Risposta di Parigi alla Nota di Londra

Risposta di Parigi alla Nota di Londra Il problema della Slesia Superiore Risposta di Parigi alla Nota di Londra (Servizio speciale delia «Stampa») Parigi, 31, notte. Il Governo Francesi) ha sin da ieri seva risposto alla nota rimessa ieri dal Governo Britannico. Nella sua risposta il Governo di Parigi dice di apprezzaro l'adesione data da Londra alla, costituzione di una Commissiono di esperti e, ([uautunquo .ritenga che vi siano inconvenienti a che essa segga ad Oppcln, esso accetta tuttavia su questo punto la proposta britannica. Ma, per quello che concerne la convocazione per questa s'ettimana del Consiglio Supremo, il Governo Francese mantiene le suo obbiezioni. Da mia parte infatti il presidente del Consiglio è trattenuto a Parigi dal dibattito pailanioiituro che continua attualmente innai:zi al Senato, o dall'altra-il Consiglio Supremo non potrà, secondo il Governo Francese, riunirsi utiliueulc clic quando sarà in possesso dei rapporti c delle conclusioni ri<>g|i esperti; o lo sue discussioni, per dare i risultali sperati, devono intavolarsi in un'atmosfera pacifica. Ecco perchè il Governo di Parigi suggerisce anzitutto una serie di misure e passi per ristabilirvi l'ordine e la calma nell'Alta S'esia. Deve precederci — semprft secondo Parigi — un'azione simultanea def rappref-entsnti alleati a Berlino e Varsavia, affinché questi due Governi ottengano il disarmo effettivo dei loro compatrioti nell'Alta Slesia, e la cessazione delle ostilità; indi, invio di una comunicazione collettiva ai coinmiissari alleati ad Oppcln, allineile quei-ti l'accomandino con un proclama od in al Irò modo la calma alle popolazioni dell'Alta alesili, affermando la volontà, dei Governi alleati di applicare con una stretta equità il Trattato di Versailles; e linalmentf la nomina immediata della Commissione di esperti, elio raccoglierà sul posto tutti gli elementi plebiscitari, geografici, economici, indispensabili per illuminare il Consiglio Supremo. Questo sarebbe poi eonvoliitn per prendere conoscenza del lavoro degli esperii e Ussaro con piena conoscenza di causa una decisione che, presa nell'ordine e nella calma, sarebbe accettata dagli interessaiii della Germania: il disarmo delle truppe bavaresi e la situazione in Slesia {Scrutilo speciale della Stampa) Basilea, 31, notte. Il Reielistag ha ripreso oggi i suoi lavori. Esso si c occupalo però senipltceinento del disbrigo di ìuunerosi altari di ordinaria amministrazione. All'Inizio della seduta il presidenti: Loebe, ira grande agitazione dei deputati, lui comunicato che il deputato tedesco nazionale Hartmann ó siaw preso in ostaggio dagli-Insorti della Slesia Superiore, e tra stimalo in località uncora ignòta. Egli ha aggiunto Inoltro che il Ministero degli Esteri lui fallo presso la Commissione interalleata ulli i passi necessari per ottenére la lUieuziónc del deputalo. Ppr domani sono atlese le dichiarazioni che il presidente Wirtli farà a noni-; del Govèrno. • ili ambienti politici berlinesi m occupano largamente delle indiscrezioni pubblicate'dalla, i DeuliiCbe Tages Zéituue • circa il nlauo elabora o Uni Govèrno per far fronte alle richiesto contemplate dal problema, delle riparazioni. Se ne esanimarono le possibilità, le conseguenze ed i risultati; e eia vi sono giornali che sollevano vive proteste, non condì> idendo « a. priori » il concetto delle riparazioni rip) Governo, che secóndo il maggiorilàrio Scheidemaiin, non dovrebbe in alcun modo colpire gli operai, ma bensì coloro che dalla, guerra hanno nani i maggiori