La campagna elettorale nelle nuove e nelle vecchie Provincie

La campagna elettorale nelle nuove e nelle vecchie Provincie La campagna elettorale nelle nuove e nelle vecchie Provincie Nell' Alto Adige Balzana, 19, notte. Le elezioni nell'Alto Adige si presentano con un carattere che non è comune ad alcun altro territorio. Avremo duo liste: una a tinta, almeno apparentemente, nazionale di protesta contro l'annessione all'Italia, ed ima socialista. I socialisti non pongono in prima linea il problema nazionale, perchè lo intendono inquadrato nei principi internazionalistici comuni al socialismo trentino. Il « Deutscher Verban «, che è la Lega dei parlili cosi detti borghesi dell'Alto Adige, comprende i clericali ■ Volltpartei • di orni gradazione ed i liberali (tedeschi-nazionali), che hanno creduto opportuno allearsi ai clericali, dai quali sono divisi da non poche differenze. Ma era prevedibile che l « Deutscher Verband » avrebbe resistito almeno fino alle elezioni, ed era anche prevedibile che queste si sarebbero imperniate su un'affermazione di carattere nazionale. 11 « Deutscher Verband * infatti, presentando al popolo tirolese 1 suoi quattro candidati, ancia un appello assai violento e che sembra sproporzionato alla reale situazione della regióne, ma bisogna tener conto del momento psicologico elettorale. Il proclama del « Deutcher Verband » dice, fra l'altro, agli elettori: Poiché l'Italia ha pteso il nostro paese, essa 'avv. Edoardo Rcut-Mcolussi, leader del Par ito popolare, cx-deputoto, il quale, benché di ,lBinj italiano, è uno dei più accesi clementi nAn^f ,,„,,„ oA hn ,nivr„ cn. deve mantenere gli impiegni assunti verso i uoi cittadini. Voi dovete decidere che cosa hiedete allo Stato italiano; obloro che eleggerete a vostri rappresentanti dovranno chiedere innanzi tutto l'autonomia che è il capoaldo del programma della Lega fra tedeschi e ladini n. L'appello termina invitando tutti gli elettori tirolesi a deporre nell'urna la scheda con P« edelweiss », simbolo del carattere edesco della regione". I candidati del a Deutscher Verband » sono: edeschi della regione ed ha largo seguito sopratutto nelLe campagne ; il dottor Wihclm von Walther, vice-segretario della Camera di Com- mcrcio di Bolzano, liberale, uno dei più attivi —1 « D-f h«r .. .che ha sa- Puto fino ad oggi temprare l'intransigenza con 'assiduo ed accomodante contatto col Governo taliano, sopratutto nel campo economico; il cone Federico Toggenbdeurg, clericale, ex-ministro **™«? autro-ungarico ed ex-luogotenente della provincia del Tirolo; ed infine il dottore Carlo Tenzl, avvocato in Schlanders, quale rappresentante della Val Venosta, I social-demoratici presentano come loro candidati tre im iti. Enrico Frel,es di Franzensfestc il Plej*au- ™ ™ T rranzensiLSte, u ""«dcr del Partito; Francesco lappei, di Coiano; Carlo Reithmayer, di Merano; e un canoquadra stradale di San Giacomo, sobborgo di Bolzano Luigi Palaoro te candidature socialiste hanno un carattere puramente di partito l "blocco nazionale,, a Genova Giulìetti e Bombacci per una litta comunista di protesta Genova, 19, notte. Come vi ho già comunicato, alla presidenza del Comitato del blocco nazionale venne eletto n senatore Bensa. A vice-presidenti furono detti l'on. Fiamberti ed il prof. Raggio. Il Comitato è composto di rappresentanti del Parito °el Rinnovamento, dei fascisti, dci nazionalisti e del democratici. Intanto il eruppo nazionalista ha stasera riconfermata '8*»""1» incondizionata al blocco nazione! ^ ha Per acclamazione a proprio nclla lista del blocco 11 Corrado OTaroni. Apprendo da fonte sicura che domenica glun e a Genova, scendendo alla staziono