Il Governo e l' agitazione degli impiegati

Il Governo e l' agitazione degli impiegati Il Governo e l' agitazione degli impiegati ministriroceeonomiconferiscono con Pon. Giolitti a Cavour ■ ■ CAVOUR, 28, notte. Il ministro della P. 1. Benedetto Croce « Il tt)Uiistro del Tesoro on. Bonomi, giunti stamane a/l'orino col direttissimo delle 11,10 d'i' Roma, sono venuti a Cavour in automobile per conferire col Presidente del Consiglio; Essi sono ripartiti poco dopo le ore l«5 per fare subito ritorno alla Capitale, ii^bpfi. Giolitti è apparso anche ai due miaistri1 completamente rimesso del disturbo degli scorsi giorni, o si è intrattenuto con elisi" a lungo cordialmente. Il Presidente del Consiglio, come c naturale, era già informato delle ultime, vicende dell'agitazione degli impiegati statali, ma. i ministri Ito^ornij-e Croce han potuto illustrargli anche più rnin'uziòsainente la situazione. Quali precide :deliberazioni sieno state prese nel cQllotìulo odierno non siamo in grado di dire, *ma possiamo prospettare, con fondatezza, in quali termini si presenti la questione degli impiegati, nella sua realtà e integrità, c cioè fuori di ogni interpretaziooè partigiana o. arbitraria, che da . taluni pòssa farsi delle, origini della vertenza e delle "'trattative còrse" in vàri momenti. Come è noto, il Governo già da ^.cuni mesi si era preoccupato di una soluzione da dare alla questione della burocrazia, ad aveva perciò fatto nominare una Commissione parlamentare che doveva proporre Tequiparamento ed il miglioramento degli stipèndi ed insieme le necessarie, economie. Ciò per uscire dai provvedimenti saltu&rii, i quali per lenire singoli mali piroducevaho quello grandissimo dell'ineguaglianza e dell'ingiustizia. Al principio di questo mese, cominciata l'agitazione fra gli Impiegati, il Governo tenne ferino a non. f»re riforme di sorta, senza intesa ed autorizzazione del Parlamento. Lo sciopero Jjjjie cominciò nei ministeri non valse a sstare questa linea. E soltanto perchè gli ipicgati, preoccupati giustamente che la jp agitazione potesse essere interpretata jtie una sorta di ricatto elettorale, diliscarono di tornare senz'altro al lavoro, $t Governo, per sua parte, andando incontro al desiderio degli' impiegati stessi, de Uberò di presentare subito alla Camera ima i*jgge per ottenere i"pieni poteri per la ri fórma. dell'Amministrazione, procedendo in essa d'accordo con la Commissiono parla mentare. Deliberò, anche, di autorizzare i ■singoli ministeri a provvedere ai bisogni Più urgenti degli impiegati, su i fornii del Ìà^QOT;$tradtdin arto con una erogazione da farsi a fine maggio. Perchè mai sia ora ricominciata l'agitazióne e"la minaccia di sciopero non s'intendetene. Gli impiegati affermano di aver smesso di scioperare ai primi di màggio o di.;essere tornati ai lavoro, perchè avrébero stretto, un preteso concordato con l'on rradini, che avrebbe consentito ad essi Sro richieste, divise in cinque punti Ora, ?il Presidente del Consiglio, nè il Conilo dei mini&tri ha mai saputo dell'est iza di un concordato qualsiasi; e l'on. Corradini lo ha già smentito recisamente in due interviste fatte col giornale «La Tribuna ». Bisognerebbe ricercare il modo in. cui è staio artificiosamente creato questo equivoco da persone che 'sono da ritenere sobillatori degli impiegati. E' certo che se mai si fosse fatto -un concordato, secondo i cinque punti di cui parlano gli impiegati, gi sarebbe nè più nè meno che compiuto il disastro della Burocrazia e del Duancio italiano. Infatti, secondo quel preteso concordato, agli impiegati, non solo'di ruolo, ma anche ftìori ruolo ed avventizi, ed a tutte le catégorie ,di impiegati, anche a quelle che sonò.'state beneficiate da recenti lèggi, sarebbe stata concessa una anticipazione di Li. 200 mensili; il che vuol dire elle si sa rebbe aggravato il Bilancio di circa un miliardo l'anno. E poiché tale aumento sarebbe stato eguale per tutti, non poteva rappresentare tutt'al più .se non gli stipendi . minimi, e si sarebbe dovuto, nella sistemazione definitivi!, aumentare di molto gli' stipendi, secondo i gradi; e poiché d'altra parte, venivano inclusi in questo miglioramento gli impiegati fuori ruolo e quelli avventizi, ed era cosi impossibile ogni riduzione di organici, un sommario calcolo porta a questa conseguenza" che le spese per gli impiegati, ora ascendenti al già insopportabile peso di cinque miliardi -e mezzo, sarebbe salito ad oltre otto mi- i-.