I dirigenti dell'agitazione degli impiegati dichiarati dimissionari?

I dirigenti dell'agitazione degli impiegati dichiarati dimissionari? I dirigenti dell'agitazione degli impiegati dichiarati dimissionari? Fuori di strada Il comunicato del Comitato d'azuiue degli impiegali statali, in cui si parla di minaccie dei Governo e della sua intransigenza « che suona sfida ed offesa a tutta la classe », e si denunciano i <r vani ed attesi tentativi di reazione », costituisce un gmve errore, destinato a danneggiare ancora di più la eausa della classe impiegatizia presso l'opinione pubblica. E' fantastico parlare di intransigenza governativa, quando, per quel che risulta, tutto il contrasto si riduce intorno alla antiéà ed alle modalità dei provvedimenti provvisori da presentare al Parlamento. E' audace, molto audfctce, parlare di sfida ed offesa alla classe, quando la sfida e l'offesa sono venute, invece, dalla classe medesima, o piuttosto dai suoi dirigenti, che hanno rotto le trattative e sono ricorsi allo sciopero ed all'ostruzionismo. Ed è demagogico parlare di « tentativi di reazione » perchè il Governo si dimostra pronto ad applicare, secondo che è suo diritto e suo dovere, le norme di legga contro gli impiegati cne mancano ai propri doveri. Qui non è neppure in questione il principio del divieto di sciopero nei pullulici servizi : il caso e anche più semplice. Un operaio cne sciopera sa benissimo che le giornate di sciopeio non gii saranno pagate. Gli impiegati, oi loro dirigenti, vorrebbero scioperare e continuare ad esser pagati? Così parrebbe, dal momento che considerano come « reazione ■» l'annuncio governativo della sospensione dello stipendio. 0 forse pretendono, ebe, trattandosi di « sciopero bianco » e di ostruzionismo, la sanziono non sr applichi al loro caso? Questa scappatoia sarebbe ancora, peggiore, perchè aggiungerebbe alla rivolta l'insincerità. Stiano sicuri, gli impiegati, che gli espedienti da loie allottati non li avvantaggiano davvero di fronte all'opinione nazionale, la qua lei coimprende benissimo che il loro scopo e, non già di ridurre il danno pubblico e di risparmiare in parte il prestigio statale, ma di ostacolare con maggiori mezzi e minor rischio il funzionamento dei pubblici servizi e delle amministra zioni. Si gnaulino intorno, gli impiegati, e vedranno che il loro atteggiamento non trova consensi. I giornali non sovversiv" sono unanimi a biasimarlo; e se una oc eczione c'è, non aperta nè schietta, essa è tale da confermare davvero la regola UAvanti! li appoggia, per l'onoro della firma; ma pubblica articoli di fondo, i quali, riconuettendo il problema impie gatizio alle conseguenze della guerra, domandata dalla maggioranza degli impiegati stessi, constatano come sano accogliere, puramente monte, i desideri degli impiegati « senza distruggere il fragile e instabile equi li brio del bilancio ». Credano all'Avanti.' se non credono a noi, che pure abbiamo mostrato, anche in questo momento, di apprezzare quel che di giusto c'è nella loio causa, e non ci siamo uniti alle esa gelazioni o cui altri ha creduto di ricorrere contro di loro. La Confederazione del lavora rimane riservata; il partito popolare, i nazionalisti, i fascisti hanno preso posizione contro il Lqio atteggia mento che è, poi, unanimemente biasi maro da tutte le frazioni del liberalismo e della, democrazia. Quel grosso, poi, dell'opinione pubblica che è all'infuori dei par-riti non comprende come gli impiegati possano dimostrare tanta intransigenza sopra, un cosi ristretto campo di contesa, e non si accorgano della sproporzione che c'è fra questo e la rivolta da essi inscenata. Mostrino, gli impiegati, liberandosi da ogni suggestione estranea, di vu- non si poso semplice- lèv tornare a più savi consigli ; e non sarà certo aiiticile, dopo