molti hanno ravvisato nel prepotere degli alleati. Osserva che la Francia fa oggi una politica la quale tende a favorire gli aggruppamenti slavi in funzione a,Tìtigftrmfliiifin ed. aneha anhteliana» (Approvazioni). Di fronte a quesla politica, 1 talia e rimasta inerte, senza riflettere che ; la Francia favori la stipulazione del tratta' di Rapallo, lo fece nel proprio esclusivo int resse. Critica la convenziono antiabsburgk stipulala fra l'Italia da un lato e la .lugoslav e' la Cecoslovacchia dall'altro, convenzione quale, in ultima analisi, si risolve in una g ranzia a favore della sola Jugoslavia nel cai che gli Asburgo risalissero sul trono di fi' gheria. Quanto alla questione polacca, affé ma che; la Polonia è destinata ad esercita una funzione antigermanica. Perciò, la Fra eia, che pure non ha mai sinceramente dei derato l'indipendenza polacca, ha lacerato trattato di Versailles per favorire la Poloni Dopo i risultati del plebiscito in Alta Slesl che, dovevano esclusivamente servire di ba la di spingere gli Allean ad una giusta ce ciliaziione di tutti gli interessi. L'oratore Ras ad occuparsi del problema montenegrino e i ferma che non si può negare l'in dipendali di quel paese solo perchè nel Trattato di T palio non si fa cenno del riconoscimento c RC.gno dei Montenegro. Il vero è che i diri del popolo montenegrino permangono Irnp; sorittibili nella coscienza del popolo italiar ancne COntro le stipulazioni contenute in: att0 diplomatico [approvazioni). Si • augu qaintn cne u UUovo ministro d'egli Esteri ,i ]ia jnteressarei ,jellG sorti di quell'eroi' r)aesfì_ n marclicse doila Torretta discende tavia avvertire la necessità di premunirsi co tro la propaganda bolscevica. Ora in ques questione l'Italia non deve mettersi al seguì nè della. Francia, nò dell'Inghilterra, che 1 affermato il suo predominio negli affari Rus: sibbene deve seguire l'impulso che le detta proprio interesse. Venendo alla politica orie tale, osserva che la Francia e l'Inghilter hanno, attraverso 1 vari accordi che si sol susseguiti, messo completamente da parte 1 talia, negandole qualsiasi influenza nell'As .Minore. Ma l'attitudine dell'Italia, specialmente fronte al conflitto greco-turco, deve essere qu una antica famiglia di quella nobile città u PnJ che non-ha mai"dato'rinunciatari u rununcie. L'oratore confida penar . .. , ,„.„rp „,.„ fortp JL» fi ,c5L?fl^T^3 contri-essi eurorST t 1!»1110- ne». P'ossim affermare risolutamente tutti i diritti italia * assicurarne la piena .soddisfazione (appio si a ■destra, congratulazioni). ■ Nomine alle cariche di Presidenz Il PRESIDENTE comunica i risultati de votazioni per le cariche vacanti alla Pre detnza. Per i due posti di vice-presidente: \ tanti 308; Pietravalle 1J6, 'rovini 133, Ccm nati 72, Cappa Innocenzo 1; schede bianche . nulle 5. Eletti : Pietravalle, democratico socia e Torini, popolare. Per un posto di segretari votanti 294: Pascale 19-i, Acerbo 67, Guirtl Ungaro'3. Giolitti 2 (ilarità), Misiono 1 (ui indiavolate). Mussolini 1, De Nicola 2 (mio , .rnmtìn _ „„„„., „ .,„• „„r;«r;,7„ nnrhr n ir ' ^oppio cu ilarità a cui partecipa ancne ti p. : sldentc). Eletto Pascale, democratico socia -Per l'ufficio di questore: Renda 106 Ronda ;124, Guarino Amelia 68. Eletto Renda, den ieratico liberale, ! . ; Timton L. UH. I Ulllal &. ri de uest0 pwìto la ' coViiiicazioia