Se Giolitti non accettasse...

Se Giolitti non accettasse... Se Giolitti non accettasse... Bonomi, Orlando, De Nicola - lo curioso caso di almanacco Rem»,-0, notte Comnenti, previsioni e ipotesi L ii h à l è lbiósa com ' La crisi, che sarà lunga è, laboriósa, com- • pira soltanto domani il primo passo verso la soluzione, mediante le consultazioni dellai<ju Corona. I primi chiamati' dal Re saranno 1 ab presWenU Seue due Cainare, onorevoli Ttt- : pa tonl e Nico]a Saliranno poi al Quirinale ne gu onorevoli Orlando, Salandra, Nlttl, Bo- de selli, Luzzatti, e qualche, altro. Le consulta zioni dureranno probabilmente due giorni. Giovedì il Re ohiamerà alla Reggia il perso niggio che dalla maggioranza delle cohsul azioni avvenute risulterà designato a rice vere linearle» della formazione del Mini- stero ■ **" "'***" Ques)0 personaggio sarà senza dubbio l'o norevolé Giolitti. Non è arrischiato, prevedere che dalla quasi totalità delle consultazioni uscirà la designazione di lui. I primi a de signarlo saranno gli onorevoli Tittonl e De Nicola. A Montecitorio.wtae&'a Palazzo Ma¬ dama l'on- Giolitti è indicato come l'unico "omo *u» situazione, come l'uomo il qua- IP nnrpnà In fr\Hio mtA voniniaeimamnnlo c.iifo cese consuma- st pUIt-UC 1U . l?yilrt, UUU I tlJJiU ISSI IH rtlllrjll l formare u nuDVO Minist e pu0 formar,„ con elementl di primo or(itne. Il solo imba razzo cne pu0 incontrare è quello della scel ta. Negli ambienti politici si va ripetendo, sino alla sazietà, che U voto di ieri si pro poneva di Isolare l'on. Sforza, e che la quasi ^bIì^ dei gruppi non ebbe che parole de wr l'on. GiolitU, e persino i fascisti approvarono la politica Interna dell'on. do¬ ìm ,ntorno al pn^a^-.^ consiglio di- missionario si sta pertanto facendo ressa] per che, nella quasi certezza che l'incarico di formare la nuova combinazione ministeriale venga offerto all'ori. Giolitti, questi accetti, Anche alti personaggi hanno fatto esprimere * ,on; «olitti il desiderio che; nella proba bìlissima eventualità della sua designazione, S receda da una decisione di declinare iW eventualità della sua designazione, ™;e™oa» decisione di ; rico- Per°. salvo mutamenti, che per il mo mento si escludono, l'on. Giolitti. allorché il Re gli comunicherà essere su di lui caduta 'a designazione a capo del nuovo Governo, declinerà, ringraziando, l'incarico Quale altra combinazione'ministeriale po- tra allora venire in scena? Un punto fermo è necessario mettere nell'esame della situa zione creata dalla crisi. La crisi, deve inevt labilmente avere una soluzione politicamente equivalente al coiore politico del Ministero dimissionario. Un episodio scherzoso si è og gi innestato alla, proclamazione di tale sem- pHce verità- Da. pochi venne oggi notato nel i>ftula un colloquio tra gli. onorevoli Giolitti, Turati e Canepa. L'on. Cahepa mostrava al e Presidente del Consiglio un libretto, e gli onorevoli Giolitti e Turati ridevano saporita- Q . . almanacco oonolaris ff^^^fU"^ .?„;'^S?°^JaS?^ , 9lmo nell Alta Italia. Questo « Barba Nera. - recava, per uno strano caso, alla data di e oggi, la seguente profezia: « Cade un Go 1 verno ano sorge uno uguale». Scherzo del i rnìmanacco a parte, è indiscutibile che ir ^ nuovo Gabinetto dovrà essere della tinta w a „„„ j„, ^„v,i„„,,„ „u» ~, . " "«ca del Gabinetto che se ne va. 51 può - Quindi escludere a priori un Ministero Sa- landra, e si possono pure'con gi-andé. pro «abilita escludere un GabiDctto Bonomi od - un Gabinetto 'Orlando. Un'eventuale comhi- nazione Bonomi viene silurata in sul nascere a dfti t!iscml e dal nazionalisti, e cioè dagli e elementi che avrebbero dovuto esserne i pro- pugTiatorl. L'organo' del partito nazionalista - parte in guei.r;i sln da stasei.ft con(ro unft , supposta combinazione Bonomi, sopratutto - per u fatto cne tl rainjStro del Tesoro dimise stonarlo fu un collaboratore della politica B<,rla«ca de,von. sforza.'Una combinazione,n Bt>noml sareWjó ^ avversata ferbeemen- sochrechququinngeerhsoelimG10coSagmhCdinz11zddcfdpsimlarasdc1MCcdpltarnnUddidela te dai socialisti e più blandamente dal do- polari Dove troverebbe essa i sostenitori? r Lo stesso, su per giù, si può dire della prea( sunta combinazione Orlando • Intatti l'ex Presidente del Consiglio sente cosi poco spi- a, rare