ciò, una intesa soddisfacente. E soprattutto dicano chiaro qua! è il loro pensiero circa la neoessiià della riforma burocratica e del consolidamento dell'onere statale per la classe impiegatizia. Accettano, essi, questi due principili? Non impugnarli apertamente, uon basta : occorre pronunziarsi in proposito. La unzione attende di sapere se gli impiegati vogliono, o no, tener conto dei suoi interessi supremi. Come si svolge l'agitazione Roma, 3, notte. Alle ore Iti si è riunito il Consiglio dei ministri, sotto la presidenza dell'on. Giolitti. E' questo il secondo dall'arrivo del Presidente del Consiglio. Per domani ne è ancora indetto un terzo, per esaminare la situazione, politica e per prendere visione del discorso della Corona. 11 Consiglio per domani è indetto anche per il pomeriggio alle ore 16. Alla riunione odierna presenziavano tutti i ministri, ad eccezione dell'on. Labriola. Il Consiglio si è occupato della situazione degli impiegati e ha-dato disposizioni per l'applicazione delle sanzioni già. stabilite nel Consiglio di ieri. Il Consiglio ha pure preso concrete intese per l'applicazione dell'articolo iti della legge sullo stato giuridico degli impiegati. Si è poi occupato di affari di ordinaria amministrazione ed ha approvato il regolamento per la nominati vita dei titoli delle aziende; uno schema per le libere docenze; ed infine ha approvato la ripresentazione in Parlamento dei disegni di legge decaduti per la fine della legislatura. Ha approvato la convenzione per le tariffe postali adottata dal recente congresso di Madrid. I grappi parlamentari e l'agitazione I giornali raproducotio l'intervista della Stampa con Don Sturzo, intervista che suscita vìve dtSlltcnpcmntmsgp—tqdcddtcelzvg à o à e e , e o i l e e a e o o e . a e ; e i e e discussioni nel mondo politico. Il Corriere d?ltalia, commentando le dichiarazióni di Don Sturzo, scrive: « Il partito popolare, insomma, lia la convinzione che la causa contingente dell'agitazione attuale possa superarsi con serenità e buona volontà, senza che la tutela della causa degli impiegati debba in alcun modo vulnerare l'autorità dello Stato e senza che possa pregiudicare quella riforma dei servizi statali, che ormai l'agitazione attuale ha posto in prima linea in modo inderogabile. Anzi — sostiene l'organo del partito popolare — questa agitazione» non deve essere considerata solo a sé, ma sovratutto deve essere considerala come sintomo grave di un male, che va curato energicamente. Perciò, sedare subito e nel modo più acconcio il sintomo del male — la febbre — e contemporaneamente accingersi ad affrontare lo cause profonde óeì male Quali sono queste cause? In che modo e come si possono debellare? A quesle domande risponde con precisione Ha parola di Luigi Sturzo, e cioè rispondono il pensiero, la direttiva e l'esperienza del partito popolare. Ci risulta per indubbie testimonianze, che ci vengono da ogni parte, che la proposta lanciata dal partito popolare e le chiarificazioni lucidissime del suo segretario poJiitico, circa gli obbiettivi cui è diretta l'azione del partito nella presente agitazione, hanno prodotto la massima impressione in tutta l'opinione pubbtica, pur prescindendo da qualsiasi colore politico. E' in tutti la convinzione, che da nessun altro partilo politico provenga osgi allo Stato, come dal partito popolare, una forza così viva destinata a sorreggerlo nel'Ia crisi odierna ed avviarlo a quei l'innovamenti organici, che ogni allo Stato si impongono, non per vana smania di innovazione, ma per imperiosa necessità della sua vita avvenire ». I deputati di Roma, Di Fausto, Rocco, (Julienni, Caetani, Moniei, Federzoni. si sono riuniti a Montecitorio allo scopo di svolgere un'azione concorde per la soluzione della questione degli impiegati. Dopo un vivace scambio di