Armamentario comunista scoperto in una fognatura

Armamentario comunista scoperto in una fognatura Armamentario comunista scoperto in una fognatura Quindici mitragliatrici, bombe, fucili, rivoltelle, esplosivi sequestrati dai carabinieri — Arresti — La prosecuzione delle indagini CisTsat^ l'occupaziono degli opiilzt nello Scorso settembre, i dirigenti dolio singolo ofttclne, eseguirono, naturalnientf, un inventaMo rleL materiali csistemi per vertero ^e e auairto poteva esseri; sialo sol tratto durante 15nterregno operaio. Dalia verifica fatta nello .officine e nei magazzini della Fiat risultò la mancanza dt mitragliatrici ed altri oggetti diversi per un valore rilevante, dato il prezzo attirale, dei metalli e degli utensili da lavoro. . ' L'autorità subito, informata delle avvenute 6otUr...-.Diii e preoccupata dell'uso che ne potavano fare i sottrattori. appartenenti indubbiamente a quel gruppo di estremisti che durante il periodo di occupazione, avevano dato prove di sovversivismo in azione, si proposero di scoprire, so fosse slato possibile, dove la roba sottratta era stata nascosta. Per molto tempo perù le ricerche riuscirono vane. Soltanto in questi ultimi giorni Sualche filo di luce perveiuie a conoscenza el comando della nostra legione: Vagliate ■ le prime incerte notizie clic si era riuscito di raccogliere, il tenente colonnello Vaschetti ed il maggioro cav. Colombini, comandante della compagnia interna, affidarono al tenente Giorgio Mariano di approfondire le indagini e di accertare se i fatti venuti a conoscenza del comando erano reali. 11 tenente Mariano, con la collaborazione dei marescialli Antonio Berneri della squadra investigativa e Massa Giovanni comandante la 'stazione di S. Sai vario, nonché dei militi appartenenti alla squadra investigativa, dopo ima rapida inchiesta riusci a raccogliere elementi su diversi individui in sosp«tto di avere preso parte diretta o indiretta ai fatti che avevano dato motivo alle ricerche. Le prime armi trovate i Era. costoro, il più in vista era certo Oberti •Giuseppe, d'anni 35, meccaiijne alla Fiat, noto fra i più zelanti propagatori del verbo comu■nista. L'ufficiale decise perciò di fare una immediata visita nella sua abitazione in via Gal-vani n. 12, piano 4.o. Quando i visitatori vi giunsero l'Oberti era assente. Le ricerche, compiute alla presenza della moglie, ebbero per risultato la scoperta delie seguenti anni : una rivoltella a sette colpi scarica, una rivoltella a tamburo a sei colpi carica, un caricatolo con quattro cartucce per fucile, una lama sciabola da ufficiale. Furono inoltre rinvenuti' altri materiali ed oggetti che risultarono sottratti nella Carrozzeria-Fiat, in via Madama Cristina. Anni e materiali furono naturai menta sequestrati. ■Venuto in seguito a conoscenza, che l'Oberti possiede una piccola casa nel vicino comune di Villastellone, il tenente Mariano decise di proseguire anche colà lo ricerche, che non riuscirono infruttuose. Furono trovate infatti le seguenti anni : una rivoltella a cinque colpi con tre cartucce, sette bombe di diversi tipi, quattro bombe • Sipe », oltre, quindici innes li di fulmicotone, un clulogramma e mezzo di polvere nera chiusa in un piccolo sacco; altri sei chili e mezzo di polvere selenite, due pezzi di zolfo, una borsa per mitragliatrice, uà saldatore a benzina e un trapano, il tutto sottratto pure alla FiatProceduto al sequestro anche di queste armi ed esplosivi, i militi cercarono di mettersi in... diretta relazione con l'Oberti. ma questi, avvertilo in tempo, è riuscito ad eclissarsi. Compiuti questi primi passi, ufficiale e militi compierono successivamente altre visite domiciliari nell'abitazione di diversi individui indicati come sospetti. In parecchi luoghi i risultati furono negativi; altri individui invece risultarono possesso-ri di rivoltelle e furono deferiti all'autorità giudiziaria per omessa denunzia di ai-mi. Essi sono: Canta Eligio, abitante iti via S. Paolo n. 34„ trovato in possesso di una rivoltella carica a cinque colpi;'AccoTnasso Pietro, commissario di reparto alla FiatCent*o, abitante in via Carlo Alberto n. 24 bis, trovato in possesso di iui fucile austriaco, di 82 cartucce e di 2 caricatori: Serentha Caterina e Olivero Felice, abitanti In via Marocehetti n. 2G, per possesso di due rivoltelle da ufficiale con fondina; Ferrerò Giovanni e Mossotto Giovanni, abitanti in via del Pascolo n. (>44, per possesso