Manifestazione tedesca a Bolzano conchiusasi tragicamente per l'intervento fascista

Manifestazione tedesca a Bolzano conchiusasi tragicamente per l'intervento fascista Scoppio di due bombe e rivoltellate durante un pittoresco corteo: 1 morto e 8 feriti gravi - L'indignazione cittadina - Dimostrazioni e sciopero. (Dal nostro inviato speciale) sni o o e l , . a i e o i e n i i i a a a e i . a a e . e Bolzano, 2% notte. Come era prevedibile, la determinazione della « Dcutsclier Verband » di scenttere in lotta nella circoscrizione del Trentino ha sollevato le ire fasciste, e perciò si hanno purtroppo a. deplorare incidenti, incidenti gravi, che hanno infiammata l'atmosfera e più l'infiammeranno se l'autorità non riesce a trovare qualche soluzione, che faccia tornare gli animi in calma. La determinazione della « Deutscher » è stata conosciuta a Trento sabato, ed immediatamente fascisti e legionari fiumani decidevano di recarsi Hn grappo a Bolzano, ove si tiene la fiera campionaria e dove ieri si ebbe il convegno dei rappresentanti dello diverse valli nei costumi tradizionali. Sin da sabato sera mossero da Trento camions di fascisti e legionari, in nnrte venuti nella giornata da Verona, Bologna, Vicenza e Firenze. Ma il grosso dei manifestanti non si mosse, se non ieri domenica, quando ebbe letto la notizia dal giornale La Libertà. Si portò a Bolzano col treno moventesi da Trento poco dopo le 6, e con altro treno straordinario delle'JO. Con la notizia il giornale La Libertà pubblicò anche l'illustrazione dei sette candidati portati dalla « Deutscher », soffermandosi particolarmente su taluno, come sul conte Toggenburg, che viene indicato come la lunga mano nello oppressioni del Trentino dell'assassinato ministro Stuergk. Di quello però che sono e che cosa rappresentano i candidati proposti-dalla «Deutscher», organismo politico, la di cu» opera dovrebbe arrestarsi ai conlini del Brennero, ma che, invece, da Innsbmck getta i suoi tenta coli sino a Bolzano ed oltre, avrò tempo di occuparmi. Mi limito per ora àlbj, cronaca, della giornata, cho non è priva di .significato. I fascisti ed i legionari, giunti nella notte e nella mattinata si aggirano sui quattrocenio. L'autorità, impressionata del loro intervento, e preoccupata della possibilità dei disordini, sin da sabato inviò a Bolzano rinforzi di carabinieri e chiamò sul posto dalle vicinanze non poche compagnie di fanti. Immediati contatti ebbe.con fascisti, ed attenne Iti promessa che il corteo dei valligiani, rissato per le 13,30, non sarebbe stato disturbato so sulla piazza Walter ed al Municipio fosse comparsa la bandiera nazionale. Le bandiere regionali e municipali ed il vessillo tricolore comparvero sulla piazza, ma non al Municipio. Una compagnia di fanti'ed un plotone di carabinieri vennero dislocati sotto il portico del palazzo Municipale, fiorito a festa, per evitare l'irruzione dei fascisti. Il pittoresco corteo Caratteristico e pittoresco l'aspetto odier. no di Bolzano. Fiori su ogni balcone, ghirlande verdi attraverso le strade, tutte lo mense fiorite. Con la fiera campionaria, che non sta racchiusa in un ' solo locale, ma sminuzzata in ogni parte della città, pare si celebri la festa del ritorno della primavera. A rendere gain la città contri buiscono indubbiamente gli svariati costumi originali. Ogni valle, come accade nelle nostre valli piemontesi, ha il suo'tipo e fog. già, coti gaiezza e varietà notevolissima di tinte; Tra tube nere e colorate, molti cappelli tirolesi, con piume bianche o pennacchiotto e cappe|Ii di seta e di paglia., a tese larghe, ripiegate a bicorno e fiorite con fiori montanini. Parecchie le musiche ; non pochi valligiani a cavallo. Come nelle passeggiate carnevalesche, gruppi regionali hanno pure carri allegorici : la Primavera, la Vendemmia, la Vecchia Diligenza, la Berlina, da ^viaggio. Non si può parlare di dimostrazione politica, per quanto un raggruppamento così notevole di tedeschi a Bolzano possa prendere particolarmente, nel momento, questo colore Il corteo si mosse dal centro della fiera campionaria, per attraversare la città, verso le ore li. Le musiche in testa, petti e teste infiorate, carri inghirlandati, rappresentanze delle valli, con a capo quelli ai Merano, passarono di fronte al palazzo Comunale tra gli applausi e percorsero parte della via centrale, poi scesero a piazza Walter. Nessun incidente, grande festività. Quando il corteo ebbe oltrepassato la piazza principale, un gruppo di fascisti s'Accodarono ad esso, portando come vessillo l'insegna delle