L'ltima parola di Balocco e il verdetto dei giurati

L'ltima parola di Balocco e il verdetto dei giuratiL'ltima parola di Balocco e il verdetto dei giuratu « Ruit hora... ». Fra. poco la Giurìasrunirà per dare il suo atteso verde-:tn. Sarà l'epilogo. Terribile verdetto in un semplice monosillabo 1 SI è detto, si è ripetuto in questi giorni dai difensori che «la posta dei giurati è la vita di un uomo ». Frase da Corte d'Assise. Questa ed altre consimili nella foga oratoria ricorrono spesso in queste aule. Qualcuno ha osservato: la vite, di un uomo per posta.?!! Naturalmente. Ma. ci sono pure due disgraziati che sono stati una simile posta da un pezzo: don Gnavi e l'Isnardi. E il sacerdote, certamente, non ha fatto nulla per entrare nel tragico giuoco... La folla, è straordinariamente aumentata: è l'ultima ondata di curiosila. Verso le li.'iS l'aula si riempie di botto. E nell'attesa che si riapra l'udienza s'intrecciano le previsioni, le supposizioni. Sarà l'ergastolo? Saranno :10 anni di reclusione? O molto meno? Dopo le ammissioni della Difesa circa la presun:a complicità di P. Balocco nella rapina di Don Gitavi, nessuno pensa più ad un assoluzione per mancanza di prove. Il reato secondo la tesi defensionale porterebbe ad un massimo di pena di 15 anni, beneficiata però di scite anni por effetto della, famosa annusila Nitti, perche Balocco quando partecipò, diciamo pure, alla rapina del sacerdote, era militare, ma esoneralo come ferroviere. L'impassibile ' iLe risultanze delle, udienze, il riconoscimento del cadavere di Massalubrense, le tesi dell'Accusa e deila Difesa sono argomenti di discussione nell'aula e fuori. Sono fortunatamente le ultime... Ciascuno ha un parere da esprimere, un'idea da. contrapporre, un verdetto da emettere. C'è anzi del nervosismo, nella folla che fa ressa e nei carabinieri che fanno forza, l'orse il più impassibile è, strano uomo, Balocco'. Lo guardiamo. Con noi. tanti altri lo guardano, Io scrutano. Tutto il pubblio ha gli occhi sull'imputato. Non un gesto da questo uomo. Balocco sente il brusio della folla che è in istrada, brusìo che. sale alle nostre orecchie nell'aula. Balocco sente la folla che s'accalca e strepita asti ingressi della. Corte d'Assise : sento il mormorio, i commenti, il movimento di curiosila del pubblico che è riuscito a trovare posto- in sala. E' impassibile 1 ! Nè uno sguardo ai banchi delia difesa, nè in giro. Pare che nulla )o turbi e lo interessi. Diremmo anzi : pare che la causa non lo riguardi, pare che dimentichi che fra breve, come .hanno detto i suoi difensori, sarà, in giuoco la posta della sua esistenza. O e- una posta a cui il proprietario non dà più alcun valore?! Mistero dell'animo che ha delinquilo cosi crudeménte. Alle ore 15,15 un suono di campanello dà l'annunzio che entra S. E. il Presidente. Tutti in piedi, anche Balocco. Della Difesa è presente il solo avv. Magliola, sostituto dell'avvocato Roggieri, che è assente. L'avv. Erizzo è partito per Genova subito dopo la sua arringa. La P. C. ò momentaneamente assetile anche Ini, ma la rappresenta il giovano sostituto dell'aw. Villabruna. aw. Àicardini. Si fa un religioso silenzio. Il Presidente chiede se nessuna delle parti ha nulla da dire. Niente. — E l'imputato? «'Davanti al'Crocifisso giuro...,, Balocco si alza e con voce ferma dice: — Permette, signor Presidente, una parola. E l'imputato, con qualche intenzione ora- toria poco spiegabile in. un istante simile, I dice, estraendo di tasca una lettera: « signori, giurati.! In uno di questi ultimi giorni ho ri- co.vuto una lettera ancora della mia bambina.1Mi parla della sua prima Comunione e mi augura tante cose- Con l'augurio ini'manda un suo ricciolo. Ebbene, su questa esistenza immacolata;, per cui. non faccio che voti di prosperità, davanti a quel Crocefisso giuro di non essere l'uccisore di don Gnavi e di nonsapere dell'uccisione di Rizzetto ». L'imputato siedo. Pare