Proprietari e minatori in Inghilterra riprendono le trattative con l'intervento del Governo

Proprietari e minatori in Inghilterra riprendono le trattative con l'intervento del Governo Proprietari e minatori in Inghilterra riprendono le trattative con l'intervento del Governo {Servizio speciale 'della Slampa) Londra, 11, notte. /Sabato notte il telegrafo trasmetteva a! vari quartieri generali dei minatori l'annuncio che l'armistizio era stato concluso e che i combattenti dovevano, in attesa dell'imminente apertura dei negoziati, deporro le anni. In questa battaglia impegnatasi nell'industria mineraria, di armati Suora non vi erano che i minatori. Essi avevano* impugnato, per così dire, uno strumento di lotta formidabile. Ritirando gli uomini dalle pompe avevano aperto la via alle acque che ora con fragorosa irruenza ed ora, con una insidiosa lentezza irrompevano nelle gallerie sotterranee, allagandole e demolendo i binari e le complicate opere di difesa e di puutellamento. L'arma aveva il vantaggio di essere irre sistillile. Ad essa il padronato non poteva opporne nessun'altra altrettanto mortaJe. La lotta si svolse quindi prima fra tua ipiccola-drappello di uomini disarmati, ma invisibili, e un formidabile esercito di oltre un milioneyli uomini armali fino ai denti. 11 piccolo drappello resistette grazie allo .'sue enormi riserve finanziarie e anche al fatto della sira estrema esiguità. Il Go- vcrno, incaricato di difendere gli interessi!della, comunità superiori a quelli delle parti [ih lotta, fu costretto ad intervenire nel conflitto, e ad opporre alle armi impie- :gate dalla classo mineraria altre meno Imortali ,ma al tempo stesso più moderne, e quindi più pericolose. Esso mobilizzava l'esercito o la marina, muniva i suoi uo-mini di elmetti, di fucili a ripetizione e di initragliatrici, ed inviava, sul fronte i ma-Irina! a difesa di quei manipoli di volon- ;tari che nel fondo delle gallerie restavano a lottare contro la invasione delle acque. Dinanzi a queste nuovo formidàbili forze nessuna resistenza era possibile. I posti lasciati vacanti dai minatori sarebbero stati subito occupati dalle truppe; e i mi- natori, con tutta la loro massa", non avreb-hcro potuto opporsi alla discesa di esse nei pozzi. m: „.,».„: _ii„ „_ :i i„..„_ Gii operai alle pompe riprendono il lavoroL'occupazione militare dei bacini più minacciati si ò svolta nell'ordine più pei'-Ietto. Essa avvenne durante la notte: e (piando ieri mattina i minatori uscirono dalle loro case per recarsi a montare la va 'guardia ali-entrata dei pozzi, ebbero l'inIgrata sorpresa di trovarvi drappelli di truppe in pieno assetto di guerra. La difesa, delle gallerie contro l'azione erosiva delle acque cominciava ad ossei- inti in modo regolare- da innumerevoli irosa ili soldati accorrenti da tutti i paesi. Nei grandi con-tri urbani si organizzavano poi in fretta nuovo unità di difesa, le quali, aggregate all'esercito regolare, si sarebbero presto riversate sui vari settori ' !ronte minerario. L'intervento governativo a difesa delle miniere, quali patrimonio dell'intera nazione, sconvolgeva di un colpo tutti i piani strategici accuratamente e dalla massa mineraria. L'atto dol Governo, come riferimmo, produsse una vera e profonda costernazione nelle fila dei minatori. Essi erano privali :ria un momento all'altro dell'orma effettivamente più valida di cui disponevano. In tali condizioni occorreva rivedere i piani di battaglia e adottare nuove direttive strategiche. La più semplice era quella eli continuare nello sciopero, ina di impedire al tempo stesso che gli stipendi perduti dagli operai addetti alle pompe andassero versati ai nuovi intrusi volontà riamente scesi nel fondo delie miniere. La questione venne discusa ..sabato notte al gran quarfiere generale operaio; e si stabilì, dopo lungo e maturo esame della situazione, di autorizzare gli operai a tornare ni lavoro delle pompe. Il massimo ostacolo all'apertura dei negoziati era cosi rimosso con tale atto di armistizio compiuto all'ultima ora. L'armistizio fu concluso sabati notte; e quantunque in alcuni settori del fronte i minatori si rifiutino di deporre te armi e di attendere sulle loro posizioni l'esito dei negoziati di pace, in quasi tutti i bacini minerali gli operai scesero ieri manina nello gallerie e ripresero il loro posto alle pompe. Conferenza per fa paco Il discorso di Lloyd George 'Accettato l'armistizio venne subito indetta per slamane la. conferenza della pace. 