Il disegno di legge per gli impiegati è pronto

Il disegno di legge per gli impiegati è prontoIl disegno di legge per gli impiegati è pronto Miglioramenti economici e di carriera, semplificando i servizi e riducendo il personale - Il ministro Boti orni espone al Comitato di agitazione, in due colloqui, la linea di condotta del Ministero - Gli agitatori insistono indicendo comizi per oggi e ordinando di sospendere il lavoro alle ore 17 - Le trattative verrebbero riprese stamane. Roma, M, notte. Lalaboriosa giornata, di trattative per la soluzione della questione degli impiegati non ha li mora condotto ad una conclusione. Si spera che. essa possa, intervenire domani. Ecco, intanto, la cronaca, odierna: Il Comitato d'agitazione da Bonomi Stamane, alle 11, si è recato a conferire, con l'ori. Bonomi. al Ministero del Tesoro, il Sotto, .Segretario a^'lt Interni, on. CorradIni- Il col loquio è durato olire mezz'ora, e si è svolto i sulle direttivi! segnate dal Presidente del Conjsigliò al Ministro del Tesoro, nel recente con wgno di Cavour. c„„„™ i #£>Ot>0 queste colloquio, il Ministro Bonomi na bevuto i rappresentanti del Comitato mi i sto di abitazione, e cine: Bussa, Ilari, Bianj ehi. Senzini, Bochicchió e Spazzolini. Al coij loquio assisteva anche il comm. Balhnni. Nel 1 corridoio che precede la sala di aspetto del ' Ministro, vi erano molti impiegati ili vaili Ministèri, ehr» attendevano rèsili"" della conversazione. A,lle |2.:W». cioè, 'dopo un'ora e mezza, la Commissione ha lasciato il Gabinetto del Ministro. L'aspettativa generale è, rimasta, delusa, giacchè la Commissione, malgrado le insistenze, si è chiusa nel più assoluto riserbo. .'.Non vi è ancora nulla di preciso p di definitivo — esclamo Bussa — e quindi nulla possiamo comunicarvi ». ..Qualsiasi nostro apprezzamento non ponderato sul colloquio potrebbe far nascere delusioni e speranze nella classe. - soggiunse Spazzolini, — lasciateci quindi esaminare con calma la. situazione ». Alle ore 18 Con. Bonomi ha. Tieevuto il segretario Mitico del partito popolare, don Sfarzo, il quale si è posto.a disposizione 'lei linveirio per esercitare un'azione conciliativa della vertenza: don Sturzo eserciterà infatti , _ 1 i s'ini hnnni uffici per un componimento L'on. 1 Bonomi ha. poi ricevuto il Ministro deilin- » '. j nUtro _ hu precisato otta Commissione i ...... ... _■ , „„r„i. austria e Commercio, on. Alessio, col quale si è ugualmente intrattenuto sulla questione degli impiegati. Alle ore 19 al Ministero del Tesoro l'on. Bonomi ha ricevuto nuovamente il Comitato d'agitazione degli impiegati. La liunione si è protratto per circa due ore. La discussione è stata viva ed animata, insistendo gli impiegati in lutti i loro desiderata. L'on. Bonomi ha ripetuto le ragioni del Governo, tugioiti note per precedenti comunicazioni. La direttiva del Governo • Il disegno di legge Ciuesti i colloqui della, giornata. Le trattative* verranno riprese domattina, e. nell'attesa gli impiegati hanno sospeso il comizio che doveva aver luogo stasera. II Governo, in seguito alle disposizioni impartite dail'on. Giolitti. Irà chiaramente fissato la sua. linea di condotta, riconfermata stasera dallo stesso Bonomi in una dichiarazione all't'pòcn, La di chiarazione si riferisce al primo colloquio .li stamane col Comitato di agitazione e dice: ha detto il MI • Durante l'i, discussione i eri. Ieri del Governo circa l punti di enrn.lle.re e. conomlco, che fornuinó oggetto delle loro richieste. Ilo detto clic n. Governo sì. vtan'.iene. fermo nelle, dei itionì giù. prese, le guati del resto vengono incontrò alle fondamentali richieste