La campagna elettorale nella fase effettiva

La campagna elettorale nella fase effettiva La campagna elettorale nella fase effettiva Le liste quasi dovunque compilate Il Partito Socialista deciderà il 5 maggio dell'astensione o dell'intervento Roma, 22, notte. Il travaglio delle liste sta per finire. La situazione elettorale comincia a determinarsi con chiarezza. Momentaneamente si verifica una relativa tregua negli eccessi fascisti. Indubbiamente hanno contribuito alla sospensione delle cosidette ? spedizioni punitive » dei fascisti i provvedimenti del Governo, che, per impedire ogni deviazione ed ottenere il rispetto della libera propaganda elettorale, non esitò a rimuovere dai loro posti il Prefetto ed il Questore di Arezzo essendo risultato che i due funzionari non avevano, in occasione, dei dolorosi fatti di Valle della Chiana, saputo far rispettare la circolare Giolitti per il mantenimento dell'ordine pubblico durante il periodo elettorale. Ma non giova illudersi.. Le difficoltà per garantire la libertà del voto parti'cojarmente nella giornata del 15 maggio sono enormi. Il movimento fascista ha forzato la mano agli stessi capi, che incontrano ora ostacolo nel frenare i loro gregari. Agli organi dirigenti del partito socialista pervengono dichiarazioni di sezioni di tutta Italia secondo le quali, in seguito all'azione dei fasci, non riuscirebbe finora possibile la preparazione elettorale. Le località, dove questi incenvenienti si verificherebbero, sarebbero le seguenti: Parma, Modena, Reggio Emilia, Padova, Rovigo, Bari, Foggia, Mantova, Cremona, Arezzo, Siena, Grosseto, Palermo, Perugia, Aquila, Chiesti, Teramo, Rologna, Ferrara, Catania, Messina e Siracusa. Secondo lo informazioni di fonte socialista, le località indicate incontrano gravi difficoltà nella preparazione delle liste per le pressioni usate sui notai perchè non si prestino alla identificazione delle firme oppure per il boicottaggio operato sui mezzi tipografici così da impedire momentaneamente la stampa e l'affissione di manifesti, la stampa e la distribuzione di eirolari. Il Governo provvedo a seconda dei casi segnalati perchè ogni violenza sia impedita, ed esso contai, particolarmente sopra l'esempio dato per la provincia di Arezzo, di rimuovere gli inconvenienti lamentati. Si comprende però come per intanto giungano alla direzione del partito socialista da numerose sezioni proposte di astensione dalle.urne. Però fino al momento attuale la direzione del partito è fermamente decisa a resistere alla corrente astensionista. La ragione è evidente. Il partito socialista non intende essere gettato fuori combattimento prima deMempo. So la Direzione del partito cedesse oggi alla corrente astensionista, nelle circoscrizióni non verrebbero neppure presentato le liste. Ora ciò equivarrebbe ad mi abbandono del posto di combattimento. Le condizioni di lotta potrebbero variare in seguito e col ritorno della calma la Direzione del partito non potrebbe più rientrare nel combattimento. Essa verrebbe pertanto ad assùmere una terribile responsabilità. La tattica della Direzione del partito è pertanto la seguente : richiedere alle Sezioni la presentazione delle liste, riservando al Consiglio nazionale convocato a Roma il 5 maggio, ogni decisione suprema. Nulla sarà allora pregiudicato, ed il Consiglio nazionale avrà libertà di scelta, cioè proseguire la lotta oppure arrestarla. Soltanto il 5 maggio il partito socialista sceglierà definitivamente la propria strada. Il Consiglio nazionale è. come è noto, composto dei rappresentanti di tutte le Federazioni provinciali. Esso ha bensì voto consultivo, ma le proposte, che esso farà, avranno grande peso per le successive decisioni