Nota alla seduta

Nota alla seduta Nota alla seduta Roma, 15, notte. Il presidente del Senato ha oggi pronunciato un discorso ili insediamento che per il suo carattere nettamente politico si discosta alquanto dai documenti del genere. Le consuetudini erano state del resto violate, e opportunamente violate, ieri dal presidente della Camera on. De Nicola. Non ò questo il momento di segui/re rigido nonne protocollari che resero in passato consimili discorsi una manifestazione di ideo indeterminate. Gli onorevoli De Nicola o Tiltoni hanno creduto dover usciro dal seminato portando il loro contributo di idee alla soluzione dei problemi politici del momento. Negli ambienti politici l'innovazione viene concordemente approvata conio sarà approvata dalle grandi córrenti dell'opinióne pubblica, L'on. De Nicola si limitò ieri a toccare i problemi di indole generale invocando la concordia nazionale, deprecando la violenza che trasforma da qualche tempo la vita italiana in lolla, di passioni. L'on. Tittoni si è. spin.. to oltre od ha indicd.to un determinato programma. Il presidente, del Senato ha l'atto anche di più, cioè ha biasimato l'opera di Governi precedenti ori ha tenuto, anzi a precisare che i germi dell'attuale1 situazione di disordine sono dovuti alla debolezza dot Gabinetto precedente a quello attualo. Il Senato non ha mostrato alcuna sorpresa nò per l'esposizione, di un programma, né per le critiche mosse, anzi! consenti a.l primo ed alle seconde. Il discorso ebbe da capo a fondo calorose accoglienze o fu applaudito alla chiusa anche dall'on. Gioiitti. Al programma politico abliozzato dal» l'on. Tittoni vorrà ixista una etichetta, verrà cioè definito reazionario. Certo il discorso ebbe, intonazione, antisocialrstav Oltre ad invocare l'abbandono del socialismo di Stato, che ha ingigantito la pianta della burocrazia, oltre a chiedere che il Governo sottragga la nazione alla tirannia rossa, il presidente del Senato ha formulalo delle richieste che, in mozzo nll'allontumento di maglie di questi ultimi anni, possono sembrare utopistiche. « Lo Stato — ha detto il presidente della Camera vitalizia — devo' tener conto delle grandi! correnti dell'opinione pubblica, ma noi» certo ilei "capricci^ di minoranze faziosa. Deve, fare eseguire o risi»ettare le leggi contro chiunque e da chiunque, deve far funzionare ti qualunque costo i pubblici servizi, deve essere rigido custode dell'ordine pubblico che 6 la prima ed eternentaro garanzia, della liberta cittadina i« i ti i paesi e sotto tutti i regimi ». . Dopo ciò è ila rilevare la .'parte, < , così, costruttive del discorso Tittoni' i, la indicazione concrèta dei - próvvediroé che il presidente del; Senato pone a b dell'adone di Governo, L'on. Tittoni tk_ da una premessa: 'aitiamo àcoiW)Jes ft imrwisttf ma nV " '"

Persone citate: De Nicola

Luoghi citati: Roma