L'accordo minerario raggiunto

L'accordo minerario raggiunto L'accordo minerario raggiunto 1 latore vana probabilmente ripreso lunedi (Serralo «pedale della Stampa) Londra, 28, notte. La conferenza apertasi ieri al Board of l'rade per la ricerca della soluzione del conflitto minerario, si è chiusa definitivamente oggi al tocco e mezzo. L'accordo è dato raggiunto; e con tutta probabilità lu■iftdi prossimo i minatori torneranno ul lavoro. 11 momento più drammatico della discussione fra proprietari c minatori fu raggiunto alla mezzanotte. Ai delegati minerari furono comunicate per la prima volta Renza equivoci e sottintesi o volute ambiguità, le astreme concessioni dei proprietari di miniere. I rappresentanti dei minatori non ebbero modo, data la larda ora, di esaminarle e discuterle a fondo; ma le loro osservazioni, fatte in una prima e rapida lettura, furono alquanto sfavorevoli. Le offerte padronali tuttavia erano più generose di quanto molti dolegati minerari osavano sperare. I proprietari però sapevano, per confessione dei leaders stessi dei minatori, che la resistenza dogli scioperanti ai avviava rapidamente verro l'esaurimento, e che Io sciopero poteva praticamente considerarsi terminato. Stamane alla 11 i delegati dei minatori si riunirono al Board of Trade per discutere da soli l'offerta padronale. Poco prima che Robert Smith aprisse la seduta, entrò nella sala Lloyd George, accompagnato da Chamberlain e dal cancelliere Home. Il primo ministro rimase a conversare coi delegati minerari per circa un'ora. Poi egli b'assentò per qualche tempo; e quando tornò, verso mezzogiorno e mezzo, i delegali dei minatori gli comunicarono l'accettazione definitiva delle oìferte padronali, accettazione condizionata tuttavia alla concessione del sussidio di dieci milioni di sterline all'industria mineraria offerta dal primo ministro, poi ritirata Jn seguito al ri Buttato del « referendum » tra lo masse minerarie. Lloyd George nei suoi colloqui coi minatori non volle rinnovare immediatamente l'offerta dei sussidi; ma assicurò i membri della Commissione esecutiva mineraria che egli avrebbe annunziato stasera stessa alla Camera dei Comuni la. decisione presa dai minatori od avrebbe chiesto al Parlamento di sanzionare il sussidio al l'industria mineraria. Frank Hodges clava poco dopo comunicazione. ai delegati dei proprietari che le loro offerte erano stato accettate. I rappresentanti dei minatori si recaro no quindi alla stazione per partire alla volta dei loro rispettivi quartieri generali. I delegati si abboccheranno domani stesso coi minatori, ai quali raccomanderanno di accettare i termini dell'accordo concluso coi proprietari, e di riprendere lunedì prossimo il lavoro. Le nuove proposte padronali stabiliscono il regime dei salari destinato a rimanere in vigore per 15 mesi. I benefici netti dell'industria, dedotte cioè le spese generali ed i salari operai, saranno riparliti tra operai e proprietari: ai primi spetterà l'83 per cento; ai secondi il 17 per cento, men tre sinora i proprietari offrivano l'SO per Tento per i minatori, e questi esistevano il 90. Circa le paghe degli operai è stato adottato il principio del salario minimo corrispondente al salario versato nel 1914. aumentato del 20 per cento. Le riduzioni delle paghe nei prossimi tre mesi partiranno da un minimo di due scellini al friorno, aumentando di circa imo scellino ogni mese, sinché sarà esaurito il sussidio governativo. Ad ottobre entrerà in vigore un nuovo accordo, ed i livelli dei salali saranno stabiliti soltanto in base ai benefici realizzati nei singoli bacini. L'n Agenzia Stefani » comunica da Londra, 28: « (Ufficiale). — Il conflitto fra i proprietari di miniere e minatori è terminato ».

Persone citate: Chamberlain, Frank Hodges, Lloyd George, Renza, Robert Smith

Luoghi citati: Londra