La situazione del Paese ed il programma del Goveno nel discorso dell'on. Soleri a Cuneo di Marcello Soleri

La situazione del Paese ed il programma del Goveno nel discorso dell'on. Soleri a Cuneo La situazione del Paese ed il programma del Goveno nel discorso dell'on. Soleri a Cuneo A Marcello Soleri — la cui giovane, ma robusta c sperimentata energia ha superalo, per consenso unanime, vittoriosnmente In prova difficilissima di provvedere e regolare, nello scabroso dopoguerra, l'appruvigionamcnto nazionale — è toccato l'onore di svolgere il programma ilei Governo, in quella provincia di Cuneo, ohe si appresta a riconsacrare plebiscitariamente la sua ammirazione per l'uomo clic da quarant'auni la rappresenta, alla. Camera, riempiendo della propria «pera politica la storia d'Italia. L'on, Soleri ha pienamente giustificato la fiducia mostratagli dal Presidènte del Consiglio. Se le linee generali del suo discorso corrispondono —■ e non potevano non corrispondere — a quelle della relazione precedente il decreto di scioglimento della Camera, gli sviluppi di esse, luridi v larghi senza esser prolissi, costituiscono una coposh'iono ed un commento del programma ministeriale opportuni e persuasivi : si sente in essi l'im.pronta di una personalità che possiede una coscienza politica propria ed è pienamente capace di esprimerla. E' la coscienza politica di un liberale-democratico, per cui l'accoppiamento di questi due aggettivi non è vuota etichetta, od opportuno travestimento, ma indica una concezione polii ira che i principi astratti del liberalirmo riempie del contenuto sociale depropri tempi, vedendo nello Stato, nogià puramente e semplicemente, il guardiano dell'ordine pubblico, lo stato-carabiniero tutore e perpetuatore, in nome di una pretesa libertà individuale, dell'ordine costituito, ma la coscienza e la forza della collettività, direttrice e promotrice dell'evoluzione sociale. Nulla è pili lontano, dii questo liberalismo dinamico, della concezione politica di coloro che sognano il ritorno allo Stato dell'individualismo classico, estraneo e indifferente alla lealtà sociale, e che, mentre pretendono d'essere gli unici veri liberali, non sono che dei conservatori o, diciamo pure, dei reazionari : apocalittici del passato, non meno fuori di strada degli apocalittici dell'avvenire. Due paiono a noi i passi più notevoli tfé7 discorso Soleri, in quanto esprimono più nettamente la concezione politica del Ministero Luolitti nel presente momento l"no è laddove esso afferma vibratamente che « appunto perchè l'Italia è la terra della liboità, questa deve essere in ogni modo garantita a tutti e per tutti, e non può consentirsi che la violenza privata e faziosa si scateni per le vie, che i cittadini si armino gli uni contro gli altri, mentre sovra di tutti deve riafter inaisi l'autorità dello Stato, e la sovra nità della legge, a tutela di tutti i diritti e di tutte le libertà, a repressione di tutte le violenze r. - Il mònito solenne verrà inteso, ci au guriamo, da tutti, e, prima ancora che dalle fazioni rissanti in piazza, da coloro che, materialmente estianei alle violenze, ne accompagnano il compimento con silenzio passivo, o con biasimi a fior di labbra, inquadrati in mal dissimulate apo logie. So in questo passo ò espressa la condizione fondamentale, anche, se negativa, per lo svolgimento di qualunque o pera politica eostruttiva di partiti e di governi, nell'altro è felicemente formu lato il criterio positivo di azione della democrazia liberale : « Nessuna'conquista del lavoro o della democrazia ci spaven ta. purché ne sia giunta l'ora per l'attua zioue. La democrazia liberale vuole che la società percorra, senza esitanza, la grande e sicura via dell'ascensione