I caratteri regionali e nazionali della grave crisi edilizia esposti in un Convegno della Federazione

I caratteri regionali e nazionali della grave crisi edilizia esposti in un Convegno della Federazione I caratteri regionali e nazionali della grave crisi edilizia esposti in un Convegno della Federazione Per .esaminare, nel suo aspetonazonae,]nla gravissima orisi dell'industria edilizia, la acFederazione Italiana degli operai edili Uà in-io detto ieri, alla sua sede, in via Vincenzo Vela, | muna speciale riunione alla quale sono Inter- tevenuti i rappresentanti di tutte le regioni ita- ! Fliane. Scopo oe.l.a riunione, oltre quello ili | fare una esposizione dei caratteri assumi daiia i coc.risi nelle diverse regioni Italiano, parueoiar- caniente rispetto alia disoccupazione, u proposi- taYìL ^^^^JfllJF^ nma ^i^Hin^ diGoverno e da sostenere in una speciale r.umo- jvo' lene che deve tenersi prossimamente a Roma tra U Cotuitilerazione generale dell'industria, la ra^>piwft4'ianza della Federazione edile ed li delegati dal grandi Enti cooperativi di lavóro. Alla riunione sono presemi l'òn. Quagline Borghesio. on. Ghezzi, Rinaldi, Munaii, Za. nardi. Ogliaro, Cavallini Guelfi e Ganzi per la Federazione italiana operai edili, Maritali pei»la Confederazione de', lavoro, on. Homita, qnvpneV '£V-"",' '.',"'• KHSS" i alacpmetti per le Cooperative del. Ve-1 ^rieto, l'ing. Valseceli! per le Cooperative ionibarde, Cattalau per le Cooperative edili della ;Venezia Giulia, Avevano inviato la loro adesione il prof. Siehiavi e l'on. Canevari. Lomb ard ;a-Em 11 ia Nella momentanea amenza dell'on. Quaglino, sugl'etano generale della Federazione., la Presidenza viene assunta dal segretario Borigiiesió, il quale invita senz'altro i rappresentanti regionali presenti a chiarire la situazione della loro regione. Ha per primo la parola ;i'on. Ghezzi, che riferisce sulla Lombardia. • La disoccupazione per la classe edile e per le industrie che ud essa si collegano, ha raggino, ito il 50 per cento. L'emigrazione è cessata. Una crisi sta maturando anche nel personale ideile manutenzioni stradali, personale che si.110 a qualche tempo fa era dotteente ed ora è esuberante. A Brescia i disoccupali raggiungo, no l'SO per cento, a Cremona il 75, a Como T30. Nella provincia di Pavia il lavoro 6 quasi del tutto cessato. La maestranza edile era occupata in gran parte in lavori statali e sono «sorte delle contestazioni per la revisione delle 'tarine. Nella provincia di Milano t diseccar *l raggiungono il óO per cetile..!; la situazione accenna a peggiorare. Lo stesso Ente autonomo delle case popolari; sta per sospendere i Savori Le Cooperative hanno l'atto sforzi giganteschi per far fronte alla crisi, ma si prevede non potranno durare a lungo. ' Rinaldi parla per l'Emilia. iRileva che la situazione è gravissima a causa particolarmente dello sbandamento delta Cooperative, Provocato dall'azione fascista. Accenna ai Sin. dicati economici, creati dai Fasci, ed afferma ci? essi non sono riusciti a supplire le Cooperative distrutte. Dice che è impossibile pensare ad un'opera di rii»struzione perchè manca, ad eccezione di Reggio, la possibilità di fave opera di propaganda. Le amministrazio>ii comunali resesi dimissionarie per imposizione dei fascisti, hanno portalo alla sospensione di ogni genere di lavoro. I disoccupati ammontano al 50 per cento. Concludendo dichiara che la condizione presente, di cose polla essere migliorata, non appena sarà mutata la situazione generale; non appena il fascismo avrà disarmato. Il presidente dà lettura in BCgu-ito di un telegramma dell'or». Schiari, il cua'.e invita la Federazione a rivolgersi al Governo perchè faccia degli stanziamenti per nuove costruzioni. Liguria- Veneto-Piemonte . Cavallini per la Liguria. Rileva che il movimento fascista non si è