rb-'ili impiegali. Il Goccino, in culitenuità, della dichiarazione già fatta, si. impegna n presentine., appena si. apre, la Camera, un disegno di legge che nella parte sostanziale e fondamentale intende, renile alla parificazione ecunumi.cn. e di. carriera degli impiegali, senza superare il limite comiilessieo della spesa odierna: quindi i mezzi, denono trovarsi in una. semplificazione di servizi e nella sensibile (limiunzione del personale. Il disegno di legge donni, contenere altresì dei provvedimenti di carattere, transitorio per migliorare le condizioni. degli impietiali nel breve periodo prece d-enl Vnindicazione delia rifórma. Su questi . , tatimi punii la Commissione degli impiegati. |si è riservata di fare le sue osservazioni e di- '. ,i .'» un m/oro rnllontiia» sc.utere cu il Governo in un nuoto .olioquu». • proposito del disegno-legge, ili cui sopra, si nppiPiVle che, concordato a Cavour, essoè già stato rimesso alla. Commissione parla.; meritare d'inchiesta., (.on onesto disegno ai leggc si conferiscono pieni poteri al Governo per procedere alla riduzione del personale eci alla sua sistemazione sidla base dello tabelle perequnte. Il disegno di legge consta di sin .articoli. Stabilisce il consolidamento della spesa che attualmente si sostiene per il per- 'sonale, conglobando stipendi, lavoro straordi- "nri0' cai'° vlven- e?*s,,. acf°m° colla com- missione, saranno stabilite le norme per. la eliminazione di quel personale che sarà rito- \B^^af^ì^^'^iì^^^^^'aA coloro che saranno eliminati, il Disegno cu 1 leggc sarà sottoposto a.i Consiglio dei mini- stri alla sua prima seduta. Esso saia poi por- , £1^^»!^ iì 1 riordinamento deirAnuninistrazione è stata convocata per mercoledì 1.0 giugno. Ir, n,,r,T,1f^ nllfl COTTI ni I TI Pft 71rtn P hi 1 IYV V.\ 1.11* \^^n^%,^^,^^^^e^^^^n"^ rirffn a » i i e a . l t e e e. l e o oe aa In quanto- alla semplificazione burocratica, afferma che l'on. Giolitti e' deciso ad attiare un Programma di massima *~ia abolendo trran narle decii uffici epe sono . „a si afferma che I on. oiolnti e deciso ad at- stati creati durante ed in dipendenza, dell: guerra. Verrebbero soppressi il Dicastero del le Terre liberate, il Commissariato per gli ap provigionamenti. il Commissariato combusti bili ed altri uffici minori. Oggi si sospenderebbe il lavoro alle 17 Stasera, la situazione viene prospettata co- si: l'accordo sul lato tecnico deila questione è raggiunto; rimane il dissidio su due punti, II Governo intende concedere 200 lire di au-mento come assegno per il mese di maggio, invece gli impiegati ritluta.no la forma di gratificazione e vogliono 300 lire continuati- ve. Inoltre, gii impiegati si oppongono a clic gli aumenti avvenire si facciano con una per-cernitale sugli stipendi, e vogliono un aumen-to unico per tutti gli impiegai!. Intanto il Comitato misto di azione tra laFrderaziòna dei Sindacati ••osielegrafonif i ita- lia.d. il Sindacato det movimentisti postilli, >a Federazione di Genova^e l'Utìs. invila tutti gli impiegati delle organizzazioni aderenti al movimento di intervenire al comizio, che a.- via J»ogo domani. SI maggio, alle ore alla casa del popolo. li Comitato d'agitazione ha diramato pure lordine a tutte le Sezioni perchè domani, alle 1,. si sospenda il lavoro in tutti gli uffizi, compresi la Posta ed u le-legrafo, e si tengano co,™*,.. Dovrebbero par- '.