privative austriache. Fatta poca, strada, contro i fascisti si sollevavano voci di protesta e qualche fischio: e ciò originò l'incidente. Qualcuno dei fascisti impugnò la rivoltella e sparò. Ne seguirono panico, convulsione, un fuggi fuggi generale, e lo sbandamento completo del corteo. Tra le urla di spavento delle donne, dei vecchi e dei ragazzk si udì lo scoppio di due bombe a mono. I carabinieri e gli agenti accorsero, ma l'incidente già era avvenuto; od essi non avevano che a raccogliere i feriti. I feriti a i a e r Il panico I feriti trasportati o presentatisi all'ospedale sono mia quarantina: otto sono gravi. Uno dei feriti, un maestro di Mailing, è morto durante il trasporto. Tra i feriti una trentina sono leggeri e molti appena contusi. Si esclude poi che tra i feriti gravi ve ne siano iti pericolo di vita. Il gruppo dei fascisti che ai era accodato al corteo, staccandosi dal gl'osso nucleo che limitò la sua azione a dare segno delia propria presenza nelle strade e nei caffé e nell'apporre la bandiera nazionale all'Hotel Corona, era tonnato da una dozzina di persone. Cacciatisi fra i valligiani con la insegna giallonera, da essi fatta oggetto di disprezzo, vennero apostrofati da persone che assistevano al passaggio del corteo. I fascisti risposero con altri insulti. Nacque un parapiglia seguito da una mischia a bastonate, prima, rivoltellate poi. I fascisti dichiarano che non gettarono bombe, ma semplicemente dei petardi. Il panico fu ugualmente grande.. Nella fuga generale molti cappelli dei tirolesi restarono sul terreno e vennero presi dai fasci sii. La calma ritornò in città solo quando partirono i fascisti e i legionari, che lasciarono Bolzano alle ore 16. Partiti i fascisti, la città ritornò alla consueta quiete, ma quanti erano giunti per i festeggiamenti ed erano móltissimi, affrettarono a loro volta la partenza. Alla stazione vi fu un rigurgito di gente: tutti i mezzi di locomozione tornarono utili ed i partenti presero la via delle vallate e dei paesi vicini. Impressioni? Ho accennato al carattere dato dai fasciati alla loro protesta; ma perchè essa riuscisse* efficace non doveva degenerare in un incidente sanguinoso. Quanto è successo non potrà certo giovare a quell'opera che il Governo persegue. L'elemento tedesco atesino d'altra parte, però, deve fatati persuaso che i inovhacnii che va in- asOrrcpiapèmrlcrirpogtcnnlDtigngCssdfpsrI scenando, favorendo le correnti pangermaniste non possiono essere tollerati. e e a o o . e i ; i . è a e i a a a o a , o l a o , ti o n oo e eo lo e n- Un comizio di protesta In seguito a quanto è accaduto è stato attuato io sciopero generale. I treni'sono stati arrestati ne» tratto Brennero-Salorno., Ogni movimento a Bolzano e Merano è pav ralizzato. Inoltre non circolano nè car-' rozze, nò automobili. Tutti i negozi sono1 chiusi : caffè, ristoranti, tabaccherie comprese. Por questo, assoluta totale paralisi' il movimento di protesta per i luttuosi fatti assume l'aspetto di un vero e proprio sciopero cittadino. L'impressione che si provai , è, in conseguenza, molto più grave, per£hw mentre ieri, allontanatisi i fascisti, la citta riprese il suo ritmo normale festivo, oggi l'ambiente è eccitato. Corrono in città voci esagerate sugli in* cidenti avvenuti, che aumentano il giusto risentimento generale. Unanime è la deplorazione per quanto succede per colpa di. pochi scalmanati che, contrariamente agliordini dati dal comandante dei fascisti, si gettarono nel corteo, scompigliandolo e determinando i luttuosi fatti. Il commissario civile, on. Credaro, ha* pubblicato un manifesto di protesta contro i fascisti. II manifesto è stato affisso dai partiti tedeschi' liberale e cattolico. Vi si associarono* anche socialisti per la prima volta uniti alla; Deutscher. Un comizio di protesta è! stato; tenuto nel pomeriggio e si è. svolto senza1 incidenti, con la partecipazione della maggioranza delliupopolazione. Il comizio venne eonchiuso <!f>n l'approvazione di un lungo ordine del giorno, presentato poi aìl'on. Credaro separatamente dalle organizzazione socialiste, e dai rappresentanti del Deutscher Verband al sindaco Pera.thoner. La ricerca dei responsabili I rappresentanti operai, avuto da Credalo tissieurazione che i responsabili dei fatti sarebbero ricercati e puniti, e cho provvedimenti sarebbero presi per evitare1 il ripetersi di incidenti,, si1 dichiararono soddisfatti, assicurando che lo sciopero sa»; rebbe immediatamente cessato. E cosi' fu,:' Dopo il colloquio, qualche negozio si aperse.' I rappresentanti del Deutscher