Il delitto del tenente Mario Romeo

Il delitto del tenente Mario Romeo Fra l'amore e la guerra Il delitto del tenente Mario Romeo ' a a a a o o to a a r e o à a à a ' e rl a, e e Calamaro, 7. Dinanzi alla nostra Corto di Assise, si è Iniziato il processo a carico del tenente Mario Homco, imputato di avere ucciso, la mattina del iì maggio 1919, il tenente Ugo Gagìianl. Il delitto del tenente Romeo è l'epilogo di una dolorosa storia d'amore e dt gelosia, I tenenti Mario Romeo, nato in S. Filippo del Mele, in quel di Messina, e Ugo Gagliani in Palermo, si trovarono insieme in un ridente villaggio nei pressi di Catanzaro, in Catanzaw Marina: Mario Romeo distoccatovi dal suo comando di Cotxone, Ugo Gagliani da (niello di Catanzaro. Allora la guerra accomunava i sentimenti del cuore e dell'animo: la loro amicizia fu sempre eguale ed intensa, sempre leale e sincera. Ma ecco una donna! Sorge cosici fra i due amici: non è bella, ma ha attrattive speciali. La guardano, l'ammirano, fanno lo stesso proposito, ma segretamente: l'uno non deve sapere il pensiero dell'altro. E vivono cosi, e Adele Maltese passa in mezzo a loro come un sogno. Il Romeo, giovinetto isterico, è vinto. Gagliani, che sa dominarsi, attende che l'amico gli apra il cuore. Ecco che un bel giorno Romeo si decide a parlare. Confessa all'amico che ama pazzamente Adele Maltese, che e pronto a sposarla, ma vuole av-! vicinarla, vuole esserlo vicino un Istante, E Ravvicina difatti, ma la giovinetta non vuole, si schermisce, si allontana. Mario Romeo è avvilito, è distrutto e, in un momento di sconforto, attenta alla vita. Ma 11 colpo fallisce. ' - L'amor* Ih tra Passa qualche tempo : una settimana, un mese. Un giorno l'amico Gagliani lo induce a chiedere ufficialmente Adele. Il fanciullo malato non sa resistere a questo invito, a questa, tentazione. Accetta..Ecco che Ugo Gagliani si presenta al padre della giovinetta e ne chiede la mano per conto dell'amico. E qui comincia la tragedia delle due.anime. Nonostante tutto, Adele torna a ricusarlo. Di questa risposta [ vion latore il tenente Gagliani. Romeo se ne sonte umiliato, inveisce contro l'amico e l'accusa d'infedeltà. L'alterco è vivace. Essi iwnsano di risolvere la cosa- cavallerescamente, onde fra i due corre una sfida. Lo. scontro però non avviene, perchè, chiariti l malintesi, essi tornano amici, tanto più che Mario Romeo, non potendo distruggere un amore che ardo ielle sue vene, qualche tempo dopo, insistendo, pregando, supplicando, ottiene che Adele lo ami. Dimentico del passato; ciascuno par che aneli soltanto una cosa: Romeo disposare Adele, Ugo di ritornare nel suo paese lontano dove pure una giovinetta lo attende. Ma il desiderio di Ugo è nostalgia segreta, è rimpianto assd(spbptuvdmTptklnDsaalnoo.dbrtlildLdrtzluldcnutedaabslcnpacdi .tempi passati; Egli spesso si trovava in!S .i_ .»_! -, I <1 ^ ^ n t : „ ln,.l mv. n. i 1Ineopgcompagnia del due giovani fidanzati e insieme facevano lunghe passeggiate notturne. E una volta parlò, una volta confessò a lei il suo antere, c lei leggiera, incosciente, promise anche a lui, amò anche lui dapprima senza passione, poi ardentemente, con dedizione, con traspòrto, con febbre. Ugo Gagliani età bello, Mn.riiPRomeo non tonto: Ugo era dunque l'amore, e per l'amore poteva anclve ingannare. L'ordine di Borten*a "Un 'giorno, quasi contemporaneamente, per sordino telegrafico il tenente Gagliani fu tra- tsferito a Settlngano (Càtanz.iro), per comon- ldarvi un reparto dt prigonieri,- e il tenente vRomeo a Ravenna. Fu ' grande costernazione udi Mario Romeo a tale annunzio. Che fare?,dLasciare Adele? Era troppo! E se al-ritorno hlo- avessero inviato al. fronte? L'amore di uAdele lo incatenava alla vita. Tuttavia. -P^rtl. pMa a laranto. il ricordo di tutto gU mise linaUspina nel cuore, e altera ritornò^ a Catanza- mpcS°,„Ma,rl,ì? ;&&,i^«£%£^< 1S£23& aìtto n?r RJtiuaMl te*&mu* m^sublte favrebhe S la sua AdeU^ln 7aì MÌfò c£rlò^ so che facessero le pubblicazioni del mairi-'cmonio. Ma, pensa e ripensa, la proposta fu scartata. La famiglia di lei non era pronta, cLui poi era in servizio militare in tempo di guerra, e la guerra poteva procurare brutto csorprese... Mario accettò a malincuore quelle i ragioni, ma, cieco d'amore e di passione, e i anche di'gelosia, decise di non partire subito, Nel foglio di viaggio del Comando di Cotro-| ne fu