idee, 1 daputati di' Roma hanno deciso di riunirsi nuovamente domani, alle 8,30, invitando ad intervenire anche quei colleghi che non erano presenti oggi. I deputati appartenenti al partito nazionalista hanno precisato ,il loro punto di vista ndV la questione degli Impiegati in una riunione tenuta ieri sera, li pensiero dell'assemblea ru riassunto in una comunicazione nella quale si afferma ■ l.o) i nazionalisti singolarmente devono fare quanto è in loro per tenere l'agitazione degli Impiegati nel campo economico: 2.o) i loro rappresentanti nella Camera non potranno non sostenere la necessità di miglioramenti immediati ed adeguati: So) la riforma della burocrazia, dovrà essere lilialmente affrontata sotto 1 assillo do!la più urgente necessità col criterio di ridurre al minimo le funzioni rf.-Olo Stato, unico modo questo per renderle efficaci, sfollare coraggiosamente gli uffici pletorici e sopprimere i servizi non più giustificati: 4-o) opporsi alla livellazione delle retribuzioni conseguite con successivi aumenti caro-viveri, e cointeressenze eguali per tutti perchè ciò annulla la gerarchia., confonde le categorie e le funzioni, contribuendo a mantenere l dipendenti dello Stato in una solidarietà artificiosa e brutale, (questo desiderano i socialisti per il loro triste.giuoco politico); 5.o) Inclusione nei miglioramenti di «òloro che non scioperarono per la. sentita nobiltà della propria funzione e cioè gli ufficiali dell'esercito e della marina, ultima ed ottima guarentigia di. conservazione e di difesa dello Stato nazionale ». Comizio al ministero dell'fstrnxione Notevole impressione hanno prodotto i provvedimenti del Governo. Stamane, aKe 9, gli impiegati sono entrati silenziosamente'nei Ministeri dove già si trovavano i direttori generali e rapi Divisione ; poi firmato il foglio di presenza ciascuno ha preso posto al suo scrittoio, proseguendo l'appi li-azione dell'ostruzionismo. Ovunque si manifesta il desiderio di conoscere presto le nuove direttive del Comitato di agitazione. Ce quali saranno certamente comunicate oggi al comizio, [/atteggiamento fermo e reciso del Governo ha impressionato ognj categoria di impiegati. ■ Le pene sancite, con criterio prettamente giuridico dal Governo, il quale non fa altro che applicare la legge, hanno turbato lo spirito profondamente legalitario degli impiegati. Sembra, quindi, che una deviazione degli impiegati sia prossima Oggi al ministero della P. 1. ha avuto luogo un comizio interno nel quale per acclamazione, dopo varie discussioni è stato approvato il seguente ordine del giorno: » Tutti 'di impiegati di tutte le categorie del ministero della P. I., compresi gli avventizi pre-bellici, riuniti a. comizio interno ogg, 3 giugno 1021 preso- nota delle minaccie di provvedimenti disciplinari e penali da parte del Governo mentre riaffermano che il movimento è l'espressione della volontà chiara e motivata di tutti gli impiegati statali, e riconfermano di mantenere le richieste economiche, che il bisogno rende indispensabili ed urgente, dichiarano di mantenersi compatti agli ordini del Comitato misto di azione e pronti nel caso che. uno qualunque dei colleglli venga colpito dal Governo». Sono stati esonerati dal servizio speciale di gabinetto tutti gli uscieri intervenuti al comizio, ma il personale di quarta categoria, riunitosi immediatamente, ha deliberato ad unanimità di non sostituire i colleghi dispensati. E' commentata la seguente deliberazione: » I direttori, capi divisione, e i funzionari di grado corrispondente dei Ministeri delle Finanze e del Tesoro ria,ffermano la loro piena solidarietà coi collaboratori in agitazione per il conseguimento di una razionale riforma della burocrazia e per le rivendicazioni economiche di tutta la classe, le quali esulano da ogni competizione