'Essa si apri alle 11 precise al Ministerodel commercio, i cui pressi sino dalle prime ore d'ella mattina furono invasi da una. densa folla di curiosi, accorsi per assistere alla sfilata dei plenipotenziari delie due parli in conflitto. La seduta inaugurale fu realmente solenne, ed ebbe tutta 'la parvenza di una imponente riunione ui alti rappresentanti di Potenze in guerra. Da un lato si trovavano i massimi rappresentanti dei' proprietari delle miniere, dall'altro i più abili negoziatoli della classe ■ mineraria. Presiedette i lavori della conferenza Lloyd George in persona, coadiuvato dal cancelliere dello Scacchiere, dai : ministri del commercio e del lavoro, dal ! sottosegretario del Ministero del traffico ■ internazionale e da una schiera di tecnici. : Circa ottanta persone erano così riunito nella grande sala del Board of Trade. Una prima conferenza privata era stata igià tenuta starnane alle ore 0 dalla delegazione dei proprietari. Pochi minuti prima delle 11, poi. cominciarono a giungere i delegati dei minatori. Alle 11 precise entrarono nell'aula Lloyd George e i suoi 'collaboratori. Il primo ministro fu accolto dagli applausi di tutti j presenti. Egli inaugurò i lavori della conferenza con un lungo e ben misurato discorso, nel quale, dopo un cenno alle cause della presente crisi dell'industria carbonifera, avanzò una laboratiscric di proposte circa l'ordine dei lavori, Egli dichiarò imi anzi tutto che il Governo non può sussidiare finanziariamento nessuna industria privata, né può prolungare il regime di controlio sull'industria del combustibile oltre la data fissata dal Parlamento: tuttavia n pronto a prendere in considerazione qualsiasi progetto di solu-| ziono del conditto che tenga conto delle i due cosidetm condizioni preliminari. 11 primo ministro indi propose che per acce-! lerare i lavori della conferenza, i prò- j prietari incaricassero uno dei loro rap- j presentanti di esporre la loro tesi e di giustificare le riduzioni da essi apportate ai salari dei minatori. Questa esposizione dovrà essere seguila, secondo il consiglio di Lloyd George, da una analoga esposizione della tesi operaia, fatta da un rappresentante dei minatori. Il Governo, informato così delle ragioni delle duo parti j in conflitto, potrà esercitore opera media- ; trice, e accelerare la conclusione della I pace. Lloyd George ha poi detto che conosce ormai da lunga data e per vecchia abitudine le difficoltà talvolta insormonta-, bili apportate ad una rapida conclusione di un accordo dalla presenza alla, discus- sione di un numero troppo grande di ne goziatori. Egli chiese cpiiudi che le due parti nominino ognuna sei rappresentanti, i (piali andranno sottoponendo man mano alle rispettive delegazione in riunioni ex tra-conferenziali, i lavori" compiuti o le proposte avanzate. 1 consigli dati da Lloyd George furono accettati dalle due parti, 11 presidente della, delegazione dei proprietari ha perà detto di non^ioter fare subito l'esposizione richiesta dal primo ministro, e ha. proposto di aggiornare la conferenza a domani. Lloyd Gerfre si rimitò, e chiese che tale esposizione fosse ! iniziata oggi stesso alio ';• del pomeriggio, La seduta pomci'idio ita si è quindi aperta all'ora (issata; e si è chiusa alle SI. Durante pe cinque ore che è rium.t.'i. il signor Wil- lina la lesi dei proprietari. Franck Hodges '•'■fila dei minatori. Domnt- tina i delegati verranno separatamente ri- ,rPniti dal^rhl)0 ministro, e la conferenza plenaria «ani. ripresa probabilmente nel 1 pomeriggio. I.a questione dei salari non è stata àncora esaminata, Lia t■.:„!:„„ «»,,.:. „i r>„„,..