illustrarono l'ordine del giorno votato e dichiararono, che di quanto avvenne ritengono responsa-bili non solo il gruppo dei fascisti, ma l'intera nazione, « la quale — dissero — sop-' porta e favorisce il fascismo e tollera Oliò avvengano tali fatti. Poiché gli organi della pubblica sicurezza non adempirono alle loro funzioni, il Deutscher chiede: l'allontanamento da Bolzano, dei funzionari e* degli ufficiali dei carabinieri che non sep-1' pero intervenire tempestivamente con pu-; nizioni severe contro chi partecipò ai fattii luttuosi; una indennità alla famiglia del' morto, maestro lunerhofer, e alle famiglie dei feriti; garanzie che fatti sanguinosi aincursioni di fascisti non si abbiano, a -ri-: petere ». '. • • L'on. Credaro rispose che è in coreo ima inchiesta per accertare le responsabilità,■• che i colpevoli saranno arrestati e puniti,! che egli soccorrerà le famiglie povere e in-i terpellerà il Governo per gli indennizzi e che infine assicurerà che i fatti non si ripeteranno. I rappresentanti del lìeutscher non si mostrarono del tutto soddisfatti, neanche ' quando l'on. Credaro li informò die avrebbe provvisto a fare sbarraménti alla stretta di Salorno. Per la cronaca noto che si chiedeva, tra l'altro, anche l'allontanamento del commissario generale., Lo sciopero dei ferrovieri Chiuso pertanto lo sciopero di protesta politico, si apre lo sciopero dei ferrovieri economico, -esteso alla Venezia Giulia Tridentina a motivo della richiesta inderi-nità di disagiata residenza. Questo venne comunicato dai ferrovieri a Credaro, con l'annunzio della fine dello sciopero politico. II manifesto dell'on. Credaro non pare d'altronde abbia del tutto soddisfatto i tedeschi, che pretendevano dichiarazioni di maggiore energia, di declorazione più viva. L'ambiente si mantiene, come ho detto, ner- , voso ed eccitato, ma calmo. Da Innsbruck nessuna nuova notizia sinora. Sì conferma che ieri si ebbe una dimostrazione antiitaliana con proteste dinanzi al Consolato e con la caccia agli italiani nei caffè.. Fortunatamente però non trovarono alcuno. L'elemento socialista locale, anche quello italiano, composto ih maggioranza di ferrovieri, ha fatto pieno atto, di adesione all'elemento tedesco nedl'esprimere un sento di sdegno per l'atto compiuto dal gruppo dei fascisti. E questo è il primo risultato dell'atto che tutti gli italiani di qui deprecano. I socialisti tedeschi \erano italoflli: quanto successe ieri è fatale che li porti; verso i pangermanisti. Nell'esprimere pubblicamente la loro disapprovazione .per l'atto fascistico i socialisti sono più vivaci.... Stamane passarono anche ai fatti e. malmenarono due fascisti locali, uno dei'quali dovette ricorrere' per medicazioni alljoépedale e l'altro fu salvato dai caraMittort. Come primo atto dell'inchiesta giudiziaria verniero arrestati il capo dei fascisti locali dottor Moggio e il ragioniere Crupi. Per quanto risulti che il Moggio e il comandante dei fascisti trentini, Starace, abbiano fatto opera di persuasione per impedire attidisgustosi e dolorosi (i fascisti intendevano dar fuoco alla redazione dei giornali tedeschi e lo Starace la impedì), 1 Indagine doveva cominciare da essi. L'on. .Credaro promette che verranno cercati e paniti i, colpevoli. E' questo quanto chiedono' non. solo i tedeschi, ma anche la grande maggioranza dei seimila italiani che si trovano a Bolzano. Osservano questi essere neefàssario ripristinare l'autorità deHo Stato menomata di fronte all'elemento tedesco itagli avvenimenti di ieri. I tedéschi, pure 'essendo teneri, nelle manifestazioni, della loro nazionalità, sono rispettosi delle legai. » .i.-,n>.,,.«,..»-;<.', /v,..«_ -li— , L -,r. e dell'autorità. Occorre dimostrare loro che le leggi non possono e non debbono essere violate e che i cittadini non hanno il diritto di sostituirsi alla-legge e all'autorità, che la deve eseguire. CUOI MlOHELOfTI. ì Sui fatti di Bolzano la • Stefani > ci comunica: Roma, noti». Ieri un corteo tedesco fu disturbato a Boi zauo dai fascisti, contrariamente agli impegni presi dai loro caini. Si hanno a deplorare un morto e una diecina di feriti. Il Governo ha. ordinato che tutti quelli che presero parto all'attentate siano arrestati e che una severissima inchiesta, sia compiuta per accertava se vi siano state manchevolezze da parte della pubblica forza II Governo intende che itici-" <feo£i così de piombili non. deWtotaà ami nifi t uHvt>*m «« f «•SSaVaftaa «V • '-'" .-' •.'•Ìm.j.iì ; Manifestazione tedesca a Bolzano conchiusasi tragicamente per l'intervento fascista