esteso in Liguria. Il i'Tiomeno della disoccupazione non si presenta ancora nelle terre liguri con caratteri dì eccezionale gravità. I disoccupati raggiungono presentemente i duemila, ma aumentano di un centinaio alla settimana. Sono progettati molti lavori ma i progetti attendono l'autorizza>.jiie dell'autorità centrale per essere posti in .opera. Importante tra gli altri l'ampliazione '.'lei porto di Genova sino a Veltri e l'allacciamento di quello di Gueglia con quello di Porlo Maurizio, lavori che occuperebbero per di. vèrsi anni la maestranza locale consentendo «i aumentarla. Per ultimo dichiara che. il uutiv'o delle Leghe è in Liguria in aumento. Molina ri prospetta la situazione dei Veneto e della Venezia. Giulia. I disoccupati, tra imira'n;-r sr-alpcllini, manovali, minatori, ecc. sommano a iiovatitainila ed aumentano continuali:'me per la cessata emigrazione. Lavori da fare ce ne sarebbero molli: ricostruzioni di i-.ase. di canali, d; stride. Per cento milioni ■ implessivàmente. La situazione delle organizzazioni operaie di fronte al fascismo si va j"„ arido sempre più ci ittea. Parla in seguito Ogiiaro, per il Piemonte, c .là Presidenza vfene assunta.' dall'Oli. Quaglialo. Ogliaro accenna all'aggravarsi della crisi nella riostra regione a causa della sospensioni' iella cositin.ione degli impianti icfro-ejeti e del latto elio non vengono intraprese ugSpvcmvcedBpraofaa\sSvcdfvrdplqmplccvzitmdmffmcdcspdmnpllsszsgqi*fèU...jfa cosiruàoni. La d»scesa dei prezzi delie ' r:.a.erie prime, dice. Oifliaro, ha fatto sospen- «-.'ere uiol'i'lavori; altri sono stati interrotti per jCUn crisi luian&iarloi generale. I disoccupati anitaonrano dal 70 rill'80 per cerno. La mano d'o* -ra in aumento per il fatto che, scoppi-ita 3." .-risi anche nelle alti'c industrie, gli operai c.iie eia esse erano siati distratti ritornano tra Ì3 maestiauzii edilisia. Accenna alla necessità che] si inizino al più presto le opere provinfciaji e comuurtìi proitcttnie e si adottino provvedimenti governativi di cai-attóre .generale .<iha valgano a risolvere la complessa situarono. Le cause e ì rimedi U secretarlo della Federazione edile onorevole Quaglino chiarisce poi lo scopo preciso e. particolare della riunione. Si devono studiare i provvedi ni enti idonei per rimediare alla crisi edilizia, che è una crisi -che sta a sé e •dave essere risolta singolarmente. Qualche difitcolta si è. avui.-i per fare adottare dulìa Conifeda azione àell'indnstria yuesto criterio, ma itinaimènte vi si c pervenuti. D'intesa coll'on. Olivelli, si terrà a Roma un convegno delle organizzazioni interessate per propoi.e •al Governo miei provvedimenti die sono necessari per ironeggiare, la situazione, ina Commissione della Federazione- t-dile vi parteciperà. Il disagio degli edili, continua Quaglino. b più grave ili quello delle altri i-aiegori". Il liLancio .-uinuxtle degli ecliii è uueiiore a quelio degli operai dnlle altre industrie e la crisi orisini più lonta.v-. iSisogna risalire al 1...0. Si ebbe allora una crisi di superproduzione, SI costruivano .troppe case. Còlia guèrra ogn; aKj.iv.ita si e arrestata. Dopo' l'arniiStizitì vi iu una ìipvi.sn. Xr1. io là si è lavorato discretamente. Anch» primo semestre del 1520 -i t lavorato-, aél secondo non più. La s.tuazione fu fatta présente al Governo dl is : 11i. ma non vi provvide. L'on. Gioiittl. preÓccupato dei snei provv-rdintenti tìnanziariì i.on penso ad opei'e pubbliche e la dlsoccima ziope si lece s.uiipre più forte. Og;:i «li ertili raggiungono Ja ri tra di treeentomila disoccujiati. ;-Jd ogni giorno si nioUipllcanp. Le cauise? I.'imprevidenza del Governo. Nmi ~i pen«i durante la guerra ad un progrinuna di cojiìrùzKine .S'è progètti ne opere.. Né òpere ìuib•idiche, i: costruzióne di case, pur cosi necessarie, Come 11 Governo i comuni. Ai Comuni t: mancato il finanziamento. Le condizioni finanziarie dei comuni s-.no tali che noa possano iniziare lavori. Altra causa : . il costo delle macerie prime. I piazzi sono esorbitanti e non vi sono controlli che stabiliscano l'equilibrio tra quello che i materiali coniano e muoio elio .