-TS-fii11™10 vede — ci è stato autoievol BJÓnte^ affermato — che questo sarebbe il fallimento'finanziario dell'Italia. Ora, se si manifesterà lo sciopero nei Ministeri e nelle Amministrazioni dipendenti, il Governo; è'deciso a fronteggiarlo per molte ra gjani, di cui la principale, e che risparmia la .'necessità di enunciare le altre, è che nòti può non resistere, i Per ciò che riguarda più particolarmen t«' gli' insegnanti, il Ministro della P. aveva già pronto un disegno di notevolis sirrii miglioramenti economici per gli insc. guanti universitari ed un altro in prepa razione per' gli insegnanti medi; e si pio poneva di considerare anche le condizioni di qijelli elementari. Quando, mesi addie 'irò, fu concessa la cosi detta cointercssen ^tt agli impiegati dello Stato, il Ministro della P. 1., sebbene gli insegnanti non potessero in nessun modo affacciare di ritti ad una cointeressenza, che è esclusa dallo stesso ordinamento scolastico, tuttavia, considerando, le loro disagiate condizioni, ottenne dal Consiglio dei. Ministri che. agli insegnanti universitari e medi fosse data una gratificazione straordinaria, corrispondente alla cointeressenza avu ta'dagli impiegati. Ed anche questa volto, dovendosi semplicemente fare una eroga ione agli impiegati sui fondi del lavoro "a, ed in-tale deliberazione non potendo essere inclusi gli insegnanti, il Ministro dell'Istruzione ha voluto tuttavia che essi, non restassero trascurati del tutto, ed ha perciò ottenuto l'erogazione cosi per gli universitari ed i medi, come per pli dementali, corrispondente a quella data al personale militare. La cifra concessa è certamente esigua per essi come per tutti gli altri funzionari, sebbene venga a rappresentare parocchie *decine di milioni per 10 Stato. Ma si è voluto concedere, come si è detto, perchè non sembrasse > che nel provvedere agli altri impiegati' si dimenticassero gli insegnanti. Del resto, più importante di tutto, è uotare che nel disegno di legge che si presenterà alla Camera, per chiedere i poteri per la riforma dell'Amministrazione, su proposta del Ministro dell'Istruzione, sono stati espressamente inclusi l'equiparazione ed il miglioramento degli stipendi degli insegnanti di tutti gli ordini. Concludendo, il nostro informatore ci ha detto: — II pubblico giudicherà del tutto infondate le recriminazioni che sii sono fatte contro il Governo in genere e contro" 11 Ministro dell'Istruzione in ispecie; e sa gli scioperi avverranno, li giudicherà s&ve. ramente, e nel tempo stesso aiuterà il Governo, sostenendolo, pel-bene comune., Noi abbiamo fiducia die gli impiegati statali — delle cui legittime-rivendicazioni economiche, in quanto giustificate dàlie necessità della vita é intese* al migliar rendimento della. amministrazione, sempre fummo aperti . sostenitori rrr vorranno seriamente riflettere sul corso della loro minacciosa agitazione in un momento tanto delicato e difficoltoso della vita politica nazionale. La crisi degli impiegati si trascina da tempo, e ad aggravarla, anziché risolverla — coirne a suo tempo dicemmo, — furono precisamente gli espedienti dilatori, i pannicelli caldi, le promesse non mantenute, le concessioni saltuarie dell'ultima ora di quei ministeri, che fino ad un anno fa sgovernarono - il paese furia di decreti legge. Salito al potere l'on. Giolitti, il nuovo Ministero intese la necessità di affrontare il problema degli impiegati e degli stipendi in tutta la sua interezza e fece nominare dal Parlamento quella Commissione di inchiesta sulla burocrazia, che deve fornire alla Camera e al Governo gli elementi positivi per il generale riordinamento burocratico, onde addivenire ai giusti' au menti e alla necessaria perequazione degli stipendi entro i limiti di una spesa definitivamente consolidata. Se' tale Commissione non esaurì il suo compito in tempo utile perchè la Camera potesse assolvere il suo, questa è una responsabilità che non tocca il Ministero, il quale, anzi, per rimediare al danno cne agli impiegati derivava dulia ritardata soluzione del problema — che non può essere risolto che dal Parlamento —■ non solo ha concesso agli impiegati una nuòva indennità per il mese di Maggio, ma ha anche deliberato di presentare alla Camera una legge che gli dia il potere di riformare l'Amministrazione d'accordo con la! Commissione d'inchiesta. Momentaneamente soddisfatti nella più urgente esigenza del sempre