Le condizioni della Direzione della Fiat per la riapertura delle Officine

Le condizioni della Direzione della Fiat per la riapertura delle Officine Le condizioni della Direzione della Fiat per la riapertura delle Officine L! invito rivolto alle maestranze Abbiamo dato la notizia, domenica mattina, che la Direzione della Fiat avrebbe rivolto un invito ai suoi operai non compresi nei licenziamenti perchè dichiarassero esplicitamente di essere disposti a rientrare nelle officine sotto l'osservanza, leale e completa delle norme contenute nel Regolamento in vigore. Soggiungemmo poi, ieri manina, che tale invito, già deliberato in via di massima, sarebbe stato reso pubblico quando la Ditta avesse avuto maggiori elementi che erano in corso di raccolta. Questa condizione pare sia stata raggiunta perchè Ieri sera la Direzione della Fiat ci ha rimesso, per la pubblicazione, il seguente comunicato ufficiale : « La Direzione della Fìat si dichiara disposta alla riapertura degli Stabilimenti alle seguenti condizioni : « l.o Che gli operai si impegnino all'osservanza del Regolamento per gli operai meccanM. e metallurgici stabilito nazionalmente per tutte le officine d'Italia,- « e.o Che dichiarino in modo esplicito di eseguire qualunque lavorazione che la Villa possa assumere. « Gli operai non licenziati, che sono disposti ad accettare te presemi condizioni, dovranno darne comunicazione direttamente per lettera alla Ditta, che procederà alla riapertura degli stabilimenti quando sarà raccolto un numero sufficiente di adesioni ». Il movente che ha dettato questo comunicato ufliciale, in questa forma, ci 6 stato spiegato negli ambienti industriali con le note ragioni della necessità di ristabilire un funzionamento normale nelle oflicine. In altri termini — ci venne detto — la Fiat intende che il Regolamento entri in vigore nella pratica quotidiana dello stabilimento. Il Regolamento ha dimostrato in tutte le officine d'Italia di aver la capacità di tutelare gli interessi dei lavoratori, conciliandoli con quelli della industria^ Con la sua osseivanza costante, piena, sincera, senza arzigogolamenti e senza scappatoie ipocrite, cesseranno tutti gli abusi e le contravvenzioni derivate da arbitrarie interpretazioni, che mutavano a seconda del tornaconto del momento. E poiché questa osservanza dev'essere, ben inteso, reciproca, ne conseguirà clic avremo nello officine un'atmosfera di u-anquillità basata sulla sicurezza che i diritti di tutti sono validamente salvaguardati da quella che e la legge di officina, che a nessuno — padrone o operaio — è lecito mutare a suo talento, senza che da questi arbitrii non dorivi un profondo turbamento morale e materiale, dannosissimo a tutti. D'altra parte, ci venne assicurato che la. Direzione della Fiat nel chiedere alla maestranza una non equivoca dichiarazione di sottomissione al Regolamento come, condizione per la pronta riapertura delle officine, rinnova la dichiarazione di voler rispettare tutti i diritti e tutti gli interessi degli operai. Essa vuole clic questo patto di lealtà che si deve rinnovare fra azienda ed operai significhi ferma, precisa e cosciente volontà di ritornare — nel campo del lavoro di officina — alla normalità dei rapporti fra i vari elementi della produzione, rapporti che non si debbono alterare per nessun conto sotto pena di andar incontro a sempre nuove difficoltà, sia per i datori di lavoro come per i lavoratori. Riapertura prossima? E' questa una domanda che spunterà certamente stamane su motte labbra neil'apprendcre il contenuto del comunicato della Fiat. Ma la risposta non è facile a darsi. Crediamo dio neppure i dirigenti dell'azienda sarebbero in grado, ora, di indicare una data, anche approssimativa. Certamente dal presente stato di cose nessuno può riti-aire giovamento, e tutti, anzi, ne hanno danni gravissimi. Qui l'interesse delia Ditta coincide perfettamente con quello degli operai ed è quello di ima sollecita riapertura e riattivazione delle officine. Importanti ordinazioni possono essere assunte 0 respinto dalla Fiat a seconda dello svolgersi degli avvenimenti. Commesse di materiale di navigazione sono pervenute dal Governo inglese, e commesse per materiale militare da Governi sud-americani. Il tutto per un importo totale molto cospicuo. Ma ì committenti, prima di confermare gli ordinativi, hanno chiesto esplicitamente che venissero loro fornito garanzie non soltanto sulla esecuzione dei contratti, ma anche sulla buona esecuzione dei lavori, giacche — come è noto — vi sono delle persone molto... amiche dell'Italia che sono anche molto zelanti nel dipingere all'estero a foschi colori le condizioni dell'industria italiana. Questa la situazione. E' necessario quindi che la Fiat, prima di assumere impegni di cosi vasta portata, voglia esser sicura di poter nuovamente — dopo la burrasca — fare pieno affidamento su quei suoi valorosi collaboratori che furono gli artefici primi e principali delle vittorie conseguite nel campo industriale dalla Ditta torinese in tutti i mercati del mondo. Così stando le cose, l'epoca della riapertura delie officine Fiat dipendo essenzialmente dall'atteggiamento che assumeranno le maestranze in confronto all'invito loro rivolto dalla Ditta. Poiché non si tratta della imposizione di putti nuovi o pili onerosi, ma solamente di professare ossequio a quel Regolamento che i rappresentanti degli operai hanno collaborato a compilare, e che è osservato presso gli