commosso; ma nonuna lacrima. Ha l'occhio infossato, è pallido in viso, quasi verdastro. Il Presidente dice: — Abbiamo capito. Ed invita j carabinieri a far uscire l'impu-tato, eri il pubblico a sgombrare, dovendosi procedere alle operazioni di votazione col solo intervento del Presidente, del Pubblico Ministero, di uno dei difensori — che è l'avv. Magliola, a ciò delegato — e del cancellilere Vitloriatto. Sono le 15,20. La folla che era nell'aula, uscendo, invade la stanza d'ingresso delle. Assise, n aspetta pigiata sulla sraletta d'accesso, esce nel cortile o fuori dal palazzo. Quando ritornerà dovrà sostenere una lotta a. gomitate per riaprirsi il varco... se ci riuscirà. Infatti avviene che molti che sono usciti non riescono più a rientrare. Altri, avvocali, studenti in legge, giornalisti improvvisati, hanno proso il loro posto. eli studenti, gli avvocati, i giornalisti sono a getto continuo. Un gruppo di signorine o laureande o già, laureate in legge, dopo aver pregato e lottato di gomiti è riuscito a passare, tessere alla mano, il cordone dei carabinieri. Sono le prime lotte del Foro. Il pubblico, che è trattenuto indietro, sì vendica fischiandole. Che cosa si fischia ìd quelle signorine che sono passale? La laurea in leggo? In tal caso sono le prime spino, della professione. Ma forse si fischia per l'invidia: l'invidia della signora curiosità insoddisfatta, curiosità che è fem-mina ma anche maschio. jAlle ore 16,30 il cancelliere Vittonatto apre, (impietosito e clemente, una porta secondaria ai giornalisti i giurati, conviene loro dovere, Dtv"bbòr^ ansia, di "distrazione, d^to indlcibiie Quale forza ignota, lo. soccorre in questo mo- mento, in cui ogni fibra dovrebbe essere la¬ cerata? Ma il ricordo della flgliuoletta non gli |i „_. ,., ,„,,„„„ „„„;„„„,, , „,„„„„ ;dice nulla? La lotterà .scattagli nel giorno |della sua prima Comunione, il giorno santo della nostra innocenza, delle più sublimi speranze che solo Dio può darci, che nessuno può toglierei, non gli stringo 11 cuore in uno strazio di morte?... Come ha risposto la Giurìa Il pubblico fa irruzione nelle tribune, rumorosamente, a stento trattenuto da cordoni di carabinieri. Sulla porta l curiosi hanno lottato per farsi largo, par entrare. Quando entrano appaiono sudati, scarmigliati. Si fa un gran silenzio, un silenzio pieno d'emozione, di solennità. Il Presidente invita il Cancelliere a dare lettura del verdetto dei giurati. Eccolo: Cupo I - Omicidio «ti Don Gnavi Quesito lo — Sussiste il fatto che il 13 marzo 1918, in Torino, sia stata cagionata la morte di don Guglielmo Gnavi? — Risposta: SI'. Quesito 2.o — Ha l'imputato Balocco Pietro i cornai.*»*» p b& cooperate» Aumcdìatornente coriara commettereattoaermaoaa prima domanda? — Risposta: SI'. Quesito i.o — E' l'imputato colpevole por avere commesso o cooixrato o concorso nel commettere il fatto di cui al quesito t.o al fine di uccidere? — Risposta: SI'. Quesito 6.o — Sussiste a carico dell'Imputato di a.ver commosso o cooperato o concorso a commettere il fatto con premeditazione i-er Impossessarsi del danaro o dei valori che don Gnavi portava sulla sua persona o per trarne profitto e senza il suo consenso? — Risposta: SI'. Quesito 7o — Concorrono a fa.vore dell'imputato le circostanze attenuanti? — Risposta: NO. Capo II i.npitia a danno «li Don tonavi Quesito t.o — Sussiste il fatto che il 13 marzo 1018, a. Traino, con violenza, Gnavi don Guglielmo sia stato costretto a soffrire che taluno o taluni si impossessassero del danaro e dei titoli che egli teneva sulla sua persona? — Risposta: SI'. Quesito 2.o — Ha l'imputato Balocco Pietro commesso o cooperaio Immediatamente nel commettere il fatto di cui al quesito Lo? — Risposta: Si'. Quesito 3p — Ha l'imputato Balocco Pietro concorso nel commettere il fatto affermato alla prima domanda o con l'eccitare o rafforzare la risoluzione di commettere o col pn> mettere assistenza ed aiuto