della Direzione del partito. In ogni motto, tino al ó màggio non si può parlare di deliberazione di astensione socialista dal volo. Occorre pòi ricordare che sulla elaborazioiiei delle proposte del Consiglio nazionale influiranno considerevolmente considerazioni politiche le quali prescindono dalle difficoltà lamentate attualmente in alcune circoscrizioni per la preparazione elettorale socialista. Il problema dell'eventuale astensione dal voto si presenta infatti estremamente complesso e collegato a fattori essenzialmente politici. Si dovrà, nell'esame della questione, innanzi tutto, tener conio deDla circostanza che i comunisti hanno definitivamente deciso la lotta ad ogni costo. Ma l'elemento, che più di.ogni altro influirà sullo proposte del Consiglio nazionale, consisterà nella valutazione della situazione generalo del partito sul terreno elettorale quando la campagna sarà nel suo ultimo periodo. In altre parole, se la situazione socialista venisse giudicata disperata per lo sviluppo e la fortuna della propaganda fascista, è chiaro che la decisione dell'astensione offrirebbe una comoda ritirata al partito. Se invece le azioni socialiste subissero un rialzo e la lotta si presentasse il 5 maggio con colori meno foschi di oggi per i socialisti, in tale caso sarebbe probabile la decisione di andare avanti ad ogni costo. Si devo infine tener conto, per aver innanzi a se tutti i fattori del problema, il pensiero degli uomini più .rappresentativi del pàrtto, i quali prospettano la questiono 'Iella astensione non come un atto isolato e momentaneo, bensì come una risoluzione che può decidere dell'avvenire del. partito per un certo periodo di tempo. Per ora si pronunciarono l'ori. Trevcs, relativamente a favore dell'astensione e fon. Modigliani assolutamente contro. Frattanto anche Filippo Turati si schiera contro l'astensione. Si afferma invece che favorevoli alla astensione sarebbero altri uomini non meno rappresentativi, cioè D'Aragona, Prampolini, Dugoni e Baldesi. In conclusione, però, ogni supposizione è, per ora, azzardata, ogni previsione prematura. Soltanto il 5 maggio il partito socialista farà conoscere la propria decisione. S. Turati contro l'astensione Roma, 22. notte. La direzione del partito soci;Ulsta ha inviato olio sezioni la seguente circolare: « Rinnoviamo a tutti i compagni ed a tutte le sezioni elio oi hanno fatto pervenire i loro propositi astensionisti, l'avvertimento cho la Direzione vuole clic ne) tempo prescritto siano presentate in tutte le circoscrizioni le liste dei candidati e che si intensifichi energicamente la propaganda per la preparazione alla lotta. Sempre in tema di astensioni dalla lotta la direzione consulterà il Consiglio nazionale il quale non può e non devs trovarsi innanzi al fatto compiuto della non presentazione delle liste in qualche circoscrizione. Intanto, le nostre sezioni ed i nostri comitati elettorali hanno il dovere di attenersi con ferrea disciplina a quanto la direziono ha deciso o starà per decidere, poiché spetta ad essa, in, questo momento cosi grave, il compito di dirigere questa grande lotta nella quale è impegnato l'onore e l'avvenire di tutto il proletariato italiano ». L'ou. Turati, a quanto dichiaravano oggi irammina -ri "~T" """ ili 'il' mcqsrclisPsTpspvedStotifgtplclnftgsLb à o e o o mera, si dichiarerà contro l'astensione del socialisti dalle urne, r.'on. Turati, sempre al quanto affermano alcuni suoi intimi, manifesterà fra breve il suo pensiero e si dichiarerai recisamente contrario alla astensione che egli considera come una fuga, una diserzione dalla lotta. Dalla astensione il partito uscirebbe! irrimediabilmente indebolito, non sólo per lo) scemato numero dei