--.f vendono Si grida contro l'elevatezza dei .-.ilari, ma si rispettano i lauti guadagni ari produttori, fina -ililtue cai'.s.,: la mancata emigrazione. J<ei:« .-orso anno non pochi operai emigrarono in Francia, ina quest'anno la emigrazione 0 paralizzala, il bisogno delle npsp'a ma'estmnzà in Francia è sen'iio. ma vi «sono i divieti che ostacolano l'emigrazione deifi-li operai ittdiani. L'emigrazione costituiva vrurm della guerra la valvola di sicurezza nel. ia'- crisi edile: chiuse le frontiere si resta nella i nostra ca^a in nifsena tGuesposta la aitja»-'.ri«!, l'or. Qaagihm passai cisà ^porm i pitorroduBerrtì che ritiene aeoea-jc riniziodiavoripublicipubblica utilità e di accertato rendimento idi Stato .delle province ! l'o comuni!; secondo: risoluzione del problfr- sama delle abitazioni da liane di gente compe- bterne. I due problemi, dice il segretario della aFederazione, fono essanzialnicnte finanziari, m tratta di trovare un cespite d'entrata da' nconsacrarsi totalmente alla fabbricazione di pcase popolari, cespite ila realizzarsi con una'«ttassa comunale o statalo che non possa essere ! fediJ1vnlta p<'r «OP*- E conclude: « Se. la- ! spvol.n 1;taduetrta edilizia lavorano un po" tutte ecle altro e in più si occupano le maestranze non loladIlqualificato. Urge miindi prospettare al -Cover no il pensiero nostro. Lo prospetteremo al convegno di Roma e se occorre e se. si crede lo prospetteremo direttamente al Governo ». Un prestito edilizio L'on. Casalini esordisce dichiarando rilene- ne che il probìenie^rièiniid d abbondanza di scaroeTriTi Mori!" l'Vìrivàtlrion ilo ^^^£^1 KIS | tei e' rm lituo imnifr-Ifrvi Io "tato Lt.na deve fare. diisuna casa oggi non costituisce g» di «pitali: deve provvedérvi Sta» qualche cosa ha fatto ma più : mettere in armonia i bisogni con i prov vodinieiiti. Accenna al fabbisogno per nuove j 5costruzioni. Crede che per esse occorra! meno tre miliardi e ritiene che si possali^ , vare. L'industria edilizia offre delle garanzia.cche jiessun'altra industria oure. Un edilizio potrebbe essere facilmente . Basta 'per accertarsene l'osservare, il corso dei ?-presati e dei titoli edilizi. MaJgrado ressi bassi le quotazioni si sono mantenute alte. Ciò dipende dalle garanzie che il titolo, offre. Si deve quindi chiedere allo Stato di | gfai'e per l'industria edilizia quello che f-rnn">nrv ■•! 'pcconano oi- »possano tro- "e Saraiizie,^Jn P«fSe copeiio. w» corso dei ?-ali ii'ta- dStenutó "il titolo I"tato dipha fai- i na\elle materie prime e della mano d'opera. Bi-, scctw oolni-e la snecnlaxione renuisanao so'mSn|£po«r M^so ^« | Iverrà indotto il costo della %ita. ma si deve cercare clw la maestranza dia il voluto ìendimantò. Molti iiiceoli lavori non vengono fatti perclié la maestranza non rende. Si lavora fiaccamente e bisogna fax opera di inciranvnto. I: piccoli lavori vengono a costare delle somme troppo forti e si evitano. IL'on. Giai'omeitì riferisce sul particolare paoblema della ricosLuzione ne! Veneto e nella Venezia Giulia. Esncme quanto si è fatto o quanto si sta facendo per trame ammaestramenti per quello che si può fare nelle altre resmorniprovinre. A conforto di quanto ha dichiarato | cl'on. Casalini conferma che resperimento fatto!mc<ii prestito per le Terre liberate dà fiducia ! tc.Ik; un prestito edilizio incor.trcrclibe molto fa-'lvore. Ritiene utile l'intesa eoo la Confedera-1 vzione dell'industna ma preferisce ti interessi | zimmediataménte e direttamente il Gove"no vL'ing. Valsecrhi erede che non sia suftVen- i ete pensare