dà darsi dopo 11 fatto o col dare istruzioni o somministrare mezzi per eseguirlo a col facilitarne la esecuzione, prestando assistenza ed aiuto prima e durante il fatto? — Risposta: SJ'. Quesito 4.0 — E' l'impilia,to colpevole per avere commesso o cooperato o concorso nel commettere il fatto volontariamente? — Risposta: SI'. Quesito 5.o — Sussiste a carico dell'imputato la. circostanza che il fatto stessa senza, il suo concorso non sarebbe stato commesso? — Risposta: SI'. V a I ipr n«l io sul cali a vere d i Don GnaviQuesito l.o — Sussiste il fatto che U .3 marzo 191S, in Torino, taluno o taluni abbiano commesso atti di vilipendio sopra il cadavere di don Guglielmo Gnavi? — Risposta: SI'. Quesito 2.o — Ila l'imputato Balocco Pietro commesso o cooperato immediatamente necommettere il fatto affermato alla prima domanda? — Risposta: 81'. Quesito 3.o — Ha l'imputalo Balocco Pietro concorso nel commettere il fatto affermato o co! l'eccita re o rafforzare la risoluzione dcommettere o col promettere assistenza ed aiuto da. prestarsi dopo il fatto o col dare istruzioni o somministrare i mezzi per eseguirlo u col facilitare la esecuzione prestando assistenza ed aiuto prima e durante il fatto? — Risposta: SI'. Quesito 6.o — Concorrono circostanze attenuami? — Risposta: NO. Capo IV-Omicidio«li 3Ia»*aluI>T«MtseQuesito l.o — Sussiste il fatto che il l.o o i2 luglio del 1918, in Massalubrense, è stato esploso contro un individuo non identificato un colpo di rivoltella al capo, che produsse una lesione la quale fu causa di morte? —- Risposta: se. • Quesito 2.o — Ha l'imputalo Balocco Pietro I commesso o cooperato immediatamente nel , commettere il fatto affermato alla prima do manda? ■- Risposta: SI', 1 Quesito i.o — E 1 imputato colpevole per aver commesso o cooperato o concorso ne commettere- tale fatto al fine di uccidere? - "(sposta: =>'■ . , „,.m„, . pueblo Sto,- sussiste a ra• co rie lim i T,H<° la ?rct!^n*h^ '1' gZ^L^w™™ *■* con ^meditazione ' ** 1 Quesito 7o — Concorrono a favore dell'imputato circostanze attenuanti? — Risposta: NO" Capo III Quesito Co — Concorrono circostanze attenuanti? — Risposta: NO. 1 P. M. Chiede l'ergastolo Appena terminata la lettura, ha la parola il- , , .,„ , Procuratore generale, avv. Crosta-Curt.; Ha■ f^ jnri stonino con vigore e con tenacia l'accusa contro Balocco, e si alza a chiedere quella pena che si riprometteva dal verdetto dei cittadingiurati. Egli dice fra mi grande silenzio: » Eccellenza! I Signori Giurati hanno ritenuto Pietro Balocco colpevole di omicidio in persona di Don .Guglielmo Gnavi con ì'aggravanto delia premeditazione e pe.r consumare ilreato di rapina, negando le circostanze altonnanti. Hanno ric-nuto colpevole del reato drapina di valore rilevante rigando lo circostanze attu'mnami. L'hanno ritenuto rolnevo.edi vilipendio del cadavere nefando le. circostanze attenuanti. unseBOn premeditazione, negando je circostanze attenuanti. ' •' Chiedo cho l'Eccellenza Vostra le condannalla pena dell'ergastolo. " Pietro Balocco, qualora pure lo si volesse ritenere ferroviere esonerato, e quindi soggetto alla. legge militare, non ha diritto a godere dell'applicazione del decreto di amnistia elai nita con Decreta 2 settembre 1910. Nel Decreto 2 settembre 1M9, all'art. 8, espressamente ó dotto che le disposizioni di condono del pre. sente decreto sono applicabili anche dallo. .V.i jtorlta. giudiziarie ordinario competenti a nonno (del decreto. Tuttavia le detto Autorità giudi alarlo ordinarie per tale applicazione avranno ^ ^gradazione. Quindi, la pena S^&fffi r^nalò^o^r^ ^1 : 'L'ttfttio «Tenaìli| imorte 6 quella cho dal Codice militare è sau- ; cita por reati quali quelli commessi dal Ra |,ncro veniamo a vedere sé l'art. 5 comprend questa pena. Ora l'articolo 5, fra le molte peno non parla mai di pena di morto. L'unico degi'iidameuto che contempla « nuollo del capoverso, cioè dove parla dnll'ergastolo. Qualora