politica, ed esprimono l'augurio che la classe e il Governo nell'interesse supremo del Paese trovino una formula di equa e sollecita soluzione ». msvaddgscstsnadIl solito comizio Il comizio all'Orto Botanico oggi e stato ritardato a causa della pioggia. Alle 17,45 il tempo non permette ancora agli oratori di parlare. Molli impiegati sono presenti, ma più ancora sono quelli che si trovano riparati alla Casa del Popolo e sotto gli archi del Colosseo. Con rumori di ogni genere si reclama la presenza dei compagni che, sostano nelle vicinanze. Frattanto, uri certo numero di copie dj giornali viene bruciato dalla folla. Alle IR. quando cessa d'i piovere, gli impiegati che si trovano alla Casa del Popolo' ed al Colosseo si uniscono ai compagni intorno al rudero e cosi può incominci ai'e il comizio. Presiede Imparato, che, dopo brevi parole in cui incita, alla resistenza, chiede agli impiegati il giuramento. Dà qui ti-' di la parola al postelegrafònico Spazzolini, che inneggia alla classe impiegatistiea italiana, e rivolgendosi specialmente, ai postelegrafonici li incoraggia e li incita allo scio pero bianco. A lui segue Bruzzoni, che si lancia vivamente contro il Governo e contro il passato Parlamento. L'oratore, dopo essersi trattenuto a parlare sui cinque punti e specialmente sulla sperequazione, conclude invitando la massa a moatrarsi sempre più indifferente alle ingiunzioni .iel Governo. Parla per ultimo l'aw. Donzini. il auale narra alcuni episodi svoltisi nei vari uffici, e dice che la classe è disposta a lottare sino all'ultimo, a casto di qualunque sacrificio. Il comizio ha termine poco dopo le 19 e le disposizioni anche oggi si compendiano nella parola «resistere». Pei- domani, alle 17, è indetto un nuovo comizio sempre all'Orto Botanico. I mutilati occupano alcuni uffici Va numeroso gruppo di mutilati, sempre i er il molavo dell'esclusione delle signorine dagù uffici, hanno occupato stamane gli uffici delle pensioni di via Sicilia e del viale del Ra I mutilati hanno invaso i locali e quando si sono presentate le signorine per prender servizio... bianca, le hanno rimandate senza per altro che nessun grave incidente avesse a deplorarsi. Un forte servizio di P. S. è stato disposto più tardi nei pressi di detti uffici Nelle preture e nelle cancellrre anche i magistrati si sono attenuti alle disposizioni prese e messe in attuazione nei due giorni precedenti, rinviando cosi le numerose cause Intanto, numeroso Camere di commercio stanno esaminando l'opportunità di convocare tutte le categorie di commercianti ed indù striali per un grande comizio onde illuminare l'opinione pubblica sulla necessita di assicurare senza interruzioni il funzionamento dei pubblici servizi. a , o , -' , i o i e ù a e r ù Il Consiglio dei Ministri L'indeoolirtti dell'agitazione L'applicazione dei provvedimenti Roma, 3, notte. Nessuna novità decisiva uejla lotta che gli agitatori degli impiegati statali hannu impegnato contro lo Stato, ma la via di uscita comincia a delincarsi. Essa, del resto, e la. sola possibile e consiste nella ripresa del lavoro da parte degli scioperanti. I| Governo è da parte sua deciso a percorrere fino in fondo la via scelta dai Consiglio dei ministri, le cui decisioni furono approvate all'unanimità. Nel Consiglio dei ministri d'oggi, l'on. Giolitti ha sottoposto all'approvazione dei colleghi le disposizioni preordinate per la applicazione, già deliberata nella riunione di ieri, dell'articolo 43 sullo stato giuridico degli impiegati. L'articolo 't3 suona precisamente cosi : « Sono dichiarali dimissionari gli impiegati i quali abbandonino l'ufficio o prestino Vopera propria in modo da interrompere o perturbare la continuità e regolarità del servizio. L'impiegato dichiarato dimissionario di. ufficio non può essere riammesso. Egli può soltanto