Italia e Inghilterra in Oriente

Italia e Inghilterra in Oriente Italia e Inghilterra in Oriente Il passo deciso a Parigi, nei colloqui Ourzon-Briand, per tentar di risolvere il conflitto greco-turco — cioè, la domanda al Governo greco di rimettere nelle inani delle potenze alleate la soluzione medesima — rappresenta indubbiamente, come ebbe a rilevare il ministro Sforza alla Camera, un'accettazione, da parto dell'Inghilterra, di direttive politiche sostenute da molto tempo dall'Italia. Non molti giorni fa noi scrivevamo su queste colonne come il primo fomite bellico nell'Anatolia fosse costituito dallo eccessive aspirazioni greche, e che a una riduzione di queste avrebbe indubbiamente giovato un autorevole consiglio dell'Inghilterra. Oia, ò appunto questo consiglio che il Governo inglese è deciso a impartire, nella forma solenne di una nota diplomatica da presentare collettivamente con la Francia e l'Italia. Il disegno di soluzione eh? è dietro il consiglio medesimo — sgombero <»mpleto da parte delle truppe greche qtnnvaMdrSmmRdqrdell'Asia Minore, da lasciarsi* "alla" Tur- chia, con la riserva di un regimo anto-\nomo a controllo internazionale per la città di Smirne — è indubbiamente approvabile; e risponde appunto alle proposte già formulate dal nostro Ministro degli Esteri. Rimangono ancora due punti molto importanti a stabilirò: rispetto alla Tracia orientale (oggetto precipuo di controversia, insieme con Smirne; fra Greci e Turchi) quale soluzione gli Alleati intendono proporre ? E se i Greci accettassero le proposte alleate e non le accettassero i Turcni d'Angora, quale linea di condotta l'Intesa pensa di tenere? Sarebbe assai bene chiarite l'uno e l'altro punto prima di procedere ulteriormente. Secondo noi, converrebbe imene nella Tracia orientale fare delle concessioni al punto di vista turco, cosi da fornire almeno a Cosi-ntinopoli una sufficiente zona di respiro; e converrebbe altresì tener conto del diritto dei Bulgari almeno ad essere tutelati colà contro ogni oppressione greca. L'eventualità, poi, che il Governo d'Angora non accedesse a proposte concordate dall'Intesa e accettate ad Atene dovrebbe avere per conseguenza unicamente una strotta neutralità dell'Intesa stessa, mantenuta secondo direttive comuni, che tutelassero, al tempo etesso, gli interessi europei in Asia Mi liore, negli Stretti e a Costantinopoli. Noi crediamo che in codesti altari del l'Oriente anteriore sarebbe cosa ottima se il Governo italiano cercasse, entro l'ambito delle direttive sopraindicate, un piti stretto contatto ed un maggiore affiata mento con l'Inghilterra; ed avremmo perciò veduta con nnolto piacere una par tecipazione diretta del nostro ministro degli Esteri ai colloqui Curzon-Briand. I punti di vista dei due Governi, se et fettivn'mente il Gabinetto inglese si decide ad abbandonare quel che c'è di eccessivo nelle aspirazioni greche, non pre sentano nulla d'inconciliabile. Italia i Inghilterra, per esempio, si sono trovate id'accordo nell osppotsi a qualunque in tervento di fatto contro il ritorno di re Costantino, lasciando sostanzialmente li beri i Greci di provvedere ai propri destini. Le cosa non manca d'inipoitanza, quando si rifletta che una parte molto notevole dell'opinione politica francese è, si, ostilissinia, all'imperialismo della Grecia costantiniana, ma si mostrerebbe diversamente disposta verso quella di Venizelos; ciò che indebolisce alquanto la politica ufficiale francese, benevolente verso la nazionalità turca. D'altra parte, al di là del Tauro le divergenze fra la (politica inglese e quella italiana vengono meno: l'Italia non ha alcun motivo .per opporsi alla politica filoaraba dell'Inghilterra in Mesopotaruia e nelle regioni circostanti, e solo desidera tutelati in Palestina i propri interessi materiali e.morali, ed insieme quelli della cattolicità. Come abbiamo detto altre volte, noi non Tediatolo alcuna inconciliabile opposizione fra i diritti della nazionalità turca e quelli della nazionalità araba nell'Oriente antefiore : e, particolarmente interessati al rispetto di quelli, non abbiamo nessuna pregiudiziale