Lo sciopero generale in Inghilterra è scongiutato di Lloyd George

Lo sciopero generale in Inghilterra è scongiutato Lo sciopero generale in Inghilterra è scongiutato Improvvsascissione della Triplice Operaia -1 minatori, abbandonati dai ferrovieri e dai lavoratori dei trasporti, proseguirebbero la lotta da soli. (Servizio Special» della STAMPA) Londra, 15, notte. Quella di oggi è slata una giornata 91 colpi di scena. Essi si susseguono con una rapidità e un crescendo 'emozionante, sorprendente. A vero diro, la serie di questi colpi di scena si è aperta ieri notte. In tempi alquanto torbidi, come quelli che stiamo passando, i grandi avvenimenti manifestano una straordinaria tendenza a prodursi nelle ore più insolite e assurde. Ieri sera, quando tutta Londra era fermamente convinta che dalla riunione indetta alla Camera dei Comuni dal gruppo parlamentare laburista e dal Comitato esecutivo del Labour Party sarebbe sorta una situazione del tutto nuova, fondamentalmente propizia alla ripresa delle trattative minerarie, veniva diramato alle agenzie un comunicato ufficiale nel quale i massimi organi dirigenti del Labour Party dichiaravano di solidalizzare senza restrizioni di sorta nella lotta intrapresa dalla massa mineraria. « Udite le dichiarazioni dei rappresentanti della Triplice Alleanza, e convinta delle giuste rivendicazioni dei minatori, la conferenza, sicura dell'appoggio dei ferrovieri e degli operai dei trasporti, fa appello a tutte le sezioni del movimento laburista, ad ogni cittadino preoccupato del bene della comunità, per ergersi solidalmente contro l'attacco alle posizioni della classe operaia. La conferenza condanna l'azione del Governo in genere, e più particolarmente i preparatovi intrapresi in queste ultime settimane, in quanto calcolati in vista di provocare l'indignazione pubblica e creare disordini. La conferenza ha deciso poi di nominare una Commissione speciale, incaricata di tenere contatti continui con la Triplice Alleanza, per porre in atto, se necessario, la presente risoluzione ». Sensazionali dichiarazioni del rappresentante dei minatori Anziché sconfessare dunque gli impazienti della Triplice, e invece di ricercare le nuove formule di intesa, la direziono politica del Labour Party si poneva a fianco della massa dei minatori e dei contingenti della Triplice nella colossale lotta da essi sferrata contro il patronato. Ma era appena trascorsa un'ora da questo colpo di scena, quando un altro se ne produceva, più sensazionale. Centocinquanta deputati coalizionisti avevano tentato ieri nel pomeriggio di riattivare lo scambio di idee fra i proprietari delle miniere e i minatori, e di mettere in moto, in un modo o nell'altro, il complicato meccanismo delle trattative, senza tuttavia insospettire i rappresentanti delle parti interessate. Era stato cosi decisodi invitare alcuni delegati del padronato ad esporre ai deputati, a semplice titolo di informazione, la loro tesi. Le dichiarazioni dei proprietari produssero penosissima impressione sui giudici improvvisati della vertenza, i quali decisero di invitare Frank Hodges, segretario della Federazione mineraria, a fare una esposizione del punto di vista operaio. Hodges, che in questi giorni febbrili ha dato prova di una attività e dì una resistenza quasi miracolose, ha subito accettato l'invito, e alle dieci di sera si -è recato alla Camera del Comuni, dove erano riuniti circa duecento deputati. La riunione fu mantenuta segreta. La stampa no fu informata per puro caso, e i «reporters» anch'essi, pur essendosi recati nella notte al Parlamento, ne trovarono chiuse le porte. Hodges a quanto sembra concluse la sua esposiziono della tesi dei minatori facondo alcune dichiarazioni sensazionali. Egli ha detto che i minatori orano pronti a riprendere le trattative coi padroni per stabilire mìk> schema provvisorio di salari, purché nelle eventuali discussioni al riguardo non fossero sollevate le