„„ ,i;...m.„„ INe Triplice Operaia ns Governo disarmano Mentre procedevano oggi le conversazioni al Board of Tracie, altre importanti discussioni avvenivano al gran quartiere geliti::.!" della Triplice Alleanza Operaia, ove esecutivi dei ferrovieri e quelli j1 Gomitai j degli operai dui trasporti sedettero in por1 manenza. L'ordine di sciopero fissato per ] lontani a iaezza.noito non c stato ritirato. La Triplice rimane con le armi in mano, e continua a far pesare sull'intero paese la minaccia dello sciopero generale. Tutto dipende ormai dal corso dei negoziati e da. ciò elio avverrà, nella riunione di sianottc e in quella, di domattina. Se, ernie alcuni la|sciano prevedere, le trattative continueranno, domani, nelle prime ore del pomeriggio, partirà, da Londra l'ordine di soprassedere allo sciopero. Non disarma la Triplice Operaia; ma dall'altro lato nemmeno disarma il Governo: air/i questo intensifica i preparativi per fronteggiare il pericolo non ancora, scongiurato. La stampa ministeriale insiste sulla gravità della situazione, e afferma che ii pericolo permane intatto, e che nulla eseliiile oro che da un momento all'altro la battaglia deliba essere ripresa, su più vasta scala. L'arruolamehto di volontari continua, e nuovi uffici sono stati all'uopo creati ieri ed oggi. 1 funzionari hanno avuto ordine, di procederò alia iscrizione delle reclute giorno e notte. Esse affluiscono in massa, e si costituiscono accampamenti improvvisati all'aria aperta in tutti i grandi centri dell'Inghilterra. Istruzioni speciali sono state impartite ai direttori di uffici e ai proprietari di dine o di officine per permettere al personale soprannumerario_ c non indispensabile ni rispondere senza indugio all'appello del Governo. Questo in ima. nuova circolare annunzia ohe speciali allocazioni saranno versate alle famiglie dei volontari, i quali riceveranno olire alla paga no ito a le una indennità vestiario. Sembra, a. giudicare dalla, indignazione della stampa laburistica, che negli ambienti operai *i cominci, ben tardi è vero, a. rendersi conto del significato dell'accoglienza più che calorosa ottenuta dall'appello lanciato dal Governo a.i volontari. Non è ancora il momento di pronunziarsi sull'azione futura di queste nuove truppe. Va però rilevato sin da. ora un latto sintomatico; cioè l'enorme Jnumevo di volontari reclutati tra i disoccupali. Alcuni «leaders» operai tentano di arginare questa corsa agli uffici di arruolamento da parte dei disoccupati; ina sembra senza troppo successo. Londra sia intanto trasformandosi in un campo trincerato; ed oggi il Ministero della Guerra annunzia che il coniando militare della regione londinese è conferito al generale lord Cavan, il.«male durante la, guerra fu comandante delle forze inglesi in It.alia. 1 servizi dei «tanks» sono siati riorganizzati, ed un numero rilevante di essi sono partiti per il Galles e la Scozia. A giudicare dallo notizie che si hanno stasera non sembra che le difficoltà -iano ancora, superate, e non si osa ancora negli ambienti governativi nutrire eccessive speranze per una soddisfacente soluzione del conflitto. I proprietari dichiarano che non apporteranno la benché minima alterazione allo loro proposte, ed i rappresentanti responsabili dell'organizzazione mineraria dichiarano che esigeranno nei negoziati l'accettazione integrale delle richieste degli operai; c che nel caso in cui esse non fossero accattate dai proprietari romperebbero 1p trattative o incaricherebbero la Triplice di mettere in atto le sue decisioni.

Persone citate: Franck Hodges, Lloyd George, Lloyd George

Luoghi citati: Galles, Inghilterra, Londra, Scozia