Lo sciopero generale della Triplice deliberato per venerdì a mezzanotte

Lo sciopero generale della Triplice deliberato per venerdì a mezzanotte Il formidabile conflitto operaio inglese., Lo sciopero generale della Triplice deliberato per venerdì a mezzanotte {Servizio speciale dell'i Stampa) * Londra, 13. notti;. Lo sciopero generale indetto per ieri sera a mezzanotte è stato t'invialo a venerdì sera, alle ore 22. Questa decisione prosa oggi'all'unanimità dai dirigenti della Triplice Alleanza Operala costituisce l'avvenimento più importante della gioì nata.- Co. nitinira.nilo pi giornalisti la grave notizia., Vòlt. Tllomas, divenuto in questo frangente 'Ciualcliè cosa come 1 npibasciatore delia Triplice, era visibilmente in preda a profonda commozione. Cosi almeno dicono coloro che assistettero all'incontro tra ii precidente delia Federazione ferroviaria ed i rappresentanti deUa stampa. Le voci e gli echi Il conflitto iti corso, uno dei più accaniti elio ricontino gli annali delle lotto fra capitalo e lavoro, non manca di battute comiche, e di ta.nto in tanto un po' di farsa viono ad unirsi alla tragedia. Comico fu in questi ultimi giorni l'atteggiamento delle parti in conflitto. Quando sorsero all'orizaontn seri indizi di un possibile ampliamento della vertenza mineraria, e mentre i leaders dei minatori, si dichiaravano li. ci noiosi dell'imminente patìiHcaziòhe generale, i riappreééntahti dei proprietari e ciucila parte delja stampa che si fa sempre eco dell'opinione prevalente in quegli ambienti, asserivano che l'ora non era inai ''stai* cosi grave, e che si doveva intensificare la battaglia per l'arruolamento di volontari, ed introdurre misuro ancora e 'sempre più energiche per fronteggiare la minacciosa situazione. Cosicché, mentre nel campo operaio i leaders meno esaltati assicuravano che il punto critico della situazione era orinai superato 0 che i prossimi giorni avrebbero apportato la tanto auspicata pace, i proprietari, quasi fossero presi da:iin subitaneo spavento di fronte alla ponderazione dei dirigenti operai, annunziavano una prossima ed irreparabile catastrofe. Timidamente la stampa ministeriale si faceva pure eco di queste voci alla rmi -iti eh e, non per un assurdo desiderio di ingaggiare una gii errò, a fondo contro tutta la Triplice, ina per mantenere vivo ari ogni costo miei movimento di opinione pubblica e quelle sovreccitazioni dogli a nimi contro la classe lavoratrice, di cui un sintomo evidente era formalo dai volon tari che rispondevano in tutto il paese all'appello lanciato dal Coverno. Bisognava che questo affluire dei volontari negli ni liei di collocaménto non fosse per un solo istante rallentato. A queslo scopo nella stampa, e nel Parlamento si insistette in questi giorni sull'eccessiva gravità della situazione. Invero la situazione è sempre ri inasta minacciosa, nonostante l'ottimismo degli uni ed il pessimismo dei più Ma non appena le cose cominciano ad ah dare meglio sul serio, assistiamo ad un fenomeno inverso a, quello descritto. 1 proprietari 0 gli interpreti delle loro opinioni garantiscono che tutto va bene, che sor gono serie spcranzo di pace, mentre nel campo operaio hi intendono urla di guerra e si trasmettono per telefono e per telegrafo ordini di affilare le armi e di tenersi ftronti ad entrare subito in lotta a fianco dei minatori. Preventivo rifiuto ad ogni eventuale invito a nuove trattative Oggi ci troviamo appunto in tale seconda fase, in cui l'ottimismo padronale contrasta col pessimismo degli operai. La lettera colla quale ieri sera. Frank Itodges annunziava a. Lloyd George che la Federazione mineraria respingeva