suoi rappresentanti nel Parlamento, ma per il disastroso effetto di disgregazione che produrrebbe nella massa, L'on. Turati non mancherà di riportarsi anche ai precedenti storici del partito. La lotta che 6i svolse tanto aspramente al Congresso delli prima Internazionale fu basata quasi esclusivamente sul contrasto fra elezionisti ed antielezionistt : Marx impersonava la prima tendenza, Bakunine e i suoi aderenti la seconda. Se mai, l'astensionismo dovrebbe essere ptuU tosto dichiarato e seguito dai comunisti fri omaggio agli stessi postulati della loro dottrina di escludere ogni collaborazione ancho indiretta al regime borghese. Nel pensiero del' fon. Turati è che si debba esercitare ogni legittima pressione verso il Governo perchè tuteli la più ampia liberta di voto per tutti i partiti, ma ogni partito si dove battere con lealtà contando sul valore dei rappresentanti che saranno mandati alla Camera anziché sul loro numero. Del resto, l'on. Turati, come viene assicurato, fa assegnamento assai più sulla! forza del programma che la direzione del partito esporrà al paese anziché sulle schermaglie teoriche riferite alla tattica elettorale, che dovrà adattarsi al momento ed alle condizioni particolari di ogni singola circoscrizione. Dne casi elettorali Nel mondo politico sono oggi argomenta di commento lo vicende di due circoscrizioni! elettorali, e cioè dello Marcilo e di Arezzo-Siena. In entrambe si è verificato un coli» di scena. 'Net collegio di Arezzo-Siena è entrato nella lista del blocco ministeriale l'on. Arturo Luzzatto, uno degli amministratori dell'Uva, escludendo cosi l'antico avversario dell'on. Luzzatto, Pcx-dcputato Grifoni. iNel collegio delle Marche è stato escluso dalla lista del blocco l'ex ministro dell'agricoltura on. Minarli, proprietario delle grandi cartiera df Fabriano. L'entrata in lista dell'on. Luzzatlo-è. stats^ oggetto di trattative fra l'ex deputato^fascista on. Sarrocchi, che capeggierà la lista e Io stessi on. Luzzatto. Alla .candidatura di Arturo Luzzatto aveva dapprima posto il veto il comitato conti-ale dei fasci. Poi il velo fu revocato. Allorarfl'ou. .Sarroccbi scrisse al rappresentante. diM liberali del comitato clettoralef* della circoscrizione ima lettera nella qualo era detto: u Ti incarico di domandare: Lo so l'on. Luzzatto, aderendo al nostro movimenta, è disposto i% riconoscere che la politica dal Ministero Nittl da lui costantemente sostenuta col voto fu dannosa all'Italia; 2.o se egli noni si opporrebbe ullo scioglimento di quelle associazioni psendo politiche che sono costituita nel Valdarno col solo programma della devoziono alla sua persona; 3.o se egli riterrebbe: conciliabile con la sua la candidatura dell'avvocato Dario Lupi, che io so essere desiderato da molti di coloro che intendono redimero il Valdarno superiore da' una tradizióni* elettorale inolio rhc encomiabile: 4.o so il comitato provinciale senese o quello grossetanai intendano tener fermo il principio che ogn' provincia debba provvedere con mozzi propri allo necessità finanziarie della lotta in modo da impedire che r metodi, che noi ci siamo proposti di combattere, si sovrappongano allo nostro- concezioni è minaccino, la compagino, morale di un "partito che vuole e.deve educare lo masso abituandolo a concepire' la lotto elettorale! conio una gara di sacrifizi personali per il trionfo di ima idea. Dalle risposte che mi comunicherai dipenderanno lo decisioni ». Dopo questa lott.nra fon. Luzzatto ha scritto all'incaricato dell'ou. Sarrocchi una lettera in cui 6 dotto: « Por quel che riguarda la mia attitudine attuale nei riguardi della situazio-' no politica del nostro paese, ini sembra non ci possano essere equivoci. Io