•♦pipare alla sospensione del lavoro anche i professori, i maestri ed i cancellieri, che hanno fatto causa comune cogli impiegati. Il Comitato segreto di azione degli avventizi stillali pubblica !a seguente dichiarazione: «Gli avventizi statali, a mezzo dot loro Sindacato, nieniie elevano nuovamente una fiera protesta conno il Governo il quale, benché impegnatosi formalmente col Comitato misto di agitazione li Ini completamento trascurati hp'Iii 'concessione dei primi miglioramenti economici giustamente rifiutati da'-di impiegati di ruota per la panriaìitH e per.la forma del provvedimento, riaffermano la.volontà netta e precisa deirinwr" classa di essere trattata come tutte le altre categorie di Impiegati e di Insorgere compatta qualora sia ''.icenaiato un isolo avventizio prima che si addivenga alla riforma dei servici ed alla già deliberata aistenwiune giù- l e , n e i ridica dPl personale avventizio. Si dichiarano disciplinati agli ordini del loro Comitato di azione per il raggiungimento degli Interessi comuni e di quelli particolari delia classe, pronti per quest'ulj.imi ad esplicare, anche soli qualsiasi energica azione. Fanno presente al Paese tutto che se il Governo continuerà, a negare joro quel trattamento cui hanno diritto, il personale avventizio ricorrerà per avere giustizia a qualsiasi mezzo ». Nuove dichiarazioni dell'on. Corradini Il «Messaggero» meridiano ha, intervistato il sottosegretario on. Corradini sulla portata delle promesse che egli avrchbe fatto agli impiegati. L'on. Corradini confermando quanto ebbe già a dichiarare in proposito alla « Tribuna. », ha detto che nelle conversazioni avute con i rappresentami degli impiegati, sostenne che nessun provvedimento era. possibile fino a che permaneva lo staio di agitazione e fino a quando non fosse decorso il periodo delle operazioni elettorali. A questo concetto aderirono gli impiegali. Risoluto questo punto, si esaminarono le questioni che gU irnpiega.ti proponevano a! Governo. La prima questione consisteva sostanzialmente nella necessità di presentare alla riapertura del Parlamento un disegno di legge che affrontasse la questione degli impiegati, in modo da assicurare la sollecita soluzione dei gravi problemi, che riflettono la burocrazia italiana, tenendo conio non solo di una protonda, necessità di riforma degli ordinamenti, ma altresì dei bisogni urgenti del personale. • Io — ha continuato l'on. Corradini — dichiarai alla Commissione che questi impegni il Governo li aveva, già presi e in parecchie occasioni, 'facendo tra. Tallio approvare una legge la quale, tra le questioni urgenti, poneva la questione dell'organico e, in via principale, le necessita economiche del personale. Il capo del Governo si era. espresso in più occasioni per la necessità di una. pronta e rapida soluzione. La sospensione dei lavori parlamentari noci poteva, sospendere tali impegni, fili impiegati, quindi, potevano essere sicuri che, alla riapertura della Camem, la questione sarebbe siata affrontata in tutta la sua estensione. Si discussero altresì i criteri fondamentali di una tale riforma. Si concluse, d'accordo, che l'amministrazione italiana, è indubbiamente pletorica e che occorreva, mettere le, mani coraggiosamenie negli ordinamenti, per semplificare i servizi e ridurre jl personale, e che, nell'ambito di tale riduzione, dovessero trovarsi i mezzi per migliorare le condizioni economiche degli impiegati. II Governo non avrebbe dovuto assumere nuovi impegni, poiché solennemente aveva già assunto l'impegno di provvedere. « Una seconda questione rifletteva un problema di applicazione di disposizioni di leggi esistenti, del Decreto, cioè, col quale si era fatta la parificazione degli impiegati centrali ai provinciali. Anche, a tale riguardo l'agitazione non aveva ragione di essere, poiché il Governo si proponeva di soddisfare il desiderio