alto costo della vita, e insieme garantiti che alla ripresa parlamentare si addiverrà alla soluzione radicale del problema, gli impiegati non possono disconoscere le ragioni costituzionali per le quali il Governo non può prendere ulteriori impegni per centinaia e centinaia di milioni all'infuori del Parlamento. Senonchè si parla di sciopero generale dei funzionari, degli impiegati, dei professori e maestri, come per una rivolta ih massa contro lo Stato. E mentre non mancano, nello stesso campo antiministeriale, giornali seri che prendono atto delle « esplicite e categoriche » afférmazioni del sottosegretario all'Interno, on. Corradini, il quale ha messo ieri in chiaro la situazione di fatto o di diritto, i cui termini sono ora precisati autorevolmente nella nostra corrispondenza da Cavour, altri giornali, più antiminiateriali che aeri, si compiacciono di soffiare nel fuoco dell'agitazione, argomentando sugli equivoci. Comunisti, fascisti, nittiani, ecc., in commovente combutta, fanno opera sobillatrice, specie a Roma, non già per amore degli impiegati, ntu per desiderio di confusione, di crisi. Vada magari all'aria la pubblica amministra* zione, fallisca- magari lo Stato, ma giù il Ministero ! Giornali ili tradizioni conservatrici, d'istinti reazionari, che sem prc furono contrari ad ogni più umana aspirazione dei lavoratori, ad ogni giusta rivendicazione degli impiegati, e che ad ogni giustizia resa al lavoro, ad ogni con cessione doverosa, sempre da bravi con servatqri gridarono alla demagogia, alla abdicazione dello Stato, ecc., ecc., oggi bellamente non si peritano di confondersi coi più apeiti esaltatori dell'azione dirci ta antistatale. Ma all'intelligenza e al buon senso degli impiegati questo imnrowfco zelo agi istorio non può non sapere di... manovra, politica, al solo nobilissimo scopo di in torbidare le acque parlamentari, di gettare il Paese in una più vasta e uolorosa crisi, donde possa uscire qualche portafoglio o sottoportafoglio ministeriale. Tra quei che più soffiano nel fuoco ve u,'ha degli inabilissimi, i quali, pur di far chiasso contro il Governo, non temono di mostrare la corda della loro meschina faziosità gridando contro il Ministero degli Interni ed esaltando quello del Tesoro, come se il ministro Bonomi, nelle sue dichiarazioni sull'agitazione degli impiegati.non avesse affermato anch'egli il principio stesso cui la condotta del Governo necessariamente s'informa. Stiano attenti gli impiegati di non prestarsi al gioco dei famelici di .portafogli, degli autocandidati al Governo ! i Il problema imponente della burocrazia, degli impiegati —; che è problema di giustizia e di economia — deve essere assolutamente e'definitivamente risolto, non solo per il bene dei funzionari statali, ma anche nell'interesse supremo della pubblica amministrazione,, cioè del Paese. E certo risolto esso sarà dalla nuova Camera, come il Ministero fermamente vuole, se gli impiegati, non aiuteranno, coi dannosi eccessi di un'agitazione ulteriore, le manovre di coloro che air tro non cercano se non d'impedire o di ostacolare l'opera ricostnittiva del Governo col regolare e proficuo svolgimento dei lavori parlamentari nella nuova Cadmerà. Colloquio~?oì*Corradini Trattative in corso? Il Comizio all'Orto Botanico Roma, 28, notte. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, on. Porzio, che era partito S'altro giorno per Cavour, pei' recarsi a conferire con l'onorevole Giolitti, ha fatto, ritorno stamane a Roma alle 12.10 col direttissimo di Torino. Con l'on. Porzio sono anche tornati gli on. Spartaco ' Fazzari e senatore Di Bugnano. che si erano recati a ossequiare il Presidente del Consiglio. L'on. Giolitti farà ritorno a Roma probabilmente giovedì. Che le condizioni di salute del Presidente del Consiglio siano tornate buone, lo indica anche il tatto che sta* mane è pure tornata a Roma da Cavour una delle figlie dell'on. Giolitti. la signora Marta Chiaraviglio, che era presso il padre. I/onorevole Porzio al suo arrivo si è subito recato a Palazzo Viminale, nel suo Gabinetto, dove ha avuto un lungo colloquio con l'on.'Corradini.' La questione, degli impiegati è stata dibattuta anche nei colloqui avuti oggi.a Cavour dall'on. Giolitti coi ministri Bonomi e Croce. Intanto, continuano a Roma le trattative per un accordo. Si crede, malgrado il risèrbo che si mantiene, che ei possa raggiungere l'intesa. .L'on. D'Aragona, interrogato