Imponenti e pittoresci funerali del maestro

Imponenti e pittoresci funerali del maestro Dopo i dolorosi fatti di Bolzano Imponenti e pittoresci funerali del maestro (Per telegrafo dal nostro inviato speciale) Bolzano, 26, notte. Dobbiamo ancora occuparci dell'episodio sanguinoso che tanto scompiglio mise dome- nic& scorsa fra queste quiete popolazioni e lt di cui eco perdura tenendo gli animi in fermento e in agitazione. A ben altre cose volgeremmo la mente se ci fosse possibile, ma troppi sono i richiami. La città mesta e in gramaglie; lo sciopero ferroviario cangiato da politico in economico con minaccia di durare ancora: l'elemento italiano parte costernato e abbattuto, parte acceso df ira contro 1 fascisti dei quali deplora vivamente l'intervento tanto deplorato che insorge con tr0 con rampone e vivaci ^ uilccie. Vi ho accennato ieri al maitrattamento e ferimento di due fascisti bolzanini ri„ nsirhek tìi ,,aìioni c„ " J~Lh7 „LP^!!,!41 italiani. Sono episodi «^Y1 P,er . M ^f51' ma rivelazione sfat^ <* an,mo- L'impressione generale dma Popolazione italiana è stata espressa in un manifesto diretto alla cittadinanza tutta 11 manifesto, dopo una deplorazione profonda e m biasimo severo contro i- fascisti provocalori dell'incidente e una dichiarazione espliclt* ohe il fascismo è dannoso all'Alto Adige, conclude testualmente cosi : « Gli atti brutali successi domenica possono alienare alla nazione tutte le simpatie della popolazione ateSina cercate da migliaia di italiani, consci della causa inazionale, con infinite cure e innumerevou sacrifici. Se chi sta a capo del fascismo ama realmente la causa nazionale deve impedire i-attività del suo partito in «ueste rSÌ » w MUtran. lLfc.iui.il». .ve ^w.wVn, .wB.uu. .,c meno sintomatico 6 il commento che il giornale trentino la Libertà ,,„,,. „, ,„,,. „ D , . . ■, » "i™L5f !?no:, "Le ?V0"S non( furono Pr0™cate da alcuno; le vittime caddero senza colpa e senza difesa; tutto quellt> clie avveml« f« voluto e premeditato. Tra le popolazioni esaltate dai tormenti po steriori alla guerra occorrono funzionari e genti dai nervi sani; la forza pubblica, che e la forza dell'Intero paese non già di una casta, di mia classe o fazione, deve,, in questa ora grigia, permearsi nella mente che la vita umana, a chiuncnw appartenga, è sacra e deve essere rispettata1 •.. Cito di proiwsito questo brano dei giornale tremino perchè ^ chiedono l'allontanamento del I V« ai carabinieri incaricati ^f'0 Più jncomclie contro, parmi contenga un chiaro giudizio su quanto e successo domenica qui e che ha riflessi in altri avvenimenti consimili successi altrove, Glù rilevavo in precedente telegramma come tedeschi, nella loro protesta, prima di ogni ^ cosa chledono ^allontanamento dei firn- del fa- scisti'' auWri raa.lorla,l de?,',l,t0-,.'«Iesc^ sono eccitatissimi contro i carabinieri, che non sepjiero, essi dicono, non vollero impe dire l'introfularsi di fascisti nel corteo. Di Più ancora aggiungono che. appena avvenuto il fallo, essi fermarono gli autori di esso e li e I funzionari si scusano dicendo che ossi avevano avuta ia parola d'onore dai fascisti tresilini che nulla sarebbe accadute e ripo sarono su essa. I fascisti tienimi, infatti, nulla fecero, ma ciò non scusa le autorità locali, che avevano l'obbligo di sorvegliareconsegnarono ai carabinieri, ma questi non si curarono d'arrostarli. Ciò sarebbe enorme e si ritiene incredibile. Gli nJlìciali dei carabinieri I impedire il corteo. In ogni' modo sembra strano che mentre tutti avevano l'impressione ichc qualcosa di grave si minacciasse (è 10 ve lo segnalavo sin da sabato scia), proprio l'au1'orila nulla sapesse e consentisse sinsneo che jun lreno movesse domi n 1"' tutti i fascisti o, constatatane l'impossibilità. Bolzano. A Bolzano si trova sin da ieri l'ispettore di , P. S. Lutrario pei- indagare e inquisire. Il Lompito non m Silfi dimoilo. A Trento, stati-!d0..a!le .TO?.che. .glunfnfl0 ,«ul. -continuano|a diffondersi le più fantastiche voci sugli av- venimenti bolzanesi come conseguenza dei fat ti luttuosi Mentre la popolazione tedesca staj chiusa