ottenere una nuova nomina quando soddisfaccia alle condizioni prescritte dalla legge per l'ammissione agli impieghi civili ». Subito dopo fi Consiglio dei ministri, l'on. Giolitti ha chiamato ne1 suo gabinetto il sottosegretario agli Interni, on. Corredini, al quale ha comunicato le misure poco prima concordate perchè regolasse l'applicazione dell'articolo 43. Sono quindi da prevedersi provvedimenti a carico dei dirigenti l'agitazione che appartengono alla amministrazione. statale. Essi verranno! dichiarati dimissionari, con le conseguenze di cui all'articolo in parola. TI loro nome verrà reso di pubblica ragione. Egualmen te sono in corso provvedimenti riguardanti gli avventizi, e qualche altro di carattere strettamente, giuridico a carico di taluni che hanno attentato alla vita dello Stato offendendo gli interessi dei contribuenti. Il Governò prosegue, dunque, per la sua strada, senza pensare per ora a qualunque ripresa di trattative, sia. dirette che indi rette. Condizione preliminare di qualunque trattativa deve essere infatti la ripresa regolare del servizio. Non ha pertanto momentaneamente alcuna probabilità di approdare ad un risultato il tentativo al quale si sono accinti- i deputati-della circoscrizione di Roma, dì ogni partito, per ottenere la conciliazione della vertenza. I deputati del Lazio torneranno domattina a riunirsi, ma la. loro azione, se vorrà utilmente esplicarsi, dovrà preliminarmente essere rivolta ad ottenere la regolare ripresa del lavoro, fidando nell'interessamento che tutti i gruppi parlamentari promettono per la definizione innanzi al Parlamento delta questione degli impiegati. Fino a questo momento, la situazione si riassume nella decisione di resistenza ad oltranza, tanto da parte del Governo quan'io da parte degli impiegati. Il Comitato di agitazione illustrerà, questa decisione riaffermata nel comizio d'oggi con un nuovo comunicato in corso di pubblicazione. TI comunicato vorrebbe rispondere alle deliberazioni del Consiglio dei ministri di ieri. Ma se il linguaggio del Comitato di agitazione è tuttora intransigente, traspare da taluni sintomi che la resistenza degli impiegati va diminuendo di compattezza, come risulta anche dal fatto che in tre Ministeri, quello degli Esteri, degli Interni e della Giustizia, si lavora regotarmente. La resistenza degli impiegati è inevitabilmente destinata ad infrangersi di' fronte al fatto che il prolungarsi dell'agitazione non può condurre al successo. Lo sciopero bianco nei Ministeri e l'ostruzionismo postelegrafonico furono deliberati nel presupposto di poter dare alla agitazione un'estensione formidabile, traendo innanzitutto nel raggio di essa i. ferrovieri. Ora, il presupposto accennato è venuto a mancare pressoché interamente. Venuta meno la possibilità di proclamare lo sciopero dei ferrovieri, il piano del Comitato di agitazione subiva una gravissima falcidia. II Governo non si lasciò da parte sua intimorire e decise di affrontare a pie' ferino le conseguenze della sospensione de', servizi. Così stando le cose, l'agitazione può produrre danni formidabili alla nazione, particolarmente a motivo della paralisi pressoché totale dei sei-vizi postali, tele grafici e telefonici; ma non può creare una situazione tale da indurre il Governo a cedere. Perciò sarà questione di modo e di tempo. Il Comitato cerca forse il proprio salvataggio provocando l'intervento di in termediari presso il Governo, ma è sensazione generule che fra qualche giorno la agitazione entrerà in Una fase nuova, che sarà iniziata dalla ripresa dui servizi, per discutere in seguito, lasciando al Parlamento la soluzione definitiva del problema lntqsssldttcptedCtqp-

Persone citate: Bruzzoni, Caetani, Di Fausto, Federzoni, Giolitti, Labriola, Luigi Sturzo

Luoghi citati: Lazio, Madrid, Roma