guadagni oppure i minori danni, 'l'ali indiscrezioni pero t'cngona dagli stessi organi che le hanno raccolte considerate come untilo premature-, i- relativamente poco attendibili, se si deve prestar fede ad una comunicazione umeiosa, giunta relativamente a. tempo per lagliar oovio ud ugni discussione' che avrebbe potuto pregiudicare lo dichiarazioni che domani il cancelliere Wil'lh farà innanzi al Reiclistag. Il Governo continua » tenere. sedute dedirate esclusivamente allo studio dei modi di eseguilo le condizioni dell'ultimatum. Ogpri vi iia. proso pane per Ih prima volta, il nuovo ministro, per lo Ricostruzioni Walter Haihejiaii. 1 diversi ministri hanno presentalo una serie di proposte, tulio, inicso nel loro eoinpjesso a far fronte all'esecuzione delle condizioni doli Intesa 1 ministri dello Finanze «tei vari Siati dell'Impero sono eonvenuii a boriino; ed oggi nel pwiierigglo hanno avuto non. conversazioni) collo stèsso Cancelliere. Il ministro delle Finanze dell'Impero proporrà probabilmente al Reielislag, ira l'altro, moriopoli sull'alcool, sul tabacco, sul carbone, sullo zucchero e sulle altre materie. Oliale lavorio di persuasione. e quali trattar i'.'c per trovare una qualsiasi via. di uscita al jimblema dello scioglimento e del disarmo della milizia ba.verese si siano svolte in questi iutimi giòliti ira Berlino o Monaco, è cosa elio l'opinione pubblica, dil Uri i intinta riuscirà a sapere, tersera iianclegramma Ritinto al Govérn'o centrale rappresentava hi situazione come estremamente tesa, e lo stesso Canceliere bavarese Khar dinanzi all'assemblila bavavese. Ira grandi protesti: dei socialisti e dei comunisti, dichiarava di non essere ancora in grado di fere dichiarazioni precise. Coloro che prolestàvaiid dovevano puro comprendere che von khar fosse nel vero affermando di non avere i dati necessari per parlare. Mentre da una parte il capitano Enserisch e. gli altri copi un tempo Inducili i dolio milizie bavaresi si dichiaravano favorevoli al. disarmo, sapcndo di aver perduto ormai grande pano del boro prestigio presso lo masse, una conente indiibbiunienle non trascurabile faceva pressioni c si agitava, aftinché il Governò si opJionesse recisamente all'esecuzione di una clausola che il Heichslag aveva votato, accettando in massa ì'uìliniatum. in una parola si invitava la Baviera a porsi decisamente Contro l'Impero ed a provocare l'occupazione <|p|ln Rliur. Le riunioni del Consiglio dei ministri e delle Commissioni si sono succedute durante tutta la unito scorsa, continuando «fiche nella mattinala, di oKjri. Stamane perù allo in. dopo limi lunga discussione insieme mila Commissione del i.aiidiag. e dopo al< un* dichiarazioni dei cancelliere Khar, si è pelimi alla delcrnii.ua/ioiio di uccetiare puramente 0 semplicemente, senza alcuna riserva, i; disarino della Eiiivliouherwehr, mentre il (ióverno persisteva ne) suo pumu di visia, che. t • .•-.iogliincnto non poteva essere richiesi/) dni trattato di pace. Si invitava infine il Oóverno dell'Imi»'!!) ad associarsi ad un tale Punto di vista. Xol frauempo venivano Imi »-;-->?: non pochi hallmis d'essai, tra i quali non Ultimo quello ohe la. milizia bavarese, anziché assoggettarsi ad un'Imposizione, sebbene accettata dal ti.rtnlis.lua. addivenisse spontaueai"t=n;e al proprio disarmo e conseguente scioViimemo. Vi era perù troppa Ingenuità In tale giuoco ili corridoio, perchè potesse trovare buon accoglimento anche negli ambienti meglio disrmsii di Merlino. L- Muenchener Xaihriclilen, riassumendo obbiettivamente là situazione, si rammaricano innanzi