il Vento in suo favore, che annunzia Up- ppr domani sera la sua partenza alla volta di Palermo. a „ , „. o Escluso pertanto 11 reincarico all'on. Gip- lit.ti, rimarrebbe sul tappeto come sola'solu- De Nicola, un inr-iri™ à - "-~-"'; UnJ?c*tri.c<? i- a Miti) che otterrebbe una tregua persino dai N- socialisti. Le azioni di una presunta combina- e zione De Nicola cominciano a salire a Monte- a- cit01.i0i Le grandi simpatie dell'uomo, la prova t»Ut*mmtì mimata cnir* ■>1.oairt0„,a ,,„,,., Si felicemente superata come presidente della. ge Camera, le concessioni che tutti i partiti fa- K- rebbero ad un esperimento De Nicola, rendono i- particolarmente quotata una combinazione o- imnprS0Imt. cZtaht nr^irtpntTrtoii, 7,? ti impersonata nel giocane presidente della Ca- o- m3ra- 0 carattere dl tregua dei paniti e di i, pacificazione sociale che un Ministero Do Ni-ne còla assumerebbe, consentirebbe a uomini di^ °nni par,e (SU1V0 1 S0clalis,i che attendono "■ loro Congresso) di parteciparvi. Ma anche questo esperimento non sarebbe Jirivo di in- rnmiitp F' infilo infntii ^hioriorsi «. r>« se c"S"ue- t. ilciio miaui cnieciersi se 1 on. Deo- Nicola abbia la preparazione necessaria ed Ila- bagu-gllo dl idee necessarie per governare l'Iv- ,a]ill ci0 e ^nto vero, che lo stesso on De a v,„„ìn x _,.,„,„ „ ' : . Nicola è il primo a scongiurare ogni probabilità di essere elevato a capo del Governo. Comunque, siamo in terreno di ipotesi. Sorprese possibili, ma 1 più esperti parlamentari, senza entrare in particolari, riassumono la situazione in questi termini: Giolitti o De Nicola. E dicendo Giolitti si deve intendere mche un ritorno, all'on. Giolitti dopo che v- a i, gli le zo ia è ogni altro tentativo di dare alRaesè'-un Go-Èaw»ò solido e vitale risultasse fallito, co , or m, pp ' Roma, 27, notte. La xrlbùna cosi commenta il vo'to. checonusse alla crisi: « L'on. ' Giolitti, colla sua bituale quadratura — ed è questa la vera parola - ha chiaramente espresso la sua azlone nella politica interna e l'azione e l'opern deJ, Governo Egli ha anzitutto ribadito 11 conetto, in altre occasioni manifestato, in rispota alle accuse mosseyCI, specie dalla parte dei ,. sola. .Sebbene ri possa diinqie prendere che ocialisti che ne ha risentito maggiore datino, che cioè la convocazione del nuovi comizi saebbe stata vana e sterile. « Nessuno, egli ha di-' chiar.ato, può disconoscere che lo spirito di questa Camera è profondamente diverso da quello della precedente legislatura, e ciò anche ndipendentemente dalla necessità, che si manifestava" evidente, dl procèdere alle elezioni, generali dopo che le nuove e grandi Provincie erano state unite a'.la Pàtria ». L'on. Giolitti ha voluto opportunamente ricordare al partito socialista, che aveva speculato per bassi tini elettorali e di propaganda sull'agitazione degli mpiegati, come esso il giorno in cui sarà.al Governo sarà costretto ad «sere severo come 0 è stato il Governo attuale, e forse più ancora, per garantire ' il funzionarhento dello Stato. Codesta quadrata e chiare precisione di azione e di pensiero, che comunque si voglia giudicare, ha il pregio dl seguire coerentemente un principio politico ed Una linea, non ha per verità ancora riscontro nelia nuova Camera coir un'uguale precisione e chiarezza di programma nei diversi partiti e nemmeno in seno agli stessi partiti ». La Tribuna cosi indica le probabili designazioni : « Si riconoscerà generalmente che, per 11 carattere stesso del voto e per le'dichiara, zioni che lo avevano preceduto, la prima indicazione che emerge. daJla situazione è quella di un reincarico all'on. Giolitti. In -questo è concorde l'opinione di molti leaders, opinione fondata non solo e non tanto, nella discussione di ieri quanto, e sopratutto, sulla, situazione pait-amentare, la cui complessità non può non suscitare preoccupazioni e perplessità. Il nome dell'ori. De' Nicola è quello fatto con insistenza .ed. è quello, che nei «ruppi trova maggiori consensi. E' nota la riluttanza dell'on. De -Nicola ad assumere cariche, sia pure altissime, -ma è un uoiho che non sfugge alle responsabilità. La designazione dell'on. Giolitti al Ssovrano cadrebbe su di lui o su Orlando o suU'oii. iionomi. Il Corriere dItalia cosi si esprime: . Crediamo sia raro, e forse