altri stabilimenti, è da ritenere che la maestranza aderirà all'invito della Ditta. In questo caso si può ritenere che lo riapertura dello stabilimento e ia ripresa del lavoro potranno avvenire entro Provo termine, ciò che è nei voti di tutti. Nell'ipotesi contraila — che speriamo non si avveri — si comprende come le cose andranno un po' più per le lunghe. Dovranno cioè essere attivate nuove trattative — e non si sa quali organi ne prenderebbero l'iniziativa — dovrebbero intervenire altri Enti e perciò si andrebbe incontro ad una nuova trattazioni' dell'intero problema che non potrà essere esaurita in poco tempo. I criteri dei licenziamenti lei-mattina abbiamo notato un numero di operai maggiore del consueto dinanzi agii edifìci della' Fiat-Centro ed alle officine che le (anno corona. Si formano e si sciolgono gruppi c capannelli nei quali si commentano con molta vivacità i licenziamenti notificati, soprotutto in riguardo delle persone colpite. Com'è naturale, avvicinandosi ai crocchi e cogliendo qualche parola al volo, si rileva che esiste malcontento por i criteri seguiti nei licenziamenti, lìi un gruppo sentiamo un operaio che assicura clic sono stati licenziati operai vecchi e giovani, padri di famiglia ó celibi, comunisti e socialisti, c bianchi » ed apolitici. Sentiamo parlare di operai con 1045 e più anni di anzianità che hanno ricevuto la notifica del licenziamento. Anche per la categoria professionale dei colpiti c'è del malcontento. Si dice che vennero licenziati operai qualificati, ottimi lavoratori, e vennero Invece mantenuti al loro posto uomini che erano adibiti a soli incarichi di fatica perchè non possiedono alcuna capacità professionale. Insomma, molla insoddisfazione, come c'era da aspettarsi. Su questo argomento abbiamo assunto informazioni a fonte informata ed abbiam saputo che i criteri seguiti nel determinare gli operai da mettere in libertà sarebbero stati quelli già resi noti. Anzitutto, coloro pei quali non vi è più lavoro, poi i disubbidienti, poi gli insofferenti di disciplina e quelli che si fecero notare per scarso amore al lavoro. I nomi vennero vagliati — ci fu detto — da mia specie di Commissione composta di (parecchie persone che avevano istruzione di giudicare con piena obbiettività, tenendo calcolo dell'anzianità di officina, dell'età e dei carichi di famiglia, così che si ritiene che le cose siano staio fatte coscienziosamente. Però la Ditta — secondo quanto ci venne assicurato — non si rifiuterà di prendere in esame i casi degni di speciale considerazione, tanto più che sarebbe assurdo escludere in modo assoluto che la Commissione non abbia potuto incappare in qualche errore, che però potrà sempre essere riparato. A proposito delle voci che corrono intorno alla possibilità di licenziamenti fra gli impiegati, abbiamo avuto occasione di apprendere che esse sono completamente destituito di fondamento. Nessun licenziamento è predisposto nel personale degli impiegati. Gli operai " bianchi „ E' noto come esista un « Sindacato N'azionale operai metallurgici » il quale segue lo direttive cattoliche e aderisce alla Unione del lavoro. La Sezione torinese di questo Sindacato, adunatasi in assemblea, prese in esame la questione della Fiat. L'operaio ponghi noila sua relazione dichiarò di riconoscere che il lavoro nelle officine procedeva molto irregolarmente e con troppo frequenti sospensioni, determinale da cause non sempre sufficientemente giustificabili. Secondo l'oratore queste contravvenzioni degli operai al loro dovere hanno porto motivo alla Direzione di contravvenire a sua volta alle disposizioni regolamentari, effettuando la serrata prima ancora di aver tentato le vie indicate dal Regolamento concordato e sempre in vigore. Aperta la discussione, parlarono, fra gli altri gli operai Giacobbe, Audagna, Foglia e Bertorello, rilevando la gravità della situazione clic si delinea — secondo qualche oratole — come un vero attacco degli industriali avente per oggetto lo scalzamento delle organizzazioni, cosi che i contraccolpi del presente stato di cose andranno a colpire anche quelle organizzazioni e quegli operai che dissentono profondamente dall'indirizzo politico di coloro che in questo momento dirigono la maggioranza degli operai organizzati. Dopo la discussione l'assemblea ha approvato la linea di condotto, tenuta in questa occasione dal Consiglio Direttivo della Sezione. A proposito della seconda lettera inviata dalSezlone metallurgica all'" Anima ». pare che l'organizzazione padronale difficilmente risponderà, ritenendo esauriente la prima risposta secondo la quale essa dichiarava di non ritenere di dover intervenire nella vertenza per le ragioni che già abbiam pubblicalo. Comizi e riunioni Oggi al Parco Michelottl avrà luogo il co. mizio generale dei metallurgici della Fiat inscritti alla sezione torinese della I-'iom. I dirigenti vogliono con questa riunione mantenere con la massa il contatto immediato che si era andato alquanto allentando ed esporro agli in teressàti ia linea di condotta che la sezione metallurgica e la Camera del Lavoro — entrambe in mano dei comunisti — intendono seguire in questa occasione. Anche il Sindacato nazionale operai metal lurgici — Sezione di Torino — aderente al l'n Unione del Lavoro ». convoca i suoi in scritti alla propria sede in via Santa Chiara 17, per oggi alle ore 15,30.

Persone citate: Audagna, Bertorello, Foglia, Giacobbe

Luoghi citati: Ditta, Italia, Torino