degli impiegati, e ciò prima che l'agitazione incominciasse. Si è infatti sue cesstvamente chiesto' il parere del Consiglio di .stato, e si provvederli speditamente. Una terza questione era quel^p di un aumento di assegni.' richiesto dal sempre crescente aumento del costo di vita. Gli impiegati reclamavano un provvedimento immediato e dichiaravano che essi non avrebbero potuto aspettare la riapertura del Parlamento e le eventuali provvidenze legislative nelle ristrettezze in cui si trovavano. Il Guverno nel Bilancio attuale non poteva trovare Io stanziamento necessario per le ingenti spese che un provvedimento di tale natura richiedeva e non poteva, senza leggi, impegnare 11 Bilancio stesso a sostenere, un onere continuativo, assolutamente eospieuo. D'altra parte, jl Governo non era disposto ad adottare .provvedimenti all'infuori del Parlamento. Quindi, nessuna provvidenza di carattere organico avrebbe potuto essere presa in tale senso, per una ragione di correttezza e per una superiore ragione di utilità nell'interesse della riforrpa da compiere. Tutto ni più, si poleva studiare, un provvedimento il quale, nei limiti del Bilancio e nelle forme consentite al Governo, potesse anche prima della discussione della legge portare un sol dedl'csne.2nceprleszdtcsi lievo alle condizioni degli impiegata. Si pen • sft cosi, e la Commissione consentì, a escogi. | targ 1)n aH]to per pli jmpiesati nella forma di - un aumento dei compensi per il lavoro straor- dinario. e in tal senso appunto il provvedi . mp|Uo fl] snldlfat0> anche nella forma conta, , j,pe roi Tesoro. . ' oj . nra è evidente che un provvedimento di ; qUPS,ta natura e in questa forma non poteva i considerarsi che come un espediente amminio st,,.ai,ivo temporaneo, in attesa di provvidenze i f]i ,.ara.ilere legislativo. Ragionare ili anticie nazioni, n; annienti futuri, di impegni organ nk,j continuativi; oltre che assurdo, fa torto a n]]a stessa conoscenza aitiminisrativa degli - impiegati, che di questa materia sono chia- malj a discutere quotidianamente.. La foima - quindi concordata sulla base di un espediena ,'p arnminis,rativo dà a questa provvidenza il - carat.tere aj up provvedimento straordinario A 0 "'ansitorio, Il Governo, intanto, compiva u i-aT.f, riovproe.0 oer venire in aiuto airli un- - ^gatir§?^8<^n^^»ÌàdTR^.W- r- vn!rir.iva ,p ]oro pl.etese per'l'avvenire. Rimaì a ^™[*ey£%Vtoe"mese^Fu^oll^àto soltantQ . |ma ,-,'ue"stione: se questo provvedi mento do- ! ..»..•-.-. . .. n nel calcolare queste 200 lire dovesse per a, Cornn^ssum^^ o A ». *> j . . ; vesso estendersi ai postelegrafonici, ai quali - „„„ „if„„i,.„ ,,„„' „^m.r r,^„^,f.. A2n-« po- stelegrafonici tenersi conto di .un migliora, mento da essi avuto recentemente di 100 lire mensili. Io promisi formalmente che. avrei segnalato la. questione al' Consiglio dei ministri, il quale l'avrebbe esaminata; e, in quella sede, soggiunsi che essi sarebbero stati validamente tutelati dal loro ministro, rhe si era - j espresso sempre in senso contrario a tale e assorbimento* Si accennò alla perequazione , dei diversi personali, questione che io mi ri-: fiutai di discutere in quella sede, perchè essa , costituiva il punto di merito della riforma bui rooratloa. I funzionari, in quella sede, ebbero - su tulle le questioni le concessioni che si c potevano domandare, e, correttamente, si po r-, teva.no consentire e nessun dissenso finale si -: manifestò, in quanto essi, riconobbero giuste Ile conclusioni alle quali ragionando si per- a'veniva, e che gli impegni, come hanno voa- luto chiamarli, siano stati pienamente man, ! tenuti, ciò risulta dai successivi provvedimeni ti che sono stati presi nei Consigli dei minil stri che st occuparono della, materia». .