nel suo adagiamento di rammarico e'.u rampogna contro le autorità e i cara! ' : ieri un gruppo di scatolati tenti j ranza religiosa e disciplinata e ossequente alla ssaszdmtegtspecie dt corteo ma pochi carabinieri bastarono a disperderlo) a Trento si parla di insurrezione annata contro l'elemento italiano: si parla di feriti, di morti, ecc. Impressionati da queste voci i fascisti locali si recarono stamane a consultare D'Annunzio, col proposito forse di fare nuove escursioni. Ijb notizie sono fantastiche e false. Due fascisti italiani vennero, come dissi, malmenati, ma da socialisti italiani. Corrono fra i tedeschi propositi mi nacciosi, ma poiché restano tranquilli, tutto fa pensare siano concretati non per quanto è successo ma per quanto potrebbe succedere. In dubbiamente migliaia di contadini tedeschi convenuti domenica a Bolzano, tornati alle loro valli, debbono avervi portato impressioni paurose sul nostro conto. Peccato! Lentamente cominciavano ad avvicinarsi a noi. Quanto successe riscava l'abisso, distrugge gli approcci che si erano fatti. Dalla situazione di Bolzano passo a un breve appunto di cronaca elettorale trentina. Avete già pubblicato la mia lettera sui partati che si trovano in contrasto nelle elezioni. Diffusa mente ho accennato al caso Debertolini, che forma il punto di maggiore contrasto tra liberali ed il blocco economico. La polemica in proposito continua ad essere accesa e oggi vi interviene Gabriele D'Annunzio con un prò clama ai trentini, die pubblica il nuovo giornale legionario La Fiamma Intelligenie, l'ultima delle fiamme della costellazione dannun ziana. Il poeta protesta per la Inclusione nella lista liberale del Debertolini, ch'egli chiama il Pilato del Cesare di Vienna per il fatto che non intervenne in favore di Battisti. Conclude dicendo che se Debertolini riuscirà eletto le*la- pidi commemorative dell'impiccato si spezze-1 ranno ricadendo sul disonore del mal redenti, Quanto successe domenica qui a ^0,|^per confessione degli stessi fascisti non ha giovato al blocco economico elettorale che essi sostengono. Il fatto che qualcuno degli uomini che compongono il blocco è accusato di essere massone, e le scorribande fasciste extra-legali, non persuadono la gente trentina, in maggio- legge. Contro il tedesco si lotta con tenacità e anche con asprezza, ma restando nella legalità o almeno evitando atti di sopraffazione e di violenza. I funerali del maestro di Mailing si svolsero stamane in forma imponentissima. VT parteciparono circa io mila persone. Parecchie migliaia di persone facevano ala al corteo. La salma era portata dai compaesani del morto nel costume caratteristico che egli indossava domenica. Il corteo era aperto pure da alcuni compaesani te costume, a cavallo. Al corteo parteciparono tutte le rappresentanze delle istituzioni e corporazioni, fra cui una vera sfilata di pompieri in uni foni i«, il cui numero lK>teva ascendere a circa due battaglioni. Il Commissariato civile di Bolzano è intervenuto al completo; intervenne pure il commissario generale Credaro. Nessun discorso; nessun incidente; nessun atto di protesta. Tutto si svolse in forma dignitosa c tranquilla. Il corico, attraversata la città, si sciolse sulla piazza di [Gries .dove, quando la salma è stata posta sul carro funebre per proseguirò in via ordinaria alla volta di Marling, venne intonata la prima strofa della marcia di Andrea Hòfer, e questa fu l'unica manifestazione, dirò, nazionale. La sfilata del corteo e durala dalle 13 alle 15- Lo sciopero generili e è cessato. I negozi si son riaperti. Il Governo ha fatto pubblicare un comunicato ufficiale per smentire lo voci allarmanti messe in giro sulla situazione di Bolzano, secondo le quali sarebbero avvenuti ,c o|graVi$siteli ^m ami-italiani. Tali voci son smentite per impedirò che possano dcin paese sentimenti fondali- sull'erano l'ordine uon 6 stato per nulla iXtat* ,„, al^ A Bol, jlurbaso. 1^ popolazione si msjiùene ti-anquiila ! Ne, pomerigsio'si è aytoò un comizio di

Persone citate: Andrea Hòfer, Battisti, D'annunzio, Gabriele D'annunzio, Marling, Pilato