la pena edittale fosse l'ergastolo, evidentemente questa pena deve essere diminuita di un grado ; ma poiché, l'intero decreto non parla mai della pena di morte, non ha nessun diritto.La Difesa chiede 20 anni invocando l'amnistia Per la Difesa s'alza l'avv, Magliola. E' commosso e dice: i.Eccellenza. Alla richiesta di pena fatta daProcuratore Generale, Vostra Eccellenza deveapplicare il beneficio del decreto di amnistiadel 2 settembre, citato dal Procuratore Generale, se menzogna non è che la legge è egualeper tutti. L'articolo invocato dal P. M. (l'articolo -M del decreto di anuiistia stabilisce ladiminuzione di sette anni. Ora, quando lapena é quella deU'ergastolo» quando ai tratta della pena dell'ergastolo, stabilisce la diminuzione, di un grado. Se dopo questo decreto altro non ne esistesse, potrebbe, forse il Procuratore Generale avere ragione e dire, cho a Balocco non deve essere applicato il beneficio dell'amnistia. Ma. se non erro esiste, un altro decreto, quello del 5 ottobre che. vorrei dire, spiega se non amplifica il concetto del decreto 2 settembre 1919. E allora l'articolo a del decreto i settembre non ha più ragione di esistere quando c'$. la di?ione dell'articolo 5 del decreto dell'ottobre. I benefici concessi dall'articolo .ì del regio decreto (quello che porta la diminuzione a cui ho accennato, •;! settembre 1319) sono applicabili ai militari per pene inflitte o da infliggersi dall'autorità giudiziaria ordinaria o militare anche per reati preveduti dal Codice Militare comune, commessi non oltre il Lo settembre. 1919. Non ci può essere che una discussione: se Balocco può essere chiamato militare o no; discussione che il Procuratore Generalo, non ha fatto perchè sappiamo che il ferroviere esonerato è agli effetti di questo decreto di amnistia un militare. Balocco è stato un disertore, perchè ha. abbandonato il servizio. E' disertore soltanto il mililare. Qmvsto è indiscusso. Se Balocco era militate al momento del fatto e se Balocco è stato giudicato dalle autorità giudiziarie comuni ordinaile per reati previsti dal Codice Comune Penalo deve aver diritto all'applicazione dei benefici di amnistia. La sola questione che si può fare è di vedere quale sia l'applicazione che al Balocco può farsi, quale diminuzione applicare. E io quasi vorrei rimettermi alla Eccellenza Vostra. Mi vorrei rimettere per questa ragione, perchè non ho trovato all'uopo in sentenze quale sia questa diminuzione di un grado, perchè è vero che non abbiamo nelle leggi nostre, nel Codice Penalo, la d"finlxione del grado. Sono i 24 anni? Dal momento che il Codice Penale comune stabilisce la pena fino ai Si e da 2i anni si passa all'ergastolo, non essendo i 30 anni un limite di pena ma soltanto un ripiegamento quando coll'ergastolo si concedono lo attenuanti, i SA anni dovrebbero essere la nona che S. E. il Presidente dovrebbe applicare al Balocco. Ma so. invoco noi, avendo riguardo alla parola, grado, ci riferiamo al Corifee. Militare siccome nel Codice Militare la diminuzione di un grado della pena edittalo porta a 20 anni, noi non scenderemo a 24 anni ma bensì a 20. Ed » questa la squallido, miserevole richiesta che faccio por Pietro Balocco. Ma ripoto. se. por Balocco non c'è altra procedura, altra toerge cho non sia quella indicata, deve a Balocco applicarsi la pena richiesta di 20 anni di reclusione ». Impressioni Il Presidente si ritira per la sentenza. Nel i'aula si rinnovano le conversazioni, i commenti. In generale la sentenza e stata, bene accolta.: severa., ma giusta, pari al delitto commesso. Il pubblico in queste tredici udienze che è durato il processo sii ora fatto in genero la il processo sii ora fatto in genero convinzione, che emanava da una quantità di ! circostanze, della colpevolezza del Balocco. Le • incertezze, i dubbi furono rimossi, eliminati ;lda due fatti: l.o dal colpo di scena della nuo- va versione di Balocco quando all'udienza