- Riguardo alla affermazione degli impiegati Jf (ii uu impegno scritto '.ira U Cutnmissione/« e i,,,,. Corradini. l'inteivisVuo ha detto: « Gme-1i stl dell'impegno Sirino è una strana,' altero M-.aainne. poiché io non soltanto non 'no pare-Uecipato a nessuna redazione di impegni scritr- u ,na a ,I11;1|(lltin di loro em ciue^che fosse dmcncamgSpficpbzplrsrdclaabsddmodtlsmqfddgemI i i i , a i ta a e e i formulato, ini opposi reeisaiirtnie, dichiarando che sarebbe stata leggerezza H& parte mia e ila parte loro fissare patti, stabilire condizioni prima i>er una corretta concezione dai rapporti tra Governo e Commissione, e in 'secondo luogo per il carattere che allo trattative io avevo inteso di dare, poiché le cose esaminate' dovevano essere spiegate e decise dal Governo in sede di Consiglio dei Ministri e che sarebbe stato puerile fare stipulazioni, non avendo sostanzialmente nè io nè loro il potere di vincolare la volontà del Governo e dei funziona'!. Che se essi hanno preso per conto loro degli appunti sulla carta del' mio ufficio, hanno successivamente cercato di fissare i risultati delle nostre conversazioni, modificando quelle che erano le aspirazioni finali, questa è ù- ! • ebe riguarda- soltanto loro e non riguar- da la mia. responsabilità. Io nii sono rifiutalo! esplicitamente di redigere questo programma di realizzazione ». La minaccia dei maestri Dal canto suo, la. Commissione, esecutiva dell'Unione magistrale nazionale.ha diramalo ai collegio la. seguente circolare.: .< La Commisk sinne. esecutiva delibera.: ,l.o tutti i maestri non provvederanno alle operazioni di scrutinio e. di esame ed alla consegna, dei registri, ecc.; 2.o che le sezioni vigilino là classe e diffondano uno spirito di resistenza ad oltranza; 3.o che per il giorno II giugno, dato che nuovi elpmenti non lo sconsiglino, nei! aualc caso provvederemo per l'opportuna comunicazione, rimanga fissato l'inizio dello sciopero generale dei maestri d'Italia- -l.o che le, cento lirn siano rifiutate: 5.o che non si prendano iniziative locali contrastanti effluì deliberazione degli orga.ni direttivi centrali: 6.o elio si effettui con sollecitudine, ima. prima raccolta di cinqu'1 lire per socio. La sottoscrizione può essere estesa anche ai disorganizzati. Jfii b fij elementi politici diversi, non importa: « ,„,.„„„ -nm« ir» minilo tArtaaiU. -1"" nB'~"n 'eueno come m aueNo iMlaMO» e Compito legislativo; L'improvviso riaoiitizzarsi dell'agitazione! [ degli impiegati statali dovrebbe avere per lo ' meno questo buon risultato: dimostrare con' chiarezza, per tutti convincente, di quale natura sia l'opera ebe la nuova Camera e chiamata a compiere senza ritardi, innanzi ad ogni altra. Si tratta cioè, come abbiamo già avvertito ripetutamente in questi giorni, di reintegrare la funzionalità dello Stato o di tutto l'organismo nazionale. Il presente Ministero, con la pace esterna '> finalmente raggiunta ed i confini definiti, con l'avviamento del bilancio statale al I pareggio felicemente ottenuto, ha posto le basi necessarie per tale opera di reintegra-; zione ed ha iniziato l'opera medesima so-j pratutto con la gradualo restaurazione deL' la disciplina nei pubblici servizi, r Ma occorre ora, per proseguire l'impresa, l'opera legislativa e quindi la collaborazione della Camera. Per quanto riguarda il funzionamento dello Stato è. evidente che il problema essenziale è quello del bi-! lancio o, per meglio dire, della pubblica I amministrazione. Nei nostri Stati moderni; accentrati