le offerto governative, poneva termine in modo brusco0 definitivo ai negoziati di pace coi proprie' tari. La rottura delle trattative fu comunicala durante la notte a questi ultimi, ed oggi nessuna delle duo delegazioni si e re cata al Board of Trade. Stamane il Comitato esecutivo dei ini untori si ó riunito per decidere l'atteggia mento della Federazione di fronte ad un probabile invito del ■Govèrno it riprenderò1 negoziati coi proprietari. Fu deciso alla unanimità di rispondere coir un categorico ritinto non solo ad un invito eventuale dì Lloyd George, ma anche ai passi che a questo scopo venissero intrapresi dal gruppo parlamentare laburista. I'.oberto Smith dichiaro stamane con voce stentorea elio non è più l'ora dei negoziati. « So il nemico vuole incontrarsi con noi, venga sui campi di battaglia ». Naturalmente queste frasi, clic in tempo di guerra ebbero tanto successo in tutti i paesi belligeranti, conti nuaiio ancora oggi a sollevare gli animi al pili alti vertici dell'entusiasmo. Le parole di Smith furono accolte con un fragoroso applauso... e per poco non si gridò anche « Viva la guerra! ». ÀI .Comitato Esecutivo della Triplice e alla Camera dei Comuni Subito dopo, alle ore 11 di stamane, si riunjva'in seduta plenaria il Comitato esecutivo della Triplice, costituente, il Consiglio supremo della guerra. I minatori riferirono sui negoziati avvenuti ieri al Hoard of-Trade. Lessero le proposte governativo e lo illustrarono ai compagni non a giorno dei complessi problemi carbonifori; quindi comunicarono la risposta ad esse fatta da Frank Hodges a nome del l'intera Federazione dei minatori. La seduta, che si prevedeva, dovesse prolungarsi buona parte del pomeriggio, durò solo tre quarti d'ora. Nelle strade la folla dei cu rwsi, accalcata nei pressi del quartiere generale della Triplice, udì manifestazioni rumorose di entusiasmo. La seduta era ter¬ minata; e pochi istanti di poi usciva l'on. Thomas seguito dagli altri membri del Consiglio supremo operaio. Il deputato comunicò subito ai giornalisti : « Gli operài dei trasporti ed i ferrovieri hanno «/'friso all'unanimità di dicliiarure In sciopero uenfrat" venerdì sera, alle 10. l'arie altre culer/orie hanno chiesto di unirsi allo sciopero, e queste nuove offerte saranno discusse in giornata ». La decisione, secondo i dettami •della buona cortesia, è stata trasmessa con uno speciale corriere a Lloyd George, il quale convocò immediatamente a Consiglio i membri del Gabinetto. In serata egli si è recato alla Camera dei Cornimi, ed ha esposto al Parlamento gli avvenimenti del giorno, ed ha lettola dichiarazione di sciopero: . « Il Governo non può che rammaricarsi profondamente di questa decisione — ha detto il primo ministro. — Non vi è dubbio che la situazione cosi creata è di una irn mensa gravità; ma continuò ancora a spe •are che i consigli di moderazione fiiii•arino col prevalere. Nel frattempo il Governo sta prendendo tutto le misure indispensabili per fronteggiare la situazione ». Dopo di che il ministro Lloyd George annunciò che in caso di allargamento del conflitio in corsoti nell'industria mineraria il Governo ricorrerà all'uso di lutti i poteri che gli sono conferiti per proteggere gli operai che rimarranno al lavoro nei servizi essenziali alla vita del paese. Perchè lo sciopero sarebbe stato fissato a venerdì L'annunzio della rottura completa dei negoziati coi proprietari e quello della data definitiva dello sciopero sono siate accolte oggi dal pubblico con- una- estrema indifferenza. Uno giorni di tregua ancora una volta concessi dalla Triplico Operaia al Goverpo ed alla nazione dimostrano quanto la