dall'*Epoca* sull'agitazione dogli impiegati, ha detto di non credere all'eventualità di un nuovo sciopero. « Io ho consigliato — ha soggiunto; — il Comitato a intensificare l'agitazione, riservando il ricorso allQ sciopero come atto esTiremo, come « ultima ray.o ». , Al comizio tenuto quest'oggi dagli impiegati all'Orto Botanico erano presenti circa 30 mila persone. Allo ore 17,30 assume la presidenza Imparato, il quale si compiace della disciplina e della compattezza della classe impiegatistica ed anunzia l'immancabile vittoria. Tra l'altro egli dice che «il trasferimento (?!) repentino del Governo da Roma a Cavour è un sintomo di vittoria, ma non bisogna precipitare ih deliberazioni avventate, poiché chi vi dirige ha la consapevolezza della responsabilità assunta". Segue Bussa per 1 postelegrafonici, il quale fa una dettagliala relazione circa le pratiche avviate .tra Governo e Comitato di azione. A questo punto si levano varie voci di « Sciopero ! Sciopero ! ». Ma Bussa ammonisce gli interruttori che non sono le grida di 200 o 300 persone che possono influire sulla deliberazione del Comitato d'azione, il quale non può quindi rendere di pubblica ragione il piano d'azione già stabilito, qualora il Governo non voglia cedere alle giuste ed oneste richieste della classe degli impiegati. Bussa conclude assicurando la massa dèi comizianti che i dirigenti sapranno vigilare sino all'ultimo al trionfo della buona acusa. Ha quindi la parola l'àvv. Tensivi, il quale fa anch'egli una disamina particolareggiata dell'attuale movimento, concludendo che non sarà possibile cessarlo senza che esso sia coronato dalla più grandiosa vittoria. Seguono Motti, capo sezione alle finanze, il consigliere comunale Boticchio e Virgilio Martorefii per i dipendenti comunali. Alla fine l'impiegato Buzzone presenta un ordine del giorno col quale-*-i dipendenti statali, riuniti a comizio il 28 maggio all'Orto. Botanico, riconfermano quanto il Comitato di azione ha sancito nei cinque puruii del suo concordato: invitano tutti i colleglli a rifiutare le duecento lire del Governo sino a' che questo non prenderà una deliberazione definitiva : danno al Comitato atesso piena liberta di azione, dichiarandosi pronti ad obbedire ad un qualsiasi ordino suo e decidono di riunirsi nuovamente a comizio lunedi 30 maggio, alle ore 17, alla Casa del Popolo». Dopo quest'ordine del giorno, approvato alla unanimità. Bussa dichiara sciòlto il comizio. Sono le 10. l>m competenze accessorie e il Sindacato ferrovieri Rema, 28, notte. In questi giorni si sono riuniti a Roma i segretari della seconda, nona, e decima Commissione di categoria del. Sindacato ferrovieri, movimentisti, gestionisti, personale di stazione e scambi, per sostenere ed- illusu-are le richieste avanzate in merito alle competenza accessorie clic devono completare la soluzione'del problema finanziario del personale di stazione. Intorno alla riunione il Sindacato ferrovieri comunica: « In lunghe e laboriose sedute, il ponderoso problema venne interamente esaminato. Le cifre proposte dalle singole Commissioni vengono di -massima conservate perchè rappresentano il comjienso minimo del disagio e della responsabilità assunta da) personale nel servizio attivo di stazione. L'opera de.l segretari delle Commissioni di categoria succitati era d'altra parte confortata dalla più attiva delle solidarietà da parie del compagni di tutta Italia, i quali attendono dalla soluzione del problema delle competenze accessorie un giuLaio c doveroso riconoscimento della loro prestazione grave di responsabilità e d'i disagio. Poiché le competenze richieste non vennero ancora definitivamente accolte, e necessario che questa attiva solidarietà non venga a mancare alla Commissione di studio ed aUe rispettive Commissioni di categoria. Appena le discussioni che continuano tuttora abbiano condotto a decisivi risultati vena data comunicazione agli interessati ». Oli on. Ccrgini e Vicini arrestati e rilasciati Roggio Emilia, 23, sera. Fuori porta S. Croce, presso il passaggio a livello, venne fermato da un maresciallo dei carabinieri e da alcuni militi un camion sul quale si trovavano una ventina di fascisti Sul camion si rinvennero un moschetto e numerose rivoltelle che furono sequestrate. I fascisti furono tutti arrestati, ma pascià rilasciati, quando giunsero in caserma. Fra questi vi erano gli on. Corgini e Vicini, e, si dice, vi fot» pure l'on. Lancellotti. psgm