del Governo ed ha la i TUNTAIl, comunista, di Goriz 'L'oratore ricorda che in occasione della ! nomi che dell'altro Gabinetto eia magna pa ] GIURIATI: — Bravo! Conosci il latinol ! TU.NTAR: — 11 discorso della Corona i viava un saluto alle Provincie congiunte a ; nazione. Ma le condizioni della Venezia Giul i che è stata trasformata in una seconda Iris I da, costituiscono una smentita al saluto . gaie (rumori a destra). La Venezia Giulia 1 stata trattata non come una iprovineda libere j (interruzioni a destra) ma corno una colar conquistata. Giudizi sommari, fucilazioni lmassa. j grA-\'DI- — Dovevano fucilare tei , puntar: — 11 ministro della Guerra c Gasparotto dovrebbe, per esemplo, fare un' 1 no che confermarlo. TUNTAR : — E' un fatto che l'Italia borghi (perchè io distinguo l'Italia borghese dall'I lia proletaria), è un fatto» che l'Italia borgl se è venuta nelle nostre Provincie assolutami te impreparata. Tuntar prosegue tra le vive terruzioni della destra dicendo che lo SU italiano ha fatto nella Venezia Giulia un tr tamento diverso tra borghesia e proletaria La borghesia ha avuto le sue case ripari mentre il proletariato no. A Pcdgora, a Lu nigo, a San Pietro, a Monfalcone il prole riato vive ancora in baracche indegne, ! GIURIATI: — A Monfalcone gli operai a e e e e vono nei villini ! TUNTAR : — Ammetto che a Monfalcone operai vivano meglio che altrove, ma ciò p il semplice fatto che colà le case non furor tanto danneggiate dalla guerra. GIUNTA: — Non è così; quelle case fura tutte riparate. TUNTAR : — Gli operai in quei paesi n< hanno neppure acqua da bere. L'oratore, sei pre fra le vive Interruzioni dei fascisti nazionalisti, passa a parlare .della questto; degli indennizzi e dice che i danni che ha no subito 1 proletari del goriziano non sor stati risarciti. GIUNTA: — ira taci, austriacante. TUNTAR: — Mi dite austriacante. Ebbei i carcerati politici austriaci non venivano m bastonati. (Urla e proleste a destra). Leg una lettera nella quale sono indicati 1 ve episodi relativi al trattamento usato ai < munisti e afferma che uno di questi pe*cos con un nerbo di' bue e sarebbe caduto a ter sanguinante. TOFANI: — Questa è roba della Russi (Vive proteste dei comunisti). —», TUNTAR continua od enumerare altri e] sodi, mentre i fascisti ed i nazionalisti interrompono gridando: « Buffone, buiffóne! Ad un certo punto l'oratone afferma che in dei comunisti fu messo sotto una ffooo fredda. (Voci a destra: Un bagno di pulizi: L'on. TUNTAR continua nella sua citazSoc di episodi della violenza consumata dai c rabiniieri italiani a danno del proletaria goriziano. Le sue citazioni provocano nuor e più vivaci proteste dei fascisti a erri i c munisti rispondono con altrettanta vi*ac» DE NICOLA.: — Vergogna! Ma che spett colo date 9d Paes»>? MINORINO, rlvolgendwsi al fascisti: — L dri, vigliacchi, assassìni, assassini. Viva g arditi del popolo I Il fascista che lancia la poltrone^ A questo grido l'on.. Bottai scende rapid mente ila scaletta dt destra per 'slanciarsi m l'emiciclo, ma viene fermato dai compagr 'Mentre tenta di divincolarsi, da un'altra se letta Dino Grandi e Giunta raggiungono 1* micicló ove invano gli onorevoli; Drago, 1 Trabia ed altri cercano di.fermarli- n pi siderite, vista la piega ohe prendono le cos si copre e sospende la seduta e si allentar dall'aula. «Belante.*..