am-] mise la, sua partecipazione, sia pure inconscia o involontaria, all'agguato teso al povero sa- cerdote nell'appartamento di via Maria Vitto-1 ria a scopo di rapina; 2.o dal riconoscimento! del cadavere di Massalubrense. La logica, il i buon senso si domandò subirò: Come si può, pensare, architettare una rapina... incruenta,1 una rapina di famiglia, ima rapina diremo I colla cipria su un individuo che porta seco SOprSOQ mila, lire? E salvargli la vita, toglieii- ! dogli i quattrini? E' un sistema, di rapina as-Jsurdo, perchè se garantisce rincolumità del ! rapinato non garantisce più quella do rapi- notori. II povero don Gnavi sé fosse rimasto ' salvo — come sperava Baiocco — usciva dalla casa di via Maria Vittoria per incamminarsi, flffllato in Questura a denunciare il suo socio, lolr^!^ alla rapina guidata dalle esigenze professi^ ; nali: il pubblico guidato dal buon senso ar- rivù all'uccisione, condizione sin* i/ua non. ,della nusc-ito della rapina. Una volta, stabilito 1 as»assino del,prete, si capi il delitti} di. Mas-i saltibrense. Ed « mistero fu chiarito maggior- I monto nell'opinione pubblica da.ll'identifiea-' zione del morto, quel povero sarto travestilo ! da signore, da assassino e da suicida. Ecco perche i dubbi scomparvero e il gra- ve verdetto non giunse inaspettato, ma sem- brò rispondente a-giustizia. JUo. sentenzaIl Presidente è rimasto in Camera di deliberazione circa 40 minuti. Rientrato, ha letto la sentenza, con cui, dopo aver ricordato le risposte dei giurati ai vari quesiti ed i vari' articoli rtferontisi ai vari reati contemplati e pene i-elative, respinge l'istanza della Difesa perchè sia applicato a Pietro Balocco il Decreto d'amnistia, così motivando : « Osservo' che tale invocata disposizione, non è applicabile al caso in esame perchè Ila pena di morte Inflitta dall'artìcolo 254 idei Codice Penale per l'Esercito, pena, cho • secondo il di ! : i ;accenna all'ergastolo sposto dell'articolo S dello stes¬ so decreto deve essere tenuta presente dall'autorità giudiziaria ordinaria nell'applicazione dell'amnistia, non è compresa tra le psno di cui all'articolo. Infatti l'articolo connato fra le pene beneficiami dell'amnistia parificato ai lavori 1 forzati a vita, il quale netta fatti-specie in | ! eoatrto si sarebbe solo attribuito ove a Balocco State accordate le circostanze atte. I nutriti. Le conclusioni della Parte Civile devono essere accolte, « Per questi motivi condanno Balocco Pietro alia pena dell' Ergastolo dichiarando aumentato di anni quattro il periodo normale di segregazione cellulare continua, alla pena della multa di lire mille, alla interdizione perpetua dai pubblici uffici, alia interdizione legalo durante la pena, afia privazione della patria potestà, dell'autorità maritale e de?.a capacità di testare, all'indennità di ragione verso le parti lese da liquidarsi in separata sede, allo spese di giudizio, alla tassa di coutenza. Alle due parti civili costituite accorda una provvisionale di 5 mila lire per ciascuna, oltre le spese di costituzione e rappresentanza che si liquidano in lire 2000 ciascuna. « Dichiaro continuare la custodia degli oggetti in sequestro». 11 Presidente, nel silenzio solenne, dice all'imputato : Se vi sentite gravato da questa sentenza avete 3 giorni per ricorrere in Cassazione e 20 per presentare i relativi motivi. L'imputato ha ascoltato la lettura della poh-i tenza seduto, col volto celato tra le manii i Il Presidente ha ringraziato i giurati eti ha tolto subito l'udienza. L'imputato venne.fattouscire immediatamente dalla gabbia. Eja li j vido, corIì occhi infossati. Non disse parola. 1 Fu cosa di brevi istanti, perchè fu tolto fubito dagli occhi scrutatori del pubblico, che, ab[bandone- lentamente l'aula, mentre dal di fuori ' giungeva il rumore della folla ammassata in via Corte d'Appello, in attesa dalle 14 di couo.scere il verdetto-

Luoghi citati: Balocco, Genova, Torino