tutto che si sia us pulì alo proprio il «■ioitio in cni il Govewio deliMmpem deve presentare Ja Itsta di -tali aseociaziona per deci*ì~.re suUo scioglimento di quella bavarese. I ratinili rimai furono pio che altro frutto d'una ■litica di agaortietem». fissi beine peggio- rnto la situazione, se ciò era ancora possibile. Chi conosce la posizione del primo ministro, e sa (piali conflitti egli abbia dovuto sostenere, può immaginare gli sforzi dt abilità o di pazienza che ha fatto per non dimettersi ed aggravare irreparabilmente lo stato delie cose. Da una parte c'era 1'Einvhonerwe.hr che, malgrado il progetto di volontaria decomposizione attribuitole, aveva lutt'altrc intenzioni: o dall'allia u'orano comunisti e indipendenti che, capeggiati dai sindacati, minacci (ivano lo sciopero nel caso in cui la milizia cittadina non fosse stala sciolta. Il Yorwaerls comincili andò stamane, le indecisioni di Kahr e il continuo rinvio delle sue dichiarazioni di fronte ad un problema così vitale per la Germania come quello dello riparazioni, affermava di dubitare assai che l'unione intima con la Baviera sia proprio alle porto. Come dicevamo pici sopra, il Governo di Berlino doveva consegnare oggi all'Intesa la lista delle astsociazionl mililari di cui si chiodo lo scioglimento. Secondo gli stessi giornali di Monaco il governo centrale, senza atlende.ro una risposta, avrebbe dato assicurazione all'Intesa che la Eiuvhonerwehr sarebbe stata disarmata e sciolta. E' interessante però inhne. quanto pubblicherà domani la Vossisclte ZèUiaiQ, la quale si dice in grado di poter affermare che il Croveiiio bavarese, dopo essersi messo in contatto coli rappresentante dell'Inghilterra a. Monaco, avrebbe ricevuto assicurazioni olio 'l'Intesa si sarebbe dichiarata soddisfatta di fronte al sole» disarma riolla Eiuvhonerwehr, senza protendere lo scioglimento. Il ììcnincr TageblaU dice di apprendere da fonte bene informata ohe oggi alla Commissione delle riparazioni a Parigi saranno consegnati da parte dell'amila sciatore tedesco altri cinquanta milioni dt marcili oro in divisa, quale secondo pagamento per il miliardo di marchi oro. Cosicché Uno ad oggi la Germania avrebbe consegnato complessivamente 200 milioni di inarchi oro. I rinforzi inglesi sono ora quasi completamento giunti ad Opperò; salutati ovunque cordialmente dalle popolazioni. La situazione non ha fino ad oggi perduto nulla della sua tragicità. Regnano ed imperano indisturbate le. bande, di Korfanty, siruro della loro incolumità, per la protezione dei Francesi, i quali si mantengono conseguenti all'attitudine adottata Un dal principio. A Gleittwitz la popolazione è stala arringata da ufficiali/ inglesi e italiani, cho la. invitarono' alla, tranquillità, cercando di diffondere, la colina e la fiducia. Gli oratori furono portati in trionfo dalla popolazione tedesca, che li adornò di corono, di lauro., «La. popolazione si e abbandonata ad una. ìalo dimostrazione — dice il corrispondente di un giornale berlinese — perchè quésta volta era sicura che da porte dei ribelli non si sarchile passati ad una controffensiva. Ma la popolazione è richiamata bruscamente dalla reallà delle cose alla tragicità,-della situazione. Nonostante il ri lire di Korfanty, 1 ribelli continuano sistematicamente i loro attacchi ingrossando le file delle loro bande mediante sequestro di persone ». ' Secondo la Frcilicit ad Hindemburg la popolazione si è abbandonala, ad una giusta manifestazione contro j Francesi e i Polacchi, dopo aver visto questi ultimi far uscire da un campo di ooiieetrtramento una lunga colonna di profughi scalzi e seminudi, costringendoli ad una marcia di oltre venti cldlonielri. I.a popolazione allora, insultò i Francesi e i Polacchi, bastonandoli e coprendoli di sputi. Alcuni ufficiali polacchi furono bastonati quasi a morte. Alla line 1 Polacchi spararono all'impazzala sulla folla', uedidendo 12 persone. La città di -Kattowitz è nuovamente senza acqua, polche i Polacchi, per rappresaglia, avrebbero ancora una volta spezzato le condutture. 