solo al problema 'Ielle abitazioni I ama anche alle altre costruzioni sititaU che ■ adevnmo essere fatte. I lavori costano enorme-ìpme.nte. Comuni, amministrazioni pubbliche, cferrovie, in pochissimi lavori hanno soe»o i afondi e.lie avevano a disposizione. Cita esempi "milanesi per dimostrare che le materie prime j fcoetano inulto e la mano d'opera non dà ren dÈniimtc Le organizzazioni impediscono li cottimo e invace si lavora a collimo e la rr.ac sti-ania clìei lavora "a ctAtimo è> quella menoìdpiwetta e scrupolosa. Insiste sulla necessità èdi intronare la speculazione sulle materie pi i-1 mme e ciò prima di lanciare nuovi lavori per I snon determinare recnklimejriti di prezzi. Sul j vproblema delle abitazioni dice che a MU&ttó, Icla silue.zione è migliorata. Non vi è niù oggi i =la farne di case di un tempo, lina contrazione ssia avvenendo. E ripete: non si deve pensare Psolo alle case ma anche ad altri lavori. n, ,, . , ,,, sa questione nel cottfeio sSiUla diminuita produttività deile maestranze l'ori. Quaglino osserva che la Federazione se ne e occupata. Dice, che è un fcnaniono (li | guerra e che io subiscono tutti ' quelli che non parteciparono inerica, Inghilterra Krancia, *o lamento. Abniamo snolito fatto bene? Ai fini socialisti si ma nella pratica è discutibile. Si sono tentali dei temperamenti Uno tra gli altri, quello del cottimo eoli eri ivo nmni i paesi, anelici v. alla guerra A-1 sollevano lo stes- ail cottimo: si ellme si impone anche pel f-itto che la maestranza partecipando direttamente alle imoreinteressa% al rendimento. Non si può se dire alle maestranze: quando lavorate per le jCooperative dovete produrre, quando lavorate per gli industriali fitte quello che vi pare. N i i o i i ; |; deriverebbe mi danno ;Ula classe operaia in generale-. Ouello che si può faj^ è un'attiva propaganda iierchè si ritorni alia produzione normale. Illus'ra poi ancora i ino ivi che fanno ritenere dannoso il cottimo individuala. L'on. Casalini illustra in seguiir. due ordini del giorno: uno sulla disoc per irenare la speculazione llzio, che racchiudono in s'ntes Ghezzi vorrebbe la snurocratizzazlone uffici centrali che devono ap. dell'amminisiTOzione comwiàle. Cita 'casi' ditpn-geiti presentali da quattro ocinque anni che attendono ancora 1 approvazione. Richiama la pnecessita dellUntervento del Governo con unlprogramma completo o organico, Vuole si richieda una riduzione nt-t prezzi di trasporto Trova che ia produzione deile maestranze è ritrvmara. normale. Constant che una diminuzione nelle mercedi in molte plagile si è già verificata, mentre il costo nelle materie prime si mantiene alio, lamenta che a Governo non proceda rapidamente nei suoi lavori e con un piano ben determinato. Protese pr.;-,ticamenre e non tecnicamente. Occorre che il Governo si renda esatto conto della situazione e vi provveda con mezzi ada'ti. Più di un miliotie cu operai che un tempo emigravano oggi sono in patria e bisogna provvedervi. Parla poi del problema delle case popolari : pei dare ai comuni e agli Enti autonomi i mezzi per proseguire nel loro -intento, il Governo dovrebbe menare una lassa progressiva sul vani superflui, il di cui provento dovrebbe essere devolto alla eostniztone di case. Maglioni, della Confederazione del lavoro, rioete le dichiarazioni fatte dal!'