Triplice sia riluManl.e a lanciarsi ad occhi chiuso in una lotta a fondo contro il padronato. L'indifferenza del pubblico è dovuta poi al fatto che esso sa che il Governo non è preso ormài più alla sprovvista-. Il dtlazionamento dello sciopero generalo ha permesso all'a'titorilà di prodecedere ad una rapida ma completa distri buzione dello truppe nei vari centri dell'industria mineraria; ha offerto la possi bili tu di prendere misure per il rifornì mento dei centri urbani, e di Horgan izza re importanti servizi per il mantenimento ilei l'ordine. 1 dirigenti operai, per ragioni ovvie di strategia politica, asseriscono che essi non hanno fissato la data dello sciopero a venerdì, per dare modo al Governo di intraprendere nuovi passi per la soluzione del conflitto minorarlo; ma bensì per la semplice ragione che i ferrovieri riscuotono le paghe settimanalmente, il venerdì sera. Uno sciopero quindi proclamato prima di venerdì poteva creare il pericolo ciré le Compagnie ferroviario si rifiutassero di versare agli impiegati i salari della settimana. Così è anche interpretata, la decisione della Triplice dai minatòri. Nei circoli politici invece si continua a pensare che si tratta di una ripetizione della vecchia manovra dintimidazione. Non si esclude che il Governo metta a profitto i due giorni di tregua concessi al paese dalla Triplice per escogitara una formula di accordo. Importanti conversazioni sono avvenute in giornata tra influenti membri laburisti e membri del Governo. Il gruppo parlamentato laburista intende lino all'ultimo momento tentare di impedire lo scoppio della conflagrazione generale. Domani si ..riunì-ranno a conferenza, in un'aula della. Camera dei Comuni, il Comitato parlamentaro delle TradcsJL'nioiis. il Comitato esecutivo del Labour Party ed il gruppo parlamentare laburista. In giornata sarà pure tenuta a Londra la. conferenza ilella Federazione genera le. degli operai non aderenti alla Triplice. L'annuncio dello sciopero generale do. finiùivamentc (issato per venerdì crea unal'orto emozione in tutte le. organizzazioni operaie. Gli elettricisti sembrano decisi ad intervenire nel conflitto a fianco della 7 ri-plico. L'offerta del loro appoggio è stata fai-la stamane. K' puro atteso l'intervento dellainatti i ^ntHil^dunionis^no. Se Federazione dei fuochisti e quello del personale amministrativo delle ferrovie. Il manifesto del Supremo Consiglio OperaioStasera il Consiglio Supremo operaio ha telegrafato a tutte le Sezioni aderenti alla Triplice l'ordine di sciopero per venerdì sera, ed ha lanciato un manifesto alla classe operaia in cui dichiara che le Federa-zioni dei ferrovieri e degli operai dei trasporti hanno deciso di scendere in campo a fianco dei minatori per permettere loro di assicurarsi il principio del salario nazionale, che è rifiutato dai proprietari e dal Governo. «I ferrovieri e gli operai dei trasporti — dice il manifesto — conoscono il valore del principio che costituisce il trion-fo della organizzazione nazionale dei mi-ruttori. Stiamo tutti combattendo per i diritti del tradunionismo: non vogliamo proclamare una rivoluzione, ma mantenerediritti non verranno riconosciuti c più tardi saranno negati all'intero mo\'...ienfo tradunionista in Inghilterra. La battaglia deve essere vinta. 12 sarà vinta. Le « Trades Unions» inglesi trionferanno contro' gli sforzi, uniti det.capitalismo britannico coalizzato ìli un tentativo di distruggere le conquiste realizzato dal tradunionismo durante lunghi anni di lavoro e di sàgrificio ».

Persone citate: A. Lloyd George, Frank Hodges, Frank Itodges, Horgan, Lloyd George

Luoghi citati: Inghilterra, Londra