ciascuno di una rivoltella. Ricerche n Fohnsiio ed a Woikìdvì 'Nel corso delle indagini suesiwstc, il tenente Mariano riuscì ad accertare una circostanza dall'autorità già conosciuta in modo però vago ed incerto, e cioè die nel settembre" scorsoquando l'occupazione delle officine era presso al tramonto, un camion su cui erano diverso persone era uscito dalla ritta e si era recato a Tossano per consegnare al segretario della lochIo sezione comunista. Demarchi Luigi, una quantità di materiali bellici. Ciò accertato, l'ufficiale, con graduati e militi, si recò nella vitina città per fare una visita nell'abitazione del Demarchi e noi locali sezionali. Là visita diede però risultati negativi. , Nell'interrogatorio a. cui fu sottoposto, il Demarchi fini però coH'ainmetlere che nell'epoca indicala, durante la sua assenza, un camion si era fermato dinanzi alla sua abitazione, ina gli individui rho si trovavano sul veicolo, saputo della sua lontananza dalla città, ripartirono Immediatamente- A tutta, prima il Demarchi disse e ripetè di non sapere quale via il camion abbia preso lasciando Possano, ma fini anche su questo punto di rivelare che era andato nella vicina Mondovi e che i materiali che portava erano stati consegnati al segretario della sezione comunista monregalese, lo studente in legge Carasso Giovanni, d'anni 25.Accertata questa nuova circostanza, ufficiali e militi ripartirono subito dopo per Mondovi, conducendo con ossi il Demarchi. Giunto sulposto e rintracciato_il Carasso, lo sottoposero ad interrogatorio. Dopo energiche negative, messo a confronto col Demarchi, si rassegnò a confessare la verità, indicando il luogo preciso in cid materiali, armi ed utensili erano stati nascosti: una lunga fogna esistente nella borgate di Carassonc. Biella fogna Fatte ricerche, mediante uno scavo, nel luogo indicato, verniero in luce i seguenti oggetti: 14 mitragliatrici Sia complete; 1 mitragliatricepistola Fiat completa; 46 canne di ricambio per mitragliatrici Sia; 1 canna di ricambio per mitragliatrice-pistola Fiat; ?8 otturatori sciolti per mitragliatrici Sia; 24 castelli per mitragliatriciSia: 20 percussori per mitragliatrici Sia; 8 blocchi di sostegno a sfera Sia; T anelli di sostegno Sia; 0 tiranti del blocco Sia: 14 manovelle per tiranti del blocco Sia; 22 manopole in legno per impugnatura per mitragliatrici di tipo sconosciuto; fi otturatori per fucili Mauser; 2 otturatori per fucili 91; 3 serbatoi per fucili Mauser: 2 serbatoi per fucili 91: 1 castello ed otturatore per fucile inglese Leeflel: 1 serbatoio del fucile, suddetto; 4 spegnifiamme per mitragliatrici Fiat-, 8 molloni per mitragliatrici Sia: 16 piccole parti d'armi varie; 117 scovolini; 1 para fiamme sferico per mitragliatrice; 2 bombe Sipe scariche; 14 caricatori medi carichi per mitragliatrici Sia; 10 caricatori scarichi per mitragliatrici Sia; 23 caricatori grandi carichi per mitragliatrici Sia; 8 caricatori grandi scarichi per mitragliatrici Sia; 2 caricatori di tipo vario scarichi; 112 caricatori per fucili modello 91: Vi caricatori per fucile austriaco; 30 cartucce di vario tipo; 5 elmetti; 2 ferri di sicurezza. Il tutto di proprietà della Fiat. Furono pure trovati una grande quantità di manifestini sovversivi di propaganda antimilitarista, stampati alla macchia Non occorre aggiungere che il Carasso fu dichiarato in arresto e denunziato all'autorità. L'Anna sta ora procedendo ad altre indagini per accertare chi erano gli individui che trasportfiono la pericolosa refurtiva. L'avvenuto sequestro di tutto questo materiae fu immediatamente segnalato alla Direzione della Fiat, la quale Jniziò subito le ricerche del caso per rintracciare maggiori dettagli sul trafugamento di questo piccolo arsenale- Queste indagini ebbero pronto esito, essendosi potuto accertare, mediante il confronto dei numeri di matricola che ogni mitraglia trice iporta inciso, che si trattava, senza ombra di dubbio di armi rubate alla Fiat in epoca impreclsata. Di questo furto era già'sta ta sporta denunzia all'Autorità che aveva iniziato analogo procedimento penale contro gnoti. fi fatto che per ogni mitragliatrice asportata vennero pure asportate le canne di ricambio sta od indicare che l'operazione venne condotta da persone pratiche, che si preoccuparono di assicurare l'eventuale regolare funzionamento delle armi provvedendole dei pezzi di ricambio necessari.

Luoghi citati: Biella, Villastellone