Bngnole, on- Bombacci, chiamato dal capitano Giuietti. col quale ebbe un colloquio di circa tre le alla se(,u aella Federazione Mannara. Non mi e dato sapere la natura del colloquio; ma ho ragione di credere che l'on. Glulietti abbia ercato di concordare una lista comunista, dalla quale non sarebbero' esclusi 11 Malatesta dil Borghi. Si sa intanto che a giorni avrà uogo a Sestri Ponente una riunione, nella quale interverranno comunisti di Milano e quelli locali, con fiduciari della gente di mare, allo scopo appunto di conconiare la lista co mutiista di protesta, convegno democratico a G«neo per la compilazione della lista Cunao. 19, notte ■La sezione del Partito democratico cuneese. iimita in imponente assemblea, dopo aver udito la relazione sul Congresso di Roma fata lucidamente dall'aw. Scazzola, il quale fu delegato dalla sezione al Congresso, nomi- a**WS dX^SìVd^ Kl° di Cuneo per la scelta dei candidati politici aw. Giuseppe Morelli. Quindi interveniva all'adunanza l'on. Soleri. che 'pronunzilava pplaudite parole di circostanza'traendo moivo dall'impeto di vita nuova che percorre utto il paese, per augurare alla battaglia mminente il più degno coronamento, Pertanto, quest'oggi si sono radunate tutte rappresentanze delle sotto-sezioni del par- Kt „„_ .»„,.:,_, „„ , „„„,n.,„*; ito democratico por designare i candidati, La riunione è riuscita numerosissima. Do. po un esame della situazione e la formulazionc dei voti dei circondari e dei mandamenti, celta in segno di assoluta fiducia, prendondo pure atto con compiacimento delle norme asul1t0 per ja disciplina dei candidati e per le - - . . .„,„-.„ „,,„ ,.; „,„ Camera, .-e eletti. E ormai ebclusp che vi sia altra lista costituzionale all infuori di quella apitanata dall'on. Giolitti etto, La lista comunista nel Novarese Novara, li), notte. Venne oggi presentata alla locale Prefettura a lista dei' candidati del pai'Uto comunista, ssi sono ■ Bellone Giuseppe, impiegato; Briz0]art Antonio, meccanico: Carpani Silvio, comnesso: Cerruti Pilin Pietro, falegname; Cerniti falogname; Cozza Arturo ferroviere; aravoglia Ulderico, dollore; Gnudl Ennio, feroviere; Palazzo Vincenzo, contadino; nicchie- ol Giuseppe, maestro; Sala Francesco, conta- * Wnim secondino, tessitore. 'Oggi per parte della Federazione Agraria Mantovana, del prof. Maso Bari Bario a prò- i quali si trovano (li¬ oricntati in seguito alla nomina nella seduta Enrico Ferri candidato iìg! Mantovano Mentovi, 10, notti). La situazione elettorale nella nostra proincia incomincia a rischiararsi, ad eccezione "'W candidato." Non"é ancora certa l'adesione i blocco del Fascio mantovano. I ^tàii* ''!inno lenulo oggi il loro congresso ixivinciale per la scelta dei candidati. Alla unione intervenne anche l'on. Enrico Ferri, quale liu pronunciato un forte ed npplau- !.„ /ìicnniso d'oerasiniie Unno fimnin rlKens uiscoiso a occasioni. uopo empia uiscus,0T,e' P»t««*ttfl •'l!-'!l(: »«> pomeriggio. ì soiansti unitari hanno proclamato a rancidaii li onorevoli Enrico Ferri. Enrico Bugoni e Mario Murari, c-il i signori Zaniboni Tito ed Umberto Ferraresi. Anche i rmnunisti, nella oro viunioneì di slamane, 'Tino ^eeltn n rnn. idati Ton ^Fekina^ Grandi n c taa£}. l°u' , 1 r",,,1' 1 tìnV "«soni, il prof. Mattonasi, il ferroviere Roia Lodoluu. 