Falso eroe di guerra ricercato per omicidio

Falso eroe di guerra ricercato per omicidio Falso eroe di guerra ricercato per omicidio .All'ufficio di polizia giudiziaria alia Questura Centrale, era stata segnalata la presenza di due individui, i quali valendosi di tessere, di Associazioni m'Urtali e politiche, di lettere commendatizie, di cui una portante, la Urina di Poppino Garibaldi, e di diversi altri documenti attestanti l'autenticità della loro condizione di valorosi ex-combattenti al fronte italiano e francese, riuscivano a spillare denaro alle, persone che avvicinavano. 11 commissario cav. avv. l'alma, messo in sospetto da queste loro gestii, impartì istruzioni per il loro fermo, all'ufficio della Squadra Mobiie. In esecuzione ni mandato ricevuto gli agenti investigativi Prinzivalli Francesco e c.ravero Ugo. si misero alla ricerca dei due sconosciuti, e trovatili li invitarono a seguirli in Questura Messo al cospetto del vice-commissario avvocato V'irono, incaricato delle indagini, uno di essi si dichiarò per certo Cirillo Gregorio; exaiutante di battaglia, da Catanzaro, combattente in Italia e in Francia, decorali» di una medaglia d'oro, di due medaglie d'argento, di una di bronzo, nonché di altre medaglie serbe e rumene. E a complemento di tanti attestati di valore e di patriottismo 1 reato cavaliere della corona d'Italia. Denunziato con legittima fierezza queste sue qualità, il cav. Cirillo elevò un'energica protesta contro la polizia che senza, alcun riguardo al suo passato lo trattava quasi, come un volgare malfattore. Il funzionario però non si lasciò nè impressionare ne commuovere dalle sue fiero e'sdegnose parole, ed esaminando attentamente il diversi documenti che teneva presso di se e particolarmente un foglio di congedo, che, appariva visibilmente falsificato, trasse vieppiù la convinzione elio il sedicente cav. Cirillo fosse un truffatore della buona lede del prossimo. Il questore informato silicio del fatto ordinò periamo che i due individui fossero internati nelle carceri in attesa di più sicure, notizie sul loro conto. Xel proseguimento delle indagini il vice commissario Vitrone infatti accertava che il sedicente cav. Cirillo era invece certo laconis Vincenzo, d'anni 29, da Catanzaro, che tapi era siate, aiutante di battaglia, che inai aveva combattuto in Francia, che mai aveva ricevuto medaglie di valore né italiane, ne estere. Ciò che invece risultò, è che egli era ria anni colpito da mandato di cattura per un duplice niancafo omicidio avvenuto in Sicilia. 11 suo compagno, identificato per Baldini Antonio ria Monfalcone, risulto invece essere un autentico ex-combattente volontario delle Argonne, mutilato del braccio desini. Il sedicente cav. Cirillo lo aveva, scelto a suo compagno appunto perchè essendo mutilato dava autenticità alle sue invenzioni, ai suoi gesti eroici. In seguito a queste risultanze il Baldini fu rilasciato e inviato al suo Comune d'origine con foglio di vìa..

Persone citate: Antonio Ria, Baldini, Cirillo Gregorio, Prinzivalli Francesco

Luoghi citati: Catanzaro, Francia, Italia, Monfalcone, Sicilia