umana, economica, culturale e morale, vuole che al lavoro siano rese tutte le giustizie e riconosciuti tutti i diritti, perchè esso rappresenta il fattore più dina mi co, più fattivo, essenziale del progresso del inondo. Ma appunto per questo ri tiene anche suo dovere di difendere il lavoro, e le sue conquiste, dalle rovine di immaturi rivolgimenti sociali, e di depilate catastrofi politiche, che non spar gei ebbero nel nostio Paese che miserie, tirannie, ingiustizie ». Soa sono, queste, vuote formule e luo phi comuni, secondochè blaterano le ve Mali di quel <r liberalismo puro i, cui accennavamo più sopra : esse, invece, esprimono chiaramente la coscienza, della de inocrazia liberale, che vuole costruire, sulla base del presente, l'edifìcio del futuro Si comprende quindi perfettamente coine, in base a tali principi, il discorso Soleri, che ammonisce i lavoratori a non farsi sedurre novamente da a la trista fonmula, consumare di più e produrre di meno », o da qualunque altra utopia rivoluzionaria, ribadisca altresì il principio del controllo industriale, inteso come con sapevolezza delle reali condizioni dell'in dustria, come contributo al miglioramen io della produzione, come educazione tecnica dei lavoratori. E s'intende pure cerne esso abbia affermato che a il legi slatore deve favorire e promuovere tutte quelle forme associative della proprietà e del lavoro che contengono in sè tanti elementi di pacificazione sociale, dalla piccola proprietà all'affittanza collettiva ed alla coopeiazione di produzione e di lavoro ». Questa va aiutata in tutti i modi a come guglia che nou solo costituisce una forma di solidarietà economica, ma rappresenta anche un binario per il quale possono avviarsi senza scosse, e proficuamente, quelle trasformazioni sociali alle quali non si può sbarrare il passo, in quanto contengono ed attuano l'eliminazione di ogni conflitto economico e di ogni turbamento alla produzione, interessando ad essa nella fonala più piena i lavoratori medesimi ». In questo programma sociale, limpidamente enunciato nelle sue direttive, e calorosamente sostenuto nel suo valore di pacifico rinnovamento, sta, a parer nostro, l'interesse principale del discorso Soleri, interpretazione autentica ed efficace di quella che è stata in passato, e rimarrà in avvenire, la politica di Giovanni Giolitti. La cronaca del convegno Il telegramma dell'ori. Giolitti Cuneo, 8, notte. Il discorso dell'on. Soleri ha assunto per Cuneo, come era naturalo, una importanza eccezionale, dimodoché alle ore li; Il teatro Tosoni è gremitissimo. Una folla, enorme occupa tutti i posti e. molta è costretta a rimanere fuori lutti i sodalizi cittadini con bandiera, e tutte le autorità, civili e militari sono rappresentate. Vi sono pure le associazioni dpi mutilali, dei combattenti e dei reduci garibaldini. Il Governo è rnppresenlato dall'on. Di Saluzzo, sottosegretario di Stato agli fisteri. Sono presenti quasi unti i compagni di lista dell'on. Soleri. i senatori Carle. Calieri, Rebaudengo, Ciirreno, Ciaccone, Boitvior, Bonetti .Fracassi, Di Rovasenda, gli on. Mirafiori, Bonino, Casin, Vinai, l'alletti di Villatal letto, L'aw. Bassi gnau o, sindaco di Cuneo, l'aw. I* .B. Bossi, il conno. Enrico, presidente della Depula/.ion provinciale, solidali e presidenti di tutte le sottosezioni del • partito democratico della provincia di Cuneo, |con il direttorio, alti funzionari, il colonnello aviatore. .Luca Bonglovannl, ecc. Appena l'on. Soleri entra nella sala del teatro, scoppia un applauso che dura a lungo. Il segretario generale del Comune di Cuneo, avv. Mannesclii, 'ugge le adesioni, Ha cui il seguente telegramma iti Giovanni Giolitti, te log rami mi, che dà luogo ad una viva, manifestazione, di