La riapertura della Fiat

La riapertura della Fiat La riapertura della Fiat Le modalità della ripresa del lavoro La dolorosa parentesi di violenza c di grave perturbamento degli animi che la nostra povera Tornio senza pace ha dovuto attraversare in questi giorni, ha ritardato alquanto fino della scorsa settimana pareva imminente. Fortunatamente i dolorosi episodi sono ormal sorpassali e molto gioverà alla pacifioa- a chiusura della vertenza della Fiat che alla ziono degli animi, la deliberazione presa dalla Direzione della Fiat, di dispone per la sollecita riapertura dello ottlciiic, deliberazióne contenuta nel comunicato che pubblichiamo qui di seguito c che sarà appresa dalla cittadinanza tutta con un senso di vivissimo compiacimento. • 'La Direzione della, Fiat informa gli operai che. essendosi raggiunto il numero di 9600 operai che hanno por iscritto dichiarato di accettare lo condizioni poste nel Comunicato del 13 aprile corrente, si può procedere alla riapertura degli Stabilimenti. Invita perciò una rappresentanza degli operai firmatari per ciascheduna delle Sezioni a recarsi nei luoghi sotto lindicati per prenderò comuniicajjiono dello modalità inerenti alla riapertura: « Fiat Centro e Barriera di Nizza, corso Dante, 35. • Fiat Brevetti, via Cuneo, 17. « Fiat Lingotto, Stradale Nizza. ' Fiat Carrozzeria e Sezione Lingotto, via Madama Cristina, 157. « Fiat Cilindri, via Cuneo, 15 •'. Poiché questo comunicato lasciava alcuni punti imprecisatf, abbiami voluto cercare, negli ambienti industriali, qualche delucidazione. -E prima di tutto abbiam chiesto se il numero di 9G00 inscrizioni già raggiunto doveva essere ritenuto come il limite massimo delle riassunzioni che eventualmente la Ditta sia disposta a fare. Ci venne risposto che con la quantità delle dichiarazioni già firmate la Fiat ritiene si possa procedere alla riattiva zione degli stabilimenti, e perciò venne resa .... . .... ora, fuori di fabbrica, e dopo i licenziamenti pubblica la deliberazione relativa, col comunicato di cui sopra. Ma la Direzione non in tende respingere le domande che altri operai, non licenziati, credessero di fare. In sostanza, ci venne detto, le inscrizioni proseguono, tano più che si dovrà ancora procedere allo spoglio delle 9600 domande già i>ervenute. Cliiedemmo poi come dove essere interpreato l'invito — contenuto nel comunicato — ad « una rappresentanza degli operai Annatari di recarsi agli stabilimenti per comunicazioni p. Quale rappresentanza? Gli operai, avvenuti, non pare abbiano orgaui rappresen ativi normalmente costituiti. Come avrebbero dovuto regolarsi I firmatari per delegare questa rappresentanza? La risposta fu che i dirigenti della Fiat si erano già posti il problema, senza risolverlo. La 'Ditta desidera che le modalità della riapertura siano tali da non ingenerare confusioni od equivoci. Perciò essa vorrebbe che. fra i firmatari, quelli più anziani, che hanno dimostrato sempre il maggiore attaccamento alla fabbrica, si recassero alla rispettiva Sezione, come è indicato nel comunicato. Ivi si intenderebbero, coi dirigenti, sul particolari della ripresa del lavoro e, cosi informati in modo, preciso, potrebbero in un modo o nell'altro, diventare a loro volta gli informatori dei propri colleghi. Insomma, la Ditta — a quanto pare — vorrebbe intendersi chiaramente con tutti indistintamente gli operai per evitare malintesi di qualsiasi specie. Non essendo ciò possibile, vorrebbe che i decani di ogni sezione divenassero in un certo senso gli intermediari fra a Direzione e la massa, per quanto riguarda a riattivazione delle lavorazioni. A aiostra domanda ci venne detto che nessuno ha intenzione di eliminare le Commissioni interne, le quali, del resto, sono contemplate dal Regolamento al quale appunto fauno richiamo gli industriali. Ma poiché questi organismi non sono ancora nominati, per le speciali condizioni in cui si trova la massa, per ora spetterebbe ai più anziani sostituirli temporaneamente, in modo che le svariate dificoltà che si presenteranno all'atto della riapertura vengano sormontate di pieno accordo fra industriali ed operai. Infine domandammo se si prevede che la riapertura possa avvenire contemporaneamente per tutti i reparti o se invece avrà luogo per scaglioni : un laboratorio o più laboratori alla volta. Su questo punto non ci sono ancora idee 0 disposizioni precise. Si vedrà, appunto in seguito ai colloqui che avverranno fra i ratppresentanti provvisori degli operai ed i dirigenti, ciò che converrà e sarà possibile fare. Pare così che ormai tinche questa lunga e dolorosa vertenza sia veramente entrata nella fase finale, dì chiusura. Nessuna dicìiiarazione e_ nessun fato autorizzano previsioni, ma, date le disposizioni già prese dalla Ditta, riteniamo non avventata riiiotest che, ove non sopraggiungano fatti per ora imprevedibili, lunedi, 2 maggio, la poderosa azienda vedrà di nuovo pulsare la vita nei suoi vasti laboratori.

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