'Nella slampa tedesca si continua intanto a discutere sul progetto di soluzione del problema della Slesia Superiore. E oggi la Frankfurter Zcitvn.g. dimenticando « le perfide intenzioni » attribuite al conte Sforza, scrive a proposto-del suo propretto: «Non si vede chiaro in questo piano se esso sia italiano, anglo-italiano oppure italo-francese. Ma una cosa è chiara : olio esso e contro il buon diritto dei Tedeschi ». Ricorderete però che tre giorni fa lo stesso giornale affermava che l'ultimo progetto del conte Sforza aveva come origine una evidente ispirazione del presidente ceco-slovacco Mazarik... Il Senato Francese dà ragione a Briund (Scrutilo wcctale delia stampa) Parigi, 31, notte. Al Senato il presidente del Consiglio ha ottenuto unu nuova vittoria. Un senatore, il signor lierry, autore di un emendamento che tendeva a far esaminare l'accordo di Londra dalla Commissione delle (ìnuiizu e degli afitiri esteri, aveva rinnovato dalla tribuna, le sue critiche già formulate il giorno prima contro la politica del Gabinetto francese. Il presidente del Consiglio ha risposto mostrandogli le conseguenze deplorevoli che quell'emendamento avrebbe avuto per la Francia. Dopo avere giustificato la sua. politica, il presidente del Consiglio pose la ttnestiune di fiducia. Egli mise in rilievo che se noti si voleva più accettare la cifra di 132 miliardi di marchi oro fissata dalla Commissione dello riparazioni, il mondo intero getterebbe un gif. do di stupore: poiché la Francia direbbe ai suoi alleati: » Il trattato più non ini conviene. La decisione della Commissione mi-spiace, e perciò non l'accetto ». 11 signor Briand ha proseguito: « IJ Governo ha pensato che occorre trarre dallaGermania tutto quello che si poteva trarre e stabilire la paco in Europa, ciò che ò il vero mezzo per coronare la nostra vittoria. Voi volete altro? Che cosa? — Noi vogliamo farci pagare, dite voi, noi abbiamo dei soldati! Sta bene. Domali! voi uceupercte la Itulii'. E dopo?... Voi andrete ancora più lungi. Ma allora occorrerà chiamare sotto le armi parecchie classi. II nostro passe e solido per patrioltismo; ma è possibile chiedergli sforzi di uomini o di denari quali sarebbero quelli elio comporterebbe per logica conseguenza la politica che voi preconizzate?... Io ho invece adottato il sistema delle medie. Non mi faccio illusioni su questo sistema. Esso non rappresenta l'ideale:; ma è quello che di. meglio si può adottare. Noi abbiamo adottato la cifra, fissata dulia Commissione delle riparazioni. La Germania si è inchinala, ed incomincia a pagare. Certo la situazione de! nostro paeso è grave; ma esso ha attraversato nitro dii'fi colta, e sormonterà anche queste, a meno clic non lo si paralizzi con parole di scoraggiamento. Tutti i commercianti, industriali, conladini non mostrano la menoma debolezza; ma tutti dicono che bisogna lasciarli lavorare, e non ostacolarli nella loro strada con nubi di passione... ». Il Senato ha dato ragione al signor Rriaml, respingendo l'emendamento con voli contro

Persone citate: Briand, Canceliere, Hartmann, Kahr, Polacchi, Sforza