1 popolari, ionio già vi scrissi, cenderanno in lot4fl con lista aperta sdltoonendo ai suffragio elettorale i nomi deì- àvv, Ennio Avanzini e dell'in;?. Barite Scar ari. Si attende con una certa curiosità la ompilazione della lista del blocco, della ipinle per ora impossibile la fomjaKiono, date le rofonde divergènze intervenute cAcptmnlp(rtsSlGneLsssrcisrLpadnsdmgePgrsrfgubnnè—mCdnbpestcpèlpzscgncsdbizndnpbdfspddciflctovvdutdtcvqzlllVczlgesmèszRngbrplmulgàdtdrznrslstdecslsra(dnPIlzeamptddcsfmtsndtcimsnvtavrd Nelle circoscrizioni del Veneto Vanesia, 19, mattino. La situazione elettorale nelle quattro circoscrizioni del Veneto comincia a chiarirsi. Anzitutto non è certa la formazione di blocchi costituzionali in ciascuna circoscrizione ; poi per proclamarli si attende che sia definita la scella delle candidature. Questa, idealmente, non dovrebbe ritardare l'affermazione di principio — è vero — ma non cerchiamo l'ordine logico in periodo di elezioni. A Venezia è cosi assente il fervore, che non pare sieno stati convocati i comizi. 11 blocco (liberali, alleanza nazionale, democratici puri, fascio e combattenti) se le cose non mutano, scenderà nella iotta con lista aperta di sei nomi, quattro per Venezia, due per Treviso. Si riprescnterà 1 on. Sandrinl e. si avranno le nuove candidature deil'aw. Bon, dell'aw. Giuriati — capo di gabinetto di B'Annunzio nella prima fase dell'occupazione di Fiume — e del Caccianiga e di Gino Coletti trevigiani. Lon essi doveva essere l'on. l'ascari, ma sembra che abbia rinunciato por ragioni di salute. Ad ogni modo non è stato ancora sostituito. Anche i popolari porteranno lista aperta e ritenterà la sorto dello urne il comm. Francesco Saccardo, già direttore della Difesa, il quale nella precedento campagna rimase sconfìtto per pochissimi voti. Quindi sarebbero ormai stabilite lo candidature dell'operaio Lionello, dell'aw. Angli, die in quest'ultimo periodo di agitazioni agrarie si è occupalo assai dei patti colonici, del .conte Arrigoni degli uddi. La lista dovrebbe comporsi di otto nomi. Inoltre si annunciano: la lista aperta dei social-democratici, la quale recherebbe i nomi dell'aw. Mario Marinoui, che, invero, fu l'anima della resistenza di Venezia durante la guerra, come segretario dcll'/lss/stenja. Civile, e l'aw. Giovanni Zironda. già dirottoro della Provincia di Vicenza, e l'on. Guido Bergamo, grande agitatore tra le masse trevigiane, in realtà repubblicano di tattica socialista; la lista puro aperta dei socialisti unitari, cogli onorevoli Musatti e Galeno, — quest'ultimo meno forte, perchè gli 6 venuto a mancare l'appoggio di Cavareere, la sua rocca — e coll'orgauizzatore Antonio Vecchia, di Treviso; ije liste bloccate dei comunisti e dei repubblicani, che non si sa ancora a quali nomi raccomanderanno l'inevitabile scacco totale, tanto esiguoè il loro numero e tanto modesti — diremo così — gli elementi da esporre. E non basta; avremo una lista demo-cristiana: l'uscente on. Cappellotto, braccio destro della e Federazione dei lavoratori cristiani » delle Provincie di Venezia e Treviso, e l'uscente on. Sandroni, liberale, che non trovando posto nel blocco, compierebbe una conversione alla quale, del resto, era preparato. Più affannoso è il lavorio che si compio tra Vicenza e Verona- L'Unione democratica, recentemente costituita e presieduta dall'on. Teso si è messa a cape, del movimento di concentrazione dei partiti medi, anzi, in Vicenza, la loro fusione è stata dichiarata (Unione, fascio vicentini), liberali, gruppo politico dei combattenti, gruppi economici). Vicenza presenta ai costituzionali condizioni di lotta favorevolissime: scissione irrimediabile tra socialisti unitari e comunisti, malumore contro gli unitari elio governano, o sgovernano, il Comune, perché non poterono soddisfare alle promesse fantastiche fatte al proletariato, discordie tra gli stessi amministratori, attriti cogli esponenti della Carriera del lavoro che non si periterebbero di far pesare sul bilancio comunale gli interessi del partito. Aggiungami le competizioni tra popolari di destra e popolari di sinistra, le recenti e violente manifestazioni delle leghe bianche, specie nel bassanese, manifestazioni che alienarono al partito le simpatie degli Agrari. Il blocco, dunque, dovrebbe poter fare la sua strada. Senonchè sorsero degli ostacoli a Verona, là dóve 1 partiti medt furono tenuti desti più che altrove in previsione di un'azione concorde. Dibattiti sulle persone. 