Nell' Oriente anteriore

Nell' Oriente anteriore Nell' Oriente anteriore • , "» -, j u V" *»".'.> rmgton, comandante delle iorze in leale di Costantinopoli, presso il G©' Le ùltime notizie sulla situazioni: Asia Minore non sono troppo conformi Fallito ir tentativo di mediazione ; greci o turchi d'Angora da parte è grandi Potenze o riprese le osttlifi apparsa possibile una minaccia dèli!! cito turco alla sicurezza degli Street l'Inghilterra, adducerido tale motiva» concentrato la sua Eotta nel mar di M mata. La missione inglese del gen. JE léàte di Costantinopoli, presso il ^ è faUÌta anchW' av taija ^ fiecjs0 ]0 sgombero di Adi detto Governo avanzato, per trattare, ' dizioni — tra le altre lo sgombero distantinopoli -e degli Stretti — che' | gliilterra non crede neppure di diaci re. Ma anche le relazioni francesi ed'j liane col Governo di'Mustafà Kemal « estremamente" incerte ; Italia e Fra! non sono infatti riuscite, finora, a vìi ratificati ad Angora gli accordi conci nel marzo scorso con Bekir Samy béyi a sostituiro'nd essi altre stipulazioni. ] i e e o i l l un entre 'a Francia Vorrebbe comp: quello della Cilicia, ma attende, app to, per farlo, la conclusione della j con i turchi. Il Governo francese è q: 10 che, nel momento presente, sembri migliori —o meno cattive — relazj con quello di Angora : notizie di iì inglese hanno anzi accennato a tenta turchi di attrarrò definitivamente Francia dalla propria parte, aneli spese dei diritti riconosciuti all'Italia Asia Minore. Se si vuol provare a orientarsi in xj sto imbroglio, bisogna distinguere,.. pure senza perdere, di vista i rappc le diverse questioni! C'è, innanzi tii una guerra greco-turca^sDi questa, pi per se, le Potenze dovrebbero, a nói parere, dopo i vani tentativi di pacif zione, disinteressarsi completamente,; fiutandosi di aiutare in qualsiasi me militarmente, econotmicamente o diploi ticamente, l'uho o l'altro dei belligeran 11 che sarebbe, crediamo, un buon ni? di affrettare la fine delle ostilità, pei sauriinento. E' invece impossibile 'dijj teressarsi degli Stretti, come inaccet bile è l'esigenza di Angora che qui siano riconsegnati tìn'd'oraj purament semplicemente, alla Turchia. Converrà invece, provvedere alla sicurezza di q sti di comune accordo fra le tre Potei evitando altresì troppa «.proporzione.. le forze impiegate da ciascuna' di ( a questo 'scopo (crediamo,. per esemj che quelle italiane siano asaolutame irrisorie). Naturalmente, tale difesa dé Stretti dovrebbe spettare unicamente ■ l'Intesa, e nè la Grecia, ne aitri, per c dovrebbero, avervi ingerenza, a fine di I complicare la situazione. Si dovrei piuttosto intimare ad ambedue i belli! lauti di rispettarne la neutralità ; e.; crediamo che anche i turchi d'Ange ove non fossero loto dati pretesti dai ;g ci, si assoggetterebbero a tale intin zione. Sarebbe bene, invece, ' ridurre: minimo necessario l'ingereiiza alleata • tro la città di Costantinopoli, per' e tare inutili urti colle, suscettibilità..t elio e dannosi dispendi dello forze dell!] tesa. Ih quanto alle zone di influenza sia Minore, stabilite dall'accordo s nesso al trattato di Sèvres, occorra disi) guère la posizione della Francia da qu^ dell'Italia. La prima, a cui erano ricoi ?ciute occupazioni territoriali (in Ci eia), sentendo il peso di queste, tenta • di -liberarsene, negoziando un accoi con i turchi, che dovrebbe regolare am le questioni di confine con la Siria. ? turalmente, non c'è nullaj da obbietti contro questa linea di condotta scelta d la Francia in proposito. Il naso dell talia è differente: nessuna'ocoupazic territoriale essa aveva ottenuta," per? non l'àvjva chiesta. Si trattava solo, } essa, di una zona di preferenza econor cfc, per cui l'essenziale era ed è il ricoi soimento di tale preferenza d«f parte de altro Potenze dell'Intesa', riconoscimi to che esiste già e rimane pienamente i lido. Ci sembra, pertanto, che il nosi Governo non abbia nessuna urgente i cessità eff ottenere, a qualsiasi costo, conclusione di lui accordo con Augor e dal momento che colà, senza iroppà rij uoscenza per l'appoggio avuto dall'Ii lia, si manifestano verso di noi dispo zioni non troppo benevole, o almeno n troppo chiare, il meglio, per i nostri in ressi e la nostra dignità, parrebbe.'che i il rimanere in una tranquilla aspettali-' Tanto nè l'uno riè l'altro dei bèlligerai può impugnare e mettere in pericolo nostri titoli internazionali,, solo che r non li lasciamo oadere. negli Stretti e in Asia Minore — potre bero intendersi facilménte, con giov mento reciproco. L'idea di ima tale ini sa, propugnata da noi per i primi, vai tempo fa, si fa ora strada così in Ita! come in Inghilterra, Gli unici ostaci ad essa potrebbero venire da questi t punti: volontà dell'Inghilterra di fav i-ire la Grecia a nostro danno nell'As Minóre; politica inglese di escrusivi negli Stretti; politica italiana contrai agli interessi inglesi nelle regioni adi centi 'all'Asia Minore. Ora, i piani che a tra volta l'Inghilterra sembrava vaghe giare, di costituire alla Grecia un tmpe in Asia Minore, seno, per' tutto quel che risulta, abbandonati. In quanto ap Stretti, basta, evidentemente, all'Ingbt terra, ohe ne aia tutelata 'a sierareaea la neutralità- ,e non gaò imnu agli* ai

Persone citate: Ange, Bekir Samy