questioni del salario unico e della ripartizione; dei profitti fra propri elari e operai, in modo da lasciarle intatte per una più esauriente disamina, da intraprendersi fra qualche mese, quando l'industria mineraria sarà uscita dalla fase di crisi che attraversa oggi. Tali inattese dichiarazioni di Hodges produssero immensa impressione sui presenti. Il segretario della Federazione mineraria si ritirò, e i deputati decisero seduta stante di informare Lloyd George delle sensazionali offerte di un accordo provvisorio fatte da Hodges. Un gruppo di deputati si recò a mezzanotte a Downing Street, per met. tere al corrente il primo ministro del passo compiuto dai deputati e dei risultati che no erano seguiti. Lloyd George, sebbene stanco, ricevette i messaggeri di pace nel suo gabinetto, o il colloquio durò fino al tocco e mezzo. Stamane, alle 9, egli inviava ai delegati dei proprietari e a quelli dei minatori un invito a recarsi alle 11 al Board of Trade per ingaggiare trattative sulla base delle dichiarazioni fatte da Hodges ieri notte. Ma avviene il nuovo colpo di scena... All'ora fissata Lloyd George giunse al Ministero del commercio, dove erano già riuniti i delegati dei proprietari. Si attese con impazienza l'arrivo dei delegati minerari. Passò circa un'ora, e infine fu giuccoforza convincersi che essi non intendevano rispondere all'invito del Governo. Il passo era fallito. Solo alle 3 del pomeriggio Lloyd George riceveva una breve lettera di Hodges, nella quale questi dichiarava che il Comitato esecutivo minerario, dopo un maturo esame della situazione, rifiutava di ingaggiarsi in nuovi negoziati, senza previa accettazione da parto del Governo e dei proprietari delle richieste fondamentali della classe mineraria. Dunque, nuovo colpo di scena! Il rifiuto che Hodges si era incaricato di notificare a Lloyd George, era il risultato di una lungo e animatissima riunione li uiuiuauiooiuiu iiuuiuiictenuta durante la mattinata, e ripresanelle prime ore del pomeriggio al quartiergenerale minerario. La discussione fu e-stremamente tempestosa. L'intero Comitatoesecutivo della Federazione si. scagliò con- tro il segretario, le cui dichiarazioni fatte ieri furono sconfessale da tutti i dirigentiminerari. Aspre e violento critiche furono mosse a Hodges, il quale dinanzi alla ri- bollione del Comitato esecutivo dovette pie- garsi e rassegnarsi a ripudiare le proprie offerte rifiutando di accettare quei nego-ziati che egli stesso aveva suggerito. Compiuto questo alto, Hodges abbandonava l'aula, annunciando la sua ferma decisione di dimettersi dalla carica di segretario federale, dimissioni ritirate dietro insistenza di influenti leaders e di membri del gruppo parlamentare laburista. La subitanea crisi Il punto culminante della crisi fu raggiunto durante il pomeriggio. Alla scon- fessione del segretario dei minatori fecero seguito in breve intervallo di tempo lasconfessione dell'intero Comitato esecutivo minerario da parte della Triplice. Thomas, accorso alla riunione dei delegati dei mina-tori, tentò con l'opera dei delegati dei tra-sporti di indurre i minatori a riprenderet negoziati coi proprietari sulle basi sta-bilite da Hodges, ma i minatori furonoincrollabili. Thomas ed i suoi colleglli siritirarono dal quartiere generale della Tri-plice, e nella serata annunciavano ufficiai-ment<« alla stampa che, « di fronte all'inutransigenza cieca e testarda, dei minatori,il Comitato esecutivo della Federazione deiferrovieri aveva all'unanimità deciso di se-parare la propria azione da quella dei mi-natori ». naloga decisione fu presa subito dopo dallaFederazione dei trasporti. Lo sciopero ge-nerale fissato per questa sera olle 10 nonavverrà più; e molto probabilmente, a par-Primo risultato immediato della drammatica rottura della Triplice ò stato il cancellamento dell'ordine di sciopero. Un'a-tire da oggi, la Triplice Alleanza Operaia, la più potente e vitale compagine dei lavoratori