nlnuso all'indirizzo del Presidente del Consiglio: « A codesta città, che entrambi abbiamo particolarmente cani, volgo specialmente oggi il pensiero con un saluto cordiale e grato. A te, che ricordando il programma insieme svolto, riaffermi il costante nostro proposilo di cooperare al bene del Paese, l'espressione della mia solidarietà ed amicizia. — Giolitti ». Anche una lettera di Luigi Luzzatli e vivamente applaudita. Ecco le altre adesioni: Il ministro ilnl .J.nvoci |mhl>l ci on. I'enno, Il ministro ili Grazia e Giustizia l'era, il ministii'O delle Finanze Facili, l'amm r.'ig.io Sedili, Il ini ti I- i n > ili Agricoltura Micheli, Il ministro dell'in,insii hi n commerciò Atassie, il ministro ilei Lavoro Labriola, il ministro i|i* te post.» Pasqualino Vassallo, ti ministro, delle Terre, 'liberale Rafnorl; irti ex-ministri Co'osiino e Tedesco. ( sottosegretari nei lune. Torturici. P.illastrclll, RuhtlT. numidi. Rossi Cesare, Amici. Porzio, I-iMizn Mi Tra oblìi. Dolio Sbttiba; i Fonatori Taverna, Teoiilo Rossi, D'Alile. Mordali*. Mnircopozzo. Rollano!, Klzzetll. Valli, rietini; 1' deptitati Pliiilivoii, Brezzi, fleti ti le. iìollo. Canterini, Olivetti. Carnazza, Rossini, Bonnrdl, Arnesi, Nunziante, Lombardo Giovanni, De Caro, l.iirlani. Casertano, nerarileUl, Celesta, Sclalabba, Grimaldi, lìevlone, Bianchi Vincenzo, Cantera Giovanni, DI Marzo, Forando, Pancarun, Mosca, pennisl. Carboni, Mezzanotte, Vimluil. Marescalchi, BellotU'. Signorini, Cimorolll, Sgobbio, tosti. A/Ice, Do Vito. Costa, poggi : LI piefetto ,11 Torino cornili. Taddei, il direttoli* eonerale degli iii>pi'in*lKÌoiiamentl VerratII. Il sottoiirefcuo di Saluzzo, Tullio Giordana, direttore tleiv'« Epoca » ; l'Associazione lucrale e democratica di T'orino, il ronitn. nocca presidente, della Camera di commercio (il Torino. eco. il Sindaco di Cuneo, avv. Antonio Bassiguano, saluta quindi l'on. Soleri, di cui ricorda l'austero senso del dovere che lo condusse volontario ih una guerra, da lui non voluta e poi allo gravi responsabilità del Commissariato degli approvvigionamenti. Ricordo, pure che si deve n. Marcello Sideri l'iniziativa dell'unificazione dello forze liberali democratiche della provincia di Cuneo, che condusse Ditti vittoria amministrativa dell'ottobre'scorso e clic è garanzia di un nuovo trionfo il lo Maggio. Il sindaco di Cuneo provoca poi min indìmeatiicaliile dimostrazione all'on. Giolitti, quando dice che Marcello Soleri gli fu vicino," non solo nelle uro liete, ma specialmente allorché Giovanni Giolitti fu bersaglio ad ingiuste ed irose doni giti /.ioni di cui il tempo galantuomo ha fatto severa giustizia. Paria quindi, salutato da nuovi lunghissimi applausi, l'on. Soleri. Il discorso è durati) olire un'ora, ed è stato attentamente ascoltato. Fu applaudito particolarmente negli accenni alla politica estera pacifica e moderatrice che deve, perseguite l'Italia; alla necessità che cessino le usurpazioni dei poteri della polizia e dello Sitilo da parte di privati cittadini e di fazioni .politiche; alla constatazione del miglioramento dèlia situazione annonaria ed economica nel paese; alla liberta del commercio, specialmente, granario ed aliti completa cessazione degli organismi ili guerra; allo garanzie legislative per il lavoro; alla restaurazione dei valori ideali e patriotIlei del re..-tro popolo. Alla fine l'on. Soleri è stato fatto oggetto di una nuova manifestazione di entusiasmo, che si è ripetuta all'uscita del teatro e dinante il percorso Ano al Municipio, dove il sindaco, con gli assessori Marcili. Scazzo!a. Delfino, Muserà, doW. lìnssignano, Galliano, lo aflcndevn.no per il ricevimento che è riuscito signorile e cordiale secondò lo tradizioni della nostra citta.