unico, il caso dl ima crisi ministeriale in seguito ad un voto sul1 indirizzo di risposta ul discorso della Corona: Ma ci spiegliiamo però la decisione presa dal Consiglio del Ministri di stamane, decisione che l'on. Giolitti, per conto suo, aveva senza dubbio già adottata sin da iersera, subito dopo l'equivoco voto della Camere .» Dopo aver lodato il contegno dei popolari, l'argano politico del partito popolare aggiunge: « Quanto alla situazione determinata dalla crisi ministeriale è evidente che non è possibile trovare nella multiforme opposizione manifestatasi nel voto dl ieri la base del nuovo gabinetto, Una designazione teorica vi sarebbe: quella dell'on. Sultndra per la dèstra, ma ognuno vede che essa è proprio soltanto teorica. Non intendiamo precipitare le previsioni ed i giudizi nostri, ma ci pare che si possa intanto affermare che. una sola e, seria designazione esca dal voto di ieri: quella del relncarico all'on. GiolitU, il quale non fu personalmente colpito dal voto. Se questo reincarico dovesse, por volere dello stesso on. Gioititi, fallile, non sapremmo per il momento quale alU'a previsione potrebbe farsi. Ma crediamo sia il caso di mettere in guardia gli amici di fronte ad un qualsiasi -progetto più o meno fnntasii co di comtinaaìoni con una o coll'altra dell parti estremo delta Camera ». L'Epoca fa le seguenti previsioni: « Se l'on Giolitti riduta, si è detto subito Orlando. Ma l'on. Orlando non s|screde l'uomo della situazione é so la situazione si fosso visibilmente determinata a suo favore, egli farebbe ogni sforzo per allontanare da sé l'amaro càlice Il discorso di Palermo, discorso eminente mente critico, rientra in questa linea. L'on. Orlando ieri non ha parlato, non ' ha votato Partirà domattina per la capitale della sua 11 suo nome sarà fatto da tutti-in caso dì ri fiuto dell'on. Giolitti, bisogna' non fissarsi su questa ipotesi e passare risolutamente a considerare le altre. La crisi dei partiti nella Camera sembrerebbe indicare -l'on. Do Nicola Questi potrebbe tentare con molta probabilità Udì riuscita di costituire un gabinetto di paci "cariane, ina i'on. De Nicola si dice pure de*idererebbe avere con sè anche i socialisti e sembra prematuro antivedere la loro parten pazione al Governo L'on Bonomi ha fatto bene ovunque è statò : alla Guerra ed al Teso- ro. Se ne, parlava come possibile successore di Sforza alla Consulta ». Videa Nazionale, in un entrefllet moltocoin- ,nelliato, sostiene l'impossibilita di un Mi- - nistero Bonomi, scrivendo: «Per tagliare corto alle illusioni, dichiariamo subito che a «n MtniróSW Bonomi è. nelle condizioni at- luali dell'opinione pubblica nella Camera e . nei Eaose impossibile. Dui» la sua parteci- - pazione al Governo Giolitti l'on'. Bonomi si o * andato sempre più allontanando da quelle e con'ei,t' nazionali, che Io avevano.- un tem- ? p°- veduto con -simpatia. Come ministro del- - la Guerra egli e stato, dopo Sforza ed insie- me al ministro deila . Manna, il principals -! e.;-i-:v:sp^ii.-;iitide dèlia politica- rlnuriziatrice, iiStWnift' aeriti• 'Kfi ^.ea' ":ì«u"nat'pa)rte ffiwS»^^ e ideila politica del Ministero Gioititi, senza a- vere alcun merito dell'attivo che questi ha « Potuto redigere, non può essere certamente e, destinato a raccogliere l'eredilà li e . o e e e voGiIntadeancorifte geisnipriqulitlestfal'negngaefpodpddplurssopptlasdlurmzizcobbmfsrbmcpsm- VAvanV: cosi commenta la crisi: . La decisione delle dimissioni non poteva essere dubbia, specialmente se la seduta pubblica di ieri viene collegata, come deve estere, con tutto ciò che è avvenuto sabato scorso in seno alle varie Commissioni permanenti, dove il Governo fu battuto su -tutta la Hnea nel campo .potiticoi .economico <e finanziario, quando sia col legata ■ al ■ rifiuto della Commissione per la riforma della, burocrazia di concederue i pieni poteri, et». • .Rata all'unanime depiorazione della Cor, fissione delle finaze e del Tesoro, a proposito dell'esercizio provvisorio. Nessun Ministero si è mai trovato in una più apqrta e stridènte opposizione con un Parlamento come questo, che si ostinava a "boccheggiare.' Non c'era.un solo gruppo che lo sostenesse o volesse assumerne anche la più denoto difesa *.

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