•••-.. Baldesi al ónvegno nei 'essili. Bisogna provvedi eia i si edilizia, perchè ne può sanare delle altro. Fa presente '-he la Commissione che interverrà presso il Governo deve bene spiegare ■•h" meglio convenga stanziare fondi per opere che pagare sussidi di disoccupazione. Qimglino informa che verrà chiesto un colloquio e:>l Governo nor. up.pe.na r aperto il Pai'lamonto. Chiama pei a far parto nella Commissione In unione ai inembrl della Comiiiissiono esecutiva Casalini, Giarometti, Valsecchi, Romita e Ghezzi. k come membro delia Confederazione. Baldesi. I due ordini del giorno Si approvano poi i seguami' ordini del giorno e si ciiiude il Congresso- ali Convegno rncaiuto che, nel presonte momento di crisi economica gravissima, contutle le sue oscure minaccio, l'industria edilizia >• la politica dei lavori pubblici siano forse le uniche forme di attività economicache possono portare un serio lenimento alleclassi lavoratrici ed a tutta l'economia del paese, reclama dal governo: una politica audace econonàca e finanziaria diretta a) a lì-l nanzàare sufficientemente i lavori pubblici | dalle Provincie e dei Comuni; o) ad attuare un vastio programma di lavori pubblici statali i che abinauo l'oiibitAùvo di valorizzare le rio jchezze della iVazicfie fin qui tsraecurate (boni- impulso alle costruzioni edilizie, per le quali vi sono insistenti richieste dei consumatori, e vi è la possibilità di un finanziamento largo, ove intervenga la. garanzia dello Stato: a) a provvedere al decentramento ed allo sveltimento delle, pratiche burocratiche, che sono state e sono un ostacolo continuo all'esecuzione dea lavori per cui esistono, alle volto anche i mezzi finanziari; «.') a migliorare la politjica. dei /trasparti [(organizzazioni e. tariffel che fu e rimane anch'essa causa di rincaro ». Il Convegno di fronte alla persistenza del- l'elevati» prèzzo delie materie.' prime, necessarie all'industria edilizia, mentre si dlsui buisenno a-li azionisti utili rilevanti e. si attuano serrate ineìnsiineabili. solo dirette a mantenere ulti i prezzi, reclama l'immediata nomina delle Commissioni Tecniche per l'equo prezzo e la requisizione con successiva ge«tiene cooperativa, .delle industrie delle maferie prime edilizie, ove continuasse l'attuale speculazione, che paralizza una deUe attività economiche piti utili al Paese ai fini della lotti ed incoca, contro il giuoco della speculazione, la più larga libertà delle importazioni di materie primo edilizie ». Il Municipio contrario alle riforme edilizie LvcdmevzlOfidiviaristltmpmiCome verme pubblicato, tempo addietro la torinese dell'Associ azione Nazionale ! qde0ii ingegneri voto un lungo ordirto del gior- ! ncollo scopo di favorire la ripresa ! costruzione delie case nella nostra città, idalcune modificazioni al regolameli-1 ilo edilizio, e quindi a quello d'igiene, per ot s tenere ^ci^ni, ma sopite un maggior [g et^o o la riduzione da la à Ì2 metri della lai'- ì n nezza delle -strade private, moditìcando così j affriJitamento delle aree da parte dei proprie-'scostruttori, fra le quali essenziali la re- gstriuiono dri (ardii, la maggiore, altezza, delle j s 5" c0 ed estetico della nostra città. La Società ?-«one, poiché ì rego g«S5 ^tJ^ldSSS^Si ^^?%ìSS^^ profondamente il piano regolatore approvato s ». . com»rome:tando l'avvenire izim*- ^SSte«p„n'erra citte La SociSà s^^ utóttto deIla no. ^^^^^^IrSHsifScÌS%^» w*« ^°Jì f L^stono da olSe 1 ?-">ne, poiché ì regolamenel csiswno aa oltre dieci anni e non impedirono mai che si co-, "«nlg» e alacremente, si opposesa tali me* |" retrogradi ed approvò un.preciso m-dtoe del ' mplomo del prof. Pagliani che pure venne pub-1j nlicato. fira apprendiamo che la Commissione . mm circostanze speciali, si possa concedere B Igiene, l'edilizia e l'esteti^della citta. 