contro il giusto riconoscimento di questi. Ci pare, dunque, che non • lolo nessun contrasto insanabile divida la politica italiana e quella inglese in furiente ; ma ohe esistano invece gli elementi per un accostamento, grazie al quale l'Italia potrebbe fungere da traìtu,'union tra Francia e Inghilterra in jmelle regioni, evitando alla politica inglese le pericolose tentazioni — pericolose Jier se e per tutti — di comperale delle Concessioni francesi alla propria politica (mentale con concessioni proprie in Europa, a danno dell'equilibrio e del riconlolidamento europeo. Ma, nuche a prescindere dall'Europa, una migliore intesa jjoll'ltalia in Oriente non dovrebbe riujeir discara all'Inghilterra, Il suo impero Ben corre ceito, nell'Asia centrooccidentaje, alcun vero pencolo, ma incontra tuttavia difficoltà di cui un saggio può esser sostituito dai rapporti coll'euniro dell'Afghanistan, agli inviati del quale in Europa non sono mancato, in certi ambienti europei, accoglienze favorevoli. il processo contro otto comunisti bavaresi Datila», 22, mattino. E' cominciato dinanzi al tribunale di Monaco t\ processo centro otto comunisti bavaresi ac tusati di alto tradimento, di complotto e di attentati dinamitardi. Gli accusati si erano lmKossessati di una enorme quantità di materie esplosive, che dovevano servire innanzi tutto i fare saltare i ponti ferroviari Misi a no in viaggio per la Russia Rema, 22, notte. L'Epoca annuncia che ieri sera l'on MiJiano, salutato da alcuni unici, è parlalo per m Russia. di comunicata oggi ad Atene Sottomarini bolscevichi a Trebisonda? \Servti\o «periate iella Stampa) Atono, 2», notte. Una profonda impressione è stata prodotta qui dalle notizie giùnte da Parigi di un intervento mediatore dello Potenze .dell'Intesa nel conflitto greco-turco. Lunedi scorso iì ministro degli Esteri, Baltazzl, ricevette una Nota. verbale, in cui il Governo greco era invitato a sospendere la progettata offensiva contro Mustafà Kcmal e ad attendere la decisione dei colloqui di Pa.rigl tra lord Curzon e l'onorevole Briand. Il signor Baltazzl telegrafò a Smirne, donde ricevette il giorno stesso un messaggio in cui lo s'invitava ad andare immediatamente a Smirne, a conferire subito coli Re e-col primo ministro Gunaris II ministro degli Seri itornatoad Menedamane?'\faIquanto sembra, ha avuto istruzioni circa la j risposta da darsi alle offerte, delle Potenze j alleate. Lord Grandvill'e, ministro della Granjstati ricevuti nel pomeriggio d'oggi al Mini stero degli Esteri. Essi rimasero a colloquio col ministro più di un'ora. Alle 19 è stata diramata alla stampa una nota cosi redatta: I rappresentanti delle tre grandi Potenze alleate hanno comunicato al Governò greco ima proposta dei rispettivi Governi, consistente in un'offerta di mediazione mirante a restaurare una durevole pace in Oriente. Essi chiedono che sia comunicata loro al più presto possibile la rispósta del Governo ellenico ». Appena partiti i rappresentanti delle Potenze alleate, i ministri presenti ad Atene si riunirono al Ministero degli Esteri e fu deciso di inviare subito un completo resoconto della conversazione svoltasi coi rappresentanti alleati a Smirne. Si ritiene che una risposta da* Smirne giungerà entro 48 ore. Una Scuter da Smirne informa che il generale inglese Marden ed il suo Statò Maggiore sono arrivali In quella città ieri. Essi seguiranno le operazioni militari greche. Dalla costa del Mar Nero giungono notizie che sottomarini bolscevichi sono giunti a Trebisonda e stanno minacciando la (lotta greca, la quale si trova attualmente in guerra guerreggiata tanfo coi Turchi quanto coi Russi. (Daily Teleorapii). La Stefani comunica da Atene, 22: « I ministri d'Italia, d'Inghilterra e di Francia hanno latto un passo collettivo presso il Governo ellenico, offrendo la mediazione degli Alleati nel conflitto greco-turco. Il ministro degli Esteri greco ha risposto che il Consiglio dei ministri esaminerà la proposta appena 'il presidente del Consiglio,' Gunaris, il cui ritorno è prossimo, sia giunto ad Atene ». Bretagna, il ministro d'Italia signor Mori-1 \^.^^^ ^\