alterato il giorno della partenza, e;Attese gli eventi, mentre Ugo Gagliani partiva qper la sua nuova residenza di Settingiano. j Passò qualche tempo e l'amore in lui continuò come prima, più forte di prima. Di tanto in tanto, dalla vicina Settingiano, Ugo Gagliani veniva a far visita ai due fidanzati, e le passeggiate all'aria aperta sulle rive del nostro Ionio avvenivano con la stessa frequenza. L'ultimo giorno Ma il destino affrettava gli aventi. Poiché le ore e 1 giorni volavano, ed era qu'asl passato un mese dall'ordine di partenza, Mario Insistette nel suo proposito di sposare subito. Egli per lei si era rovinato,, il suo sacrifizio ben esigeva che ella si dimostrasse tenera e mite, 'arrendevole alfine ai suoi desideri, che erano poi i più onesti. Ma Adele amava Gagliani, e non poteva decidersi e si sentiva prigioniera della sua situazione. Un giorno, Ugo Gagliani, il 21 maggio 1919, venne da Settingiano. In casa Maltese i due amici si videro, ma Romeo era tristel Già una volta aveva dubitato dei la fedeltà dell'amico, lo aveva accusato di tradimento, gli aveva detto che Adele non doveva essere d'altri che di lui. Ora egli doveva partire un giorno o l'altro, e andare lontano, ma Ugo sarebbe invece rimasto, che per la residenza in cui si trovava avrebbe avuto modo di corteggiarla, forse anche di amarla. E nel cuore del siciliano nasceva la gelosia e s'ingrandiva. Quel giorno, l'ultimo, stettero insieme affabili, buoni, allegri anche e la sera dormirono insieme, in casa Maltese, in un letto offerto loro d&lla giovinetta. 11 sereno era ritornato, ogni dubbio sulla fedeltà dell'amico era passato e là notte giunse tranquilla. La. mattina dopo si alzarono di buon'ora perchè Ugo Gagliano doveva partir per Settingiano. Mario Romeo volle accompagnarlo, come suoleva, e i "due amici si . mossero per la stazione. Qualche ora dopo Mario; Romeo giunse in casa Maltese. Era estenuato, sfinito, sfibrato. Un. pallore di morto gli copriva il volto, benché il sangue gli ardesse per la febbre, — Che hai? Che hai 7 Le domande incalzavano: — Che hai? Che hai? E allora cadde in delirio. Una forte febbre 10 assali : egli si sentiva arsa la gola e non aveva voce e non poteva parlare. Il dolitto 11 giorno dopo si sparse nel villaggio una strana notizia II pastore Agosto, che al mattino' si era recato in' campagna col suo gregge, notò che le capre avvicinandosi ad. un cespuglio, ne scappavano s.ubito. Si avvicinò e vide qualche cosa che non seppe subito definire. Gli sembrò una donna, riversa sul fianco, che stesse in aspettazione. Mise al lora le mani di' tra i rami, li apri e tornò a guardare. Era un ufficiale, aveva la testa ripiegata su di un ciuffo di-erbe tenere molli, e il corpo era riversato su di un fianco. Lo soosjse. ma 11 corpo era inerte. Corse subito nel villaggio per avvertirne le autorità. Venne sul luogo il maresciallo dei P»R. CC. Panella, 11 quale ravvisò nel morto il tenènte di fanteria Ugo Gagliani. Il sospetto di un delitto balenò subito nella mente del milite, e'allora senza perder temoo, trasse, in arresto il tenente Mario Romep. .Nuove domande, nuove interrogazioni Incalzanti. Sulle prime Romeo negò, anzi non volle parlare; affatto, ma quando il maresciallo Panella gli fece osservare che avrebbe arrestati tutti della famiglia Maltese, anche .'la.'sua-, Adele, il giovane parlò:- — Andavamo alla'stazione... Ugo aveva parole di gelosia., mi faceva intendere che amava la mia Adele, la mia vita, il mio sogno...' Ugo mi sfidava. • ' •. ' • ' 1 — Ma che-sei matto?- Io rispondevo. Ed egli: — Tu non devi sposare. l'Adele... — Ma che sèi matto? . . il — Tu non devi sposare l'Adele, .perchè.ella è stata e sarà mia. Poi, tu sei un disertore. Egli confessò di aver perduta la calma, di aver perduta la padronanza di se, di avere ucciso. Aveva tirato uno, due, tre colpi, non ricordava quanti, cosi di un subito, che'l'amico non avesse avuto il tempo di difendersi Lo aveva visto ripiegarsi'sii di un fianco, poi cadere. Ricordava di aver percorsa' la strada d'un flaito. Era giunto con la febbre a Catanzaro Marina, col proposito di parlare, di confessare .di gridare il suo delitto, ma non ne aveva avuta la forza, e poi egli riteneva di non aver ucciso, ma ferito soltanto. L'istruttoria, affidata all'avvocato militare del tempo .procedette in modo rapido. Ora la parola è ai giurati. mpvvUtcrvv! '