1Per alleviare la disoesupazione Il Comitato d'azione dell'Associazione liberale democratica bella sua ultima seduta ha esaminato la situazione che è venuta creandosi con In crisi dell'industria c la conseguente maggiore disocctipàsione ed ha votato questo ordine del giorno: « Il fornitalo d'azione dell'Associazione liberalo democràtica presa in esame la situazione eccezionale In cui viene a trovarsi il Paese in seguito ai molti licenziamenti causati dal'a | crisi che a'traversa l'industria, studiati 1 ri!medi più eincaci e meglio indichili per affron! tare tale situazione col minor danno possibi'le per le maestranze disoccupate e. col maggior 1 vantaggio di quanto si cónne.tte alla vita na| zionale, fa voti che da parte del Governo. Pro vinoie e. Comuni si trovi morto di dare pronta i esecuzione a quante opere di pubblica .utilità I attendono la loro attuazione per soddisfare alle maggiori necessità reclamale dolio svilupìpo progressivo dells varie regioni d'Italia, sic chi sia possibile procurare dignitoso lavoro alle maestranze e nel contempo diminuire, se "or. sopprimere, la concessione di sussidi per j forzata disoccupazione ». rzLa chiusura dsilo stabilimento Baliada Lo stabilimenio Baliada e C. esercente Fon- ìderia di ghisa e smalieria oggi »i chiude. Ne è causa la crisi Industriale-commerciale ed >1 Onesto 1 mancato accordo con la maestranza. vu«™ I stàbUimentp. che coniava oltre 150 operai, ave. ,- il pei-sonale a circa 100 pur:j vai già ridotto Iconservando Integro l'orano di lavoro: in un i =P(ondrj tempo aveva ridetto l'orario r. iO ore settimanali ed aveva anche avvisato ai mezzi Più opportuni, tra cui la lavorazione a gior naia, per poter mantenere ia maestranza e la sua paga integrale. Ma l'aggravarsi della ni- si. che colpì più iuriiraóhte le fonderie rese | necessarie- di domandare un sacrificio alle . maestranze nella speranza di trovare un regi-1 ne ridotto, che permettesse di superare U gva-1 i ve periodo presente. La Di'.ta pertanto propose 1 «fU operai una riduzione di paga di L 0.50 aH ora.la qualeavrebbe abbassate al. 23 e. l<? lle paghe giornaliere menie dei fonditori e r.ei, i"ie me- j di un anno fa. La maestranza Iloro In questi giorni gli impiegati disoccupati ex-combattentt e smohiliiati hanno continua- to le viàte a ipclti siabiìinienti industriali, vi-; stabilimenti, aggravando la situazione per la masgior concorrenza »ul mercato, Gli impiegai; disoccupati ex combattonU e smobilitati * ; precedute dalla dissuasione ali* inipiesa|te di recarsi in Ufficio.' Qualche disoccupato è ; già staio assunto, e fr»* pochi giorni verran- itti atra il terzo del proprio personale - oasi e assunse due altri smobilitati e per altri ha I promesso di intcirèssafsi e non ha chiuso con lcifti ~uoi hen.-fizi con un fondo formnfn \ia\e n o . : a e l e l a o o I cui vengono estesi ai combattenti alcuni dei [privilegi concessi ai mutilati .'i guerra. Ven¬ e j ne infine decisa la costituzione di un Gruppo nj Ferrovieri avventizi ex eombnt'tenti al quale ìderirono senz'altro tutti i presenti. Unitivo Gii avvoiiliii ferrovieri ex-combattenti Ka avuto luogo una riunione di avventizi ferrovieri ex combattenti licenziati di recente dalle Ferrovie di Stato. Presiedeva Benelè che fece una relazione deile pratiche condotte, purtroppo con scarso risultato, dalla apposita Commissione per la riassunzione degli exavventizi. Presero quindi la paro!?, vaii ora.'ori che comeordemente rilevarono l'ingiusUzia del trattamento fatto agi: ex combattenti nelle ferrovie. Dopo lunga e vivace discussióne verme accettai»', un ordino d<:l giorno proposto dal presidènte Dott. Bertele, il quale stabilisce: l.o) Di proseguire con energia nell'agitazione dando ampio mandato di fiducia alla Commissione esecutiva alla quale si stringono concordemente miti gli interessati; 2o) Di ùltoriori pressioni alle autorità locai! per • •".i re il massimo possibile di riassunzlDti ; ir iniuiiiestandò in nierito poca fiduoia; 3.o« ili inviaiv senz'altro una Commissione a lì-:ni'. per prendere contatto con ii Gruppo deputali .-.-imiai;-mi e v--t!,vitar« ceri il forte ausilio dei deputati s:.?^: im provvedimento nazionale che riconosca immediatamente ai minorati dl guerra i diruti acquisiti con ^i errivi sacrifici nei tormenti dèlia trincea: V.oì DI rwovocare dal Gruppo parlamentare ,if,; coiti- io