europei, ha cessato di esistere. La notizia sensazionale e stata accolta con un misto di stupore e di incredulità. In serata poi furono annunciate le dimissioni definitive di Hodges. L'impressione destata nel pubblico da una cosi fantasmagorica successione di eventi e di colpi di scena è per ora di semplice stordiménto. Cominciava ad essere così radicata la convinzione c)he lo sciopero generale dovesse necessariamente avvenire questa.sera, all'ora stabilita, che anche in serata pochi osarono rallegrarsi dello scampato pericolo. " Siamo stati traditi dalla Triplice „ Che cosa ci riserva l'avvenire? E' impossibile dirlo. I minatovi appaiono più ostinati che mai a prolungare la battaglia contro il padronato. Tetri, accigliati, taciturni, i «leaders» minerari sono usciti sul tardi dal loro quartiere generale, animati dalla volontà cieca e feroce di battersi fino all'ultima goccia di sangue 'contro i proprietari, contro le stesse masse operaio e contro il paese. La loro ostilità ha qualche cosa di intensamente drammatico. Sconfessate ed abbandonate dai loro massimi alleali, le forze minerarie annunciano per bocca dei loro « leaders » di continuare nella lotta e nei sacrifici, non per la realizzazione di un piccolo e passeggero vantaggio materiale, ma per un principio generale, e per mantenere salde le conquiste del tradunionismo inglese. Contro coloro che non vogliono o non credono di apprezzare il loro sacrificio, essi cominciano già a gridare al tradimento. « Siamo stati traditi dalla Triplice» — ha detto un «leader» dei minatori del Galles. — « Preferisco tacere per non rendere più profondo l'abisso che ci separa per sempre dai nostri alleati di ieri » — ha detto un altro «leader'» dei minatori: mentre un terzo, interrogato da un giorna¬ .. , . • ,1 , , , . T-> il lista> lia risposto scrollando la testa: «E il principio della fine della resistenza minelaria, oppure... Lavvenire immediato ce p° dira!». Domattina si riunirà il Comitato «secu .Ilvo dei minatori, allo scopo di fissare la. data per la conferenza generale di lutti i rappresentanti minerari. La conferenza de ciderà delle sorti della lotta, ed anche di quelle di Hodges, che ha, acconsentito questa sera una seconda volta a ritirare le proprie dimissioni ed a sottoporre il suo operato al giudizio della intera Federazione. ....e Lloyd George sorrideva.... La decisione presa dai ferrovieri e dai «leaders» dei trasporti, di separarsi dai minatori, è stata conosciuta oggi alla Camera dei Comuni. Il deputato laburista Cline stava pronunciando una vibrata difesa dei minatori, e asseriva che i ferrovieri e gli operai dei trasporti sarebbero scesi in campo' a fianco della classe mineraria, a meno che i non avessero voluto commettere un atto di dlserziono dinanzi al nemico e tradiro \ l'intera classe operaia. E mentro Cline prò. ;enunciava queste parole, Lloyd George sor! rideva, passando ai suoi colleghi di Go ! verno un foglietto. L'on. Cline ne rimase un i-stante interdetto, senza riuscire a ren dersi conto della ragione del compiacimen to del primo ministro. Ma appena il leader dei minatori terminò di parlare, Lloyd ; George annunciò che il Governo era inforumato che la scissione era già avvenuta in 'seno alla Triplice Alleanza Operaia, e che lo sciopero era rinviato. Il « tradimento », )a « diserzione dinanzi al nemico », secondo le parole di Cline, erano un fatto comIpiuto. Thomas aveva infatti annunciato con una lettera diretta a Lloyd George che le Federazioni dei ferrovieri e degli operai dei trasporti avevano deciso di « cancelIlare l'ordine di sciopero». Lloyd George j rispondeva subito al presidente della Fede razione dei ferrovieri compiacendosi della decisione presa, di abbandonare « i metodiinsensati di imporre una soluzione* ad un problema di salari paralizzando l'industria di un paese e facendo ricadere le soffe renze su milioni di innocenti ».

Luoghi citati: Galles, Inghilterra, Londra