e complicati all'estremo si può. ben dire che la burocrazia e vita statala j siano quasi una cosa sola. Ben a ragione; dunque il presente Ministero si è proposta | di affrontare a pieno e a fondo il problema burocratico che non è solo di aumento o di perequazione di stipendi, ma di riordinamento intimo che permetta in pari tempo di salvare il bilancio statale dal-; l'ingolfarsi sempre più nel disavanzo, ri-! schiando il disastro, e di conferire allatj macchina burocratica quella regolarità,: quella sveltezza, quella produttività, di cui| finora troppo spesso si è dovuto lamentare j la mancanza. Non sembra esagerato il ! dire che questo problema è ormai pregiti-, diziale per la vita italiana. Il Governo oi gli impiegati ne sono persuasi egualmente, I ed è pertanto desiderabile che questa co-I mune persuasione si trasformi in collabo-! razione e accordo. Ma occorre altresì enei la nuova Camera, mossa dagli stessi sen-j timenti, si prepari con la sua opera legislativa a rendere possibile la soluzione del problema con quella stessa prontezza, buona volontà, decisione che vi porta il Governo. Il Governo, infatti — mentre il Comitato di agitazione degli impiegati con-! tinua a indire comizi e sospensioni, di la-i voro — ha già elaborato il disegno di legge i da presentare alla Camera per la razionale < soluzione del problema burocratico. Per quanto riguarda la reintegrazione ì della funzionalità economica nazionale, ab- J biamo già detto quali siano i problemi! più urgenti: dogane, trasporti., in generale] tutto quello che valga essenzialmente alla, migliore riattivazione degli scambi economici. Quello che qui è interessante rile-j vare si è che par ognuno di onesti problemi,' come per quello degli impiegati, più che mai la collaborazione parlamentare col Gover-j no si impone. Le nostre Càmere — inten-. diamo dire cioè, non solo la italiana ma' in genere quelle dei paesi occidentali —d hanno finito per conseguenza del regime, parlamentare col dimenticare un po' trop-j po quello che era il loro compito primitivo)! e la loro ragion d'essere: fare leggi. Noni diciamo: faro molte leggi, ma le necossa-| rio e le utili e queste nel miglior modoj possibile. Sarebbe estremamente urgente i che tornassero a ricordarsene. Bene inteso| perchè un simile ritorno possa compiersi e dare i suoi frutti occorrono due condizioni: la messa in valore e l'utilizzazionfl degli elementi tecnici che sono pure in ogni Camera, anche se mediocre, e la costiti*i zione o il mantenimento di una maggio»j ranza, la quale permetta al Governo da es- \ sa sostenuto la preparazione e la direzione; del lavoro legislativo con tranquillità e con-, tinnita. Se per ciò è necessaria (e nell'odier- j no jjfrticolo di fondo ritorniamo espressa.; Infrante sulla questione) la coalizione di parti* e i o e' o o o o - su nessun terreno come in quello legislativo pratico e concreto tale coalizione è le-. pittima, feconda e relativamente facile appunto perchè non si tratta di affrontare problemi istituzionali o di operare- capovolgimenti della situazione politica a favo ma di una tendenza piuttosto che di un'altra», Noi crediamo che la nuova Camera italiana si trovi di fronte ad una situazione df questo genere. Occorre che essa sappia vedere chiaramente questo suo compito legislativo — non soltanto per la questiona degli impiegati, ma anche per tutte le altra — compito che rappresenta una immediata necessità nazionale, e. sappia scegliere la: linea di condefU più opportuna per affami.tarlo senza ritardo ed eseguirlo net mote', migliora «B'."/' ■

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