mi sono coi'" dolore separato da amici carissimi e il mini vóto, anzi parecchi voti, a favore del ministèro niolitti mi sembra non lascino dubbi sul mio pensiero. Fui invitato al congresso liberale democratico di Roma e se oggi aderisco al blocco, è perché credo che questa sia la via maestra da seguire e l'opera mia non credo sarfrtnutile. Non ho fatto esclusioni, nou ritenendo si debba farne in questo momento. Più uniti saremo, più forti saremo », In seguito a rropsto scambio di lettere, l'on. Arturo Luzzatto fu incluso nella lista del blocco nella quale non ha potuto essere compreso Poh. La Pegna, ministro per lo terre liberata nel terzo minisiero Nitti. Quanto all'esclusione, che ha sorpreso molti, deli'ex-rnliiistro Miliani dalla lista del blocco marchigiano, il Giornale d'Italia pubblica il seguente telegramma, che getta" sìa pure in scuso unilaterale, mi po' di luco su quanto è avvenuto. 11 telegramma dice : * La corrente politica di Fabriano « nettamMite divisti in due campi. Quella dei liberal' democratici, che fanno capo alla locale Seziono deipartito nazionale democratico, che con deliberazione dell'ultima assemblea ha deciso dt non riportare l'onorevole uscente. Contro questa Associazione si è schierato l'ori. Miriam, raccogliendo intorno a sé tutti gli amici di utti i partiti, legati a lui personalmente, e dopo averli riuniti, li ha port-'ti ai Congresso di Ancona, dove per ben tre volte erano stati esclusi. Ieri, finalmente, per l'intervento deU l'on. Montemart.ini, sono riusciti a farsi sentire .'dia presenza dei fiduciari di Ascoli, viacorata e Pesaro. Poiché per tale fatto tutti f fiduciari dell'ex-Collegio delle Marcile erano usciti, contettando il principio giuridico della procedura, la Commissiono ha giudicato ia condotta politica doll'on. Miliani. votandogli contro compatta, specie quando i suoi rappresentanti, posero a condiziono sine qud non della sua candidatura la sua ascesa in lotta con lista propria a. La Direzione del P. P. invita l'on, Canili a non accattare la candidatura La Direzione del Partito popolare italiana comunica: i La Direzione del Partito popolare italiana ha terminato i suoi livori. Sono *ate decusse ed approvate le aste det candidati politici nei diversi Collegi. d'Italia, tenuto conto delle proposte dei Comitati provinciali e delle Giunte esecutive collegiali e dei desideri delle organizzazioni confederali. E' stato delegato il segretario politico per l'approvazione delle Kste dei Collegi che Umo a ieri non erano state concretate, o cioè: Mantova, Udine, Roma, Napoli, Salerno, Catanzaro, Palermo o Cagliari. Per Venezia e Padova è slato dato mandato di fiducia all'on. Merlin. Quindi la Direziona del Partilo popolare ha esaminato con particolare attenzione la situazione politica elettorale, di Bergamo, e dopo lunga discussione e dopo aver sentito la speciale Commissiono e l'oc, Cavalli, ha approvato alla unanimità un ordine del giorno, col- quale, premesso' che non sussiste, allo stato deghV atti, il fatto di, una formale accusa elevata dall'Autorità giudiziaria contro l'on. Cavalli, nel senso ehe venne evidentemente a scopo elettorale propalata dàlia stampa, premesso che nemmeno dall'istruttoria preliminare si riscontrano, allo stato degli' atti, le prove di fatto che compromettano la dignità morale dell'on. Cavalli: ritenuto tuttavìa più conveniente che l'on. Cavalli attendai senza vincolo alcuno di mandato politico- l'eàto della inchiesta: considerato che la situaci», ne politica della Provincia di Bergamo impona l'ordino di non accentuave le divialoni invita l'ori. Cavalli a non. accetta» la carritdMnr* offertagli dal Comitato Provtaclale d» Pergta*»ttato e le crganizzaztom a*»'