1 fascisti si appongono alla candidatura dell'on. Luigi Rossi perchè fece parte del Ministero Nini ; pare che non basti a convincerli l'autorità del nome, le aderenze, il valore personal», epperù quello che si rifletterebbe sulla lista del blocco. E minacciano di far lista propria. Tuttavia si discuto Invece l'accordo è completo tra socialisti veronesi e vicentini: lista bloccata; rispettivamente otto e setto. Ed anche la Camera Sindacale di Verona ne lancerà una propria, e una con due nomi è in maturazione per sfruttare le organizzazioni popolari.-siiidacaliste della Valpaiitena e della Valpolicella. E potrebbe bastare se non si profilasse anche una candidatura, anzi un'autocandldatura Arrivabene. Padova e Rovigo hanno compiuto quasi interamente i loro piani: 11 blocco nazionale è costituito. Vi partecipano il Fascio, l'Associazione agraria, elio ha già proclamata la candidatura del suo presidente aw. Calore, la « Padova liberale », l'« Associazione Vittorio Emanuele», l'« Unione di difesa sociale » la Sezione legionari fiumani, i nazionalisti ; e per Rovigo l'Associazione mutilati, i Combattenti, il Sindacato economico, gl Agrari, la Democratica polesana, il Fascio, ecc. E' il blocchissimo, quale fu preveduto sino del felice esperimento delle elezioni amministrative. E la proporzione dei candidati è questa: per la provincia di Padova tre posti ai fascisti ed agli agrari, tre alla Federazione di difesa sociale e imo ai nazionalisti; Rovigo provvedere ai suol nelle prossime riunioni. 11 blocco fiera alla sua scheda il contrassegno suggerito dal Comitato centrale dei Fasci: bandiera tricolore con aquila e fascio dei littori nel centro. In questa circoscrizione l'atteggiamento dei popolari è poco noto benché le molte forze che la campagna ha organizzate facciano presumere una assai fiera competizione. I socialisti unitari nono invece pronti a combattere con lista bloccata. Tanto a Padova quanto a Rovigo si trovavano concordi nel pieno ossequio ài deliberati della Direzione del partito. I padovani nel prendere tale decisione hanno votato un ordine del giorno che « constata ie difficili condizioni venutesi a creare (al loro riunito) in quest'ultimi tempi per le intimidazioni fasciste e il non eroico coraggio di alcuni compagni più interessati e maggiormente responsabili ». Le liste per la circoscrizione Udine-Belluno, se i comunisti s'indurranno a intervenire nella lotta, saranno quattro e cioè : comunista, socialista unitaria, popolare, blocco dei partiti medi (liberali, democratici, combattenti, demo-cristiani, riformisti). Nel blocco i vinti e i vincitori d'ieri sono alleati, l'on. Girardini, che nelle passate elezioni fu portato nella lista liberale-democratica udinese avrà accanto l'aw. Mini e l'on. Gortaui (Cornili) ch'egli sconfisse: l'on. Pietriboni, già della lista liberale-democratica belluiioso si troverà col suo antico awersario, il riformista ing. Paladini (Cadore): poi l'on. Gasparotto sarà .esponente dei combattenti, l'on. Ciriani dei demo-cristiani, il prof. .Musoni, geografo eminente, di San Pielro In Natlsone, rappresenterà la Slavia Italiana. Si fanno parecchi altri nomi, ma nulla ancora, per essi, di definitivo. Quanto a previsioni occorrerà elio la situazione sia delineata anche nei particolari.